Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 807 del 30 luglio 1999 - Resoconto

OGGETTO N. 807/XI Proposta di legge: "Partecipazione della Regione autonoma Valle d'Aosta alla Società "Banca Popolare etica s.c.a.r.l.".

Articolo 1 (Finalità)

1. La Regione autonoma Valle d'Aosta al fine di assicurare la funzione sociale e solidale dell'iniziativa economica privata, anche tramite il sostegno al volontariato e alla cooperazione sociale, partecipa alla società cooperativa per azioni a responsabilità limitata "Banca Popolare Etica s.c.a.r.l." con sede legale in Padova, di seguito denominata "Banca".

Articolo 2 (Quota di partecipazione)

1. La Regione è autorizzata ad acquistare cinquecento azioni della Banca del valore nominale unitario di Lire 100.000, per un valore complessivo di Lire 50 milioni.

2. Il Presidente della Giunta regionale è autorizzato a compiere tutti gli atti utili e necessari a norma di legge, al fine di perfezionare la partecipazione di cui all'articolo 1.

3. La responsabilità della Regione è in ogni caso limitata alla quota conferita.

4. In caso di modifica dell'atto costitutivo o dello statuto sociale della Banca, la Regione può recedere dalla qualità di socio con deliberazione del Consiglio regionale.

5. La Regione recede comunque dalla qualità di socio in caso di modifica dell'atto costitutivo ai sensi dell'articolo 2514 del codice civile.

Articolo 3 (Diritti societari)

1. I diritti conseguenti alla partecipazione della Regione alla Banca sono esercitati dal Presidente della Giunta regionale o da un Consigliere regionale delegato dallo stesso.

Articolo 4 (Disposizioni finanziarie)

1. L'onere derivante dall'applicazione della presente legge, valutato in lire 50.000.000 (Euro 25.822,84), grava sull'apposito capitolo da istituire nella parte spesa del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1999.

2. Alla copertura dell'onere di lire 50.000.000 per l'anno 1999 si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento iscritto al capitolo 69020 (Fondo globale per il finanziamento di spese di investimento), a valere sull'accantonamento previsto al punto B.1.1. (Legge quadro per la riorganizzazione del sistema di sostegno alle imprese e delle funzioni camerali) dell'allegato 1 del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1999.

Articolo 5 (Variazioni di bilancio)

Alla parte spesa del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1999 sono apportate le seguenti variazioni:

a) in diminuzione:

Capitolo 69020: "Fondo globale per il finanziamento di spese di investimento"

Competenza lire 50.000.000

Capitolo 69440: "Fondo di riserva di cassa"

Cassa lire 50.000.000;

b) in aumento:

Programma regionale 2.1.4.02.

Codificazione 2.1.2.5.4.3.10.32.

Capitolo 35450 (di nuova istituzione):

"Spese per la sottoscrizione di titoli azionari della "Banca Popolare Etica s.c.a.r.l."

Competenza lire 50.000.000

Cassa lire 50.000.000.

PrésidentLa parole au rapporteur, Conseiller Beneforti.

Beneforti (PVA-cU)L'ispirazione, l'idea della "Banca Etica" è partita da chi ha ritenuto che la banca debba essere un punto d'incontro tra risparmiatori, fra quanti condividono l'esigenza di una più consapevole e responsabile gestione del proprio denaro; che condividono che le iniziative socio-economiche debbano ispirarsi ai principi di un modello di sviluppo umano e sociale sostenibili; in un modello in cui la produzione della ricchezza e la sua distribuzione siano fondati sui valori della solidarietà, della responsabilità civile e della realizzazione del bene comune.

I principi fondamentali su cui si basa il progetto Banca Etica sono:

- la partecipazione dei soci, la possibilità di orientare il proprio risparmio verso progetti con finalità sociali;

- il sostegno di iniziative socio-economiche senza scopo di lucro, l'uso di garanzie non basate esclusivamente sul patrimonio, ma sulla fiducia nelle persone e nei progetti.

La società si propone di gestire le risorse finanziarie di famiglie, donne, uomini, organizzazioni, società di ogni tipo ed enti, orientando i loro risparmi verso le iniziative socio-economiche che perseguono finalità sociali e che operano nel pieno rispetto della dignità umana e della natura.

Banca Etica si propone di svolgere inoltre una funzione educativa nei confronti del risparmiatore e del beneficiario del credito, responsabilizzando il primo a conoscere la destinazione e le modalità d'impiego del suo denaro e stimolando il secondo a sviluppare con responsabilità progettuale la sua autonomia e capacità imprenditoriale.

Ho fatto questa premessa per inquadrare bene il perché della Banca Popolare Etica e quali sono i principi su cui si fonda. Da ciò si può dedurre la differenza che sussiste rispetto agli altri Istituti di credito esistenti. È utile una banca che si fonda su questi principi? Noi pensiamo di sì. Oggi l'economia della nostra società si regge su una complessa e sofisticata struttura finanziaria; il mercato finanziario ha raggiunto dimensioni e potere in grado di condizionare le stesse linee politiche degli Stati.

Tale mercato finanziario si regge sul risparmio, anche dei piccoli risparmiatori che mettono a disposizione di altri una risorsa che potrà essere utilizzata per produrre ricchezza e benessere. La banca che raccoglie il risparmio offrendo tutela, lo gira alle imprese affinché esse possano investirlo per rispondere ai bisogni delle famiglie e delle imprese.

Tuttavia da un'analisi dei beneficiari del credito, a cui la banca gira i risparmi, non tutti i soggetti possono accedervi. Solo chi risponde a certi requisiti di competitività e di profitto e dà determinate garanzie può ottenere il fido bancario.

Infatti, coloro che non hanno il profitto come obiettivo finanziario e sono impegnati in attività no-profit, sono esclusi dal credito ordinario. Per questo è necessario lo sviluppo di una nuova banca:

- che si fondi su una dimensione etica del risparmio;

- che sappia promuovere quelle attività che non fanno dell'efficienza e del profitto lo scopo sociale;

- che si fondi sulla solidarietà e sulla promozione sociale.

Per tali fini ed obiettivi è nata la Banca Popolare Etica che si propone la gestione di un vero e proprio istituto di credito innovativo, fondato sulla totale trasparenza nella raccolta di denaro presso i risparmiatori e su una diffusione etica degli impieghi.

Perché la banca è etica?

- perché è una banca specializzata nel credito no-profit che poggia sulla raccolta etica del risparmio e su un impiego etico dei finanziamenti;

- perché i depositi sono sempre nominativi e compete al risparmiatore la scelta delle realtà a cui destinare il proprio risparmio;

- perché possono beneficiare dei prestiti solo le organizzazioni formalmente costituite, senza scopo di lucro, che si fondano sulla mutualità e garantiscono la trasparenza nell'utilizzo delle risorse;

- perché gli impieghi dei risparmi sono destinati ai settori della solidarietà sociale, delle produzioni ecocompatibili, del commercio equo solidale, dell'universo sociale ed educativo.

Nella sostanza la Banca Etica si rivolge al settore no-profit, in forte crescita e che necessita di un supporto finanziario che oggi non ottiene dagli altri istituti di credito. Certamente il settore no-profit come tutte le imprese sociali, che non hanno fine di lucro, possono essere solide e realizzare utili da reinvestire in altre attività economiche che puntano al miglioramento delle condizioni di vita di tutti.

La Banca Popolare Etica può raccogliere i risparmi di tutti i risparmiatori ed in particolare:

- di coloro che, pur essendo tutelati nella valorizzazione dei loro risparmi, preferiscono affidarli ad una banca di questo tipo, in cui saranno remunerati a tassi leggermente inferiori a quelli di mercato, ma che assicurerà la massima trasparenza informandoli sul come vengono investiti i fondi esistenti;

- di coloro per i quali la vera remunerazione del denaro è proprio la trasparenza, in quanto possono costantemente controllare che con i propri risparmi non si finanzino aree non meritevoli, come le industrie che producono armi, che creano danno alla salute e all'ambiente, che sfruttano manodopera a basso costo o minorile, che non tutelano la dignità umana.

Per questi motivi, ma ce ne sono altri, riteniamo opportuno che anche le istituzioni pubbliche, Regioni e Comuni, sostengano iniziative come questa della banca, perché come ho illustrato, si rivolgono a quel terzo settore che ormai è diventato, in campo sociale, un supporto indispensabile dell'ente pubblico. Infatti l'ente pubblico oggi non è in condizioni di coprire tutte le richieste che da detto campo provengono.

Altre Regioni e Comuni hanno già provveduto a sottoscrivere le azioni che hanno ritenuto opportuno in quanto la proposta è giuridicamente legittima. Trattasi per altro dell'unica realtà che si occupa di questo settore creditizio.

Il disegno di legge si compone di 5 articoli:

- l'articolo 1 indica le finalità per le quali la Regione autonoma Valle d'Aosta partecipa alla Banca Popolare Etica s.c.a.r.l.;

- l'articolo 2 determina in 500 le azioni da sottoscrivere, per un valore complessivo di lire 50.000.000 e indica la possibilità di recesso;

- l'articolo 3 prevede che i diritti societari siano esercitati dal Presidente della Giunta regionale o da un Consigliere regionale dallo stesso delegato;

- l'articolo 4 contiene la norma relativa alla copertura finanziaria;

- l'articolo 5, infine, indica le variazioni alla parte spesa del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1999.

La II Commissione su questo disegno di legge ha espresso all'unanimità parere favorevole. Mi auguro che anche l'intero Consiglio voglia esprimersi in tal senso.

Ci sono degli emendamenti tecnici al disegno di legge che illustrerà il collega Curtaz.

PrésidentLa parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (PVA-cU)Il collega Beneforti faceva riferimento a due emendamenti tecnici, che si sono resi necessari per un disguido. In sede di commissione in luogo di mettere in approvazione il testo di legge già emendato, perché questi emendamenti erano già stati presentati in commissione, è stato votato il testo vecchio e quindi il testo vecchio è arrivato in aula. Si tratta di due emendamenti che trattano questioni più che tecniche addirittura terminologiche, e che illustrerò brevemente.

All'articolo 2, comma 1, al verbo "acquistare" va sostituito il verbo "sottoscrivere" che è più corretto dal punto di vista tecnico-finanziario.

Stessa cosa al comma 3, dove "alla quota conferita" vengono sostituite le parole "alla quota sottoscritta".

Al comma 5 dello stesso articolo si fa riferimento all'articolo 2514, come richiama il codice civile, e si aggiunge comma 2°, quindi "2514, comma 2, del codice civile".

Il secondo emendamento riguarda invece l'articolo 3, i "Diritti societari", dove si aggiunge quale possibile delegato del Presidente della Giunta a partecipare ai diritti societari conseguenti alla partecipazione della Regione, non soltanto un Consigliere regionale delegato ma anche, ove necessario, un funzionario regionale delegato dal Presidente della Giunta, che è il titolare della rappresentanza legale della Regione nell'ambito della Banca Etica.

Questi sono i due emendamenti che vanno riproposti per le ragioni che ho testé illustrato.

PrésidentSi personne ne demande la parole, je ferme la discussion générale.

On passe à l'examen de la loi. Je soumets au vote l'article 1er:

Conseillers présents et votants: 23

Pour: 23

Le Conseil approuve à l'unanimité.

A l'article 2 il y a un amendement présenté par les Conseillers Curtaz, Squarzino et Beneforti, remplaçant le texte originaire de l'article 2, dont je donne la lecture:

Emendamento L'articolo 2 è sostituito dal seguente:

"Articolo 2

(Quota di partecipazione)

1. La Regione è autorizzata a sottoscrivere cinquecento azioni della Banca del valore nominale unitario di Lire 100.000, per un valore complessivo di Lire 50 milioni.

2. Il Presidente della Giunta regionale è autorizzato a compiere tutti gli atti utili e necessari a norma di legge, al fine di perfezionare la partecipazione di cui all'articolo 1.

3. La responsabilità della Regione è in ogni caso limitata alla quota sottoscritta.

4. In caso di modifica dell'atto costitutivo o dello statuto sociale della Banca, la Regione può recedere dalla qualità di socio con deliberazione del Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 2437 del codice civile.

5. La Regione recede comunque dalla qualità di socio in caso di modifica dell'atto costitutivo ai sensi dell'articolo 2514, comma 2, del codice civile."

Je soumets au vote l'amendement:

Conseillers présents et votants: 23

Pour: 23

Le Conseil approuve à l'unanimité.

A l'article 3 il y a un amendement présenté par les Conseillers Curtaz, Squarzino et Beneforti, remplaçant le texte originaire de l'article 3, dont je donne la lecture:

Emendamento L'articolo 3 è sostituito dal seguente:

"Articolo 3

(Diritti societari)

1. I diritti conseguenti alla partecipazione della Regione alla Banca sono esercitati dal Presidente della Giunta regionale, ovvero da un Consigliere regionale o da un funzionario regionale delegati dallo stesso."

Je soumets au vote l'amendement:

Conseillers présents et votants: 23

Pour: 23

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Je soumets au vote l'article 4:

Conseillers présents et votants: 23

Pour: 23

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Je soumets au vote l'article 5:

Conseillers présents et votants: 23

Pour: 23

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Je soumets au vote le projet de loi dans son ensemble:

Conseillers présents et votants: 23

Pour: 23

Le Conseil approuve à l'unanimité.