Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 7 del 27 luglio 1988 - Resoconto

OGGETTO N. 7/IX - ELEZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE.

PRESIDENTE:Colleghi Consiglieri, il Consiglio è chiamato ora ad eleggere, votando per scheda segreta, il Presidente del Consiglio regionale. Vi ricordo che, per la validità di tale votazione:

- i presenti devono essere più dei due terzi e cioè più di 24, cosa ampiamente superata perché sono presenti tutti i Consiglieri;

- che nella prima votazione il Consigliere proposto per essere eletto deve avere più della metà più uno dei Consiglieri assegnati e cioè più di 18 voti;

- che in base al nuovo Regolamento la scheda è firmata solamente dal Segretario, in questo caso dal Segretario provvisorio del Consiglio;

- che la votazione avviene nella cabina alla sinistra del banco della Presidenza;

- che il Consigliere - Segretario consegnerà a ciascuno dei Consiglieri, chiamati per ordine alfabetico, una scheda con una sola riga e pertanto ogni Consigliere potrà esprimere un solo voto.

Come Presidente provvisorio non ho altro da aggiungere e dichiaro aperta la discussione.

Ha chiesto la parola il Consigliere Stévenin; ne ha facoltà.

STEVENIN (U.V.):Nous proposons, pour cette fonction, M. Edoardo Bich.

PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.

RICCARAND (N.S.):Ho chiesto la parola per esprimere una mia dichiarazione di voto sulla proposta del Consigliere Stévenin.

Il Gruppo di Nuova Sinistra voterà contro la designazione del Consigliere Edoardo Bich a Presidente del Consiglio regionale. La motivazione principale, anche se non l'unica, sta nel fatto che questa designazione avviene nell'ambito di un accordo di maggioranza che non rispetta sicuramente le funzioni istituzionali del Consiglio regionale.

Col passare delle legislature c'è stata una progressiva occupazione del potere da parte della maggioranza rispetto alle funzioni del Consiglio ed un progressivo appiattimento del Consiglio rispetto alle esigenze dell'Esecutivo. Vorrei ricordare che due legislature fa il Presidente del Consiglio era nominato dalla minoranza ed era un esponente della minoranza. Nel precedente Consiglio si è configurata una situazione di questo genere: il Presidente del Consiglio è diventato uno strumento della maggioranza, però sui dieci organi o sulle dieci persone che ricoprivano incarichi a livello istituzionale del Consiglio, cioè il Presidente del Consiglio, i due Vicepresidenti del Consiglio, i due Segretari ed i cinque Presidenti di Commissione, c'era una situazione per cui gli esponenti della minoranza ricoprivano quattro delle dieci cariche a livello istituzionale.

In base all'accordo raggiunto dalla maggioranza ed in base alle esigenze di spartizione dei posti determinatesi all'interno della maggioranza, in questa legislatura si creerà una situazione totalmente abnorme dal punto di vista istituzionale, per la quale, delle dieci cariche di carattere istituzionale, che quindi non riguardano l'Esecutivo perché sono organi del Consiglio, una sola sarà assegnata alla minoranza, mentre nove saranno assegnate alla maggioranza. Non solo, ma è già stato preannunciato un provvedimento di legge, che sarà presentato in autunno, per creare una terza Vicepresidenza del Consiglio per soddisfare meglio le esigenze di spartizione di posti all'interno di questa ampia maggioranza.

Ci sembra molto squalificante questo metodo di concepire le funzioni del Consiglio regionale, di rendere il Consiglio regionale subalterno a determinate esigenze dell'Esecutivo e della spartizione dei posti all'interno delle forze di maggioranza ed è per questo, quindi, che noi voteremo contro le proposte che farà la maggioranza per tutte queste cariche istituzionali ed in particolare: il Presidente del Consiglio, uno dei due Vicepresidenti del Consiglio, i due Segretari del Consiglio ed i cinque Presidenti delle Commissioni, tutti riservati alla maggioranza.

PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Tonino; ne ha facoltà.

TONINO (P.C.I.):Il Gruppo comunista voterà scheda bianca. Noi siamo stati informati della scelta del nuovo Presidente del Consiglio nel corso di una riunione tra le forze politiche che ha preceduto la seduta odierna. In quella sede, a differenza del passato, non c'è stato un confronto tra tutte le forze politiche che considerasse la possibilità o meglio la necessità di una equa corresponsabilizzazione di tutti i Gruppi nell'attività del Consiglio regionale in una distinzione, cui noi affidiamo un significato di tipo politico, tra le funzioni del Consiglio ed i compiti della maggioranza regionale.

Ritorneremo su questo punto in sede di dibattito più propriamente politico. In questo momento voglio solo precisare che, dal nostro punto di vista, questo atteggiamento della maggioranza rappresenta un indubbio passo indietro rispetto al passato della nostra Regione e anche rispetto al dibattito esistente nelle Regioni a statuto ordinario ed a statuto speciale nel resto del Paese che quindi consideriamo di indubbia gravità nei rapporti tra le forze politiche presenti in Consiglio.

Per queste ragioni noi prendiamo atto della decisione di una maggioranza che è fin troppo ampia e che ha a disposizione i voti per eleggersi un su Presidente del Consiglio e voteremo scheda bianca.

PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Aloisi; ne ha facoltà.

ALOISI (M.S.I.):Anch'io mi associo alle proteste degli altri Colleghi dell'opposizione nei confronti di questa nuova maggioranza che ha voluto lottizzarsi i posti di potere e soprattutto la Presidenza del Consiglio dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio, istituzioni che dovrebbero essere espressione di tutte le rappresentanze politiche presenti nel Consiglio regionale, mentre invece anche in esse si è espressa la spartizione e la lottizzazione delle forze della maggioranza.

La nostra protesta però si rivolge soprattutto verso il partito di maggioranza relativa, innanzitutto perché non ha avuto la correttezza morale di invitare, in sede di consultazioni, anche la nostra forza politica, non per la mia persona, ma perché io qui rappresento un notevole numero di valdostani che sono cittadini di serie A come tutti gli altri. Sarebbe stato corretto, specie sul piano morale e proprio per questa mia funzione di loro rappresentante, che fosse invitata anche la forza politica che io rappresento. Certamente non avremmo chiesto niente, perché la nostra posizione è chiara e limpida, anzi è la più chiara che esiste qui dentro ed infatti siamo l'opposizione".

Ci tengo quindi a rimarcare queste accuse nei confronti del partito di maggioranza relativa e delle altre forze politiche che, con il metodo della sistematica spartizione delle poltrone, continuano a gestire il potere a loro uso e consumo, come ci è stato dimostrato poco fa, in occasione delle elezioni sulla ineleggibilità, quando neppure un Consigliere della maggioranza ha avuto il pudore di alzarsi e di contrapporre alle nostre altre argomentazioni, che avrebbero potuto essere anche legittime, ma non le conosciamo, perché nessuno ha avuto il coraggio di alzarsi e di parlare. Ci si arrocca invece dietro i numeri e dietro una maggioranza così ampia e grande proprio per opprimere anche le legittime richieste dell'opposizione, come quella di avere un proprio rappresentante in seno alla Presidenza del Consiglio regionale.

I movimenti regionalisti esprimono un'enorme contraddizione nei confronti dello Stato nazionale, che accusano sempre di essere arrogante ed accentratore, mentre ora sono essi che ci danno un esempio lampante che queste accuse vanno in realtà ritorte contro di loro, che si comportano allo stesso modo, se non peggio.

La mia intenzione era solo quella di ribadire la posizione del Movimento Sociale Italiano nei confronti di questa maggioranza e del movimento di maggioranza relativa che, anziché cercare il dialogo, la collaborazione e l'apertura nei confronti di tutte le forze politiche qui rappresentate, si arrocca con prepotenza ed arroganza dietro la logica dei numeri, smentendo, specie sul piano ideologico, la sua posizione di movimento autonomistico che dice di voler lottare per la libertà dei popoli e per la tutela delle minoranze, mentre nella realtà si comporta peggio dell'accentramento posto in essere dallo Stato nazionale.

Detto questo, com'era doveroso da parte mia, annuncio che, per l'elezione del Presidente del Consiglio, il Movimento Sociale voterà scheda bianca, proprio per rispetto nei confronti del Consigliere Edoardo Bich, che ho avuto il piacere di avere come Sindaco, essendo io stato consigliere della città di Aosta, ed anche perché lo ritengo all'altezza di poter gestire la Presidenza del Consiglio con imparzialità e con correttezza.

PRESIDENTE:Se nessuno chiede la parola, ricordo, soprattutto ai Colleghi che partecipano per la prima volta ad una votazione di questo tipo, che sarete chiamati e riceverete una scheda sulla quale dovrete scrivere il nome ed il cognome del candidato, ma in questo caso, non essendo possibili omonimie, è sufficiente il cognome, dopodiché, piegata in due la scheda, la deporrete nell'urna che si trova in mezzo alla sala.

Il Regolamento dice che il Presidente deve chiarire il significato del voto. Mi sembra di averlo fatto e, se non ci sono ulteriori dubbi, invito il Consiglio ad eleggere con votazione segreta il proprio Presidente. Prego il Consigliere Segretario di procedere all'appello in ordine alfabetico.

VOTAZIONE A SCRUTINIO SEGRETO

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 35

Votanti: 34

Astenuti: 1 (Bich)

Schede valide: 34

Schede bianche: 7

Hanno ottenuto voti:

BICH Edoardo: 26

ANDRIONE Mario: 1

PRESIDENTE:In base all'esito della votazione, proclamo eletto a Presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta il Consigliere BICH Edoardo e lo prego di prendere posto al banco della Presidenza.

Si dà atto che alle ore 11,02 il Presidente provvisorio, DOLCHI, dopo aver invitato il Presidente neo-eletto BICH ad assumere la Presidenza del Consiglio e dell'adunanza, prende posto fra i Consiglieri e che il Presidente neo-eletto, BICH, assume la Presidenza del Consiglio e dell'adunanza.