Oggetto del Consiglio n. 1073 del 12 gennaio 2000 - Resoconto
OGGETTO N. 1073/XI Realizzazione di una strada in località Cheneil di Valtournenche. (Interpellanza)
Interpellanza Saputo che da tempo è in progetto la realizzazione di una strada in località Cheneil del Comune di Valtournenche;
Ricordato che tale zona è di grande pregio paesaggistico ed è "vincolata", proprio per le sue caratteristiche ambientali, dal Decreto Ministeriale 8/9/1977, emanato, ai sensi della legge n. 1497/1939;
Richiamata la legge regionale n. 14/1973 in tema di Consorterie e contestata la legittimità dell’atto con cui si è ritenuto di sciogliere la Consorteria di Cheneil;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l’Assessore competente per sapere:
1) qual è il soggetto legittimato a progettare ed eventualmente realizzare la strada in questione, e ad usufruire delle contribuzioni pubbliche previste dalle normative regionali vigenti;
2) a quali fini viene prevista la realizzazione della strada in questione e se la stessa non risulti in contrasto con le finalità della Consorteria di Cheneil;
3) perché non si è data concreta applicazione all’art. 21 della legge regionale n. 14/1973 e se non si intenda ridisciplinare la materia delle consorterie, alla luce delle mutate esigenze economiche e sociali delle popolazioni di montagna.
F.to: Curtaz - Squarzino Secondina
PresidenteLa parola al Consigliere Curtaz.
Curtaz (PVA-cU)La solita brevissima presentazione consentita dal Regolamento.
Sappiamo che è in fase di progettazione - in che stato spero me lo dica l'Assessore competente - una strada in località Cheneil in Comune di Valtournenche.
Credo che tutti i consiglieri conoscano la località Cheneil: è un piccolo tesoro ambientale, un sito di bellezze naturali incomparabili che fino ad oggi è stata conservata in maniera accettabile.
Si tratta di una zona che, proprio grazie al suo enorme pregio paesaggistico, è vincolata da un decreto ministeriale dell'8 settembre 1977 emanato a suo tempo ai sensi della legge n. 1497/39.
Questa vicenda della possibile strada in località Cheneil si inserisce in un più ampio contesto di uno scioglimento della consorteria di Cheneil, scioglimento che mi permetto di giudicare illegittimo e non so se l'Assessore avrà delle opinioni da manifestarmi a tale proposito tant'è che lo dico solo come notizia di contorno, "ad colorandum", il notaio che ha redatto questo scioglimento non ha fatto un atto pubblico, non si è preso la briga di sottoscrivere questa cosa e non credo sia casuale, ma si è limitato a prendere nota della sottoscrizione dell'autenticazione su scrittura privata di chi propose questo scioglimento. Normalmente questi scioglimenti si fanno con atti pubblici, ma è chiaro che a quel punto il notaio si prende la responsabilità non solo giuridica, ma anche etica, professionale del suo operato. Si è quindi preferito fare una scrittura privata autenticata.
In un ambito più generale l'obiettivo dell'interpellanza è quello di chiedere all'Assessore competente qual è il soggetto legittimato a progettare ed eventualmente realizzare la strada in questione e ad usufruire delle contribuzioni pubbliche previste dalle normative regionali vigenti; a quali fini viene prevista la realizzazione della strada in questione e se la stessa non risulti in contrasto con le finalità della consorteria o se vogliamo dell'ex consorteria di Cheneil.
PresidenteLa parola all'Assessore all'agricoltura e alle risorse naturali, Perrin.
Perrin (UV)Pour ce qui concerne la route en question, une requête d'avis de faisabilité a été présentée au bureau de l'assessorat, il s'agit d'une route agricole d'environ 500 mètres qui prévoit la liaison de la localité La Barmaz, c'est-à-dire, là où s'achève la route carrossable, avec Champ de Solan, un alpage situé dans le vallon de Cheneil.
Les alpages de Cheneil nécessitent d'importants ouvrages d'aménagement pour leur utilisation et ils ont une capacité d'environ 150 têtes de bétail.
La demande a été présentée par le président du "Consort de Cheneil", ainsi est définie la consorterie dont on parle, c'est-à-dire M. Cappelletti.
Suite à la requête, les fonctionnaires de l'assessorat, des représentants de la consorterie et un représentant de la Commune de Valtournenche ont fait un sur lieu pour évaluer les différentes propositions. En cette occasion le président de la consorterie a exprimé l'intention de procéder à la récupération des bâtiments de l'alpage ainsi qu'à l'aménagement de l'aqueduc pour fournir d'eau potable l'alpage même.
La loi régionale n° 30 prévoit l'octroi de contributions en faveur des propriétaires d'entreprises agricoles individuels ou associés; elle prévoit aussi la contribution aux consortiums d'amélioration foncière ou aux consorteries pour la construction de routes agricoles ou d'autres interventions.
L'avis de faisabilité est quand même conditionné au fait que la route en question soit insérée dans une programmation agricole générale de la zone et qu'un éventuel projet, parce qu'il n'existe pas encore un projet, devra bien sûr respecter les prescriptions des documents d'urbanisme de la zone. Nous savons que dans la zone il y a un PUD qui ne prévoit pas d'accès carrossable à la zone de Cheneil.
Enfin la consorterie de Cheneil, en ce moment, ne rentre pas dans la typologie prévue par la loi régionale n° 14/73 qui définit les mêmes: "Les consorteries valdôtaines sont des organismes particuliers relevant du droit public, dont la gestion est soumise au contrôle du Gouvernement régional?", car aucune requête de reconnaissance n'a été présentée dans les termes fixés par la loi.
En 1993 le Bureau légal de la Région, sur requête de l'Assessorat de l'environnement, avait déclaré que la consorterie de Cheneil était à considérer comme une propriété privée disciplinée par les articles 1100-1116 du Code civil et qu'on ne pouvait pas lui appliquer la discipline de la loi régionale n° 14/73.
Pour ce qui est de l'application de l'article 21, cet article ne prévoit pas de contrôles de caractère général, mais un contrôle spécifique effectué aux termes de la loi régionale n° 15/71 qui prévoit le contrôle sur les actes des collectivités locales y compris les consorteries, donc la susdite consorterie n'entre pas dans cette discipline.
Quant à l'opportunité de mieux discipliner la matière, je ne peux que convenir avec l'interpellant et je me rends compte de la délicatesse du sujet. Je dois aussi souligner la négligence souvent démontrée et l'oublie dans lesquels on a relégué des organismes si importants et intéressants de notre vie communautaire.
Certainement l'abandon de l'agriculture a déterminé la perte d'intérêt pour ces propriétés collectives dont les finalités étaient surtout celles d'une utilisation correcte et organisée des alpages et des forêts.
Les intérêts se réveillent parfois face à des hypothèses d'utilisation de ces biens pour des finalités différentes qui n'ont plus rien à voir avec les raisons que ces organismes collectifs bien disciplinés avaient prévues et qui donnaient des avantages à la Communauté entière.
Politiquement nous pouvons nous engager à examiner la situation générale de nos consorteries pour tâcher de récupérer au mieux ce patrimoine si important, mais nous nous rendons compte de la difficulté de la tâche et surtout de l'incertitude juridique, de la variété aussi des situations des différentes consorteries et souvent aussi de la situation de compromission de plusieurs d'entre elles, tel le cas de la consorterie de Cheneil.
PresidenteLa parola al Consigliere Curtaz.
Curtaz (PVA-cU)Ringrazio l'Assessore per la risposta. Vorrei fare molte osservazioni, cercherò di limitarmi ad alcune.
Il problema numero uno è quello della strada. Mi compiaccio del fatto che questa strada dovrà incontrare numerose difficoltà di carattere urbanistico e burocratico per poter essere realizzata proprio perché, come evidenziava l'Assessore, gli strumenti urbanistici attualmente in vigore nella zona non prevedono la possibilità di realizzare una strada carrozzabile. Ritengo anche che, se fatta seriamente, la valutazione d'impatto ambientale avrà anche in questo senso qualcosa da dire su di un'opera che comunque a mio giudizio apparirà in contrasto con la vocazione di questo sito.
Come spesso succede, un'iniziativa di questo tipo viene giustificata con delle argomentazioni che possono essere fondate perché il recuperare degli alpeggi, il poter sfruttare a fini agricoli adeguatamente una zona montana, è senz'altro un obiettivo condivisibile.
Credo però che esistano delle zone che, grazie alle loro peculiari caratteristiche, meritano un'eccezione, cioè dobbiamo avere il coraggio di dire come Amministrazione che in determinati luoghi non si fanno strade. Sarà molto più costoso, me ne rendo conto, recuperare degli alpeggi, dei fabbricati, ma lo si può fare oggi con altri metodi, non è più necessario portare il materiale con dei camion o con altri mezzi carrozzabili e questo dico perché spesso l'obiettivo di chi propone queste strade non è quello del recupero dell'alpeggio, è anche quello, nel senso che quello è l'obiettivo immediato, quello apparente, ma è quello di aprire una porticina ad appetiti speculativi. È questo il punto perché una strada che oggi è agricola domani diventa utilizzabile a fini turistici, poi si fa magari l'alberghetto che è utile per la zona, per la ricezione degli alpinisti, degli escursionisti, eccetera, poi si iniziano le seconde case, è questo lo sviluppo che porta ad un assetto completamente diverso della zona.
Quindi credo che Cheneil, proprio per le sue caratteristiche, sia un luogo da conservare così com'è e una strada sarebbe estremamente negativa rispetto allo sviluppo che pure si deve dare a questi paesi che non devono certo morire, però il caso di Chamois, anche se le caratteristiche sono diverse e anche le dimensioni, ci indica come degli esempi alternativi possono dare dei benefici anche in termini economici, se gestiti adeguatamente. Per quanto mi riguarda, auspico che si faccia tutto quanto possibile e lecito per impedire la realizzazione di questa strada.
Il problema delle consorterie è un problema che ci porterebbe lontano, mi limito a constatare come ci sia una normativa a livello regionale che non è stata ancora pienamente attuata a distanza di decine di anni; era previsto un organo di controllo ad hoc che non è mai stato istituito, continuiamo con differenziazioni giuridiche che mirano a svuotare di significato le consorterie.
È sicuramente una materia difficile, è però anche una materia curiosa e interessante. Parliamo spesso di specificità valdostana, in questo caso abbiamo una specificità giuridica che stiamo disperdendo, probabilmente è una specificità che deve essere adeguata ai tempi e quindi voglio cogliere come un auspicio questo sì positivo nella risposta dell'Assessore quando mi ha accennato ad un impegno politico, che credo suo, spero della Giunta, per immaginare e risolvere questo problema.
Abbiamo una legge che è ormai sicuramente vecchia che deve essere aggiornata e credo che tutta questa materia debba essere ripresa ed aggiornata magari conservando quello che di buono c'era in quest'istituto particolare nella nostra regione, ma non solo nella nostra regione perché anche nelle zone limitrofe (Svizzera e Francia) c'erano istituti analoghi e che si dia una normativa più precisa, più moderna e più adattabile ai nuovi tempi. È altrettanto vero però che fintanto che questa normativa non c'è, la legislazione in vigore deve essere applicata e a mio giudizio deve essere applicata puntualmente e rigorosamente.