Oggetto del Consiglio n. 1078 del 12 gennaio 2000 - Resoconto
OGGETTO N. 1078/XI Gestione dei residui del carburante inutilizzato con il sistema "Carte Vallée". (Interrogazione e interpellanza)
Interrogazione Preso atto che è ormai passato circa un anno di sperimentazione del sistema "Carte Vallée";
Rilevate le nostre passate iniziative sull’argomento discusse in questo Consiglio;
Richiamate le nostre perplessità sul sistema attualmente in vigore;
I sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore competente per conoscere:
quant’è il quantitativo di carburante, in esenzione fiscale per l’anno 1999, rimasto inutilizzato e se lo stesso potrà essere ridistribuito nell’anno 2000.
F.to: Viérin M. - Comé
Interpellanza Premesso
che il 31/12/1999 si è concluso il primo anno di utilizzo della carta a microprocessore per la distribuzione del contingente di carburante in esenzione fiscale
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l’Assessore all’Industria, Artigianato ed Energia per sapere:
1) se risultino al 31/12/99 giacenze sulle quote di carburanti assegnate dallo Stato alla Regione Autonoma Valle d’Aosta o sui quantitativi assegnati dall’Amministrazione regionale alle singole "Carte Vallée" e in caso affermativo come verranno gestiti tali residui;
2) quali sono i costi diretti ed indiretti sopportati nel 1999 dall’Amministrazione regionale per la gestione delle procedure relative ai carburanti in esenzione fiscale, e quali quelli sostenuti nel 1998;
3) se per l’anno 2000 verranno mantenute le impostazioni di gestione dell’anno precedente o se verranno effettuate variazioni ed in caso affermativo quali;
4) quali costi sono preventivati per tale gestione nell’anno 2000.
F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi
Président La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (FI)Nell'illustrare quest'interpellanza non possiamo non ribadire quanto avevamo già avuto modo di dire in precedenti iniziative che avevamo presentato, ossia che il meccanismo della Carte Vallée rispetto al buono cartaceo è sicuramente un meccanismo innovativo e interessante, che in punto di principio ci vede favorevoli.
Con quest'interpellanza comunque capire a consuntivo di questo primo anno di esercizio qual è stato il risultato di questo esercizio rispetto a quella che era la gestione tradizionale dei buoni cartacei, avendo alcuni dati in particolare su quelli che sono i costi e su quelli che saranno i meccanismi della gestione per l'anno appena iniziato.
Ci sono alcuni aspetti che però andrebbero evidenziati, lo vogliamo fare nell'illustrare l'interpellanza, per quanto riguarda il punto 3, ossia per eventuali variazioni che dovessero essere adottate nell'anno 2000.
È di questi giorni, fra l'altro l'Assessore si è già espresso intervenendo sui giornali, delle disfunzioni che ci sono state a fine anno, e il sunto di queste dichiarazioni è riassumibile in un sottotitolo che titola per l'appunto: "Colpa dei petrolieri il caos di fine '99". Prendiamo atto che questo è il punto di vista dell'Assessore e immaginiamo che per petrolieri non intenda i singoli distributori, ma faccia riferimento alle compagnie petrolifere.
Però ci sono alcuni fatti che forse vanno puntualizzati. A noi non risulta quanto è stato dichiarato anche dall'Assessore, ossia che i distributori erano a secco. A noi risultano fatti diversi, e cioè risulta che nei medesimi distributori si faceva benzina senza utilizzare la Carte Vallée, non si faceva benzina utilizzando la Carte Vallée. E questo riteniamo che sia associato ad un problema di giacenze ed è quello che evidenziamo nel punto 1 di quest'interpellanza, dove chiediamo fra l'altro una distinzione su due tipi di giacenze: su quelle che sono le giacenze, se vi sono, della quota di carburanti assegnata dallo Stato all'Amministrazione regionale, e su quelli che sono i residui, i quantitativi non consumati ma assegnati ai singoli utenti finali.
Avevamo già avuto modo di parlare, nel corso di altri interventi che il nostro gruppo aveva effettuato sull'argomento, di come ritenessimo iniquo questo meccanismo a termine, al 31 dicembre, perché cambia anno e chi non ha consumato i quantitativi assegnati li vede praticamente persi. Soprattutto questo nel primo anno, quando sappiamo che diverse carte sono state consegnate materialmente fra febbraio e marzo, nonostante ci fossero i diritti già maturati da gennaio.
Vorremmo capire cosa ne sarà di queste giacenze, perché è un fatto notorio, vorremmo però avere dei risultati precisi sulle giacenze in capo alle singole carte, ossia quanti litri nel complesso i cittadini non hanno potuto utilizzare e sono rimasti inutilizzati sulle loro carte, e inoltre come pensa l'Assessore di poter gestire queste giacenze, se ritiene di gestirle o se andranno a costituire la quota parte del trasferimento dello Stato alla Regione. Di conseguenza lo Stato nell'anno 2000 andrà a riconoscere sì alla Regione i soliti 450mila quintali di benzina, ma questo quantitativo sarà depurato dei residui a consuntivo non spesi sulle singole carte. Vorremmo capire se è questo, come ci sembra di aver intuito, il meccanismo che andrà a caratterizzare la ripartizione del quantitativo.
Vorremmo anche capire, non lo abbiamo scritto nell'interpellanza anche perché ne siamo venuti a conoscenza successivamente, come mai sulla terza ricarica non vi è stata assegnazione di quota per quanto concerne la benzina normale, posto che il contingente concesso dallo Stato è indistinto, almeno così ci risulterebbe, fra la benzina normale - la vecchia rossa, per intenderci - e la benzina verde, e se comunque questo meccanismo di ripartizione è intenzione dell'Assessorato mantenerlo anche per l'anno appena iniziato.
Queste sono questioni non da poco, perché sul meccanismo di queste giacenze penso che ci siano ancora alcune illusioni o alcune aspettative.
L'altro aspetto che invece riteniamo altrettanto importante e non secondario ha un riflesso più interno all'Amministrazione e riguarda la questione dei costi. Sappiamo che l'inizio, come ogni inizio, ha dei costi che servono ad avviare l'iniziativa stessa. Mi sembra di ricordare che in promozione fossero stati spesi fra i 400 e i 500 milioni fra lettere, distribuzione e altre iniziative di pubblicizzazione dell'iniziativa. Vorremmo capire se per il 2000 è stata fatta una stima di quella che sarà la gestione complessiva del carburante in esenzione fiscale, e questa stima rispetto alla gestione dei risultati cartacei che risultati dà, se dà delle economie oppure se dà dei costi aggiuntivi. È evidente che in questa seconda ipotesi o si cambia impostazione, o qualcosa non funziona nel meccanismo che è stato preventivato.
Ultimo aspetto, a completamento dei quesiti. Nelle variazioni che ipotizziamo penso che debba essere tenuto in debita considerazione anche il problema dell'Euro. Risulterebbe, ma l'Assessore potrà essere poi più preciso, che attualmente i terminali che sono in uso presso i distributori non siano in grado di gestire i numeri decimali, e di conseguenza non siano in grado di dare una corretta gestione dei quantitativi erogati, perché se oltre al litro c'è qualche decimale, questo non può essere gestito o perlomeno non può essere evidenziato anche se poi il conteggio viene fatto, perché il conteggio avviene in lire per quanto riguarda il pagamento. Ma il problema grosso, oltre i litri, andrà a porsi nel momento in cui l'Euro diventerà moneta con corso legale a tutti gli effetti, perché i decimali con l'Euro ritornano alla ribalta e diventano elemento fondamentale del conteggio dei pagamenti.
Queste sono le questioni sulle quali auspichiamo che l'Assessore ci possa dare qualche indicazione con la necessaria precisione che richiedono le domande poste.
PrésidentLa parole à l'Assesseur à l'industrie, à l'artisanat et à l'énergie, Ferraris.
Ferraris (GV-DS-PSE)Intanto ringrazio il Consigliere Frassy per l'interpellanza che ha presentato, così come l'interrogazione che è stata fatta dai Consiglieri Viérin e Comé. Entrerò poi nel merito delle singole questioni e anche dei quesiti aggiunti, ma prima vorrei fare un brevissimo quadro dell'andamento della Carte Vallée con quantitativi e costi relativi.
Come riconosceva anche il Consigliere Frassy, l'introduzione della Carte Vallée ha rappresentato uno strumento innovativo in grado di fornire un servizio per l'utilizzo del carburante in esenzione fiscale che ha evitato - e dovrebbe evitare anche in futuro, data la durata pluriennale della carta - le visite semestrali agli uffici regionali e consentire attraverso un sistema di riassegnazione nel corso dell'anno, un miglior utilizzo del contingente e un monitoraggio costante dello stesso.
Nel corso del 1999 sono state emesse 82.662 carte, di queste ne sono state attivate 81.736, le restanti 926 non sono state utilizzate. È ovvio che agli inizi ci siano stati alcuni problemi per l'emissione di nuove carte, attualmente la situazione è tale per cui in caso di nuove emissioni la carta nuova viene emessa in 4 giorni lavorativi, 6 giorni lavorativi in caso di remissione della carta per smarrimento, furto o mal funzionamento.
I tempi di attesa medi oggi allo sportello, il cui orario di apertura è stato portato a 40 ore settimanali contro le 32 ore che c'erano all'inizio dell'attivazione della Carte Vallée, si sono ridotti all'incirca a 4 minuti per singola operazione, con un dato medio di 7 minuti e qualche spicciolo - in questo caso abbiamo anche i decimali - nel senso che l'andamento degli sportelli è monitorato da report giornalieri che ci consentono anche di seguire in modo molto attento il funzionamento degli stessi.
Oltre a questo sono stati attivati altri strumenti, quali un numero verde e la possibilità dell'invio della documentazione necessaria all'aggiornamento dei dati tramite fax o altri strumenti telematici.
I collegamenti on line con gli enti esterni, motorizzazione civile e PRA, sono stati solo parzialmente attivati e devono essere ancora completati per difficoltà interne agli enti stessi per quanto riguarda il trasferimento completo delle banche dati. Tutto ciò ha indotto l'ufficio ad attivare un servizio rivolto a tutti i cittadini valdostani che si trovano nell'imminenza della scadenza della patente, ai quali viene inviata con anticipo di circa un mese una comunicazione nella quale oltre a rammentare la scadenza stessa, vengono indicate le modalità di comunicazione del rinnovo. Questo è un servizio che ha trovato particolare risposta positiva.
In merito poi alla gestione dei residui di quote di carburante assegnate alla Valle d'Aosta e in merito ai quantitativi a sua volta assegnati dalla Regione ai singoli cittadini si osserva quanto segue.
La legge 3 agosto 1999 n. 623, e successive modificazioni, assegna alla Valle d'Aosta per ogni anno complessivamente 45 milioni di chili di benzine e 10 milioni di chili di gasolio per autotrazione. Rispetto a tali quantitativi annui in una serie di assegnazioni successive, come è stato ricordato anche dall'interpellante, l'Amministrazione ha autorizzato i soggetti legittimati (le compagnie petrolifere) all'ammissione in Valle di carburanti in esenzione fiscale.
Rispetto a un contingente disponibile di 44.753.000 chili di benzine e di 9.621.000 chili di gasolio, questi erano infatti i quantitativi effettivamente disponibili all'inizio dell'anno perché, come previsto dalla legge 27, la differenza, ad esempio, per le benzine fra 44.753.000 chili e 45.000.000 di chili è stata utilizzata per pagare alle compagnie petrolifere il ripianamento dei crediti che loro vantavano nei confronti dell'Amministrazione regionale rispetto alla gestione precedente dei buoni benzina. Quindi questa era la disponibilità all'inizio dell'anno, e rispetto a questa disponibilità, sulle carte a microprocessore sono stati assegnati 18.483.000 chili per la benzina super, che equivale a 25.250.000 litri, e 26.938.000 chili di benzina verde, che equivale a 36.110.000 litri. Il totale di questo ammonta a 45.000.422 chili; in sostanza tutto il contingente a disposizione della Regione è stato assegnato alle tessere dei cittadini valdostani. Questo vale sia per quanto riguarda le benzine, sia per quanto riguarda il gasolio per autotrazione.
A fronte di un'assegnazione che copriva completamente la disponibilità del contingente, le eccedenze sono le seguenti. Per quanto riguarda le benzine, a fronte di una disponibilità di 45 milioni di chili, ne sono avanzati 3.043.000 litri, equivalenti a 2.251.000 chili. Poi lascerò ai Consiglieri questi dati scritti, perché mi rendo conto che recitarli a voce può risultare un po' complicato. In sostanza, del contingente delle benzine, i Valdostani hanno utilizzato il 95,1 percento.
Per quanto riguarda il gasolio, la rimanenza è di 322.000 litri a fronte di una disponibilità di 11.000 chili assegnati sulle tessere, con un utilizzo del 97,2 percento.
Tali residui, e qui veniamo a cosa succede dei quantitativi avanzati, dato che i singoli contingenti assegnati alla Regione hanno carattere annuale, secondo l'interpretazione della legge n. 623/49 data dagli organi dello Stato, non possono essere utilizzati nell'anno successivo. A tale proposito abbiamo sottoposto alla Direzione generale del Ministero delle finanze la richiesta di poter utilizzare il quantitativo di esenzione su base pluriennale - e attendiamo una risposta in merito - mantenendo fermi i quantitativi annuali, perché ci rendiamo conto che in questa situazione pensare di modificare i quantitativi in esenzione fiscale può comportare sicuramente dei problemi.
Con la stessa richiesta si intende verificare la possibilità di trasformare i contingenti da chili in litri, nel senso che la legge del 1949 prevede dei contingenti in chili. Questo fatto comporta dei problemi, in quanto le compagnie petrolifere sostengono che per le particolari condizioni climatiche della Valle d'Aosta, importando benzina in chili e vendendola in litri si trovano svantaggiati rispetto al resto del Paese, in quanto le temperature medie della Valle sono inferiori a quelle delle densità convenzionali, quindi i Valdostani avrebbero più benzina di quanta non ne avrebbe uno stesso cittadino italiano collocato altrove.
La legge fra l'altro prevede che ci sia una commissione tecnica che deve verificare queste questioni; la cosa migliore sarebbe trasformare tutto in litri per evitare questo tipo di contenzioso.
Per quanto riguarda il funzionamento attuale della Carte Vallée, le assegnazioni del 1° gennaio 2000 sono state fatte; le tessere sono state ricaricate in prima assegnazione con il quantitativo che era stato caricato precedentemente nel corso del 1999: l'80 percento quindi dell'assegnazione annuale e da questo punto di vista non ci sono quindi novità.
Per quanto riguarda i costi, quelli sostenuti nel 1998, anno in cui ci siamo trovati a una duplice gestione, alla gestione cartacea, quella tradizionale, e all'avvio del progetto Carte Vallée, sono aumentati a 4,213 miliardi; questi costi erano divisi fra la gestione cartacea tradizionale per 2,109 miliardi e avvio del progetto Carte Vallée per 2,103 miliardi.
Nel corso del 1999 per il progetto Carte Vallée e per la sua gestione si sono sostenuti costi complessivi per 2,302 miliardi.
Con riguardo ai costi finora sostenuti per il progetto Carte Vallée è possibile una prima valutazione del costo annuo a regime. A tal fine le voci di costo sono state rimodulate secondo un piano di ammortamento e in base alla loro esclusiva pertinenza o meno al progetto Carte Vallée.
I costi ammortizzabili sono stati ripartiti per un massimo di 6 anni, per quanto riguarda la campagna pubblicitaria di adeguamento della struttura, e solo per 4 anni per quanto riguarda i POS e le carte. Tale analisi delle spese porta a determinare il costo annuo di gestione della Carte Vallée in 2,419 miliardi. Quindi è possibile fare un primo confronto fra i costi di gestione della precedente procedura cartacea e quella attuale. Ci troviamo nella situazione che nel 1998 con i buoni cartacei i costi erano di 2,109 miliardi annui, nel 1999 e successivi le previsioni sono di 2,419 miliardi.
Nella valutazione dei costi non si è optato per la loro ripartizione in un numero di anni elevato comunque non attendibile. Il costo complessivo di 300 milioni superiore alla precedente gestione cartacea è un costo aggiuntivo ed è evidente che tale maggiore costo è ampiamente giustificato, specie se si considera il vantaggio che è venuto agli utenti, vantaggio che andrà ancora migliorato con i collegamenti alle banche dati, che attualmente non sono ancora stati realizzati, e agli interventi che si faranno per migliorare il servizio.
Per quanto riguarda il 2000, si evidenzia che per i primi due mesi dell'esercizio dell'anno 2000 sono state prorogate le condizioni di gestione dell'anno precedente, anche per farle coincidere con il periodo di affidamento all'INVA delle spese di gestione del servizio sportello. Per il restante periodo dell'anno verrà stipulata una convenzione con la stessa società, i cui costi ripartiti fra il Servizio contingentamento e Direzione sistema informativo sono ancora da definire, ma comunque saranno in linea con le cifre che dicevo prima dei 2.419 miliardi.
Gli ulteriori costi già stabiliti, quelli ad oggi, per l'anno 2000 sono quelli relativi all'acquisto da Assocredito valdostano, come sapete questo prevede la convenzione, della memoria disponibile di un ulteriore lotto di 8000 carte, costituente il fabbisogno presunto per l'anno 2000 per necessarie integrazioni e sostituzioni, acquisto consistente in 86.400.000 lire con un risparmio di 5.700.000 lire rispetto alla precedente fornitura, in quanto le carte hanno visto una diminuzione del loro costo.
In sintesi, per quanto riguarda l'anno 2000 i costi saranno quelli normali delle attuali voci di gestione, rispetto alle quali non si prevedono delle sostanziali variazioni.
Per quanto riguarda l'impostazione di gestione, s'intende con gli opportuni miglioramenti mantenere l'attuale. I miglioramenti riguardano l'attività dello sportello con una maggiore interazione con altri sistemi e altre banche dati, un miglioramento delle informazioni statistiche utili per una gestione ottimale del contingente in esenzione, un consolidamento del livello di sicurezza del sistema, un'integrazione delle possibilità gestionali e tecnologiche dei POS, con particolare riguardo ai limiti di prelievo di assegnazione e alla sicurezza delle informazioni. Per quanto riguarda i POS, verrà anche verificata la questione dei decimali che veniva ricordata precedentemente dal Consigliere Frassy, questione che finora nessuno aveva sollevato, ma che andrà verificata.
L'ulteriore miglioramento del sistema ce lo attendiamo dalla possibilità di avere un utilizzo pluriennale del contingente, cosa che consentirebbe in prospettiva, anche a fronte di eventuali rimanenze di carburante, di trasformare questo in buoni per riscaldamento, quindi allargando questo beneficio ad una platea più ampia di cittadini valdostani.
Per quanto riguarda alcune questioni che erano state sollevate, in particolare la situazione del 31 dicembre, c'è da dire che a fronte di un'erogazione media nei mesi dell'anno di 2.800.000 litri, nel mese di dicembre c'è stata una punta di 3.948.000 litri; questo sta ad indicare che questo mese ha visto un particolare utilizzo della Carte Vallée, e precisamente nell'ultimo giorno dell'anno. Cos'è successo quel giorno? È successo che alcune compagnie, in particolare la compagnia che ha il controllo più grande del mercato, temendo di andare a credito d'imposta, nel senso di non avere un quantitativo di benzina in esenzione fiscale sufficiente a coprire la richiesta dell'utenza, perché non ne aveva importata in Valle in misura sufficiente - almeno questa era la sua valutazione, cosa che poi i fatti hanno smentito - nel corso del pomeriggio ha dato indicazione ai propri distributori di non vendere benzina in esenzione fiscale. Questa è stata una scelta che la compagnia ha fatto. Noi abbiamo fatto presente alla compagnia che i conti in nostro possesso - questo è stato confermato poi a consuntivo - dimostravano che questa compagnia era nelle condizioni di poter continuare l'erogazione presso i singoli distributori, proprio perché il quantitativo di merci in esenzione fiscale che aveva importato in Valle consentiva ampiamente questa possibilità.
Questa giornata è stata una giornata particolare; chi è andato a fare benzina quel giorno ha visto delle code ai distributori di benzina che non si erano mai verificate in Valle neanche nel periodo di scioperi dei distributori. Abbiamo visto i distributori approvvigionati dalle autocisterne due o tre volte nella stessa giornata. Ma questo, ribadisco, non era un problema di Carte Vallée.
Per quanto riguarda infine le assegnazioni, l'ultima non è stata fatta per la benzina super in quanto eravamo nella prima metà del mese di dicembre e, sulla base dell'andamento dei consumi, la situazione era tale per cui la benzina super aveva dei margini di utilizzo largamente inferiori a quelli della benzina verde, per cui si è pensato di ricaricare esclusivamente la benzina verde, tenuto conto del fatto che questa benzina era quella maggiormente utilizzata dagli utenti.
PrésidentLa parole au Vice-président Viérin Marco.
Viérin M. (Aut)Per rispondere all'intervento dell'Assessore in merito all'interrogazione, che è stata abbinata all'interpellanza del gruppo di Forza Italia, devo dire che purtroppo, Assessore, quello che lei mi disse nel mese di maggio, quando si discusse la legge sulla Carte Vallée, non si è verificato. Mi dispiace dire questo, ma rileggendo i verbali relativi al mese di maggio, vedo che per due volte ho dichiarato la mia preoccupazione, la nostra preoccupazione per quello che poteva succedere soprattutto a fine anno. Oltre a tutti i problemi che la Carte Vallée ha creato e che in parte sono stati risolti, c'era il grande problema di sapere se si perdevano dei chili o dei litri in esenzione, con grave danno per la Comunità valdostana. Lei all'epoca disse che non c'erano problemi, che non c'era nessuna preoccupazione in questo senso. In quelle occasioni io le dissi che avremmo perso dei chili in esenzione fiscale, avremmo arrecato un danno alla Comunità valdostana, se non ci si pensava per tempo.
Lei oggi ci ha letto i dati, che purtroppo danno questa certezza! Tradotti in lire, questi 3.000 chili di benzine e questi 322.000 litri di gasolio sono circa 4,3 miliardi, quindi una perdita di 4,3 miliardi, ma una perdita di soldi che sarebbero andati nelle tasche dei cittadini. Questo è il risultato reale dell'operazione Carte Vallée di questo primo anno, e quello che mi fa senso è che lei oggi con tutta tranquillità venga a dirci che avete fatto la richiesta al Ministero delle finanze, per far sì che l'assegnazione non sia più annuale ma pluriennale, per far sì che i beni contingentati vengano assegnati in litri e non più in chili! Ma lei ha omesso di dirci in che data ha presentato questa richiesta, perché se l'avesse fatta ad inizio anno, quando abbiamo sollevato per ben due volte questo problema, forse non avremmo fatto perdere questi 4,3 miliardi ai cittadini valdostani!
Questo è stato il fatto reale, tutto il resto sono storielle che servono per sostenere l'una o l'altra tesi. A parte le tesi del funzionamento, del non funzionamento, dell'aver risolto in parte i problemi, rimane il fatto concreto.
Sono preoccupato anche per il 2000, perché le chiederò una copia della richiesta che l'Amministrazione ha inoltrato per richiedere un contingentamento pluriennale e non più annuale, e sono certo che non è stata fatta quando noi abbiamo sollevato il problema, ma è stata fatta a fine anno. Di questo ci dispiace, purtroppo chi ha pagato per questo sono stati i cittadini, anche se lei in questo caso non può dire che non lo sapeva, perché noi glielo avevamo detto per ben due volte già un anno fa! Purtroppo lei ha fatto orecchie da mercante e questo è il risultato!
PrésidentLa parole au Conseiller Frassy.
Frassy (FI)Alcune perplessità rimangono, anche se l'Assessore ci ha fornito i dati che gli avevamo richiesto, e di questo lo ringraziamo, perché li ha forniti con precisione. Le perplessità stanno su questi aspetti, sui quali torneremo perché vorremmo capire meglio i meccanismi.
Ci sembra di aver capito che l'intero quantitativo sia stato assegnato su Carte Vallée, ma nei fatti non era l'intero quantitativo teorico dei 45 milioni di chili, ma di 44.753.000 chili, in quanto la differenza, 250mila chili circa, è stata utilizzata per compensare situazioni pregresse.
Allora, se è questo il meccanismo, non possiamo non esprimere l'incidenza di questa compensazione che da stime fatte dovrebbe superare abbondantemente i 400 milioni come valore di mercato; 400 milioni che vengono sottratti dai quantitativi assegnati alla Valle d'Aosta e che di conseguenza sono i quantitativi assegnati ai Valdostani. Perciò possiamo dire senza tema di smentita, se questo è il meccanismo, che la Regione per "pasticci contabili" gestiti negli anni precedenti l'introduzione di Carte Vallée "ha sottratto" ai nostri concittadini il valore che ho detto prima in carburanti in esenzione fiscale. Questo è il valore in assoluto, il valore dell'esenzione è probabilmente minore, però sono centinaia di milioni. E questo è il primo aspetto.
Il secondo aspetto è che la politica della gestione Carte Vallée e della gestione a scadenza 31 dicembre ha creato un ulteriore danno ai nostri concittadini, per quelle quote stimate fra il 5 percento delle benzine e il 3 percento del gasolio, che non sono state consumate.
Avevamo sollevato anche noi a più riprese nel corso del 1999 il problema delle eccedenze residue a fine anno; la convinzione dell'Assessore era che il problema non ci fosse anche perché con i buoni cartacei si era sempre operato così. Sappiamo tutti che in realtà non si era sempre operato così, e la prova ce l'ha data l'Assessore dicendo che i conti sul passato sono costati i 250mila chili di cui lui ci ha parlato rispondendo al punto 1 della nostra interpellanza.
L'altro aspetto, che ci sembra paradossale, ma che vogliamo evidenziare, è che in tutto il mondo i sistemi "on line" sono scelti per due motivi: per la tempestività con cui riescono a dare le situazioni e per l'economia che consentono nella gestione dei vari processi produttivi che, essendo informatizzati, costano di meno perché viene ridotto quello che è il personale e le sedi necessarie. Invece qui apprendiamo che l'informatizzazione del sistema ha una previsione di spesa che è di 300 milioni annui superiore al costo della gestione cartacea. Questo ci lascia perplessi, anche perché in quest'operazione erano state fatte tutta una serie di verifiche, non solo per quanto riguardava le tecnologie ma anche per quanto riguardava valutazioni di tipo economico. Ci ricordiamo anche come all'inizio del 1999 con Assocredito e società collegate fossero state fatte verifiche sulla convenienza di questa gestione "on line"; a quanto pare la convenienza economica per l'Amministrazione sembra non esserci, e non parlo della convenienza per l'utente che permane.
Ha confermato purtroppo l'Assessore, e questo è l'ulteriore e ultimo elemento di preoccupazione, che il problema dei decimali esiste?
(interruzione dell'Assessore Ferraris, fuori microfono)
? va verificato. Noi ci auguriamo che alla luce di questa verifica, nel caso la verifica fosse positiva, ossia che il problema esiste, questo problema non ricada sugli oneri a cui l'Amministrazione deve far fronte, anche perché essendo il progetto Carte Vallée stato messo in campo nel 1999, sarebbe paradossale che tutto il parco macchine o semplicemente il software dovesse essere rinnovato con quelli che sono i costi conseguenti per gestire il passaggio all'Euro.
Queste sono tutta una serie di preoccupazioni che riteniamo giusto ribadire, domandiamo come ha fatto già il collega Viérin di avere copia della corrispondenza intercorsa con il ministero ai fini della gestione pluriennale in litri dei quantitativi dei generi in esenzione.
PrésidentLa parole à l'Assesseur à l'industrie, à l'artisanat et à l'énergie, Ferraris, pour une précision.
Ferraris (GV-DS-PSE)Per una precisazione per quanto riguarda i dati. L'assegnazione ai Valdostani riguardava l'intero contingente, se poi i singoli utenti non hanno ritenuto di utilizzarla, non abbiamo sottratto niente a nessuno, tant'è che questo non era prevedibile all'inizio dell'anno! Capisco le doti divinatorie del Consigliere Viérin, però mi consenta una verifica sperimentale empirica di cosa succede?
(interruzione del Vicepresidente Viérin Marco, fuori microfono)
? ma se i cittadini valdostani non consumano l'intero quantitativo?
Seconda cosa, per quanto riguarda i costi, questi sono collegati ai servizi erogati. Se i servizi aumentano anche dal punto di vista qualitativo, questi comportano conseguentemente incrementi di costo.