Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 824 del 22 settembre 1999 - Resoconto

OGGETTO N. 824/XI Notizie e valutazioni in merito alla manifestazione "Europa in Blue-Jeans" promossa dalla Consulta giovanile regionale. (Interrogazione)

Interrogazione Richiamata la manifestazione "Europa in blue-jeans" tenutasi ad Aosta dal 1 al 4 settembre 1999;

Atteso che tale meeting è stato promosso dalla Consulta giovanile regionale e patrocinato dall’Assessorato regionale alle Politiche sociali;

Vista la D.G. n. 2264 del 5 luglio 1999 con la quale si approvava, ai sensi della L.R. 21.03.1997 n. 8, il progetto presentato dalla Consulta regionale giovanile per l’anno 1999 e, nel contempo, si stanziavano Lire 85.320.000 per il contributo alle spese della manifestazione di cui sopra;

Rilevato che, ai sensi dell’articolo 7 della L.R. 8/97, la realizzazione di tale meeting è stata affidata direttamente dalla Consulta alla Cooperativa Alta Quota a.r.l.;

Non risultando dal progetto giovanile per l’anno 1999 presentato dalla Consulta né gli obiettivi, né l’analisi dei costi, né le motivazioni che hanno portato all’affidamento dell’organizzazione alla Cooperativa Alta Quota;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

L'Assessore competente per sapere:

a) se conosce l’attività svolta finora dalla Cooperativa Alta Quota, su quali basi le è stata affidata la gestione della manifestazione e quali sono i contenuti ed i costi previsti dalla convenzione di cui all’articolo 7 della legge 8/97;

b) qual è stata la partecipazione dei giovani valdostani ai diversi momenti della manifestazione (conferenze, seminari, concerti?) e se essa può dirsi soddisfacente;

c) se a suo avviso è stato casuale il fatto che gli unici politici invitati a tenere delle conferenze siano degli esponenti dei Democratici di Sinistra;

d) quale giudizio esprime sulla manifestazione più significativa realizzata dalla Consulta nell’anno in corso.

F.to: Marguerettaz - Viérin M. - Comé

PresidenteLa parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Vicquéry.

Vicquéry (UV)Dal serio al faceto si potrebbe dire: ma non è così, perché le politiche giovanili sono sicuramente argomenti che devono essere attentamente analizzati, visto il disagio giovanile.

Mi limiterò su questa interrogazione, che dice già tutto nelle premesse, cita la delibera, quindi non sto a ripetere quanto il Consigliere Marguerettaz dice, a richiamare la legge regionale che abbiamo votato in quest'Assemblea, legge regionale 21 marzo 1997 n. 8, dove uno degli argomenti forti era quello dell'autonomia della Consulta regionale sia nel momento della formazione della consulta, sia nel momento della gestione stessa della consulta. Basterebbe andare a vedere gli atti del Consiglio regionale, gli interventi che sono stati fatti, tant'è che all'articolo 5 si dice che fra le funzioni della Consulta giovanile vi è anche quello di predisporre programmi e progetti di cui all'articolo 6, e che la responsabilità della gestione dei progetti fa capo agli enti e agli organismi proponenti, che devono prevedere modalità precise per il loro controllo. Questo per dire che in questa logica di lasciare totale autonomia ai giovani, l'Assessorato si è conformato e non è entrato, non entra e non entrerà mai nel merito della organizzazione delle singole iniziative, che si tratti della Consulta giovanile, che si tratti del Comune di Perloz o dell'associazione parrocchiale, o di quant'altro.

L'Assessorato si limita a ricevere le domande di interventi finanziari su questa legge, ne esamina i contenuti, definisce quali sono le spese ammissibili e non ammissibili, e definisce il quantum perché la legge dice che sono finanziabili fino al 90 percento nei limiti delle disponibilità di bilancio, che per il 1999 sono pari a 800 milioni. Viene fatta un'istruttoria di tutti i progetti e vengono finanziati.

Ma essendo stato eliminato dalla legge regionale quel gruppo di lavoro interministeriale che era formato da funzionari dell'Assessorato alla sanità, dell'Assessorato alla pubblica istruzione, dell'Assessorato all'industria e commercio, e mi pare anche dell'Assessorato al turismo, gruppo di lavoro interassessorile che aveva una funzione non si sa bene se di controllo o d'istruttoria, essendo stato eliminato questo gruppo di lavoro, l'istruttoria avviene semplicemente sulla base delle domande che sono presentate.

La consulta, come il Consigliere sa perché nella delibera è citato, aveva presentato in data 26 febbraio tutte le attività per il 1999, fra cui una conferenza dibattito su Primo Levi, tre feste a tema nella scuola, il concorso regionale rivolto ai giovani per la realizzazione di un logotipo per la Consulta regionale, e questo meeting "Progetto Europa Giovani", con una spesa prevista di ben 129,6 milioni. Spesa che è stata ridotta, perché abbiamo fatto presente che non avevamo le disponibilità finanziarie, ed essendo stata ridotta sono stati tolti alcuni interventi previsti nell'organizzazione stessa. È la seconda grossa iniziativa che la consulta fa, se vi ricordate l'anno scorso ne ha organizzata una in piazza Chanoux; devo dire che ho avuto occasione di incontrare i responsabili della consulta, ho fatto presente loro che avevano coraggio nell'organizzare un meeting di questo genere, pur avendo una copertura finanziaria in parte garantita, ma che dovevano fare ben attenzione perché a volte, se si fa il passo più lungo della gamba, si rischia di cadere.

Pertanto mi sono limitato a chiedere alla consulta di farmi una relazione sui temi richiesti dal Consigliere Marguerettaz. Relazione che è qui e che dice in sostanza che nel febbraio 1999 perveniva alla Consulta regionale giovanile un progetto presentato dalla società Piccola Cooperativa, a responsabilità Alta Quota, arte cultura, produzione, organizzazione eventi e promozione, per una manifestazione denominata "Valle d'Aosta Europa, Progetto Europa Giovani, viaggio inchiesta fra i sogni, i bisogni e le aspettative dei giovani alla ricerca dell'Europa unita".

La cooperativa Alta quota nasce nel gennaio 1999 e fino a quella data non aveva mai realizzato eventi o manifestazioni; è da specificare però che fra i suoi soci può vantare professionisti che lavorano da molti anni nel campo.

Poiché il progetto presentato - ripeto: leggo la relazione della consulta, sono parole della consulta - ci sembrava molto valido e ben strutturato, la consulta ha deciso di avvalersi della collaborazione della cooperativa Alta Quota. Sottolineo il fatto che da mesi la consulta aveva approvato e successivamente presentato all'Amministrazione regionale il proprio progetto per il 1999, di conseguenza il progetto in questione è stato aggiunto a quello generale da noi presentato. A questo punto il compito della consulta era quello di verificarne e valutarne la validità e dare un parere al riguardo.

L'impatto è stato subito molto positivo, nonostante i costi molto elevati per il realizzo di codesta manifestazione. Si decideva dunque di contattare i responsabili della cooperativa per ricevere ulteriori informazioni, delucidazioni, riguardo agli obiettivi, al budget e alle tematiche trattate. L'incontro si rivelava molto proficuo, in quanto la cooperativa si rivelava molto aperta a qualsiasi discorso e si riusciva dunque ad abbassare notevolmente le spese, ovviamente cambiando il progetto iniziale.

La consulta dopo alcune riunioni deliberava a favore, facendo proprio il progetto, e lo presentava all'Amministrazione regionale alla quale spettava la decisione di approvare o meno il finanziamento della manifestazione "Progetto Europa Giovani".

Dopo alcuni intoppi burocratici con l'Amministrazione comunale di Aosta, con la quale si erano intrapresi contatti per ridurre eventualmente il finanziamento regionale, nel luglio 1999 l'Amministrazione regionale deliberava a favore finanziando il progetto in questione, che nel frattempo prendeva il nome ufficiale di "Europa in blue-jeans", primo meeting della gioventù europea, come da delibera allegata. L'organizzazione, sia pure in gravissimo ritardo rispetto alle date preventivate, si metteva in moto e la consulta, coadiuvata dalla cooperativa, confezionava la manifestazione che si è regolarmente svolta ad Aosta, in regione Tzambarlet, dal 31 agosto al 5 settembre 1999.

Come Consulta regionale giovanile possiamo ritenerci pienamente soddisfatti sia dell'organizzazione che dello svolgimento della manifestazione, in quanto i traguardi raggiunti sono stati numerosi e molto incoraggianti per il futuro, grazie soprattutto alle conferenze direttamente organizzate dalla consulta.

Dal 1° al 4 settembre tutte le mattine, e per due pomeriggi, si sono tenute una serie di conferenze dibattiti (c'è un allegato), all'interno dei quali sono stati invitati personaggi di spicco a livello regionale, nazionale ed europeo. Le tematiche trattate riguardavano soprattutto le politiche giovanili, l'associazionismo, la cooperazione giovanile, ma anche il rapporto Europa, lavoro, finanza, etica e iniziative non profit, programmi finanziati dall'Unione Europea a favore di scambi culturali giovanili, stage di volontariato all'estero, eccetera.

La partecipazione alle conferenze non è stata alta, in media dalle 15 alle 25 persone - come abbiamo potuto constatare grazie ai potenti mezzi televisivi, inciso mio - ma questo è probabilmente imputabile all'orario molto proibitivo. Al contrario, le tematiche discusse hanno avuto un notevole successo fra il pubblico, visto l'interesse che incutevano e le prospettive che aprivano. È proprio da qui che nasce il successo della Consulta regionale giovanile, in quanto è emerso che siamo l'unico organismo su tutto il territorio nazionale che è stato regolarmente costituito, che si riunisce, che lavora e sviluppa un discorso di politiche giovanili in maniera costante.

Da questo spunto sono nate due richieste, che danno alla Consulta regionale giovanile valdostana un'importanza non solo a livello locale, ma anche a livello nazionale ed europeo. Siamo stati ufficialmente invitati dal signor Pier Francesco Maiorino, consulente del Ministro Livia Turco, a partecipare al tavolo che sta lavorando sul progetto di legge nazionale sulle politiche giovanili e al regolamento della Consulta giovanile nazionale.

La nostra esperienza - esistiamo da circa due anni - sarà di grandissimo aiuto, in quanto siamo il solo esempio pratico a livello nazionale e dunque gli unici a poter delucidare su aspetti negativi e positivi di una consulta.

Possiamo dunque affermare che la Consulta regionale giovanile valdostana è entrata di petto in un contesto nazionale, ricevendo tutti gli elogi che le spettavano per tutto il lavoro che è stato svolto fino ad oggi, con la sola differenza che non ci sono state recriminazioni o sospetti negativi evidenziati o eventuali errori commessi, in quanto chi come noi lavora nel campo delle politiche giovanili, sa che siamo tutti giovani volontari e dunque non professionisti, che dedicano molto del loro tempo libero a quest'attività con il solo scopo di migliorare lo stile di vita dei giovani.

Altra proposta che è stata fatta direttamente dalla signora Federica Magherini, responsabile affari sociali della Consulta europea giovanile, è quella di proporre la Valle d'Aosta come sede di una conferenza e di un corso di formazione tutti a livello nazionale, per futuri responsabili di consulte regionali. Questo sempre in virtù del fatto che come unico organismo a livello italiano operante, siamo gli unici in grado di fornire tutta quell'esperienza necessaria per poter agire nel campo delle politiche giovanili.

Oltre a tutte queste proposte "materiali", un altro fattore importantissimo è la stretta collaborazione che è nata con la Consulta regionale giovanile Valenciana. La Spagna, e soprattutto la Consulta Valenciana che da ormai dieci anni svolge un ruolo fondamentale nel campo dell'associazionismo giovanile, è uno dei Paesi europei che riguardo alle politiche giovanili ha fatto di più in questi ultimi 15 anni. Degna di nota è anche la probabile collaborazione che nascerà con il dr. Politano, direttore amministrativo presso la direzione regionale del lavoro, e la Boutique du monde de Chambéry, Annecy, per effettuare corsi di formazione e di avviamento al lavoro per giovani valdostani.

Questi sono stati gli obiettivi più salienti che la Consulta regionale ha ottenuto durante le conferenze e i dibattiti che si sono tenuti all'interno della manifestazione "Europa in blue-jeans".

Una precisazione da fare, viste le critiche che sono state rivolte alla consulta e all'organizzazione, cade sulla scelta dei relatori delle conferenze. La consulta ha invitato le persone più esperte nel campo delle politiche giovanili e delle tematiche trattate, dunque è stata fatta una selezione tecnica più che politica. Il caso ha voluto che alcuni relatori appartenessero ad una certa sfera politica piuttosto che ad un'altra; l'unico personaggio al quale si poteva attribuire un certo peso politico è stato il dr. Gianni Vattimo, che è stato invitato però in veste di europarlamentare nonché professore universitario. Non riteniamo di conseguenza che la manifestazione abbia avuto un'impronta politica.

Per quanto riguarda invece tutto il resto della programmazione, la manifestazione ha avuto degli alti e bassi, ma i risultati ottenuti possono comunque ritenersi più che soddisfacenti, visto che la manifestazione era alla prima edizione.

I concerti hanno avuto un discreto successo di pubblico, anche se si aspettavano in media circa 200 persone in più rispetto a quelle che hanno partecipato. Come sempre accade in Valle d'Aosta, si è riscontrata una notevole freddezza del pubblico riguardo a questo tipo di attività culturale.

Nonostante tutto, la consulta ha deciso di organizzare lo stesso questo tipo di eventi per abituare nonché acculturare i giovani, e fondamentalmente per dimostrare che anche in Valle d'Aosta è possibile ascoltare dal vivo della buona musica reggae, rock, blues, al posto di musica classica o musica jazz, come avviene da parecchi anni in Valle d'Aosta, senza dover uscire dai confini regionali. Le attività che hanno avuto maggior riscontro sono stati i seminari di teatro, con spettacolo finale degli allievi nelle vie del centro di Aosta, musica, cinema e arti grafiche. L'organizzazione ha riscontrato il tutto esaurito durante l'intera settimana dei seminari.

In media la partecipazione di pubblico ogni giorno dalle 17 alle 2,30 è stata valutata in circa 400 persone nell'area dedicata ai concerti dei gruppi di fama nazionale e di circa 250 persone nell'area dedicata ai seminari, al mercatino delle pulci, alle mostre, alla ristorazione e al bar.

Possiamo dunque dedurre che la manifestazione ha avuto un buon successo di pubblico da un punto di vista generale; carente invece le presenze politiche.

Le presenze politiche all'inaugurazione, che poi non si è fatta, erano costituite dal sottoscritto e dal collega Lanièce. Non si è fatta perché per pudore abbiamo deciso di non farla, ma eravamo presenti e l'importante è la presenza.

In conclusione, la Consulta regionale giovanile può ritenersi estremamente soddisfatta della manifestazione "Europa in blue-jeans" e spera che questa possa avere un seguito nei prossimi anni.

Nell'allegato c'è tutto l'elenco dei relatori invitati, questa documentazione posso anche farla avere. Ripeto, per quanto ci riguarda questi ragazzi sono da sostenere, perché per la prima volta la consulta ha messo in piedi delle iniziative per l'anno in corso; hanno avuto dei contatti anche a livello internazionale, come tutti i ragazzi bisogna seguirli, ma penso di poter concludere che se è vero, come mi pare di capire, che alla base dell'interrogazione del collega Marguerettaz ci sia una supposta strumentalizzazione politica della consulta nei confronti di una certa parte politica, la risposta è che a me pare di no.

Anche se è vero che tutti potevano partecipare, perché molti dei colleghi qui presenti mi hanno riferito che hanno ricevuto una lettera d'invito a partecipare con richiesta di una loro disponibilità a presenziare a conferenze e dibattiti. Se questo non è avvenuto, evidentemente la responsabilità non può essere addossata a questi ragazzi.

I relatori che sono stati invitati ufficialmente, sono relatori che hanno tutti un ruolo istituzionale; il sig. Peluf è Presidente della Sinistra giovanile nazionale, la dr.ssa Magherini è la responsabile del Bureau europeo delle politiche giovanili, il sig. Maiolino è consulente in materia di politiche giovanili del ministro, il sig. Battistini è Presidente della Consulta regionale giovanile, la sig.ra Elena Maynet è Presidente del Forum dei giovani.

Il dr. Politano sappiamo chi è, il dr. Monti sappiamo chi è, il sig. Erich Jordan è il Vicepresidente dell'Associazione italiana "Botteghe del mondo", il sig. Michele Rutz è Presidente del Consiglio regionale valenciano, il dr. Ramon Magi è Presidente dell'Associazione "Eurodesk", il dr. Marcello Ingrassia è il responsabile dell'Ufficio scambi internazionali del Comune di Torino, la dr.ssa Laura Fo è presidente dell'Associazione intercultura Regione Piemonte, e quant'altro.

Si dà atto che alle ore 20,11 presiede il Vicepresidente Viérin Marco.

PresidenteLa parola al Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (Aut)Visto che l'Assessore nell'ampia risposta ha cercato di capire qual era la motivazione che stava alla base di quest'interrogazione, la dico subito e in maniera molto chiara.

Quest'interrogazione è stata presentata perché il sottoscritto Consigliere regionale, come credo chiunque altro siede in quest'aula, ha tanto rispetto per i giovani, ha tanta fiducia nelle loro capacità, crede fermamente nella necessità di mettere in piedi delle strutture che promuovano le politiche giovanili, ma il sottoscritto - ma penso di parlare per chiunque di voi, compreso l'Assessore -, non vuole farsi prendere in giro! Non è solo una questione personale che potrebbe avere valore relativo.

È vero, Assessore, che la legge dà ampia autonomia alla consulta, ma è anche vero che la consulta lavora con i soldi dei Valdostani, e quest'aula, in particolare l'opposizione, ma credo l'Assessore e anche i colleghi di maggioranza, hanno il compito di controllare dove vanno a finire i famosi soldi "dei contribuenti" e hanno il dovere di esprimere un giudizio in merito.

Sulle cose che ha detto l'Assessore quello che è mancato è questo. L'Assessore non ha risposto al punto d) dell'interpellanza, che chiedeva quale giudizio esprime lei, Assessore, sulla manifestazione più significativa realizzata dalla consulta nell'anno in corso.

Lei ha letto la relazione della consulta che naturalmente si dice molto soddisfatta, ma non ci ha detto cosa ne pensa.

Allora io vorrei raccontarvi le cose che ho visto, perché ripeto che la Giunta nel luglio scorso ha comunque destinato la bellezza di 85 milioni per questa manifestazione, e credo alcune pro-loco della Valle d'Aosta si leccherebbero le dita di poter usufruire di una cifra così significativa.

A me è successo quello che credo sia successo a chiunque di voi: un giorno abbiamo ricevuto uno dei tanti inviti che riceviamo normalmente, questo invito era intestato "Cooperativa Alta Quota", promuoveva questa manifestazione "Europa in blue-jeans", e invitava coloro a cui inviava questa brochure a partecipare ai lavori e addirittura all'inaugurazione della manifestazione ma non indicava né dove questa manifestazione si teneva, né quando, né a che ora.

Siccome sono sei anni che siamo sommersi di inviti ed è la prima volta che succede che una persona ti inviti e non ti dica dove, la cosa mi ha fatto sorgere dei dubbi sulle capacità organizzative di questa "Cooperativa Alta Quota", che nella lettera diceva essere stata promotrice e gestore della manifestazione. Ed è per quello che non c'ero io, Assessore, insieme a lei e al collega Lanièce, perché non sapevo dove andare! Lei evidentemente aveva dei canali preferenziali e la cosa che ci sia andato anche il Consigliere Lanièce mi lascia doppiamente preoccupato!

Ho scoperto invece poi, alla radio, dov'era, per cui tardivamente sono andato a vedere anche perché devo dire che dal programma che ci era stato inviato, vi erano delle iniziative almeno per quanto riguarda il sottoscritto estremamente interessanti, in particolare i dibattiti.

Il primo dibattito sul quale era caduta la mia attenzione era sulla realtà giovanile a livello locale. Come Consigliere regionale mi sembrava giusto andare a conoscere la realtà giovanile a livello regionale.

Allora Marguerettaz è andato e ha trovato un banco con dietro 9 oratori, tra l'altro in mezzo a questi vi era una persona di cui tutto si può dire tranne che appartenga alla realtà giovanile locale, perché non so l'amico Bortot quanti anni abbia, ma certo qualche anno più di me, che non mi ritengo più giovanissimo. Al di qua del banco, e quindi il pubblico degli ascoltatori, era formato da 8 persone me compreso. Qui la famosa frase: "C'è più gente dietro il banco che fra il pubblico", non era un modo di dire qui era vera. Comunque devo dire che il dibattito si è tenuto ed è stato piuttosto interessante.

Il giorno successivo c'era un'altra manifestazione che m'interessava per l'aspetto politico della questione: era previsto l'intervento dell'europarlamentare, di fresca elezione fra l'altro, Gianni Vattimo; mi sono recato alle ore 18, quindi in un orario più favorevole rispetto alle ore 14 del giorno prima, e ho visto 5 persone che giravano negli stand e un cartello che annunciava che la conferenza "Incontro con Gianni Vattimo" non avrebbe avuto luogo per problemi di salute dell'oratore. Malignamente ho pensato che qualcuno lo avesse informato di quanta gente c'era al di là del banco, ma questa è una malignità mia!

Finalmente sabato 4 settembre c'era quello che io ritenevo essere il più interessante di tutti questi dibattiti, "Il disagio giovanile: prevenzione, attenuazione e rimozione". Alle ore 10 del mattino mi sono ripresentato e se il giorno prima c'erano 5 persone, il sabato ce n'erano 4. Chiedendo informazioni su dove fosse ubicato lo stand della conferenza sul disagio giovanile, mi veniva riferito che la stessa era stata annullata per mancanza di oratori.

A me non piace la musica di tendenza, per cui non sono andato ai concerti serali, m'interessavano invece i dibattiti che credo fossero ciò che qualificava più di ogni altra cosa la manifestazione e devo dire che sono stato un po' deluso.

L'impressione che ho avuto io è che ci fosse una carenza organizzativa, perché tematiche di questo genere non possono non interessare non solo la realtà giovanile, ma la realtà tutta!

Questa cosa mi ha solleticato, sono venuto in ufficio e sono andato a vedere com'era questa situazione, ho scoperto la questione degli 85 milioni, ho scoperto che nel programma della consulta, che la Giunta ha approvato, non si parlava minimamente di questa manifestazione; ho riscoperto l'articolo 7 della nostra legge sui giovani, che se è vero che dà la possibilità alla consulta di dare in gestione una qualsiasi manifestazione ad una cooperativa, prevede che la stessa sia data sulla base di una convenzione, della qual cosa non ho sentito cenno nella risposta dell'Assessore. Mi sono incuriosito sempre di più, perché la cosa che mi dà un po' fastidio è quando vedo un po' troppo "rosso"; ho scoperto, Assessore, fra l'altro dalla sua risposta, che il segretario della Sinistra giovanile è addirittura diventato un ruolo istituzionale, non so se rallegrarmene o preoccuparmene, perché se i ruoli istituzionali sono oggi rappresentati in Italia da responsabili di movimenti giovanili di partiti, ne prendo atto?

Dicevo che la cosa m'infastidiva e ho cominciato a sentire un po' di odore di bruciato; ho chiesto e sono andato a verificare cos'era questa "Cooperativa Alta Quota", di cui non avevo mai sentito parlare e che l'Assessore, se non ho capito male, mi ha detto essersi costituita nel gennaio di quest'anno. Ho visto che a gennaio si costituisce, a febbraio fa una proposta, a luglio le si danno 85 milioni e a settembre facciamo questa bella manifestazione! Non ho sentito sulla base di quali criteri è stata affidata questa gestione, e, a questo proposito, ci tengo a dire che il Consiglio regionale, al momento in cui tira fuori 85 milioni, non può fare come le tre scimmiette che non vedono, non sentono, non parlano! Questa cooperativa è nata sull'onda della legge sui giovani: ho chiesto chi erano i soci fondatori di questa cooperativa, chi era il presidente di questa cooperativa, a me totalmente sconosciuto e il giorno dopo - giuro che non l'ho fatto apposta - leggendo "Il Travail" mi cade l'occhio sulla pagina 5, scritta per intero dal Presidente della "Cooperativa Alta Quota".

Sarà un caso che Marguerettaz, quando avevamo costituito la consulta, contrapponendosi a ciò che l'Assessore continuava a sostenere, denunciava la politicizzazione di questa consulta; sarà un caso, ed era per questo che chiedevo all'Assessore se secondo lui era un caso. Io sono sempre dell'idea che sia un caso, ma mi sembra che qui le coincidenze si stiano moltiplicando. E allora, coincidenza dopo coincidenza, tutti voi avrete letto sui giornali i giudizi che davano sulla manifestazione: un flop, è andata male, poca partecipazione.

E invece sentite qua Il Travail-Pravda: "È stata un'occasione importante per il mondo giovanile, un momento d'incontro e confronto fra le varie realtà giovanili europee, le stesse che saranno la nuova classe dirigente e i protagonisti della nuova Europa. Da questo punto di vista durante il meeting ci sono state una serie di conferenze e dibattiti, a cui hanno partecipato personalità del mondo della cultura, responsabili politici locali e nazionali, giornalisti, europarlamentari, che si sono confrontati su tematiche giovanili: lavoro, scuola, disagio sociale, famiglia".

Controlliamo dove vanno i nostri soldi, Assessore!