Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1918 del 4 aprile 2001 - Resoconto

OGGETTO N. 1918/XI Stato di avanzamento degli adempimenti e delle opere di bonifica per zone soggette ad inquinamento elettromagnetico. (Interrogazione)

Interrogazione Richiamato il contenuto dell’interpellanza prot. n. 6/99 del 14.01.99, avente per oggetto il tema dell’inquinamento elettromagnetico in Valle d’Aosta;

Ricordato che, rispondendo a detta interpellanza, l’Assessore alla Sanità dichiarò che l’ARPA avrebbe preso contatto con l’ENEL per l’aggiornamento sullo stato di avanzamento degli adempimenti e delle opere di bonifica previste dalla normativa nazionale;

Ricordato altresì che il medesimo Assessore si impegnò a prendere contatti con l’ENEL nel momento in cui avrebbe avuto dati tecnici su cui dibattere;

Osservato che non si sono avute più notizie, ad oltre due anni di distanza, dei contatti intervenuti, né dello stato delle iniziative relative alle bonifiche da realizzare;

Rilevato come il tema rimanga di stretta attualità, essendo cresciuta nell’opinione pubblica la consapevolezza circa i probabili danni provocati dall’inquinamento elettromagnetico;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

l’Assessore competente per sapere:

1) qual è stato l’esito dei contatti tecnici e degli incontri politici a suo tempo avuti con l’ENEL circa la necessità di bonificare le zone soggette ad inquinamento elettromagnetico;

2) qual è lo stato di avanzamento dei relativi adempimenti, con particolare riferimento alle linee Villeneuve/Châtillon e Albertville/Rondissone.

F.to: Curtaz

PresidenteLa parola all’Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Vicquéry.

Vicquéry (UV)A seguito dell'interpellanza del gennaio 1999 vi è stato un incontro con l’ENEL e l’ARPA per fare il punto della situazione a seguito del quale l’ENEL ha trasmesso in data 26 febbraio 1999 all’ARPA stessa e al Presidente della Giunta la seguente documentazione:

- relazione ex articolo 7, DPCM 23 aprile 1992, sui criteri e le priorità degli interventi di risanamento, trasmessa al Ministero dell’ambiente in data 17 novembre 1993;

- programma generale di risanamenti, ex articolo 4, DPCM 28 settembre 1995, per la parte riguardante la Valle d’Aosta, trasmesso al Ministero dell’ambiente in data 19 febbraio 1996.

Nella lettera l’ENEL dice testualmente:

"Per quanto concerne i progetti di risanamento, saranno inoltrati entro le scadenze previste nel programma generale di risanamenti e precisamente:

- entro il 19 ottobre 1999 per la linea 220.000 Kv: Villeneuve-Châtillon;

- entro il 19 ottobre 2002 per la linea 380.000 Kv: Albertiville-Rondissone.

Copia del progetto sarà trasmessa alla Regione Valle d’Aosta come previsto dall’accordo procedimentale interministeriale del 14 settembre 1995 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 65 del 18 marzo 1996".

Si fa notare che il programma generale di risanamenti è cosa ben diversa dai progetti di risanamenti, esso consiste in una lista di elettrodotti potenzialmente critici per la prossimità ad abitazioni da sottoporre a verifica del rispetto dei limiti stabiliti dalla normativa e a definizione di priorità di intervento secondo i criteri stabiliti. La competenza dell’esame sia del programma generale di risanamento che del progetto di risanamento era secondo la normativa del Ministero dell’ambiente e non delle regioni.

Di fatto il DPCM 28 settembre 1995 stabilisce di per sé stesso un pesantissimo criterio di priorità degli interventi stabilendo per la prima fase, di cui non è indicata la fine, il risanamento solo sugli elettrodotti per i quali non è verificato il rispetto dei livelli minimi di campo elettrico e magnetico.

La "Terna S.p.A." del gruppo ENEL in data 19 ottobre 1999 ha inviato al Ministero dell’ambiente, al Ministero dell’industria, commercio e artigianato, al Ministero dei lavori pubblici, al Ministero della sanità e alla Regione autonoma Valle d’Aosta una lettera avente per oggetto il risanamento delle linee elettriche, presentazione progetti di risanamento, dove dice:

"In relazione al programma generale di risanamento linee elettriche, trasmesso al Ministero dell’ambiente in data 19 febbraio 1995, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 65 del 18 marzo 1996, si inviano i progetti di risanamento delle tratte delle linee elettriche di competenza della Terna S.p.A., Direzione di Torino, il cui inoltro nel suddetto programma è previsto per il corrente anno 1999.

La documentazione tecnica allegata riguarda la linea 220.000 KVT 209 Villeneuve-Châtillon, sita nel territorio della Regione autonoma Valle d’Aosta, di cui è prevista la ricostruzione nel pieno rispetto della normativa attualmente in vigore, in particolar modo per quanto concerne l’articolo 5 del DPCM 23 aprile 1992?".

Segue in allegato la descrizione tecnica della ristrutturazione della linea comprendente tutti i comuni che vengono interessati.

Questa lettera è stata inviata in data 19 ottobre 1999.

La ricostruzione della linea Châtillon-Villeneuve è stata pertanto ufficialmente segnalata alla Commissione interministeriale nell’ambito dell’azione di risanamento degli elettrodotti in relazione alle direttive del DPCM 23 aprile 1992 concernenti i campi elettrici e magnetici generati dagli elettrodotti ad alta tensione.

La ricostruzione, pianificata in quel documento, risulta essere entro la fine dell’anno 2004.

In ogni caso i progetti di risanamento devono essere, come ho detto prima, esaminati dal Ministero dell’ambiente che si avvale di un'apposita commissione tecnica che da informazioni assunte sembrerebbe non essersi mai più riunita nell’arco degli ultimi due anni.

Aggiungo che con l’entrata in vigore della legge quadro sulla protezione dall'esposizione a campi elettrici, magnetici, elettromagnetici, nota come legge n. 36/2001, l’ENEL avrà invece l’obbligo di presentare alla Regione o al Ministero dell’ambiente, se trattasi di linee interessanti due o più regioni, entro un anno dall'emanazione della normativa tecnica di attuazione, appositi piani di risanamento (articolo 9) al fine di assicurare il rispetto dei limiti di esposizione e i valori di attenzione che saranno definiti con dette disposizioni tecniche dallo Stato in attuazione dell’articolo 4 della citata legge n. 36/2001.

In ogni caso il risanamento degli elettrodotti dovrà essere completato entro 10 anni dall’entrata in vigore della legge n. 36 con obbligo comunque di risanare in tempi inferiori le situazioni che non risulteranno conformi alle disposizioni tecniche che saranno emanate.

I dati a disposizione, a seguito di interventi e campagne condotte dall’ARPA, sui livelli di campo in ambienti di vita generati da elettrodotti, lasciano prevedere un esteso coinvolgimento degli elettrodotti sul territorio regionale nei suddetti piani di risanamento considerati gli orientamenti attuali in materia di valori di attenzione.

A questo proposito voglio ricordare che i limiti del DPCM del 1992 prevengono dagli effetti acuti e immediati dell’esposizione a campi elettrici e magnetici e sono molto superiori ai livelli di cautela contro l’insorgenza di effetti dovuti ad esposizione prolungata su cui oggi si accentua il dibattito dell'opinione pubblica e delle forze politiche.

Questa è la situazione allo stato dell’arte e il livello di informazione che abbiamo formalmente ed informalmente.

PresidenteLa parola al Consigliere Curtaz.

Curtaz (PVA-cU)Prendo atto della risposta dell’Assessore che mi è sembrata di una qualche utilità se non altro perché ha fatto il punto della situazione, ha relazionato non solo al sottoscritto, ma al Consiglio sullo stato della situazione rispetto al risanamento elettromagnetico in un momento storico in cui il problema è all’ordine del giorno.

Ricordo che si sta diffondendo nell'opinione pubblica una consapevolezza sempre più alta sulla problematicità della materia, sul coinvolgimento dell'opinione pubblica forse hanno influito anche le recenti polemiche su Radio Vaticana. Credo che questo sia stato un caso che ha fatto discutere gli organi di stampa e aumentare la coscienza dell’opinione pubblica.

È vero peraltro che le risposte, al di là della correttezza formale della relazione dell’Assessore che voglio riconoscere, sono ancora delle risposte interlocutorie che prevedono tempi ampi.

In particolare avevo concentrato la mia attenzione su due linee elettriche, che mi sembrano, fra le più importanti di questa Regione, cioè la Villeneuve-Châtillon e l’Albertiville-Rondissone. Per quanto riguarda la prima, l’iter almeno dal punto di vista teorico pare piuttosto rassicurante perché sarebbe prevista la ricostruzione entro il 2004 che mi sembra un tempo ragionevole visti i lavori assai consistenti che andranno fatti, mentre l’Assessore, forse perché non aveva dati più precisi, nulla mi ha detto di specifico rispetto alla seconda che mi sembra invece la linea che comporta più problemi e di maggiore importanza sotto ogni profilo.

L’Assessore ha fatto cenno anche ai piani regionali di risanamento che dovranno essere fatti entro dieci anni dall’entrata in vigore della recente legge in materia.

Ma al di là di tutto il nostro invito all’Assessorato è quello di seguire questo problema, di avere direttamente o attraverso l’ARPA continui contatti con l’ENEL, con il ministero competente perché siamo convinti che questo sia un problema da seguire e un problema che merita delle risposte anche perché la nostra Regione è coinvolta in maniera piuttosto pesante da problematiche relative all’inquinamento elettromagnetico, quindi è giusto nell’interesse non solo dell’Amministrazione, ma anche dei cittadini che ci sia un’attenzione alta su questo tema.