Oggetto del Consiglio n. 2057 del 7 giugno 2001 - Verbale

OGGETTO N. 2057/XI - Impegno per l’impiego della dizione bilingue nell'individuazione delle mansioni e dei gradi del Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco. (Reiezione di mozione)

Il Presidente LOUVIN dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dai Consiglieri FRASSY e TIBALDI e allegata al punto 32 dell'ordine del giorno dell'adunanza.

Illustra il Consigliere FRASSY.

Interviene il Presidente della Regione Dino VIÉRIN.

Replica il Consigliere FRASSY.

Prendono la parola, per dichiarazione di voto, il Presidente della Regione Dino VIÉRIN (astensione della maggioranza) ed il Consigliere CURTAZ.

IL CONSIGLIO

- con voti favorevoli: tre e voti contrari: uno (presenti: ventisei; votanti: quattro; astenuti: ventidue, i Consiglieri AGNESOD, BIONAZ, Teresa CHARLES, COMÉ, COTTINO, CUC, FERRARIS, FIOU, LANIÈCE, LOUVIN, MARGUERETTAZ, MARTIN, NICCO, OTTOZ, PASTORET, PERRIN, PERRON, PRADUROUX, RINI, VALLET, VICQUÉRY e Dino VIÉRIN);

NON APPROVA

la sottoriportata

MOZIONE

PREMESSO CHE:

  • la Giunta regionale ha approvato il logo dello stemma e delle caratteristiche dei simboli distintivi del corpo valdostano dei Vigili del Fuoco;

- la dizione bilingue, utilizzata sia nella denominazione del Corpo sia nell’indicazione della Regione, non è impiegata nell’individuazione delle mansioni e dei gradi, i quali sono espressi nella sola lingua francese;

CONSIDERATA la funzione di pubblico servizio svolta dal corpo dei Vigili del Fuoco Sapeurs-Pompiers e l’indiscussa utilità di un istantaneo riconoscimento attraverso le mostrine delle funzioni svolte dai vigili stessi;

RILEVATO che il concetto di bilinguismo deve essere garantito dall’amministrazione pubblica, lasciando al cittadino utente la scelta finale;

RITENUTO opportuno nel rispetto di un principio di reale uguaglianza e rispetto tra la lingua italiana e francese garantire una dizione bilingue;

IL CONSIGLIO REGIONALE

IMPEGNA

la Giunta regionale a integrare l’allegato B della deliberazione n. 1505 del 7/05/01, inerente i simboli distintivi del grado, affiancando alla dizione in lingua francese quella in lingua italiana.

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