Oggetto del Consiglio n. 1603 del 15 novembre 2000 - Resoconto
OGGETTO N. 1603/XI Situazione economica e finanziaria dell'U.S.L. (Interpellanza)
Interpellanza Considerato il cambio gestionale avvenuto nell'U.S.L. regionale che ha portato alla nomina l’attuale Direttore generale D.ssa Riccardi;
Preso atto che tale cambio gestionale si era reso necessario per ovviare alla precaria situazione gestionale e finanziaria dell’U.S.L. valdostana;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
l’Assessore competente ai fini di conoscere:
1) l’attuale situazione economico-finanziaria dell’U.S.L. con il relativo eventuale indebitamento;
2) il numero e la qualità delle precedenti nomine consulenziali della Direzione generale e le attuali consulenze deliberate dalla D.ssa Riccardi.
F.to: Lattanzi
PrésidentLa parole au Conseiller Lattanzi.
Lattanzi (FI)Ho ritenuto doveroso a distanza di qualche mese dalla nomina del nuovo direttore generale cominciare ad avere un po' il punto della situazione perché le voci che circolano non sono rassicuranti rispetto a una nuova gestione dell'USL regionale, che dopo un per noi troppo lungo periodo di commissariamento, da noi anche sempre contestato, auspicavamo potesse dare nuovo slancio.
In realtà non è vero perché noi l'abbiamo anche osteggiata questa nomina, non tanto per la persona che è stata nominata, ma per il metodo che è stato utilizzato.
Detto questo, l'interpellanza parte da questo presupposto: le voci che sulla capacità gestionale del nuovo direttore generale si sono ormai assestate non sono, per quanto ci riguarda, tranquillizzanti, si parla di nuovi profondi rossi, si parla di situazione gestionale non ottimale per la sanità valdostana e allora abbiamo ritenuto importante come sempre in termini preventivi cercare di porre l'attenzione del Consiglio sull'andamento gestionale e soprattutto finanziario dell'USL valdostana.
Quindi chiediamo all'Assessore con gentilezza se può illustrarci la situazione attuale, economica e finanziaria dell'USL; se ci può tranquillizzare rispetto alle voci di grandi buchi che si stanno creando in questo bilancio e su un fatto specifico che ci ha preoccupato e che speriamo possa essere negato.
Noi abbiamo sempre contestato l'eccessivo utilizzo di risorse professionali esterne all'USL perché riteniamo che l'USL sia dotata di personaggi che abbiano professionalità sufficiente per poter ricoprire tali incarichi, invece abbiamo la percezione che il numero delle consulenze con la nuova gestione addirittura sia aumentato rispetto al commissariamento che magari poteva anche giustificare, proprio perché provvisorio, l'utilizzo di consulenti esterni. Chiediamo se l'Assessore può in questo senso risponderci in maniera molto precisa.
PrésidentLa parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry.
Vicquéry (UV)Rispetto all'interpellanza l'USL ha risposto quanto segue:
"L'azienda USL Valle d'Aosta non ha situazioni di indebitamento in atto, né ha corrisposto interessi passivi per anticipazioni di tesoreria all'Istituto tesoriere nel corso del presente esercizio finanziario. Si segnala inoltre che i fornitori dell'azienda vengono pagati al momento entro i tempi previsti dalla legge e dalle convenzioni a vario titolo siglate.
In relazione alla richiesta, concernente il numero e la qualità delle precedenti nomine consulenziali, si segnala che l'azienda sta predisponendo e ultimando l'elaborazione di analoghi dati già richiesti dal Vicepresidente del Consiglio regionale con riferimento agli ultimi cinque anni: periodo 1995-2000.
Si ritiene pertanto che la produzione di tale elaborato, notevolmente complesso, soddisfi ampiamente anche la richiesta avanzata dall'interpellanza citata in oggetto?
Aggiungo che il documento mi è arrivato stamattina ed è a disposizione ovviamente anche del Consigliere Lattanzi e di chi ne voglia avere copia.
"? Si segnalano tuttavia in via anticipatoria le consulenze deliberate dall'attuale direzione generale a far data dal 1° giugno 2000:
- consulenze sanitarie (conto di contabilità generale) nessuna nuova consulenza;
- consulenze amministrative (conto di contabilità generale) nessuna nuova consulenza, si sottolinea inoltre che nel periodo in analisi le consulenze amministrative si sono complessivamente ridotte da un lato in quanto la nomina del direttore amministrativo ha determinato la cessazione della consulenza in atto presso l'Unità budgetaria provveditorato, dall'altro in considerazione dell'avvenuto ridimensionamento della consulenza amministrativa concernente l'Unità budgetaria di farmacia;
- consulenze tecniche (conto di contabilità generale) delibera del direttore generale n. 2.086 del 9 ottobre 2000, servizio di supporto tecnico alla direzione dell'area territoriale nell'ambito della realizzazione della centrale unica per la gestione dell'emergenza affidata alla società Nannini Aviazione Fly di Pistoia, S.r.l., autorizzazione di spesa di 23.400.000 lire".
Questa è la risposta fornita dall'USL. In merito a questa ultima consulenza di 23.400.000 lire, riguarda l'aspetto di competenza dell'USL all'interno del gruppo di lavoro che è stato individuato dalla Regione per la realizzazione della centrale unica, cosiddetta "centrale unica 118", presso la caserma dei vigili del fuoco perché come è noto si vuole istituire una centrale unica comprendente il 118, il 115 e la Protezione civile oltre che l'aspetto delle guide alpine in modo che la centrale possa meglio operare sul territorio. L'USL ha preso all'interno di questo progetto l'incarico di fare una prima analisi riguardante l'aspetto tecnico; la società Nannini ha prodotto un documento che fa il punto della situazione e che servirà al gruppo di lavoro per procedere nella costruzione della centrale unica.
Questo è quanto richiedeva l'interpellanza e questo è quanto mi limito a dire nella risposta.
Certo è che se invece vogliamo parlare di aspetto economico finanziario dell'USL nella sua complessità, al di là della risposta tecnica che ci dice, per fortuna, che non c'è una situazione di indebitamento, il problema si allarga.
Ho avuto modo di parlarne durante la presentazione in II Commissione del bilancio preventivo e avremo sicuramente modo di approfondire il tema in altre occasioni. Posso anticipare che la Giunta regionale nella predisposizione del bilancio ha voluto dare delle risposte alle effettive esigenze dell'USL, la spesa sanitaria è comunque in esplosione continua e costante, direi quasi in termini di tempo reale. Questa denuncia è stata fatta pubblicamente non più tardi di mercoledì scorso in una riunione della Conferenza degli Assessori a cui ho partecipato che lamentano assieme ai Presidenti delle Giunte, e questo vale trasversalmente per tutti gli schieramenti politici, dal Polo all'Ulivo, un mancato coinvolgimento delle amministrazioni regionali nella predisposizione della spesa.
Sono stati citati numerosissimi esempi che sono attualmente in discussione al Parlamento in materia di predisposizione della legge finanziaria che già di per sé faranno esplodere la spesa sanitaria rispetto all'accordo siglato in data 3 agosto in sede di Conferenza Stato-Regioni. L'accordo è già superato e le previsioni di spesa, pari a 123 mila miliardi, si avvicinano già a 130 mila miliardi e siamo a cinque mesi di distanza dall'accordo stesso; 5 mila miliardi che in riferimento alla Valle d'Aosta evidentemente avranno uno sforamento di quel genere.
Riteniamo comunque di aver inserito nel bilancio di previsione nel capitolo trasferimento indistinto all'USL una voce congrua, il che non significa che non si debba ritornare sull'argomento perché troppe sono le spese indotte che non derivano da scelte di tipo regionale.
La Giunta regionale, come già ha riferito il Consigliere Lattanzi, è impegnata fortemente su questo fronte e proprio lunedì scorso ha deliberato una prima serie di indicazioni all'USL per il contenimento della spesa partendo dal lavoro svolto dal gruppo di lavoro sulla spesa sanitaria che ha dimostrato che l'USL sfonda su due voci di capitolo principalmente: sulla voce della gestione del personale e sulla voce della gestione di beni e servizi rispetto alle medie nazionali. La Giunta regionale con la delibera che andremo a presentare la settimana prossima in dettaglio vuole dare un segnale forte per il contenimento della spesa pur essendo conscia che questo contenimento potrà subire delle variazioni minime rispetto al monte di circa 300 miliardi che è il bilancio effettivo dell'USL.
Sono disponibile per trasmettere al Consigliere Lattanzi copia della deliberazione che verrà presentata, lo ripeto, ufficialmente dal sottoscritto con la Direzione dell'USL la settimana prossima agli organi di stampa e che è in linea con le indicazioni che tutte le regioni stanno dando alle rispettive aziende.
Il problema comunque è di una portata notevolissima perché è ormai accertato che l'esplosione della spesa sanitaria degli anni scorsi è destinata a riprodursi indiscutibilmente. Si tratta di capire quali servizi le amministrazioni regionali e il servizio sanitario nazionale vogliono fornire ai cittadini e su questo si è incentrato il dibattito della Conferenza degli Assessori mercoledì scorso con un intervento forte dell'Assessore alla Liguria, Micossi, neo Assessore del Polo, che si è rifiutato di esaminare un documento che il Governo ci stava presentando e che riguardava l'integrazione socio-sanitaria fino a quando il Governo stesso non dirà quali sono i livelli minimi assistenziali che dovranno essere garantiti dalle regioni e dalle direzioni generali delle aziende sanitarie al di là dei quali interverrà possibilmente tutta la grossissima partita della contribuzione integrativa e del sistema assicurativo.
Ma fino a quando non sappiamo quali sono i livelli minimi assistenziali è di tutta evidenza che nessuna amministrazione regionale è in grado di definire un budget perché se ci si dice che dobbiamo per legge garantire l'emergenza in pronto soccorso e il servizio territoriale, e mi pare di tutta evidenza, ma che possiamo non garantire per esempio l'assistenza termale o possiamo non garantire l'assistenza odontoiatrica, si programma la spesa sulla base di queste indicazioni.
Sono indicazioni che a tutt'oggi mancano e che il Governo si è impegnato a presentare entro breve o almeno la lista negativa, così è stata definita, cioè il Governo dirà alle regioni cosa non rientra nei livelli minimi assistenziali dando per acquisito che tutto il resto vi rientra. Se ci dirà che le cure termali, le spese odontoiatriche, le spese per la chirurgia plastica sono non dovute dal servizio sanitario nazionale sapremo come comportarci, poi se le regioni intendono andare oltre i livelli minimi assistenziali, se ne assumono la responsabilità in termini di decisioni programmatiche e in termini anche di spesa susseguente, però la partita la si chiude nei confronti del Governo che nella finanziaria attuale prevede che dal 2001 non ripianerà più i disavanzi neppure delle regioni a statuto ordinario.
È una situazione drammatica che è sull'orlo del fallimento se parlassimo dal punto di vista di diritto civile di diritto privato.
Questa è la situazione. Chiudo perché l'argomento dell'interpellanza riguardava l'indebitamento in termini di cassa e l'aspetto delle consulenze su cui mi pare di aver dato delle risposte esaustive?
(interruzione del Consigliere Lattanzi, fuori microfono)
? noi abbiamo previsto in bilancio regionale le necessità pattuite con l'USL allo stato dell'arte. È di tutta evidenza che se la finanziaria in discussione rivede la politica dei ticket, rivede i livelli assistenziali, anche noi dovremo fare il punto della situazione perché già solo le politiche del ticket: l'esenzione totale o l'esenzione parziale significano mettere in ballo circa 3 miliardi. Sono cifre non enormi, ma sono cifre che oggi non sono previste nella programmazione regionale, ma potrei allungare l'elenco perché se andiamo a parlare di prestazioni integrative, di prestazioni aggiuntive e di quant'altro, dovremo fare il punto della situazione durante i primi mesi dell'anno.
PrésidentLa parole au Conseiller Lattanzi.
Lattanzi (FI)Assessore, non sono soddisfatto della risposta e cercherò di dirle anche perché. Noi le abbiamo chiesto una cosa molto precisa di tipo amministrativo, economico-finanziario rispetto alla situazione attuale di cassa, rispetto ai fornitori e lei ha risposto in maniera molto precisa: "L'USL non ha debiti, paga i fornitori in tempi regolari" e per quanto riguarda le consulenze prendiamo atto della sua risposta e ci fa piacere: le consulenze non sono aumentate, anzi nel settore amministrativo sono addirittura diminuite per il riassetto organizzativo che il nuovo direttore generale ha dato.
Di questo aspetto prendiamo atto con soddisfazione, però lei la domanda non la può eludere perché quando lei dice che c'è una situazione generale molto difficile, e concordiamo, che parte dal presupposto che oggi le regioni, e nel caso nostro quelle che hanno addirittura anche competenza in materia sanitaria, si ritrovano comunque dei bilanci che vengono modificati da decisioni che il Parlamento italiano prende e il Governo soprattutto prende, lei qui sfonda una porta aperta perché sa perfettamente che Forza Italia con i suoi amministratori in tutte le regioni e con i suoi parlamentari sta facendo una battaglia durissima, anzi ci aspetteremmo che anche l'Assessore regionale alla sanità facesse altrettanto durissima battaglia nei confronti del Governo nazionale così come il suo collega della Liguria e nostro collega del Polo ha fatto in questi giorni.
È evidente che se andiamo a parlare del confronto politico con chi, come noi, ritiene che le regioni debbano avere la possibilità di determinare i servizi seppure su una linea minima determinata dallo Stato, ma i servizi e le spese soprattutto, qui lei sfonda una porta aperta come sa. Ci potremmo anche trovare alleati su questo singolo argomento, però lei non può nella sua carica di Assessore regionale eludere la domanda sostanziale che è quella di cosa in questa grave situazione stiamo facendo noi per ridurre gli sprechi dei bilanci dell'USL visto che non solo in termini di prospettiva il Governo sta predeterminando degli sfondamenti del nostro bilancio regionale, ma già da oggi si parla di uno sfondamento in atto che lei non ha assolutamente citato e non ha voluto neanche quantificare.
C'è uno sfondamento in atto e questo lo vedremo dalle prossime delibere che arriveranno dalla finanziaria che arriverà nel prossimo Consiglio che andrà a rideterminare la spesa per il 2000 con degli integrativi rispetto al previsto 1999-2000 e lei lo sa. Lei questo sfondamento non lo ha voluto quantificare oggi; lo quantificheremo in legge finanziaria nel prossimo Consiglio.
E poi concordo con lei che la battaglia è durissima perché a livello governativo dobbiamo andare a convincere il Governo che non può dire che dal 1° gennaio 2001 le regioni non possono più sfondare i bilanci se poi il Governo continua ad aumentare i ticket e a determinare condizioni di spesa a cui poi le regioni devono far fronte.
Lì ripeto che la battaglia politica è comune e devo dire che i suoi alleati di Sinistra non le stanno dando una grossa mano perché sono proprio quelli che stanno governando, compresi gli amici Ministri Bindi e via compagnia cantante dell'amico Beneforti che tanto inveiva prima sull'Assessore, in questo caso quasi mi faceva commuovere dal dover difendere Vicquéry perché uno che ha avuto un ministro come il Ministro Bindi dovrebbe avere almeno la decenza di starsene tranquillo?
(proteste da parte del Consigliere Beneforti, fuori microfono)
? detto questo, torno all'oggetto della nostra interpellanza. La domanda era: stiamo sfondando sui bilanci USL quest'anno? Lei non ha voluto quantificare limitandosi solo a rispondere di no. Noi abbiamo il sospetto che lei ci presenterà nelle prossime settimane dei riassetti di bilancio dell'USL con qualche miliardo in copertura di spese che non avevamo programmato e che ci troviamo a dover affrontare.
Detto questo, lei dice che le spese sfondano su due voci: il personale e i beni e i servizi e se non siamo noi a determinare le condizioni del personale, i beni e i servizi sì, Assessore. In questo caso lo sfondamento dei costi sui beni e servizi lo determiniamo noi perché l'organizzazione che la sanità in Valle d'Aosta si è data, che lei ha voluto dare alla sanità e che oggi procura più costi e meno servizi per la popolazione è una scelta politica, non ci venga a raccontare che è una spesa doverosa perché qualcun altro l'ha decisa.
Noi continuiamo a sostenere che per quanto riguarda la sanità abbiamo un bilancio che è gravemente condizionato nella spesa sanitaria sul bilancio generale perché l'organizzazione del servizio sanitario minimo assistenziale alla popolazione è troppo costoso, troppo burocratizzato e male impostato con la conseguenza che tutte le sue scelte politiche di organizzazione del servizio sanitario in Valle d'Aosta rideterminano spese che sfondano sistematicamente i bilanci. Io credo che lei la risposta la potesse dare, ma non l'ha voluta dare e comunque ce la darà in maniera molto concreta con le prossime delibere.
Ci riteniamo insoddisfatti della sua risposta.