Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1912 del 21 marzo 2001 - Resoconto

OGGETTO N. 1912/XI Impegno per la realizzazione di un servizio sperimentale di tipo metropolitano tra Nus e Sarre. (Reiezione di mozione)

Mozione Constatato che la direzione infrastrutture di F.S. ha ultimato nel corso del mese di febbraio il ripristino della tratta ferroviaria Aosta-Nus su cui ora i treni possono transitare dal 1° marzo scorso;

Ricordato che "Infrastrutture F.S." si è impegnata a ripristinare entro il prossimo mese di giugno la tratta Strambino-Borgofranco ed entro il mese di novembre la tratta Borgofranco-Nus;

Al fine di utilizzare al meglio la possibilità offerta per nove mesi di far transitare i treni fino a Nus senza interferenza fra traffico locale e treni diretti per Torino;

Il Consiglio regionale

Impegna

La Giunta regionale ad assumere i provvedimenti necessari per realizzare fra Nus e Sarre un servizio sperimentale di tipo metropolitano con cadenzamento di 30 minuti e con fermate aggiuntive a Saint-Christophe, Quartiere Dora e Viale Europa.

F.to: Curtaz - Squarzino Secondina - Beneforti

PrésidentLa parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (PVA-cU)Credo che per illustrare questa nostra mozione non saranno necessarie troppe parole, intanto perché il tema è già conosciuto essendo stato affrontato ripetutamente in questa sede e a vari livelli di confronto politico e poi perché è stato oggetto un paio di mesi fa, forse un po' meno, di un'interpellanza con la quale il nostro gruppo sollecitava la Giunta regionale a una riflessione sul punto.

Noi partivamo da un dato di fatto: che dal marzo 2001 la tratta ferroviaria fra Nus e Aosta sarebbe stata disponibile come oggi è in effetti disponibile perché completata, agibile, mentre il tratto ferroviario successivo da Nus fino a Chivasso sarebbe stato ancora inagibile per un discreto lasso di tempo in conseguenza dei lavori che si devono realizzare, relativi in particolare alla ricostruzione di due ponti.

Cosa fare dunque per utilizzare questo tratto di ferrovia? Noi proponevamo un'idea che avevamo definito non nuovissima, ma comunque originale, attuale ed era quella di promuovere l’istituzione, al limite anche a livello sperimentale, di un tratto di metropolitana leggera da far circolare sul binario ferroviario da Nus fino a Sarre o da Nus fino a Saint-Pierre, prevedendo delle stazioni intermedie e nei paesi che si trovano fra i due capolinea e ad Aosta, facendo un paio di fermate "volanti" al quartiere Dora e al quartiere Europa.

Nell’occasione, se non ricordo male, l’Assessore manifestò una qualche disponibilità di principio dicendo che l’idea sarebbe stata esaminata e valutata approfonditamente in modo da consentire all’Amministrazione di assumere una decisione definitiva al riguardo.

Dopo quella seduta consiliare non abbiamo più avuto notizie di nessun tipo in ordine a questa proposta. Non sappiamo se la proposta è stata approfondita, se ha fatto strada, se ha suscitato l’interesse dell’Amministrazione e allora abbiamo deciso di assumere un'iniziativa maggiormente impegnativa per questo Consiglio: quella di presentare una mozione in cui riassumendo i termini della questione chiediamo che il Consiglio regionale impegni la Giunta ad assumere i provvedimenti necessari per realizzare fra Nus e Sarre un servizio sperimentale di tipo metropolitano con cadenzamento di 30 minuti e con fermate aggiuntive a Saint-Christophe, quartiere Dora e viale Europa.

Voglio anche dire che a noi interessa la sperimentazione, che interessa che il progetto vada avanti; non siamo assolutamente vincolati a un'idea rigida rispetto agli orari, rispetto alle fermate; non è questo lo scopo della mozione, lo dico per evitare equivoci. Non vorrei che mi si dicesse: "Un treno ogni mezz’ora è troppo, quindi la mozione non è accettabile perché sarebbe auspicabile un treno ogni quarantacinque minuti". Penso che su questo piano la discussione sarebbe scorretta proprio perché noi proponiamo già una modalità temporale per essere un po' concreti, ma siamo disposti ad accettare anche emendamenti su questo punto che non siano tuttavia in contrasto con la nostra idea di fondo. Perché l’alternativa qual è, se non approfittiamo di questa occasione? L’alternativa è che questo tratto ferroviario rimarrà praticamente inutilizzato per otto o nove mesi che restano da qui alla fine del 2001 che è il termine dato dall’ente ferroviario per l'ultimazione dei lavori. Avremmo poi un altro problema che voglio mettere sul tappeto che a me sembra piuttosto interessante.

Se non vado errato, quando si parlò in altre occasioni di possibilità di utilizzare a livello sperimentale la metropolitana leggera sulla linea ferroviaria, una delle osservazioni che veniva fatta era quella del problema di coordinare la metropolitana leggera con i treni in transito sulla linea Aosta-Torino, cioè c’era un problema di coordinamento.

Oggi quella linea è completamente chiusa al traffico per le note ragioni, quindi mi sembra che se c’è un periodo ottimale per sperimentare questa possibilità, quel periodo è l’attuale. Abbiamo la ferrovia praticamente nuova da Aosta a Nus, abbiamo il binario vuoto, possiamo fare tutto quello che vogliamo compatibilmente con gli impegni di carattere finanziario che vogliamo destinare a questa operazione, anche per capire se un'iniziativa del genere può avere riscontro rispetto all'utenza, infatti potremmo verificare se il rapporto costi/benefici è soddisfacente.

Ma io ritengo che debba essere fatto un esperimento e conseguentemente una valutazione a posteriori e non sulle presunzioni perché sulle presunzioni relativamente alla ferrovia non andremmo da nessuna parte.

Se non ricordo male, la linea ferroviaria era utilizzata da circa 5.000 persone al giorno, che è una cifra enorme, e credo quindi che una metropolitana leggera in questo tratto, se opportunamente pubblicizzata e favorita da tariffe agevolate, possa andare nella direzione di coloro che si pongono il problema del traffico eccessivo al centro di Aosta, possa andare ad alleggerire il traffico nella città di Aosta e favorire lo spostamento degli utenti.

Certo, ci vorrà una convenzione fra chi gestisce i treni e la Regione e ci vorranno probabilmente dei piccoli lavori di sistemazione quanto meno al quartiere Dora e al Viale Europa, ma dei lavori che ritengo dal punto di vista economico di modesta entità perché si tratta di fare una fermata volante, quindi di fare quel minimo di marciapiedi, pensiline, al limite anche provvisori, utili alla sperimentazione.

Questo è lo spirito, del tutto propositivo, collaborativo, concreto con il quale il nostro gruppo presenta questa mozione al Consiglio augurandosi che venga approvata.

PrésidentLa discussion est ouverte.

Si personne ne souhaite intervenir, la discussion générale est close.

La parole à l’Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Lavoyer.

Lavoyer (SA)Sulla precedente iniziativa del gruppo Per la Valle d’Aosta con l’Ulivo, iniziativa che peraltro non è data due o tre mesi fa, ma forse un paio di Consigli regionali fa, l’interpellante esprimeva una certa soddisfazione per le risposte dell’Assessore.

Sono convinto che la stessa soddisfazione non sarà espressa oggi dopo la mia risposta.

La motivazione innanzitutto, pur salvaguardando l’autonomia dell'iniziativa, mi pare però intempestiva perché, quando circa un mese fa si portò questo argomento in discussione al Consiglio regionale, un argomento voglio ribadire tutt’altro che semplice perché non è una decisione unilaterale del Governo regionale, fra l’altro qui si parla con molta superficialità di alcuni lavoretti da fare, quindi un argomento piuttosto complesso che necessità di approfondimenti, in quella occasione ci fu un impegno da parte del Governo regionale ad approfondire l’argomento per capire quanto la realizzazione di quel servizio sarebbe costata all’Amministrazione regionale, quali potevano essere i fruitori. Soprattutto a suo tempo la proposta non teneva conto di una serie di novità che nel frattempo sono emerse con l’approvazione del piano di traffico a livello nazionale che include peraltro anche la tratta ferroviaria che collega Aosta.

Da questo punto di vista la motivazione mi sembra intempestiva perché durante la fase di questi approfondimenti qua si dice che non si sono più avute notizie, ma per la verità c’era la disponibilità ad andare in commissione per dare informazioni o a dare le notizie che il gruppo cui fa capo l’iniziativa avesse richiesto.

Non solo non sono state chieste informazioni, ma si è presentata una mozione per impegnare la Giunta a realizzare un progetto che in quella sede era stato definito da tutti un progetto che necessitava di un approfondimento.

Allora comincerò a dare alcuni elementi che scaturiscono proprio da questo approfondimento che avevamo iniziato a fare a seguito di quella iniziativa, elementi che hanno una rilevanza particolare perché nascono da una relazione che è stata fatta da Trenitalia, Divisione trasporto regionale, cioè non è la Giunta regionale che decide; ci potrà essere la possibilità, qualora ci siano i presupposti, la volontà politica, una tempistica che consenta questo tipo di sperimentazione, di fare una convenzione, di continuare a trasferire ulteriori miliardi per far viaggiare dei treni pressoché vuoti, tutto è possibile però, ripeto, noi abbiamo una controparte.

Elenco pertanto alcuni elementi che ci sono stati sottolineati da Trenitalia a seguito della richiesta che abbiamo fatto relativa alla possibilità di una riapertura al traffico con un servizio sperimentale di tipo metropolitano come era stato richiesto.

Queste le problematiche che emergono. La prima, la più importante, sta a sottolineare che sono tutt’altro che piccoli i lavori da fare. Per poter eseguire le fermate auspicate a Saint-Christophe, quartiere Dora, viale Europa, si deve innanzitutto, per rispettare le normative vigenti, costruire una struttura comprensiva di un marciapiede per ogni fermata di una lunghezza minima di almeno 60 metri, di una tettoia per il ricovero dei passeggeri, di un'adeguata illuminazione, posizionare una macchina obliteratrice per la convalida dei biglietti e la viabilità per raggiungere tale fermata.

Perché quando parliamo di fermata a Saint-Christophe bisogna andarla ad individuare, bisogna costruire infrastrutture, costruire un marciapiede lungo 60 metri, delle tettoie, mettere dei macchinari, bisogna andare ad individuare ed eventualmente espropriare delle aree se non ne abbiamo la proprietà come Amministrazione regionale oppure come Ferrovie dello Stato, bisogna costruire delle strutture di accesso.

Bisognerà anche predisporre la stazione di Sarre come capo tronco del servizio metropolitano, presumibile costruzione di un binario per non interferire con il traffico sulla linea Aosta/Pré-Saint-Didier, quindi a Sarre ci sarebbe necessità di fare un raddoppio, sempre che non si vada ad interferire sulla tipologia degli orari, allora questa ipotesi è una pura ipotesi sperimentale senza alcun significato concreto di trasporto.

"Tutto questo deve trovare un adeguato finanziamento innanzitutto?" ci dice Trenitalia come prima risposta, dunque Trenitalia i soldi per fare questo tipo di sperimentazione non ne ha a disposizione e non intende metterli.

Inoltre questo servizio sperimentale necessita anche di interventi cosiddetti "di minima" di una fase di progettazione e di una fase di realizzazione che, secondo loro, perché non sono lavori che può fare direttamente l’Amministrazione regionale, possono avere tempi ristretti al minimo di sei mesi, sempre ammesso che ci siano i finanziamenti, ammesso che ciò sia possibile.

Questa è la prima considerazione che viene fatta sotto l’aspetto degli interventi che ci sono da fare e che, ripeto, non è un aspetto da poco. Per venire poi agli aspetti più di carattere tecnico, chi meglio di Trenitalia, Divisione trasporto regionale, può avere competenza in materia?

La costruzione di un orario cadenzato a trenta minuti presuppone con i tempi di percorrenza attuali l’incrocio dei treni nelle stazioni di Aosta e forse dopo un’attenta verifica delle tracce nella stazione di Quart. Nelle stazioni capo tronco, Sarre e Nus, come avevamo già detto prima, si dovrà provvedere all’abilitazione al servizio movimento o adeguato impianto di segnalamento per la movimentazione del traffico. Anche questa fase richiederebbe tempi e risorse finanziarie che in questo momento Trenitalia non ha a disposizione.

Si deve inoltre prendere in considerazione le soggezioni che con orario cadenzato di trenta minuti si ripercuoterebbero sui tempi di apertura dei passaggi a livello, soprattutto quelli nella città di Aosta, che rimarrebbero per gran parte della giornata chiusi. Per ovviare a questo inconveniente si dovrebbe, qualora si voglia andare avanti su questo progetto, intervenire sugli impianti tecnologici esistenti, rifacimento quasi totale dell’impianto stesso con tempi e risorse finanziarie che Trenitalia non possiede e che considera importanti.

Per esercire l’esercizio sopra formulato, occorre potenziare il parco macchine, attualmente formato da 4 ALN, con almeno altre tre automotrici. Tale parco macchine abbisognerebbe di una manutenzione costante con potenziamento dell’officina di riparazione e delle relative risorse umane e professionalmente specializzate che sarebbero da richiedere all'officina di Novara.

Un altro punto è quello relativo al personale di macchina e viaggiante che dovrebbe anch’esso essere reperito da altri impianti.

Vi è poi l’ultimo aspetto che, se è un esperimento, potrebbe anche essere irrilevante, ma che in un equilibrio economico va comunque preso in considerazione. Dalle rilevazioni statistiche semestrali il numero di utenti registrato sulla tratta Aosta-Nus non giustifica in alcun modo l’istituzione di tale servizio di trasporto. Bisogna comunque tenere conto che un nuovo servizio non competitivo per tempi e tariffe, e questo non lo dico io, lo dice Trenitalia, rispetto al trasporto cittadino su gomma richiede generalmente un congruo tempo di rodaggio prima di poter essere utilizzato appieno da parte dell’utenza.

Da tutte queste considerazioni emerge che, se vogliamo dare a questo tipo di progetto non un approfondimento definitivo, ma un approfondimento di progetto sperimentale, a fronte degli otto mesi da qui alla riapertura totale del tratto ferroviario tale esperimento non pare assolutamente giustificato.

Allora quali sono, non dico le conclusioni, ma gli elementi di valutazione che già da questo primo approfondimento può trarre il Governo regionale? Senza tener conto che nel frattempo, in contrasto completo con quanto era sempre stato affermato dal gruppo Per la Valle d’Aosta con l’Ulivo, nel piano dei trasporti a livello nazionale è stato inserito nello SNIT anche il collegamento con Aosta. Questo modifica totalmente la politica da un punto di vista del potenziale trasferimento di competenze del tratto ferroviario e sempre sul piano del traffico a livello nazionale e internazionale per la prima volta compare la tratta Aosta-Martigny.

Voi direte che non c’entra nulla però, visto che tutti questi progetti e questi approfondimenti erano solo per distrarre l’attenzione dell’opinione pubblica su dei problemi concreti, voglio ribadire che questi hanno cominciato a diventare dei progetti e degli approfondimenti concreti.

Il Governo regionale intende perseguire l’approfondimento di questo progetto, ma intende perseguirlo non a livello di sperimentazione, ma come progetto definitivo che può essere ipotizzato nel collegamento Aosta/Pré-Saint-Didier.

Riteniamo che questa prima analisi comunque necessiterebbe di ulteriori approfondimenti, ma se l’iniziativa di oggi è una mozione che impegna il Governo regionale a prendere una decisione definitiva sull’attivazione di questo progetto, riteniamo che una sperimentazione di questo tipo per i costi e i tempi che la stessa richiederebbe rischierebbe di essere vanificata nella concretezza.

Quindi riteniamo che sia da percorrere questo tipo di ipotesi per un collegamento Aosta/Pré-Saint-Didier ma, qualora il gruppo non intenda ritirare la mozione in attesa di un esame definitivo della proposta, riteniamo che sulla stessa non potremmo che astenerci anche perché, posta con questi contenuti e con queste modalità, viste anche le risposte dell’interlocutore principale del Governo regionale, ci pare più un’azione di tipo strumentale per andare sempre nella direzione di dividere il Consiglio regionale fra quelli che sono a favore della ferrovia e quelli che sono contrari alla ferrovia.

Penso che dobbiamo agire con un certo realismo; questo tipo di sperimentazione sarebbe irrealizzabile nei tempi stretti che sono stati previsti dagli interpellanti e avrebbe dei costi che non sarebbero assolutamente giustificabili nei confronti della collettività, soprattutto perché dalle premesse pare che questi costi debbano essere interamente sostenuti dall’Amministrazione regionale.

PrésidentLa parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (PVA-cU)Ho ascoltato con attenzione i dati che l’Assessore mi ha fornito e devo dire la verità: mi sono cascate le braccia di fronte ad alcune osservazioni che egli ha fatto. Cercherò di andare per ordine.

Ho esordito dicendo che la nostra proposta, quella ufficiale, perché questa proposta data di anni, era stata portata all’attenzione della Giunta due mesi fa, forse qualcosa in meno, e avevo proprio ragione con quel qualcosa in meno perché l’interpellanza è stata depositata il 24 o il 25 gennaio, quindi due mesi meno tre o quattro giorni e poi è stata discussa il 7 febbraio, quindi l’Assessore conosceva di questa cosa da due mesi?

(interruzione dell’Assessore Lavoyer, fuori microfono)

? no, da due mesi, Assessore, da due mesi lei era a conoscenza di questa iniziativa, ma non è questo il punto anche se va sottolineato perché c’è sempre molto pressappochismo quando si replica alle nostre affermazioni.

Dove mi sono cascate le braccia non è su questa cosa, ma è sul fatto di aver sentito dire dall’Assessore che per fare i lavori che egli ha elencato ci vorrebbero sei mesi. L’Assessore dice che riporta su questo punto il parere di Trenitalia; io cosa dice Trenitalia non lo so e non lo voglio sapere.

Le faccio presente, Assessore, che Trenitalia in un anno circa rifà completamente la linea Aosta-Chivasso compresi i due ponti?

(interruzione dell’Assessore Lavoyer, fuori microfono)

? alto là, stiamo parlando dei sei mesi dei lavori. Lasciatemi finire il ragionamento. Allora per fare 90 chilometri circa di linea con due ponti sulla Dora Baltea nel Canavese ci vuole un anno e sono partiti in ritardo; non un anno di lavori, un anno dagli eventi alluvionali, ma diciamo tredici mesi così siamo più precisi.

Per fare, secondo la sua prospettazione, 180 metri di marciapiede, ripeto, 180 metri di marciapiede, tre marciapiedi da 60 metri, mettere l’illuminazione, mettere tre tettoie e tre obliteratrici ci vorrebbero sei mesi. Ora io non so con quale buon senso si può avallare una giustificazione del genere. Se Trenitalia ha sostenuto queste cose, è evidente che Trenitalia non vuole fare questo esperimento.

Ma posso capire che Trenitalia non voglia fare l'esperimento; fossi in quei panni probabilmente la penserei nello stesso modo perché per l’ente ferroviario è probabilmente un'operazione antieconomica e poi loro non si pongono gli interessi pubblici che invece noi abbiamo il diritto e il dovere di perseguire; loro fanno un discorso di carattere aziendale e può darsi che questa operazione per loro non sia favorevole dal punto di vista economico-finanziario.

Ma che l’Assessore prenda a pretesto questi dati ridicoli rispetto ai tempi necessari ai lavori, perché cinque operai normali ci impiegano al massimo una settimana o dieci giorni, a me sembra una cosa a dir poco discutibile.

È inutile che l’Assessore ci venga a dire che stiamo ragionando su altre ipotesi perché, mi dispiace dirlo all’Assessore, ma ormai su questi temi le sue idee le conosciamo e anche le sue realizzazioni.

Le idee che manifesta sono sempre quelle di riconfermare la sua disponibilità a chiarire, a verificare, a studiare, eccetera, ma le realizzazioni in campo ferroviario sono uguali a zero perché la cosa non lo interessa. Ripeto capisco che non interessa a Trenitalia, ma non interessa né all’Assessore né a questa Giunta ed è significativo su questo punto, qui mi permetto un riferimento all’altra volta, che l’Assessore abbia esordito dicendo: "L’altra volta probabilmente il gruppo dell’Ulivo è rimasto soddisfatto della mia risposta, questa volta lo sarà un po' di meno?".

Ho riletto il verbale, non eravamo già molto soddisfatti perché immaginavo già che dietro le parole non ci fosse niente.

Ma perché, Assessore, mi risponde in questo modo? Perché quando si tratta di passare dalle parole ai fatti concreti su questo tema, questa Amministrazione non c’è, è assente ed è inutile scaricare su altri questa responsabilità perché la verità è che quando le cose non si vogliono fare non si fanno, quando le cose si vogliono fare si fanno.

Abbiamo mezzi finanziari, abbiamo tutte le possibilità, cito l’esempio di questa mattina dell’Ecole de neige per dire che, quando si vogliono impiegare delle risorse anche malamente, spendiamo a piene mani, quando invece non si vuole fare una sperimentazione come quella che modestamente chiediamo, si trovano le giustificazioni più strampalate del mondo.

Mi fermo qui. Prendo atto che oggi dicendo di no con un'astensione alla nostra mozione, che assolutamente non ritiro, che mantengo, questa Giunta e questa maggioranza si prendono la responsabilità di affossare definitivamente un'idea: che in questa Regione nel centro Valle si possa sperimentare, ripeto, sperimentare una metropolitana leggera che servirebbe a decongestionare la città di Aosta dal traffico privato che la sta rendendo via via più invivibile.

PrésidentLa parole à l’Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Lavoyer, pour déclaration d'intention.

Lavoyer (SA)Dopo la replica del Consigliere Curtaz verrebbe quasi voglia di votare contro questa mozione perché io dato delle argomentazioni, ma non ho sentito una sola argomentazione.

Qua non si tratta di fare 180 metri di marciapiede, caro Curtaz. Qua si tratta di reperire le aree, si tratta di fare le strade di accesso, si tratta di essere realisti.

Lei mi deve dire dove andiamo a localizzare la fermata nel villaggio Dora e dove andiamo a localizzare la fermata nel Comune di Saint-Christophe, visto che è esperto di urbanistica, di piani regolatori, di viabilità e di trasporti.

Lei deve darmi delle risposte concrete perché è lei che fa la propaganda, perché sarebbe molto più facile per noi su questi temi cavalcare la propaganda del vostro coordinatore che ripetutamente emette dei comunicati stampa sullo stato di avanzamento dei lavori come se fosse lui il direttore dei lavori, colui che dà i tempi, colui che li realizza, colui che li appalta?

(interruzione del Consigliere Curtaz, fuori microfono)

? perfetto, infatti è grazie al Coordinatore dei Verdi se i lavori sul tratto ferroviario vengono realizzati con celerità.

E poi lei non può confondermi i lavori di collegamento ferroviario fra due regioni con un progetto sperimentale. Il problema non è solo degli interventi strutturali nelle aree da reperire, il problema è anche dei macchinari, è di verificare se questi passaggi a livello, che dovranno essere chiusi ogni trenta minuti, portano dei disagi o meno ai cittadini, si tratta di andare a verificare i costi di questo intervento.

Non ho sentito un solo dato che giustifichi la sperimentazione di questo progetto.

Rimaniamo convinti che questo tipo di progetto vada sviluppato in modo serio, non strumentale e propagandistico come lo è stato fatto da qualcuno nella legislatura precedente, ma non abbiamo visto nulla della metropolitana leggera Aosta/Pré-Saint-Didier, nulla, il vuoto assoluto, se non progetti e studi di fattibilità.

Riteniamo che questo progetto vada approfondito non appena avremo le competenze in materia nella tratta Aosta/Pré-Saint-Didier. Questo progetto sperimentale va ad interferire con una tratta che il recente piano di traffico a livello nazionale include nello SNIT, quindi di per sé va a decadere la bontà di questa sperimentazione, sperimentazione peraltro costosa, non utilizzata da nessuno e irrealizzabile nei tempi previsti nella mozione.

Questo è il motivo per cui ci asteniamo, non per i contenuti della mozione.

PrésidentLa parole au Conseiller Curtaz pour déclaration d'intention.

Curtaz (PVA-cU)Annuncio il voto favorevole del nostro gruppo. È anche un peccato che la discussione su questo tema non si sia allargata ad altri consiglieri o ad altri gruppi, voglio un attimo ancora replicare perché l’Assessore non può chiedere a noi di dire dove devono passare le strade, di dire se l’Assessorato deve procedere ad espropri, eccetera perché l’Assessore ha un apparato di centinaia di persone che lavorano al servizio del suo Assessorato, mentre io, se mi guardo dietro, vedo la finestra.

Non credo che per fare queste opere, per fare delle fermate provvisorie e volanti al quartiere Dora o a viale Europa ci sia bisogno di fare strade, espropri, eccetera; la ferrovia passa in mezzo alle case, quindi basta cercare tecnicamente il luogo più idoneo per mettere queste fermate provvisorie e sperimentali, ma il problema non è il dettaglio.

Il problema è che su questa vicenda non abbiamo mai sentito una parola decisa, non abbiamo mai sentito esprimere la volontà di farlo, di sperimentarlo. Allora sarebbe stato più onesto, ed è questo che le contesto, dire fin dal primo momento che non eravate interessati alla cosa per tutte le motivazioni che l’Assessore avrebbe potuto argomentare benissimo. Non sarei stato d’accordo, ma mi sarebbe sembrato più onesto, senza nascondersi dietro il dito dei tempi dei lavori e del Trenitalia che non è d’accordo.

Un’ultima cosa che ritengo la più insoddisfacente della sua replica è quello che le fa dire che questo servizio non avrebbe successo.

Ma da quando in qua si boccia una sperimentazione dicendo che non avrebbe successo? Le ricordo di nuovo che sulla linea Aosta-Torino, anche se questo non è un metro di paragone valido come poi argomenterò, circolavano in media cinquemila persone al giorno. Credo che ogni giorno fra Nus e Saint-Christophe, Sarre o Saint-Pierre ci siano alcune migliaia di persone che quotidianamente raggiungono Aosta in macchina per questioni di lavoro e alla sera tornano a casa. Se riuscissimo a mettere sul treno un quarto o un terzo di queste persone, avremmo un risultato non in termini economici, ma in termini di qualità della vita all’interno della città di Aosta a mio giudizio rilevante.

A me sembra che questa sia una proposta lungimirante, invece si sceglie la politica del giorno per giorno oppure dei grandi progetti faraonici per poter dire in televisione che si fa qualcosa e in effetti si fanno convegni per miliardi, mentre qui non si trovano i soldi per fare le pensiline e altri piccoli lavori. Fra l’altro lei ha parlato di lavori costosi, ma non ha indicato una cifra; mi sarebbe piaciuto sapere quanto costano tre obliteratrici, per esempio, e invece non una cifra.

Questo per dire che occorrerebbe una maggiore onestà nel dire che ai trasporti locali e nazionali questa Amministrazione non è interessata, ma è interessata ai grandi progetti, quelli di ampio respiro che travalicano le Alpi. Su questo avremo ancora occasione di parlare.

PrésidentJe soumets au vote la motion:

Conseillers présents: 30

Votants: 5

Pour: 5

Abstentions: 25 (Agnesod, Bionaz, Borre, Cerise, Charles Teresa, Collé, Comé, Cottino, Cuc, Ferraris, Fiou, Lanièce, La Torre, Lavoyer, Louvin, Marguerettaz, Nicco, Ottoz, Pastoret, Perron, Piccolo, Praduroux, Vallet, Viérin D. et Viérin M.);

Le Conseil n’approuve pas.