Oggetto del Consiglio n. 2299 del 15 novembre 2001 - Verbale

OGGETTO N. 2299/XI - MODALITÀ DI RIAPERTURA DEL TRAFORO DEL MONTE BIANCO. (Reiezione di mozione – Approvazione di risoluzione)

Il Presidente LOUVIN dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dai Consiglieri CURTAZ, Secondina SQUARZINO e BENEFORTI e allegata al punto 30 dell'ordine del giorno dell'adunanza.

Illustra il Consigliere CURTAZ.

Interviene il Consigliere COTTINO, che chiede una breve sospensione dei lavori.

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Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 17,41 alle ore 18,30.

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Ripresi i lavori, interviene il Consigliere COTTINO, che presenta una risoluzione con il Presidente della Regione Dino VIÉRIN ed i Consiglieri ALOISI, FIOU e MARTIN.

Intervengono i Consiglieri NICCO, FRASSY, CURTAZ (che presenta un emendamento alla risoluzione con i Consiglieri Secondina SQUARZINO e BENEFORTI), MARTIN ed il Presidente della Regione Dino VIÉRIN.

Il Presidente pone in votazione la mozione suddetta.

IL CONSIGLIO

- con voti favorevoli: tre e voti contrari: uno (presenti: ventinove; votanti: quattro; astenuti: venticinque, i Consiglieri AGNESOD, ALOISI, BIONAZ, BORRE, CERISE, Teresa CHARLES, COMÉ, COTTINO, CUC, FERRARIS, FIOU, LANIÈCE, LAVOYER, LOUVIN, MARGUERETTAZ, MARTIN, NICCO, PASTORET, PERRIN, PERRON, PICCOLO, PRADUROUX, VALLET, VICQUÉRY e Dino VIÉRIN);

NON APPROVA

la sottoriportata

MOZIONE

PRESO ATTO che il Ministro Lunardi, dopo aver concordato con il collega Gayssot una soluzione inaccettabile per il transito dei veicoli all'interno del Tunnel del Monte Bianco, ha rilanciato la proposta del raddoppio di tale traforo;

OSSERVATO che tale indicazione non tiene conto del parere delle autonome istituzioni regionali e, in particolare, delle reiterate prese di posizione del Consiglio regionale, che si è sempre opposto all'ipotesi di raddoppio;

RITENUTO che la proposta avrebbe come conseguenza un ulteriore, consistente aumento del traffico pesante sulle nostre strade;

IL CONSIGLIO REGIONALE

RIBADISCE

la propria contrarietà ad ogni ipotesi di raddoppio del Traforo del Monte Bianco;

IMPEGNA

Il Presidente della Regione a rappresentare in ogni sede la contrarietà della Regione Autonoma Valle d'Aosta alla proposta di raddoppio del tunnel avanzata dal Governo italiano.

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Successivamente, il Presidente pone in votazione la risoluzione.

IL CONSIGLIO

- respinto l'emendamento presentato dal Consigliere CURTAZ;

- con voti favorevoli: venticinque (presenti: ventinove; votanti: venticinque; astenuti: quattro, i Consiglieri BENEFORTI, CURTAZ, FRASSY e Secondina SQUARZINO);

APPROVA

la sottoriportata:

RISOLUZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA

RICHIAMATE le precedenti risoluzioni consiliari del 7 aprile 1999, del 23 settembre 1999 e del 5 aprile 2000 concernenti l'analisi della situazione e dei problemi connessi alla chiusura del Traforo del Monte Bianco;

RIBADITA la necessità che sia sviluppata, con la partecipazione delle collettività locali, una politica coerente delle vie di comunicazione e dei trasporti nelle Alpi, compatibile con le esigenze ambientali e di sicurezza e con l'esigenza di superare l'isolamento delle regioni montane e di garantirne lo sviluppo socio-economico;

RITENUTO prioritario, a tal fine, il potenziamento del trasporto ferroviario per i transiti internazionali e interregionali oltre che il miglioramento delle vie di comunicazione transfrontaliere;

CONSIDERATI altresì gli scenari e le strategie proposte dal Libro Bianco della Commissione europea, del settembre 2001, intitolato "La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte";

VISTA la dichiarazione congiunta dei Ministri dei Trasporti francese e italiano, del 29 ottobre 2001, in ordine alle modalità di riapertura del Traforo del Monte Bianco;

CONSIDERATA l'importanza che il Traforo del Monte Bianco riveste da sempre per lo sviluppo delle relazioni istituzionali, socio-economiche e culturali della Valle d'Aosta con le comunità frontaliere dell'Alta Savoia e della Savoia e con il resto dell'Unione Europea;

ESPRIME

Soddisfazione per l'impegno assunto dai Ministri dei Trasporti francese e italiano per quanto riguarda la riapertura al traffico leggero del Traforo del Monte Bianco, a partire dal 15 dicembre 2001, una volta validati dal Comitato di Sicurezza della Commissione Intergovernativa i risultati delle esercitazioni;

MANIFESTA

La propria viva opposizione nei confronti dell'ipotesi di istituzione del senso unico alternato che considera come due canne di un unico Traforo "virtuale" il Monte Bianco ed il Fréjus, ipotesi sicuramente penalizzante per la sicurezza della circolazione e la tutela dell'ambiente lungo tutti i percorsi di accesso ai trafori, che non tiene conto delle aspettative e delle esigenze delle comunità locali e la cui attuazione nuocerebbe, in misura rilevante, all'economia turistica valdostana e all'intero sistema di relazioni e di scambi transfrontalieri della regione del Monte Bianco;

SOTTOLINEA

La necessità indifferibile di sostenere risolutamente la realizzazione delle direttrici ferroviarie già programmate - in particolare la linea Torino-Lione - e di favorire le iniziative concernenti la realizzazione della nuova direttrice ferroviaria alpina verso la Svizzera attraverso il Gran San Bernardo, quale unica soluzione adeguata per risolvere la problematica dei trasporti attraverso le Alpi;

RILEVA

Che l'adozione della circolazione a senso unico alternato tra il Monte Bianco ed il Fréjus rischia di condurre, in ragione delle esigenze di sicurezza della circolazione, alla prospettiva del raddoppio dei due trafori, vanificando in questo modo ogni iniziativa volta ad un concreto e rapido trasferimento su rotaia di quote significative dell'attuale traffico su gomma;

RIBADISCE

Allo stato attuale, la propria contrarietà al raddoppio del Traforo del Monte Bianco;

CHIEDE

Che, in ogni caso, qualunque decisione conseguente a direttive europee, accordi internazionali o regolamentazioni nazionali relative alla sicurezza dei transiti nei trafori alpini non possa prescindere, per quanto riguarda il Traforo del Monte Bianco, da:

- una stretta concertazione con la Regione Autonoma Valle d'Aosta in merito alle decisioni da assumere;

- una regolamentazione del numero dei transiti dei mezzi pesanti;

- il contestuale avvio della fase di realizzazione della direttrice ferroviaria Ivrea-Aosta-Martigny;

IMPEGNA

Il Presidente della Regione a farsi interprete presso il Governo italiano, le istanze europee e la Commissione Intergovernativa di Controllo del Traforo del Monte Bianco della necessità che la riapertura ai mezzi pesanti del Traforo del Monte Bianco:

- avvenga sulla base di quei parametri di sicurezza e di protezione dell'ambiente che hanno orientato l'operato del gruppo di lavoro italo-francese incaricato dalla Commissione Intergovernativa di elaborare il dispositivo di regolazione tecnica del traffico presentato il 25 luglio 2001;

- comporti, in ogni caso, una riduzione del numero di mezzi pesanti rispetto alla situazione antecedente al 24 marzo 1999, al fine di soddisfare le esigenze e le aspettative della comunità valdostana e dell'Alta Savoia in ordine al miglioramento delle condizioni di sicurezza e di qualità della vita in tutta la Valle d'Aosta.

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