Oggetto del Consiglio n. 819 del 22 settembre 1999 - Resoconto
OGGETTO N. 819/XI Attuazione della legge regionale in materia di esercizio dell'attività commerciale e indirizzi in merito allo sviluppo del settore della "media" e "grande" distribuzione. (Interrogazione)
Interrogazione Premesso
- che il 16 giugno scorso è entrata in vigore la legge regionale 12/1999, avente ad oggetto "Principi e direttive per l’esercizio dell’attività commerciale";
- che tale legge (articolo 2) rinvia a due provvedimenti consiliari i contenuti di disciplina della materia, uno dei quali ha il compito di stabilire "indirizzi e criteri per la programmazione delle medie e grandi strutture di vendita";
tutto ciò premesso i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l’assessore regionale competente per conoscere:
1) quando pensa di dare attuazione alla legge di cui in premessa, ottemperando a quanto stabilito dall’articolo 2, considerato che il termine indicato nella medesima (60 giorni dall’entrata in vigore) è già stato ampiamente superato;
2) a quanto ammontano, ad oggi, le superfici di vendita in Valle d’Aosta classificabili - ai sensi della nuova disciplina - nei settori della "media" e della "grande" distribuzione, quale quota di mercato rappresentano tali settori e quali sono i relativi livelli occupazionali;
3) se è vero che nei provvedimenti di cui in premessa, destinati a completare il nuovo quadro normativo, si ipotizza, da parte dell’assessorato, un ulteriore incremento delle superfici di vendita destinate alla "media" e alla "grande" distribuzione nella nostra regione.
F.to: Tibaldi - Frassy - Lattanzi
PresidenteLa parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Lavoyer.
Lavoyer (FA)Va sottolineato in merito all'interrogazione che il provvedimento amministrativo consiliare previsto dall'articolo 2, lett. a) della legge n. 12/99 è stato predisposto per quanto riguarda l'impianto normativo regolamentare ed è già stato oggetto di distribuzione per esame preliminare da parte della Giunta regionale. In effetti, tenuto conto della complessità della materia, questo provvedimento necessita di confronti approfonditi con gli enti locali.
È certamente questo provvedimento quello che in sede di attuazione della riforma del commercio presenta maggiori difficoltà di elaborazione in relazione alla necessità che venga garantita la piena compatibilità della programmazione della rete distributiva commerciale, che si fonda chiaramente su dati e considerazioni di carattere prevalentemente economici, con le prescrizioni del PTP e della vigente normativa urbanistica della nostra regione.
Vorrei che l'interrogante tenesse conto che, alla luce delle considerazioni sopra esposte, il termine dei 60 giorni previsto dalla legge n. 12 ha natura ordinatoria e non di perentorietà. Volevo anche che l'interrogante tenesse conto del fatto che la scadenza dei 60 giorni era il 16 agosto, il giorno dopo ferragosto. Il ritardo scaturisce quindi dall'esigenza del confronto con gli enti locali, che non è stato possibile nel periodo del mese di agosto.
In ogni caso la nostra regione, insieme ad altre due sole regioni, Toscana e Liguria, ha rispettato i termini del decreto "Bersani". Non voglio continuare sul discorso del rispetto o meno dei termini; non penso che l'obiettivo dell'interpellanza sia questo. Va in ogni caso considerato che sino a quando - ed è questo il motivo forte della risposta - non verrà approvato il provvedimento di cui si tratta, rimane comunque bloccata qualsiasi possibilità di rilascio di nuova autorizzazione per l'esercizio di medie e grandi strutture.
Per quanto attiene il secondo punto, relativo all'ammontare ad oggi delle superficie di vendita classificabili nei settori di media e grande distribuzione, risultano i seguenti dati: settore alimentare, metri quadrati 44.615; settore non alimentare, metri quadrati 61.728. Il settore alimentare riferito alla media e grande distribuzione, secondo la stima quote di mercato attuali, rappresenta circa il 68,2 percento, mentre il settore non alimentare riferito sempre alla tipologia distributiva predetta, rappresenta circa il 40 percento.
Va tuttavia rilevato che i dati suddetti, riferiti a livello regionale, dovranno essere riconsiderati in base alla ripartizione del territorio in aree sovracomunali, tenuto conto della presenza massiccia di strutture di vendita medie e grandi presenti nell'area di Aosta, cioè queste percentuali sono prevalentemente riferite ad una concentrazione che dal punto di vista territoriale è nella periferia del capoluogo.
Per quanto attiene il punto 3, alla luce delle risultanze e delle stime sopra specificate e in relazione - e qui viene un po' il messaggio politico che contiene il provvedimento che sarà a breve presentato all'approvazione del Consiglio - alla presenza di distribuzione moderna in Italia, ove l'indice relativo alla Valle d'Aosta risulta superiore alla media nazionale, risulta difficile ipotizzare, allo stato, un ulteriore incremento delle superficie di vendita destinate alla media e grande distribuzione.
PresidenteLa parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (FI)È una risposta che ritengo un po' ambigua e spiegherò il perché.
Innanzitutto partiamo dalla legge n. 12/99, che è la legge regionale di attuazione del decreto legislativo "Bersani" in materia di riforma del commercio. La legge regionale, come abbiamo potuto osservare non solo dalla nostra parte, ma anche da più parti in quest'aula, non solo da parte dell'opposizione, è stata una riscrittura del testo nazionale, una riscrittura in chiave locale; un provvedimento cornice che non ha ancora la tela, non ha ancora la sostanza, la materia, e questa materia in particolare è rinviata, come dice l'articolo 2 della legge, al varo di questi due provvedimenti consiliari che avrebbero dovuto essere predisposti entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge.
La legge n. 12/99 è entrata in vigore il 16 giugno, quindi i 60 giorni scadono il 16 agosto. Apprendiamo oggi che la natura perentoria più o meno citata quando si discuteva in quest'aula sul contenuto di quella legge è diventata già ordinatoria, quindi c'è stato un allentamento di quella che era una tempistica nella programmazione un po' più severa, un po' più seria e un po' più responsabile. Natura ordinatoria: non sapevo che anche a livello politico si utilizzassero i termini che normalmente osservano gli uffici giudiziari, cioè quella sospensione feriale e estiva, lo abbiamo appreso adesso, anche se abbiamo visto che la Giunta ha lavorato durante buona parte del mese di agosto e anche qualche Consigliere si è permesso di proporre iniziative legislative proprie. Però, per la legge sul commercio, apprendiamo che questa sospensione feriale aveva vigore.
Tuttavia ci lascia attoniti il venire a sapere dall'Assessore che è stato predisposto un testo. Ebbene, se questo testo è stato predisposto, ci piacerebbe sapere quando, senz'altro non prima della data in cui noi abbiamo inoltrato questa interrogazione, cioè il 9 settembre, altrimenti l'Assessore sarebbe anche in grado di dare risposte un po' più compiute relativamente al punto 3, dove si chiede in maniera non equivoca qual è l'indirizzo politico in materia di media e grande distribuzione da parte della Giunta regionale.
E sull'indirizzo politico oggi l'Assessore ci ha solamente comunicato, in maniera estremamente laconica, che risulta difficile ipotizzare in questo momento un ulteriore incremento delle superfici destinate alla media e grande distribuzione.
Allora, Assessore, se il provvedimento esiste, è già stato predisposto, è già all'esame o meglio, come ha detto lei, si sta aprendo quella sede di confronto con gli enti locali che durante l'estate è rimasta sospesa, già sapete, non che risulta difficile ipotizzare, ma o che non esiste l'incremento di superficie o che esiste in una determinata misura?
(interruzione dell'Assessore Lavoyer, fuori microfono)
? Assessore, mi consenta di concludere! L'indirizzo politico di cui si fa cenno al punto 3 non emerge, non è chiaro perché abbiamo dubbi o sospetti che questo provvedimento non sia ancora stato predisposto in maniera organica, perché anche la IV Commissione - della quale faccio parte - quanto prima avrebbe dovuto esserne coinvolta.
La IV Commissione si è già riunita anche in data successiva al 9 settembre, perché ci siamo riuniti il 16 settembre, ma non c'è stato comunicato ancora niente. Anche perché, l'Assessore lo sa bene, il nocciolo della questione della legge in materia di commercio risiede proprio nell'attuazione che si dovrà dare alla medesima dell'articolo 2; la media e grande distribuzione quale misura, quale entità, quale quota potranno avere in termini di rilievo e di distribuzione sul territorio in Valle d'Aosta.
Sappiamo, fra l'altro, che dai primi di ottobre dovrebbe scattare anche il termine per quella famigerata iniziativa, che è la "rottamazione delle botteghe", per cercare di semplificare, secondo quello che è il disegno del governo D'Alema, tutto il comparto distributivo nel nostro Paese.
Se effettivamente è già stato predisposto, ma ripeto che abbiamo dei forti dubbi al riguardo, il provvedimento, ritengo che le superfici di vendita della media e della grande distribuzione debbano essere commisurate alle esigenze della popolazione locale e soprattutto a quello che è un articolo della stessa legge, che prevede i cosiddetti "centri polifunzionali o empori", altrimenti si creano contraddizioni non indifferenti.
Tenendo presente i suggerimenti provenienti dagli enti locali, una necessaria consultazione dev'essere fatta con le categorie produttive direttamente interessate, perché mi pare anche questa una mancanza nella risposta dell'Assessore; non esistono solo gli enti locali ancorché aggregati, ma ci sono anche le categorie produttive che grosso modo rappresentano, considerate insieme, circa 4.000 operatori economici nella nostra regione.
Questo è l'invito che facciamo all'Assessore e alla Giunta, cioè oltre a proclamare l'avvenuta predisposizione, di accelerare i tempi affinché in IV Commissione, e quanto prima in Consiglio, si riempia di contenuto una normativa che per ora rimane estremamente lacunosa, è solo una cornice che dev'essere riempita di sostanza.