Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 903 del 20 ottobre 1999 - Resoconto

OGGETTO N. 903/XI Modalità per l’erogazione dei contributi a favore dei danneggiati dalla valanga di Dialley e notizie sulla zonizzazione dell’area. (Interrogazione)

Interrogazione Premesso che in risposta ad una interrogazione presentata dal nostro gruppo il 29 aprile 1999, relativamente agli interventi messi in atto a favore dei residenti nel villaggio di Dialley, frazione di Morgex, violentemente colpito dalla valanga staccatasi dal Mont Meut il 23 febbraio u.s., l’Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche assicurava che "entro la fine di maggio" sarebbe stata disponibile la zonizzazione dell’area ai fini della sua messa in sicurezza e che "quanto prima" si sarebbe provveduto al pagamento dei danni;

Rilevato:

- che a tutt’oggi non risultano essere ancora stati liquidati i contributi ex legge regionale 37/86 sui danni accertati e documentati per Lire 4.472 milioni;

- che non si è avuta alcuna notizia sulla zonizzazione;

tutto ciò premesso i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l’Assessore al territorio, ambiente ed opere pubbliche per sapere:

1) quali sono i motivi di tali ritardi;

2) entro quali tempi verranno erogati i contributi e come siano ripartiti all’interno delle diverse categorie previste dalla legge regionale 37/86;

3) se sia prevista anche l’erogazione di contributi in conto interesse per la parte eccedente gli importi a fondo perduto e a quanto ammonti l’intervento finanziario regionale;

4) se vi sono già delle risultanze relativamente alla zonizzazione e alle tipologie edili per la ricostruzione.

F.to: Frassy - Tibaldi – Lattanzi

PresidenteLa parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Vallet.

Vallet (UV)Nella risposta che avevo dato all'iniziativa precedente, sempre del gruppo di Forza Italia, rispetto a quest'oggetto avevo detto che entro la fine di maggio avremmo potuto disporre dello studio necessario per consentire la zonizzazione ai sensi della legge n. 11, non che avremmo potuto disporre della perimetrazione così come indicato nelle premesse della delibera e che si contava di provvedere al pagamento dei danni quanto prima.

Ho fatto questa premessa per dire che rispetto al punto 1 riteniamo che non ci siano al momento stati dei ritardi né per quanto riguarda la zonizzazione né per quanto riguarda il rimborso dei danni, ci sono delle procedure che richiedono tempi lunghi e questo è sotto gli occhi di tutti. Il Consiglio comunale di Morgex ha provveduto ad approvare la cartografia con la zonizzazione relativa alla legge urbanistica il 23 giugno di quest'anno. La cartografia è stata trasmessa il 20 luglio all'Amministrazione regionale per l'approvazione, in 30 giorni ha compiuto l'iter, nel senso che è stata esaminata dal servizio competente, è stata valutata dalla Conferenza di pianificazione ed è stata approvata dalla Giunta con delibera n. 2822 del 23 agosto 1999, quindi con tempi che oserei definire record.

Tale zonizzazione è finalizzata esclusivamente alla ricostruzione degli edifici danneggiati in quanto, per evidenti motivi di tempo, non sono state considerate le eventuali correlazioni o sovrapposizioni con altri fenomeni valanghivi presenti nella medesima area. Va precisato anche che la zonizzazione approvata non contiene linee guida tecniche per la realizzazione di opere e manufatti in aree a rischio, la normativa urbanistica prevede che queste norme siano redatte a livello di regolamento edilizio comunale. Vista la complessità di una tale operazione e i tempi ristretti a disposizione per la ricostruzione dei fabbricati del Dialley, si è convenuto che in sede di rilascio della concessione edilizia il sindaco acquisisca un parere tecnico da parte dei tecnici incaricati dello studio e della realizzazione della zonizzazione e quindi allo stato attuale il Comune di Morgex dispone di tutti gli strumenti necessari per poter rilasciare legittimamente i permessi edilizi.

Per quanto riguarda il risarcimento dei danni la situazione è la seguente: le domande sono state presentate entro il 23 aprile 1999, sono state istruite dalla Protezione civile e assegnate agli assessorati competenti per settore d'intervento il 13 agosto 1999. Questo è l'unico momento in cui c'è stato un minimo di allungamento di tempi, ma va sottolineato per rispetto all'ufficio che in questo periodo di tempo l'ufficio della Protezione civile è stato completamente assorbito dalla Missione Arcobaleno in Albania e quindi ha dovuto per cause di forza maggiore tralasciare l'istruzione di queste pratiche.

Per quanto attiene la ripartizione delle pratiche per assessorato di competenza, fornirò al Consigliere Frassy gli schemi che ho sottomano che eviterò di leggere per risparmio di tempo, precisando solo che alcune pratiche sono di competenza esclusiva di singoli assessorati, altre pratiche devono essere invece istruite da due e a volte anche da tre strutture dell'Amministrazione perché riguardano problematiche diverse.

Per quanto riguarda i tempi di erogazione anche qui la situazione va distinta per settori. La Protezione civile sta predisponendo una prima delibera per l'erogazione dei contributi relativi alle 18 domande che sono in regola con la documentazione, le restanti domande sono momentaneamente sospese in attesa di documentazione integrativa peraltro già richiesta. Se completate, queste pratiche sono liquidabili entro il mese di novembre. La Protezione civile istruisce e liquida i contributi relativi ai danni per i beni personali.

Per quanto attiene invece il settore agricolo, le domande sono state trasmesse all'assessorato il 23 agosto, sono in fase di valutazione e l'istruttoria, trattandosi anche qui di danni inerenti diverse competenze nel settore agricolo, è stata affidata agli uffici competenti. Al momento solo quelle rientranti nell'articolo 8 della legge n. 30/84, cioè quella relativa alla sistemazione dei terreni, sono state in parte liquidate, per l'esattezza cinque sono state liquidate, mentre altre cinque verranno finanziate con una delibera di Giunta che verrà presentata il 30 ottobre.

Per quanto riguarda il settore industriale sono concluse le istruttorie relative alle domande di contributo presentate da quattro imprese, queste sono già state trasmesse alla Presidenza della Giunta perché possa disporre per l'impegno delle somme necessarie. Le domande riguardanti il settore agricolo erano 8, quindi 4 istruite e prossime alla liquidazione, le altre che riguardano ENEL e Telecom sono in fase d'istruttoria.

Per quanto riguarda i fabbricati civili, le pratiche relative sono state assegnate come istruttoria all'Assessorato del territorio; le domande sono 46, di cui solo 14 attinenti esclusivamente il settore abitativo, ad oggi ne sono state esaminate 28, le altre 18 saranno esaminate nel corso del corrente mese di ottobre.

Per quanto riguarda l'erogazione, la legge prevede la possibilità di erogare un acconto del 40 per cento ad avvenuto inizio dei lavori e il saldo ad accertata ultimazione degli stessi. In relazione alle problematiche connesse, per avere la concessione edilizia è evidente che i lavori in buona parte non hanno potuto essere iniziati, i sopralluoghi finora effettuati hanno accertato limitati interventi di riparazione interessanti solo i danni più lievi, mentre per gli edifici maggiormente danneggiati i proprietari non hanno potuto effettuare ancora alcun tipo di intervento se non la mera messa in sicurezza.

Quindi, in relazione alla questione perimetrazione e in relazione alla liquidazione dei danni, ribadisco che non si tratta di ritardi accumulati, si tratta di procedure particolarmente complesse e complicate previste dalla legge n. 37, che è una legge del 1986, rispetto alla quale è pronta una modifica istruita dalla Protezione civile che dovrebbe semplificare e dare la possibilità di ridurre i tempi per l'istruzione e la liquidazione delle domande.

Credo di aver risposto alla prima, alla seconda e alla quarta domanda.

Per quanto riguarda la terza questione, la legge n. 37/86 prevede per ogni settore d'intervento la possibilità d'integrare il contributo a fondo perso con un contributo in conto interessi con i mutui rimandando alle leggi dei singoli settori l'attuazione di questi finanziamenti.

Per quanto riguarda il settore abitativo, dal 1986, data di entrata in vigore della legge n. 37, ad oggi mai nessuno ha chiesto d'integrare il contributo con il mutuo forse perché la legge prevede che il mutuo si possa attivare solo alla conclusione dei lavori e quindi, per poter disporre in anticipo delle liquidità necessarie, è conveniente utilizzare solo il contributo a fondo perso.

Per quanto riguarda invece la situazione specifica del Dialley sono pervenute richieste di attivare questi finanziamenti e devo dire che l'Amministrazione è stata colta impreparata in relazione al fatto che dal 1986 ad oggi nessuno lo aveva chiesto e quindi nessuno si era mai preoccupato di attivare le rispettive procedure.

Porremo rimedio a questa situazione andando a prevedere un articolo specifico nella finanziaria che accompagnerà il bilancio di previsione per l'anno 2000 e quindi la risposta è positiva, nel senso che saremo in grado di attivare anche i contributi in conto interessi qualora qualche privato lo ritenga opportuno.

PresidenteLa parola al Consigliere Frassy.

Frassy (FI)Esprimiamo la nostra totale soddisfazione per quanto riguarda la puntualità con cui l'Assessore ha risposto ai quesiti da noi posti, ma non possiamo non esprimere la nostra totale insoddisfazione per i contenuti delle risposte; soprattutto non possiamo non rilevare come per certi versi l'Amministrazione e in questo caso la Giunta abbia mancato di tempestività e soprattutto di sensibilità perché è vero che la Missione Arcobaleno aveva un aspetto umanitario importante, ma sentirci rispondere che le istruttorie sono state rallentate in quanto la Protezione civile era completamente assorbita dagli adempimenti della Missione Arcobaleno pensiamo che sia un'affermazione difficilmente spiegabile ai Valdostani che si trovano in situazioni che sicuramente non sono molto diverse da quelle di quanti si trovavano senza casa nel Kosovo.

Allora anche qui bisognerebbe capire che la solidarietà è una bella cosa, ma innanzitutto deve partire da casa propria e se così non è, diventa una solidarietà per certi versi discutibile perciò esprimiamo stupore su questo fatto e anzi auspichiamo che non accada nuovamente. La Protezione civile deve garantire anzitutto le esigenze della popolazione che abita e che risiede in Valle d'Aosta. E questo è il primo elemento di stupore.

Altre considerazioni, ma soprattutto altre preoccupazioni, sui tempi, Assessore, perché qui qualcosa non ha funzionato. Ci siamo trovati di fronte a una realtà minimale dal punto di vista della quantità territoriale e della quantità demografica colpita, ma immaginiamo invece che le dimensioni fossero state maggiori, ebbene la conclusione è che siamo completamente impreparati da un punto di vista amministrativo-burocratico ad affrontare situazioni di questo genere. Se è vero che i soccorsi sono arrivati sul luogo in tempi soddisfacenti, è altrettanto vero che attuata l'opera di primo soccorso, c'è tutta l'opera di ricostruzione.

Non dimentichiamoci che qui c'è gente che si è trovata dalla sera alla mattina senza casa e senza tutti quei minimi comfort che fanno sì che oggi una persona possa o non possa vivere dignitosamente. Sappiamo che ci sono persone che sono ospitate da amici, da parenti, sappiamo che c'erano persone che all'inizio erano addirittura ospitate in strutture alberghiere.

Ora apprendiamo che l'iter di quest'istruttoria sarà ancora lungo perché dopo un primo vaglio fatto in sede di Protezione civile c'è stato uno smistamento agli assessorati competenti e che ci saranno ancora tutta una serie di adempimenti, soprattutto per quanto concerne il problema della abitazione; un problema che riteniamo invece debba avere delle corsie preferenziali e che si debba trovare il sistema per garantire a queste persone anzitutto la certezza delle risorse sulle quali potranno fare affidamento, in secondo luogo lo sblocco di queste risorse.

Il fatto è accaduto a febbraio, siamo a ottobre, qualcuno avrebbe potuto accorgersi prima che il meccanismo legislativo non funzionava, perché da febbraio a ottobre c'era tutto il tempo per andare a modificare la legge senza dover aspettare come mi sembra di aver capito la finanziaria prossima ventura; anche perché gli effetti della finanziaria prossima ventura sono effetti che andranno a interessare le risorse del prossimo anno, del 2000, pertanto invitiamo l'Assessore e la Giunta, riservandoci d'intervenire con delle proposte concrete se quest'invito non dovesse trovare sollecita attuazione, ad intervenire con uno strumento urgente. Noi assistiamo quotidianamente ad ordini del giorno suppletivi sul presupposto dell'urgenza, riteniamo che su una vicenda di questo genere ci siano tutti i presupposti dell'urgenza.

Un altro aspetto che penso debba essere chiarito quanto prima non è solo il problema della tempistica delle istruttorie e dell'erogazione dei finanziamenti in conto capitale, ma anche il problema del conto interesse. È incredibile pensare che possa essere utile l'erogazione di un mutuo a consuntivo di lavori già effettuati e normalmente già pagati, perciò prendiamo atto delle risposte forniteci dall'Assessore, rimaniamo sorpresi per il quadro che ne è emerso e, mi consenta l'Assessore, per l'inerzia politica che ne è emersa, perché il centro politico avrebbe dovuto su questa vicenda dimostrare una maggiore sensibilità.

Riteniamo che questa sensibilità ad oggi non sia stata dimostrata, è la seconda volta che noi interveniamo su quest'argomento e se non ci saranno novità a breve, sicuramente ci riserviamo d'intervenire questa volta non in forma interlocutoria ed interrogativa, ma in forma propositiva.

PresidenteSiamo al punto 16, ma vista l'assenza del Consigliere Beneforti e anche l'ora, sospendiamo i lavori e li riprenderemo alle ore 15.00.

La seduta è tolta.