Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 649 del 9 giugno 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 649/XII - Situazione finanziaria della Tecdis di Châtillon e sue prospettive di sviluppo. (Interrogazione)

Interrogazione

Premesso:

- che la TECDIS di Châtillon, industria dedita alla produzione di schermi a cristalli liquidi, sta affrontando un periodo di grave crisi, determinato principalmente dal livello di indebitamento accumulato;

- che nello stabilimento lavorano oltre 300 persone;

ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore delegato per sapere:

1. se corrisponde al vero la notizia che Finaosta e Aosta Factor stiano anticipando notevoli quote di liquidità per far fronte alle esigenze ordinarie di cassa;

2. se l'elevato indebitamento di Tecdis si stia rivelando un ostacolo al perfezionamento dell'atteso accordo di partnership con ST Microelectronics o con altri gruppi internazionali affermati nel settore dei semiconduttori;

3. se l'imprenditore ha presentato un piano industriale e quali sono i contenuti.

F.to: Tibaldi - Frassy

Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE) - Rispetto alla situazione dello stabilimento "Tecdis" di Châtillon sono state poste tre questioni a cui risponderò in modo sintetico.

Prima questione: "se corrisponde al vero la notizia che "Finaosta" e "Aosta Factor" stiano anticipando notevoli quote di liquidità per far fronte alle esigenze ordinarie di cassa". La risposta è che "Aosta Factor" e "Finaosta" stanno supportando la società tramite anticipi finanziari a fronte di ordini, contratti e fatture, così come fanno nei confronti di altre società. L'entità di tali interventi rientra nei termini dell'accordo stipulato tra gli enti finanziatori consistente nel mantenimento degli affidamenti alla società sino al 30 giugno p.v., anche a fronte della disponibilità della "ST Microelectronics" a convertire in capitale il prestito finanziario erogato; ad oggi "Tecdis" ha proposto al sistema bancario una proroga dell'accordo per il mantenimento degli affidamenti.

Seconda questione: "se l'elevato indebitamento di "Tecdis" si stia rivelando un ostacolo al perfezionamento dell'atteso accordo di "partnership" con "ST Microelectronics" o con altri gruppi internazionali affermati nel settore dei semiconduttori". L'elevato indebitamento rappresenta una criticità strutturale della società, che peraltro ha una situazione di mercato positiva. "ST Microelectronics" ha peraltro rinnovato il finanziamento convertibile a "Tecdis" e continua a rappresentare un importante cliente e fornitore della società. L'alleggerimento della posizione finanziaria netta della società non potrebbe che giovare sia alla gestione caratteristica, sia ai rapporti industriali, finanziari e commerciali.

Infine si chiede: "se l'imprenditore ha presentato un piano industriale e quali sono i contenuti". L'imprenditore sta sottoponendo a diversi interlocutori finanziari un piano di sviluppo della società che poggia essenzialmente sull'implementazione industriale dei progetti di ricerca e sviluppo, sulla razionalizzazione dei costi diretti e sulla diversificazione del portafoglio clienti. Per lo sviluppo della società è essenziale capitalizzarla adeguatamente, in quanto l'incremento del circolante comporta la necessità di una crescita delle fonti finalizzate a supportare essenzialmente il "gap" tra giorni di pagamento e giorni di incasso, con una rotatività di almeno 2/3 mesi. L'azienda ha dichiarato che il risultato netto del primo trimestre 2004 è risultato positivo per 336 mila euro.

Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Questo è uno degli esempi che potremmo inserire anche nell'interrogazione precedente, ovvero è una situazione di debolezza del sistema economico valdostano che viene sostenuta con ingenti risorse erogate da parte della Regione sia in termini di ricerca a favore del centro "Dora", sia in termini di aiuti con anticipo del circolante attraverso "Finaosta" e "Aosta Factor", come poc'anzi ha confermato l'Assessore.

L'Assessore dice che è una situazione positiva, però lo dice sottovoce, anche perché sa bene che non si può dire a "pieni polmoni" che la situazione della "Tecdis" sia così positiva, in quanto questo stato di crisi adesso in maniera preponderante di liquidità, precedentemente anche a livello di ordinativi, si sta protraendo nel tempo, con il rischio - che è stato anche paventato dagli interroganti - di non vedere il prossimo perfezionamento di un importante accordo di "ST Microelectronics". L'Assessore ha detto che questo prestito obbligazionario dovrebbe essere convertito in capitale quanto prima, abbiamo appreso oggi che è intervenuta una proroga, di conseguenza determinate certezze si stanno allontanando.

La presentazione di un piano industriale era uno dei compiti ai quali l'imprenditore avrebbe dovuto adempiere già nei mesi scorsi; noi, vista la sua estrema sinteticità nel presentarcelo in questa sede, le chiederemmo se può farne avere una copia non solo al sottoscritto, ma anche alla IV Commissione, visto che è competente in maniera di sviluppo economico.

Vogliamo porre l'attenzione su questa realtà industriale valdostana, che ha una sua consistenza occupazionale di grande interesse, visti i piccoli numeri della nostra Regione, poiché vi sono occupate circa 320 persone. È vero che i dati che lei ha più volte annunciato sono all'insegna della fiducia, però è altrettanto vero che in questa azienda regna un clima di profonda incertezza, vuoi perché non si è ancora perfezionato l'accordo di "partnership" con "ST Microelectronics", vuoi perché determinati progetti più volte sottolineati come quello del polarizzatore liquido, come quello dei "display" a colori, come quello di determinate iniziative molto competitive, che avrebbero dovuto prendere forma e sostanza già da tempo, in realtà sembrano impantanate in questo "stagno" della crisi della "Tecdis".

Noi guardiamo con attenzione all'evolversi di questa situazione che auspichiamo sfoci in un qualcosa di positivo, perché il supporto di "Finaosta" e "Aosta Factor" tuttora elargito a "Tecdis" è un supporto che non può durare all'infinito; non è solo la "Tecdis", uno dei tasselli dell'industria valdostana, che si trova in questo stato di profonda difficoltà. Chiediamo all'Assessore che sia più attento nel monitorare questa situazione, perché, come lei dice, ha delle prospettive che possono essere positive, ma nella realtà si sta deteriorando momento dopo momento.