Oggetto del Consiglio n. 1336 del 24 maggio 2000 - Resoconto
OGGETTO N. 1336/XI Campagna informativa sulle malattie cardiovascolari in Valle d'Aosta. (Interpellanza)
Interpellanza Venuto a conoscenza della relazione sanitaria redatta dall’Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato regionale alla Sanità, Salute e Politiche Sociali dalla quale emerge che le malattie del sistema cardiocircolatorio hanno rappresentato, nel 1998, in Valle d’Aosta, la causa di morte nella misura del 34% tra gli uomini e del 45% tra le donne;
Preoccupato da tali dati che fanno emergere una situazione alquanto allarmante;
Tenuto conto che recentemente, l’Assessorato alla Sanità, Salute e Politiche Sociali ha intrapreso una campagna informativa sui traumi cranici, che, secondo tale rapporto, ha rappresentato la causa di morte in Valle d’Aosta nella misura del 7,9% nei maschi e del 4,8% nelle donne;
Non essendo a conoscenza di recenti iniziative simili per quanto riguarda le patologie cardiovascolari, in virtù dell’alto numero di decessi causati dalle malattie del sistema cardiocircolatorio;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
la Giunta regionale per conoscere:
1) se esiste la possibilità di valutare l’istituzione di una campagna informativa sulle malattie del sistema cardiocircolatorio, in collaborazione con le Associazioni che si occupano di prevenzione di tali malattie, nel tentativo di cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica a limitare i comportamenti "a rischio";
2) se in passato, da parte dell’Assessorato regionale alla Sanità, Salute e Politiche Sociali, sono state effettuate campagne informative sulle malattie cardiovascolari e, in caso di risposta positiva, se si sono verificati cali nelle relative cause di mortalità in Valle d’Aosta;
3) se si ritiene opportuno, seguendo le indicazioni dell’Associazione "Les Amis du C?ur du Val d’Aoste", verificare la possibilità di acquistare dei defibrillatori semi-automatici portatili da distribuire sul territorio ai volontari del soccorso e alle strutture sanitarie presenti in Valle.
F.to: Lanièce
PrésidentLa parole au Conseiller Lanièce.
Lanièce (Aut)L'Osservatorio epidemiologico dell'Assessorato regionale della sanità ha recentemente diffuso in una sua relazione i dati sulle cause di mortalità nella nostra regione.
Dai risultati di questi studi emerge che dal 1992 al 1997 la causa principale di decesso in Valle d'Aosta è rappresentata dalle malattie del sistema cardiocircolatorio, nella misura del 34 percento per quanto riguarda gli uomini e del 45 percento per quanto riguarda le donne.
Se consideriamo che le patologie tumorali, seconda causa di morte in Valle, hanno avuto un'incidenza, per quanto riguarda i decessi, di misura decisamente minore, rispettivamente del 29 percento e del 23 percento, ci rendiamo conto di come la situazione si presenti allarmante.
È necessario quindi che si agisca rapidamente per cercare di arginare questo fenomeno, alla luce anche dei numeri che testimoniano la gravità della situazione, attraverso la predisposizione di un rapido intervento di ulteriore sensibilizzazione e di informazione a tutta la popolazione valdostana. Se consideriamo ad esempio le dimensioni e l'impegno profuso recentemente da parte dell'Assessorato regionale della sanità per l'organizzazione della campagna di prevenzione e informazione sui trauma cranici con addirittura il coinvolgimento di altri enti come l'Associazione valdostana impianti a fune, i comuni, la polizia stradale, in considerazione di una percentuale di mortalità del 7,9 percento per gli uomini e di un 4,8 percento per le donne, valore modesto se confrontato con i dati relativi ai decessi per malattie cardiocircolatorie, occorre evidenziare ulteriormente la necessità di predisporre al più presto una campagna informativa sulle malattie cardiovascolari visto che, a quanto mi risulta, non sono a conoscenza di recenti iniziative informative a carattere preventivo organizzate in merito dall'Assessorato regionale della sanità.
È necessario quindi secondo me creare una collaborazione a fini informativi e preventivi con le associazioni che si occupano già in Valle d'Aosta della prevenzione di queste malattie come ad esempio "Les Amis du C?ur du Val d’Aoste" che da diversi anni operano per una reale e corretta informazione della prevenzione delle malattie cardiovascolari con tanto di periodico informativo, periodico che riguarda le attività dell'associazione con tutte le notizie utili per gli associati.
Proprio leggendo l'ultimo numero del periodico dell'Associazione "Les Amis du C?ur du Val d’Aoste" sono venuto a conoscenza dell'esistenza di un progetto chiamato "La scarica che ti ricarica", iniziativa che potrebbe realmente contribuire al calo dei decessi per aritmia cardiovascolare: infatti la maggior parte dei casi di morte cardiaca improvvisa è dovuta, secondo quanto leggiamo in questo articolo, ad un'aritmia cosiddetta "fibrillazione ventricolare", vale a dire una serie di tremori del muscolo cardiaco che lo rendono incapace di mandare il sangue al cervello e agli altri organi.
La sopravvivenza in questo caso si riduce del 10 percento per ogni minuto che passa così da portare alla morte in circa 10 minuti la persona; quindi oltre ai classici metodi di soccorso, vale a dire il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale, si evidenzia la necessità per rianimare la persona di poter intervenire immediatamente con un apparecchio speciale detto defibrillatore.
A Seattle negli Usa e in Italia recentemente, nella città di Piacenza, sono stati distribuiti sul territorio un certo numero di questi defibrillatori semiautomatici, insegnandone le modalità di utilizzo alle persone che li avevano ricevuti in dotazione fra cui anche operatori non sanitari. L'iniziativa potrebbe essere ripetuta anche nella nostra regione, dove le condizioni geografiche prevedono 120 mila abitanti su un territorio assai vasto rispetto al numero degli abitanti.
Un primo studio dell'Associazione "Les Amis du C?ur du Val d’Aoste" ha attivato una serie di contatti con le realtà operative valdostane: 118, Unità di cardiologia, Federazione delle associazioni dei volontari del soccorso. Questo studio è giunto alla conclusione che in una prima fase non è pensabile di poter soddisfare contemporaneamente la necessità di tutta la Regione poiché di defibrillatori semiautomatici nell'immediato ne occorrerebbero alcune decine.
L'associazione sta cercando inoltre di coinvolgere i cittadini valdostani, promuovendo una collaborazione con le altre forze del volontariato regionale, per portare avanti tale progetto, che come dicevo si chiama "La scarica che ti ricarica", per permettere così l'acquisto dei primi venti defibrillatori semiautomatici da distribuire sul territorio ai volontari del soccorso, per i quali poi verrà organizzato un corso di formazione per l'utilizzo di tali apparecchiature.
"Les Amis du C?ur du Val d’Aoste" stanno inoltre già divulgando l'utilità di questi defibrillatori studiando parallelamente l'organizzazione di manifestazioni per la necessaria e conseguente raccolta di fondi.
È chiaro quindi che noi riteniamo che l'Amministrazione regionale possa svolgere una parte attiva in questa iniziativa molto importante, visto anche che in passato ci sono state comunque delle collaborazioni e che la Regione eroga un contributo per finanziare il periodico dell'Associazione "Les Amis du C?ur du Val d’Aoste".
L'Amministrazione regionale dovrà secondo me fare la propria parte sia in termini economici, elargendo eventuali contributi o acquistando direttamente tali defibrillatori, sia organizzativi intervenendo nella fase di formazione dei volontari e nel coordinamento del servizio con l'organizzazione sanitaria.
Credo francamente che con la combinazione di entrambe le iniziative, sia quella informativa, sia quella legata all'acquisto e alla conseguente distribuzione dei defibrillatori e successiva formazione degli addetti, si potranno creare le condizioni per far calare il numero dei decessi per malattie cardiovascolari nella nostra regione. Ultimamente sono venuto a conoscenza che a livello nazionale è stata redatta e presentata una tabella dove vengono indicati i vari fattori a rischio che possono portare alle malattie cardiovascolari.
Questo potrebbe essere un primo esempio di come poter prendere spunto da queste indicazioni, presentate a livello nazionale da un esimio professore, per poter effettuare una campagna informativa incentrata su questi fattori a rischio che potrebbe servire, insieme all'acquisto di defibrillatori semiautomatici, se l'Assessorato sarà disponibile, per lottare contro questa malattia che rappresenta la prima causa di morte in Valle d'Aosta.
PrésidentLa parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry.
Vicquéry (UV)Desidero ringraziare il Consigliere Lanièce per questa interpellanza perché offre la possibilità di dare visibilità - adesso si usa molto questo termine - soprattutto alla stampa e all'opinione pubblica di un'iniziativa lodevole portata avanti dall'Associazione "Les Amis du C?ur du Val d’Aoste" di cui parlerò, ma per rispondere puntualmente alle domande: evidentemente è possibile organizzare una campagna informativa sulle malattie cardiocircolatorie ed è possibile farlo con la collaborazione delle associazioni che si occupano del problema così come per esempio è stato fatto nella conferenza, svoltasi in data 22 gennaio presso la Biblioteca regionale, patrocinata dall'Assessorato regionale della sanità e organizzata dal Centre européen de biotique et de qualité de la vie che aveva come tema la prevenzione del rischio vascolare con la presenza del Dr. Palombo, Direttore del Dipartimento di cardiologia vascolare dell'Ospedale Mauriziano di Torino e del Dr. Peinetti, Primario dell'unità operativa dell'Ospedale di Aosta.
Così come è proposta per il 27 maggio prossimo la giornata nazionale del respiro che vede coinvolte sette associazioni, l'USL, ed è patrocinata dall'Assessorato regionale della sanità, questa giornata si svolgerà sabato prossimo dalle 9,00 alle 12,00 nell'ex Dispensario antitubercolare di via Guido Rey, 3, ci sarà un test spirometrico gratuito a cui potranno sottoporsi tutti i cittadini interessati, ci sarà poi la proiezione di filmati educativi all'autogestione della malattia a cura del Dr. Zorzetto dell'Unità operativa di pneumologia.
Nel salone ducale del Municipio di Piazza Chanoux ci sarà una tavola rotonda sul tema: "Il fumo, il problema del respiro, ma non solo", coordinata dal Dr. Zanello e con la partecipazione del Dr. Domenico Castello, Primario dell'Ospedale infantile Regina Margherita di Torino, del Dr. Cerruti dell'Unità operativa di pronto soccorso, del Dr. Ciancamerla, Presidente dell'Associazione "Les Amis du C?ur du Val d’Aoste", del Dr. D'Alessandro, Presidente dell'Associazione per la lotta all'ictus cerebrale, del Dr. Vittorio De La Pierre, consulente dell'Associazione diabetici della Valle d'Aosta, del Dr. De Matteis dell'Unità operativa DURL, di un medico dell'Unità operativa di chirurgia vascolare nonché del rappresentante dell'Associazione valdostana per la prevenzione e cura delle malattie vascolari, di un rappresentante dell'Associazione Tandem e del Presidente del Comitato regionale della Croce rossa italiana. Dalle 10,00 in poi ci sarà presso Piazza Chanoux una sede informativa ed espositiva dove i rappresentanti delle associazioni informeranno i cittadini interessati sulla finalità della giornata e distribuiranno il materiale promozionale.
Questo riguarda le iniziative in corso, ma per il 2000 sono in programma quattro iniziative specifiche: una riguarda la campagna informativa sulle vaccinazioni, tema molto importante e molto delicato soprattutto per dare una risposta alle sollecitazioni di questo Consiglio regionale riguardante la vaccinazione cosiddetta "facoltativa" che in Valle d'Aosta ha una percentuale ancora bassa rispetto ad altre realtà, allora abbiamo finanziato questa campagna informativa sulla vaccinazione così come finanziamo una ricerca-indagine sulla percezione del rischio dell'AIDS, sono notizie di stampa di ieri dell'aumento enorme del numero di casi di AIDS nel mondo pur essendoci stata in Italia una politica aggressiva che ha interrotto questo flusso di morte e ha portato a dei risultati molto positivi.
In Valle d'Aosta i risultati hanno seguito questo trend, però vogliamo tenere alto il livello di attenzione sulla percezione del rischio di AIDS. Finanzieremo anche il programma che riguarda i trapianti essendo molto di attualità con l'entrata in vigore della legge e ultimeremo la campagna sugli zainetti scolastici che è già iniziata negli anni scorsi.
Relativamente alla seconda domanda, l'Assessorato con delibera di Giunta dell'11 agosto 1997 n. 2.851 ha approvato una campagna informativa rivolta alla popolazione per la conoscenza e la prevenzione dell'ipercolesterolemia da realizzare a cura dell'Associazione per la prevenzione e la cura delle malattie vascolari in Valle d'Aosta che ha avuto come testimonials eccellenti e a titolo gratuito Marco Albarello, Margherita Parini e Abele Blanc. La campagna ha avuto luogo nel 1998 e si è realizzata tramite manifesti e locandine affisse capillarmente in tutti i comuni, locandine che continuiamo a ristampare perché sono molto richieste, diffusione di opuscoli alla popolazione tramite strutture, USL, medici di medicina generale, pediatri, farmacie, che continuiamo a ristampare, spot emessi da radio e televisione, annunci stampa su quotidiani e periodici locali per una spesa complessiva di lire 75.500.000.
In data 16 febbraio 1998 la Giunta ha approvato una campagna informativa sui danni del fumo rivolta agli alunni della classe quinta elementare e delle scuole medie inferiori che è stata realizzata e continua ad essere realizzata a cura della Lega per la lotta ai tumori, il programma ha previsto l'incontro di un esperto psicologo con allievi e insegnanti e una distribuzione di materiale informativo e magliette stampate per una spesa complessiva di 33 milioni.
Le magliette dal punto di vista grafico non hanno avuto un grandissimo successo e questo me lo ha confermato mia figlia che in quanto utente mi ha candidamente detto che sono da ristampare. Questa è la voce della verità degli alunni delle scuole.
Abbiamo fatto altre campagne, già il Consigliere Lanièce ha citato quella di prevenzione del trauma cranico, abbiamo ultimato una campagna informativa sull'AIDS e abbiamo dato inizio a una campagna di allattamento al seno.
Questo per dire delle iniziative che sono state finanziate che non hanno diretta attinenza con l'interpellanza, evidentemente non riguardano tutte malattie cardiovascolari, ma che sono finanziate nel bilancio regionale nel programma di educazione alla salute e svolte in collaborazione con l'Assessorato dell'industria e della pubblica istruzione.
Mi chiede il Consigliere se ci sono dati sulla ricaduta delle campagne, purtroppo non ci sono dati per valutare la ricaduta delle campagne in termini di riduzione della mortalità rispetto alla specifica causa perché se così fosse, avremmo risolto uno dei problemi fondamentali degli epidemiologi, cioè valutare l'effettiva incidenza delle campagne informative di prevenzione primaria, perché di questo si tratta, sulla riduzione della mortalità.
È un problema molto complesso dal punto di vista scientifico e molto difficile da risolvere considerate le correlazioni che vi sono fra le varie patologie esistenti.
Per quanto riguarda la terza domanda che mi poneva il problema dell'acquisto dei defibrillatori, l'USL sta portando a termine la gara di appalto per l'acquisto di defibrillatori per dotare le strutture sanitarie carenti e le sedi dei medici di continuità assistenziale, strumentazione che attualmente è presente su alcune ambulanze e nei poliambulatori dove c'è il medico di emergenza territoriale.
Altro problema è l'acquisto di defibrillatori per i volontari, e su questo sono informato essendo stato insieme al compianto Dr. Devoti, uno dei fondatori ed essendo ancora socio dell'Associazione "Les Amis du C?ur du Val d’Aoste", io stesso ho consigliato il Dr. Ciancamerla, Presidente dell'associazione, di portare avanti una campagna di sensibilizzazione della popolazione nei confronti della dotazione di defibrillatori, ma in via assolutamente autonoma e distaccata dalle istituzioni pubbliche, "in primis" dalla Regione per due motivi essenziali: il primo perché "Les Amis du C?ur du Val d’Aoste" propongono un tipo di marca specifica di defibrillatore che a loro parere funziona benissimo e che ha dato risultati, come ha citato il collega Lanièce, molto soddisfacenti in America ed è un tipo di defibrillatore che non potrebbe essere acquistato se non con una gara pubblica partecipando l'istituzione pubblica, pertanto da questo punto di vista non ho dato la disponibilità dell'Assessorato; ma il motivo principale è che se è vero, come è vero, che le associazioni di volontariato vogliono portare avanti la loro azione basata sulla solidarietà e sul volontariato e vogliono soprattutto farsi conoscere fra la popolazione, è importantissimo che si attivino autonomamente.
Questo mio messaggio è stato recepito dall'associazione tant'è che tutta l'organizzazione viene portata avanti dall'Associazione "Les Amis du C?ur du Val d’Aoste", ma in collaborazione con la Federazione regionale delle associazioni del volontariato del soccorso che raggruppa tutti i volontari del soccorso, con il 118, che è cosa diversa rispetto all'istituzione Regione e USL, e con l'Unità budgetaria di cardiologia. Tutti assieme stanno preparando questa campagna informativa e una raccolta di soldi per l'acquisto di venti defibrillatori semiautomatici portatili che dovranno essere distribuiti su tutto il territorio.
Nel contempo è iniziato un programma di formazione e aggiornamento rivolto ai volontari del soccorso per renderli in grado di utilizzare questi defibrillatori semiautomatici. Io l'ho provato personalmente, è facilissimo da usare perché il display indica quali operazioni devi adottare dal punto di vista terapeutico a seconda dello stato del soggetto che ti appresti a curare, però si sta portando avanti questo programma di formazione e aggiornamento e prosegue da parte del 118 la campagna di formazione e sensibilizzazione rivolta al personale sanitario e alla popolazione in generale con particolare attenzione per le scuole e i luoghi di lavoro sulle malattie cardiovascolari, sulla prevenzione e sul corretto accesso al sistema di emergenza sanitaria, sulle prime manovre di soccorso da effettuare, campagna che viene molto bene accolta da parte dei ragazzi delle scuole che sono entusiasti di venire a conoscenza delle manovre di primo soccorso e di pronto intervento.
Questo è lo stato dell'arte. Mi pare di capire che il nocciolo dell'interpellanza del Consigliere Lanièce consistesse nel chiedere all'Amministrazione come mai non finanziava l'acquisto del defibrillatore. L'USL tramite i trasferimenti regionali finanzia l'acquisto dei defibrillatori per le strutture fisse, per i poliambulatori e per i dipendenti; si è fatta questa scelta per i due motivi che ho esposto di far partire parallelamente una proposta di acquisto dei defibrillatori da dedicare esclusivamente a volontari perché non ci fossero confusioni di ruoli e non sussistessero problemi anche di tipo procedurale, ma soprattutto perché deve esserci una stretta integrazione fra volontariato e dipendenza, ma non deve esserci sovrapposizione fra le due.
PrésidentLa parole au Conseiller Lanièce.
Lanièce (Aut)Prendo atto della risposta dell'Assessore e faccio due considerazioni. L'Assessore nell'iniziare il suo intervento ha messo in evidenza come ci sia piena disponibilità, da parte dell'Assessorato, a portare avanti una campagna di prevenzione in merito alle malattie cardiovascolari e questo è un aspetto importante, perché, ripeto, sono venuto a conoscenza che in questi giorni a livello romano è stato presentato dal Prof. Menotti di Roma una specie di tabella dove vengono indicati i fattori a rischio per quanto riguarda queste malattie: quindi, giustamente, come in passato sono state fatte alcune campagne di prevenzione per altri settori sempre riguardanti l'ambito sanitario, sarebbe opportuno cogliere l'occasione per cercare, una volta verificate le procedure, di effettuare questa campagna di prevenzione in Valle d'Aosta, prendendo spunto da questo schema dove vengono indicati i fattori a rischio per le malattie cardiovascolari.
A questo riguardo l'Assessore ha dato la sua piena disponibilità, e pertanto lo invito a verificare quanto appena detto in modo da organizzare al più presto sul territorio valdostano una campagna di prevenzione ad hoc.
Il secondo aspetto dell'interpellanza era invece diretto a sensibilizzare il Consiglio regionale e l'Assessorato sul problema dell'acquisto di defibrillatori semiautomatici portatili da destinare non solo alle strutture sanitarie presenti, per le quali l'Assessore ha detto che è stato fatto l'appalto, ma anche a tutti i volontari del soccorso.
In merito a questo volevo fare questa considerazione: è giusto che l'Associazione "Les Amis du C?ur du Val d’Aoste" debba cercare da sola di reperire i fondi necessari per poter acquistare questi apparecchi che costano circa 8 milioni IVA inclusa, però dobbiamo tener conto che è un intervento, dal punto di vista economico, sostanzioso: 20 defibrillatori costano circa 160 milioni, quindi se è giusto verificare la possibilità di reperire questi fondi sul territorio valdostano attraverso una raccolta di fondi, cercando di spiegare alla gente l'importanza di questo apparecchio salvavita, è anche opportuno però considerare, nel caso in cui questa Associazione non riesca ad ottenere i fondi necessari, l'eventualità di un intervento integrativo, da parte della Regione, finalizzato a far sì che tutti i volontari del soccorso possano disporre di questo defibrillatore.
Penso che in questo senso ci possa essere l'impegno dell'Assessore e cioè, nel caso in cui l'Associazione non dovesse riuscire a reperire i fondi sul territorio, di verificare attraverso l'USL la possibilità di dare un piccolo contributo per fare in modo che tutti i volontari del soccorso abbiano questo importantissimo strumento salvavita. Questo fra l'altro è un intervento che va nella direzione di una sanità a misura d'uomo.
So che le procedure dell'appalto devono seguire determinati criteri, però eventualmente si potrebbe superare questo problema con un contributo integrativo, nel caso in cui questa campagna di sensibilizzazione portata avanti dall'Associazione "Les Amis du C?ur du Val d’Aoste" e dai volontari non riuscisse ad ottenere i fondi necessari, e poi, sempre di concerto con l'associazione, si potrebbe verificare di poter dare una mano anche per quanto riguarda il coordinamento del servizio e l'eventuale formazione di coloro che riceveranno queste apparecchiature.
Invito l'Assessore a verificare questi aspetti in modo da prevedere un piccolo intervento economico al solo fine di permettere che tutti i centri volontari di soccorso abbiano questo strumento e poi ad adoperarsi per quanto riguarda il coordinamento del servizio che spetta comunque alla Regione. Queste sono alcune indicazioni che rivolgo all'Assessore e che spero lui voglia tener presente nel verificare con l'USL se è possibile intraprendere queste iniziative.