Oggetto del Consiglio n. 1332 del 24 maggio 2000 - Resoconto
OGGETTO N. 1332/XI Coinvolgimento dei comuni sui problemi del randagismo. (Interpellanza)
Interpellanza Creduto che il problema del randagismo degli animali necessiti, per essere risolto, della collaborazione dei Comuni, che debbono intervenire nell’ambito delle loro competenze;
Ricordato che i Comuni possono agire direttamente o attraverso opportune convenzioni con soggetti qualificati;
Ritenuto che sarebbe opportuna un’azione di stimolo a cura dell’Assessorato regionale competente, per sensibilizzare gli amministratori comunali e coordinare iniziative sul territorio;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l’Assessore competente per sapere:
1) se condivide la necessità di coinvolgere e sensibilizzare maggiormente le amministrazioni comunali sui problemi del randagismo;
2) se non ritenga opportuno convocare una riunione ad "hoc" con i Sindaci neo-eletti e gli operatori del settore per avviare a soluzione il problema.
F.to: Curtaz - Squarzino Secondina
PresidenteLa parola al Consigliere Curtaz.
Curtaz (PVA-cU)Questa nostra interpellanza fa seguito ad un'iniziativa analoga di circa un mese or sono quando con i colleghi del mio gruppo avevamo chiesto all'Assessore competente di avere dei chiarimenti su una certa riduzione dei servizi che il gattile regionale offriva in materia di randagismo.
Nell'occasione l'Assessore Vicquéry ci aveva spiegato che questo calo di servizi era dovuto soprattutto a dei problemi contingenti di carattere sanitario e aveva auspicato in quell'occasione una maggior collaborazione per combattere il fenomeno del randagismo da parte degli enti locali quindi, a seguito dello stimolo dato da questa discussione consiliare, presentiamo questa interpellanza in cui chiediamo all'Assessore di farsi promotore di un'opera di sensibilizzazione degli enti locali in maniera più generale, ma anche in maniera specifica se possibile convocando una riunione ad hoc dei sindaci neoeletti in modo che possano essere sensibilizzati relativamente al problema affinché possano avviare delle soluzioni comuni attraverso o delle iniziative di tipo consortile in senso lato oppure attraverso convenzioni che i comuni potrebbero fare attraverso dei soggetti idonei e questo per portare a soluzione un problema che riteniamo con un po' di buona volontà e con l'impegno da parte sia dell'Amministrazione regionale, sia degli enti locali, sia degli operatori del settore può essere portato a soluzione.
PresidenteLa parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Vicquéry.
Vicquéry (UV)En ce qui concerne le problème des chiens errants, il y a lieu de signaler qu'en Vallée d'Aoste ce phénomène est tout à fait maîtrisé et il ne représente donc pas un sujet d'inquiétude.
En revanche le phénomène des chiens en état de divagation, estimés à quelque 500 unités, est beaucoup plus important étant donné la mauvaise habitude des détenteurs desdits animaux de les laisser sans surveillance et donc libres de divaguer.
Sur l'ensemble du territoire régional presque tous les chiens ont été recensés et identifiés par tatouage électronique, microchips, en particulier, sur un total se chiffrant à quelques 18 mille chiens, 16 mille environ sont immatriculés au Registre régional des chiens et par là même identifiés.
Nous disposons ainsi d'un moyen permettant non seulement de surveiller l'état de santé et le nombre des chiens, mais également de prévenir les zoonoses, de contrôler la divagation des animaux, de réprimer le phénomène de l'abandon des chiens et de restituer les chiens égarés à leurs maîtres ou détenteurs.
A ce propos je rappelle également que toutes les communes de la Région ont été invitées par lettre du 16 décembre 1999 de l'Assessorat à adopter les mesures nécessaires à la mise à jour régulière du Registre des chiens conformément au premier et au troisième alinéa de l'article 14 de la loi régionale n° 14 du 28 avril 1994.
Cet Assessorat est en tout cas disposé à sensibiliser l'administration communale ainsi qu'à convoquer à cet effet une réunion avec les syndics nouvellement élus et les professionnels du secteur afin de résoudre le problème davantage lié au phénomène des chiens en état de divagation qu'à celui des chiens errants en vue de protéger les personnes, la faune sauvage et le patrimoine zootechnique.
Faute de données officielles à l'échelon national, il est difficile de se faire une idée générale du problème des chiens errants. Nous nous bornons donc à présenter quelques données relatives aux chiens errants et en état de divagation fournies par des régions italiennes:
Chiens errants:
- Molise: quelques 8.900, 30 - 50;
- Bolzano: 128;
- Abruzzes: 30.000;
- Ombrie: 28.000.
Chiens en état de divagation:
- Molise: 6.200, 30 - 3.000;
- Bolzano: 455;
- Abruzzes: 10.000;
- Lombardie: 20.000;
- Vallée d'Aoste: quelques 500.
Il faut dire quand même que la situation de la Vallée d'Aoste vis-à-vis de la gestion des chiens est bien meilleure par rapport à celle des autres régions italiennes, cela est bien démontré par une récente étude de l'Institut national de la faune sauvage de Bologne concernant une enquête sur la présence et la gestion des chiens errants en Italie qui dans ses conclusions affirme que: "? Il complessivo programma di gestione del fenomeno messo a punto in Valle d'Aosta e che è basato, oltre che sull'uso di microchips, anche sul rafforzamento del controllo e sulla possibilità di intervenire in casi estremi con l'abbattimento, rappresenta uno dei rari casi di efficace intervento per il contenimento della presenza dei cani vaganti?".
En conclusion je m'engage à convoquer cette réunion avec les syndics du Val d'Aoste en demandant aussi aux services sanitaires de l'USL et au directeur Bellandi de participer à la réunion afin de vérifier la possibilité de la part des communes de se conventionner avec des centres spécialisés pour la gestion de ce problème.
PresidenteLa parola al Consigliere Curtaz.
Curtaz (PVA-cU)Ringrazio l'Assessore per la risposta che accoglie la nostra istanza, quindi mi dichiaro soddisfatto dei dati forniti e del suo impegno.
Voglio anche ricordare, ma credo che la cosa sia implicita, che il randagismo non si riferisce solo ai cani, ma anche ai gatti, anzi forse per certi versi è persino un problema superiore.
Chiedo all'Assessore se può fornirci i dati che oggi ha elencato e se potrà darci notizia degli esiti degli incontri avuti con i sindaci.