Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2445 del 6 febbraio 2002 - Resoconto

OGGETTO N. 2445/XI Criteri di applicazione dell’articolo 30 della L.R. 3/1998 sulle sponsorizzazioni ad atleti valdostani di rilevanza nazionale. (Interrogazione)

Interrogazione Preso atto che, recentemente, sono state sollevate polemiche circa l'attribuzione delle sponsorizzazioni agli atleti valdostani di rilevanza nazionale;

Richiamato il contenuto dell'articolo 30 della legge regionale n. 3/1998;

Osservato che la legge consente margini di discrezionalità;

Lette le deliberazioni della Giunta regionale relative all'approvazione delle richieste di sponsorizzazione;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

l'Assessore competente per sapere:

1) quali sono i criteri utilizzati per stabilire il concreto corrispettivo della sponsorizzazione ai singoli atleti, ammessi al beneficio ai sensi del citato articolo 30 della legge 3/1998;

2) se si sono verificate disparità di trattamento in riferimento ad atleti che hanno sostanzialmente ottenuto gli stessi risultati e quali sono le ragioni che hanno indotto la Giunta ad erogare importi quantitativamente diversi.

F.to: Curtaz

PrésidentLa parole à l’Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Lavoyer.

Lavoyer (SA)La legge n. 3/1998 individua i soggetti beneficiari aventi i requisiti necessari per l’accesso alla sponsorizzazione, l’articolo 30 appunto, nonché l’entità massima della sponsorizzazione per ciascuna categoria di atleti in possesso dei titoli sportivi conquistati.

Nulla è specificato invece in merito agli importi minimi; a titolo informativo si comunica che anche gli importi massimi previsti dalla legge non sono mai stati applicati; questo è molto importante perché anche per le stesse discipline vi sono dei livelli diversi a seconda delle caratteristiche dell’atleta e cioè: categoria A, fino a un massimo di 90 milioni; categoria B, fino a un massimo di 50 milioni; categoria C, fino a un massimo di 20 milioni; questi sono i tetti massimi che peraltro mai sono stati applicati. Voglio solo sottolineare che mediamente le somme a disposizione nel bilancio regionale sono di 220-250 milioni all’anno complessivi, l’ultimo anno in particolare c’è stata una riduzione di risorse anche in questo capitolo a seguito di scelte legate ad interventi dell’alluvione.

Per quanto attiene i criteri utilizzati per determinare l’importo della sponsorizzazione, non esistendo delle indicazioni precise, se non quelle sopra specificate, nell’istruire la richiesta di sponsorizzazione gli uffici forniscono alla Giunta, che è chiamata a decidere gli importi in via definitiva, notizie sufficienti alla completa valutazione di ciascun atleta richiedente.

Le notizie, che vengono evidenziate dagli uffici, sono quelle oggettivamente rilevabili dalla documentazione fornita dalla federazione e dall’atleta stesso, anche perché la sponsorizzazione non avviene direttamente all’atleta, ma avviene tramite federazione.

In sostanza, i criteri tengono conto della popolarità della disciplina sportiva in ambito nazionale, di conseguenza quella più seguita dalle televisioni e dai giornali; i titoli sportivi conseguiti dall’atleta; il programma delle gare previsto dai tecnici federali per l’atleta interessato, di norma agli atleti, che richiedono per la prima volta la sponsorizzazione, viene fissata la cifra più bassa; è uguale per tutti gli atleti della medesima specialità e della stessa categoria, ma non sempre, a volte, anche a fronte di categorie diversificate, nel primo ingresso gli atleti della stessa specialità hanno lo stesso trattamento, in merito ad eventuali differenziazioni di trattamento fra diversi atleti si fa presente che questo può succedere a seconda della tipologia delle discipline, per la stessa disciplina difficilmente ci sono dei trattamenti diversificati.

Dobbiamo tener conto che la suddivisione di anno in anno per quanto attiene le sponsorizzazioni dei singoli atleti avviene in base alle disponibilità di bilancio, per esempio, nell’anno sul quale sono state sollevate le polemiche, che vengono riprese dall’interrogante, avevamo a disposizione circa 180 milioni complessivi e insieme a questo occorre tener conto che quest’anno ci sono cinque nuovi ingressi di atleti. Voglio anche sottolineare per correttezza che tutti gli atleti, che già gli anni precedenti avevano avuto la sponsorizzazione, quest’anno hanno avuto una riduzione.

Posso elencare i più importanti: ad esempio, Sonia Viérin ha preso circa 10 milioni in meno rispetto all’anno precedente, Parini Margherita ha preso circa 10 milioni in meno rispetto all’anno precedente, altrettanto hanno avuto una diminuzione Carrozza Manuel, Ceresa Annalisa, Grange Michel, Schieppati Alberto, Seletto Erik. C’è stato un unico aumento, peraltro che ci pareva giustificato, di circa 5 milioni nei confronti di Margaglio Maurizio, campione del mondo di pattinaggio, per un importo di sponsorizzazione pari a circa 20 milioni (10.330 euro).

Sui nuovi ingressi, praticamente, per quanto attiene lo slittino in particolare, tutti hanno avuto lo stesso trattamento, ma voglio anche sottolineare che nello slittino c’erano: Giannelli Emanuele che, essendo nella categoria A, teoricamente avrebbe potuto prendere fino a 90 milioni; Perrin Eddy che era nella categoria A, sempre nuovi ingressi; Pieiller Daniele era nella categoria B ma, malgrado ciò, visti gli importi non importanti, abbiamo cercato in accordo con la federazione di mantenere lo stesso tipo di trattamento, poi ci sono altri due nuovi ingressi, che però sono di altre categorie, e sono i Signori Bonaldi Sergio e Zini Mara. Mi pare quindi che queste siano delle scelte che sono state operate con attenzione, senza la volontà di penalizzare nessuno, in particolare la polemica specifica più legata ad un confronto con un atleta sponsorizzato nell’anno precedente non sta assolutamente in piedi perché questo atleta erano anni che otteneva la sponsorizzazione gareggiando a dei livelli certamente superiori dal punto di vista dei risultati, ma poi non può essere fatto il paragone in una situazione dove un anno le richieste possono essere per dieci atleti, l’anno successivo per quindici e, quando le disponibilità di bilancio permettevano situazioni più positive di gratificazione rispetto a questi atleti, che quest’anno, anche quelli che da anni beneficiano della sponsorizzazione, hanno ottenuto una diminuzione.

Il paragone però non è proponibile perché nel primo ingresso non viene sponsorizzato quanto è stato fatto, uno acquisisce solo i requisiti per poter accedere, mentre è l’anno successivo che si verifica, dopo il primo anno di ingresso nella sponsorizzazione, quali sono stati i risultati ottenuti per poi poter - sempre tenuto conto dei limiti di bilancio e dell'importanza della disciplina - andare ad una sponsorizzazione in via definitiva dal punto di vista dell’importo. Questo è quanto è stato fatto, anche in base all elaborazione dei dati dell’ufficio, e quanto la Giunta ha ritenuto serenamente di dover distribuire; non ci sono dei criteri oggettivi matematici, però l'impostazione delle scelte è questa e la linea è quella di avere comunque un trattamento equo ed omogeneo a seconda delle singole categorie.

PrésidentLa parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (PVA-cU)Mi premeva soprattutto con questa interrogazione che venisse chiarita una cosa e su questo punto posso addirittura dichiararmi soddisfatto perché, a seguito di questa polemica, polemica che ha generato la mia interrogazione - anche se è soltanto il pretesto, tant’è che non faccio nessun riferimento a nominativi o a casi particolari -, c’è stata una reazione da parte della Giunta. L'Assessore ha fatto riferimento ad una legge regionale e quindi ad un procedimento "automatico" per cui nessuno aveva da lamentare niente; questa è stata la versione della Giunta, di fronte alle proteste di un atleta data all'opinione pubblica.

Oggi l’Assessore, più correttamente, mi dice che c’è una discrezionalità molto ampia prevista dalla legge, perché l’articolo 30 stabilisce che l’entità della sponsorizzazione è determinata in relazione all’efficacia promozionale dell’intervento, quindi, niente di più soggettivo nell’individuare un atleta come veicolo di pubblicità per la Valle d’Aosta.

Per questo sono grato all’Assessore oggi di aver fatto chiarezza su questo punto.

Fatta questa premessa però, e dato atto all’Assessore di questa versione, che è conforme a quanto effettivamente previsto dalla legge, devo contestare quanto l’Assessore ha detto in maniera piuttosto abile: che non ci sono criteri matematici, che ci sono differenziazioni fra le varie discipline, poi ha insistito su un "difficilmente" ci sarebbero differenziazioni fra atleti delle medesime discipline, eccetera.

Purtroppo devo rilevare - e tanto per evitare equivoci eviterò di fare l’esempio dello slittino perché non voglio essere strumentale a polemiche di altri -, che proprio nella deliberazione che voi avete approvato alla fine del 2001 relativamente alle sponsorizzazioni 2001-2002 - e qui vorrei fare un inciso: forse sarebbe meglio deliberarle un po' prima queste cose perché un atleta che deve cercarsi uno sponsor non può aspettare, non dico a metà stagione, ma a un terzo di stagione ? -, ma chiudo la parentesi, per dirle, Assessore, che scorrendo l’elenco degli sponsorizzati, ci sono per le discipline sciistiche degli atleti in squadra A nazionale che prendono meno di atleti in squadra B nazionale, poi lei mi dirà che ci sono delle giustificazioni e io non so quali sono, ma questo è scritto qui.

Ci sono degli atleti, ripeto, in squadra A nazionale che prendono meno di atleti in squadra B nazionale! Allora non mi si può dire che uno che è in squadra B, che non fa la Coppa del mondo se non raramente, che non fa gare di una certa importanza, che non ha nessuna possibilità di andare alle Olimpiadi, veicola promozionalmente la Valle d’Aosta meglio di uno che è in squadra A perché questi sono i dati.

Allora diciamo che ci sono delle valutazioni discrezionali e che questa è la realtà che emerge dai dati. Anche il discorso del primo ingresso è molto discutibile, è un criterio, ma è molto discutibile perché se nasce un nuovo Tomba, al primo ingresso gli diciamo: "No, tu non puoi prendere più di 7 milioni lordi?". Mi sembra una cosa assurda e un criterio discutibile anche questo?

(interruzione dell’Assessore Lavoyer, fuori microfono)

? il problema del bilancio è diverso, stiamo parlando di ripartizione, di trattamento differenziato per situazioni analoghe. Anzi, se vuole, dopo il mio intervento, Assessore, le farò anche nome e cognome di persone, che hanno non una categoria di legge, ma una capacità riconosciuta dal punto di vista sportivo inferiore, che ricevono più soldi di chi ha una qualificazione superiore.

Vede, e finisco subito, se il Presidente mi concederà trenta secondi, quello che mi dà più fastidio in questa vicenda non è tanto il "caso di Tizio, Caio o Sempronio", ma è che ragazzi giovani che si avvicinano all'attività sportiva, che dovrebbe essere per definizione un'attività dove tutti concorrono con le stesse armi, dove tutti devono avere uguali potenzialità, uguali mezzi, in questo caso uguali sponsorizzazioni in caso di situazioni analoghe, si trovano di fronte ad una realtà diversa, ad un mondo che nel suo piccolo produce ingiustizie. Secondo me questa è la cosa grave perché si dà un cattivo esempio a questi ragazzi che fanno sport, credendo in certi principi. Questa è la cosa più brutta in tutta questa vicenda. Chiedo che nei prossimi anni da parte dell’Assessore competente e della Giunta ci sia più attenzione su queste cose.