Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 741 del 15 luglio 1999 - Resoconto

SÉANCE DU 15 JUILLET 1999 (APRÈS-MIDI)

OGGETTO N. 741/XI Ratifica della deliberazione n. 1873, in data 7 giugno 1999, adottata dalla Giunta regionale in via d'urgenza.

Deliberazione Il Consiglio

- visto il parere della IV Commissione consiliare permanente;

Delibera

di ratificare, ad ogni effetto, la sottoindicata deliberazione adottata dalla Giunta regionale in via d'urgenza e salvo ratifica da parte del Consiglio:

Oggetto n. 1873 in data 7 giugno 1999: Approvazione dell'attuazione, nell'ambito del programma PMI 1994/1999, della misura "Valle d'Aosta" finalizzata alla promozione ed allo sviluppo di programmi di investimento e/o di innovazione tecnologica, con modificazione delle proprie deliberazioni n. 3663/96 e n. 853/97 e del relativo schema di convenzione tra Regione e Centro sviluppo S.p.A..

Président La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU) Per chiedere se qualcuno della Giunta illustra brevissimamente questo punto.

Président La parole à l'Assesseur à l'industrie, à l'artisanat et à l'énergie, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE) Quest'argomento era già stato discusso in Consiglio in seguito ad un'interpellanza del gruppo di Forza Italia.

Nel 1997 era stata fatta una convenzione in base a una delibera di Giunta, fra la Giunta e il Centro sviluppo, per l'utilizzazione di fondi relativi al Programma operativo piccole e medie imprese Valle d'Aosta per gli anni 1994-1999. Questo programma operativo prevedeva l'utilizzazione di fondi per la certificazione della qualità nelle microimprese, quindi nelle imprese al di sotto dei 10 dipendenti.

Come era già stato illustrato in quest'aula in occasione della discussione dell'interpellanza, questo tipo di misura non ha avuto successo perché nel frattempo la normativa regionale aveva portato ad un allargamento dei contributi per la certificazione di qualità anche alle imprese al di sotto dei 10 dipendenti, quindi praticamente a tutte le imprese.

Verificato che si rischiava di perdere questi finanziamenti della Comunità europea, è stata attivata la procedura per modificare la misura e per utilizzarla per interventi di sostegno al credito alle imprese, in sostanza: da interventi riguardanti la certificazione di qualità si è passati alla concessione di prestiti rimborsabili ad imprese che intraprendono programmi d'investimento o d'innovazione tecnologica volti all'introduzione di nuovi prodotti o processi ed al miglioramento di prodotti o processi produttivi esistenti.

L'intervento consiste in un finanziamento d'investimenti pari a 50 mila ECU, quindi 200 milioni di lire, ad un tasso pari al 30 percento del tasso ufficiale di sconto, cioè i finanziamenti vengono concessi ad un tasso dello 0,75 percento. Il volume di spesa consentito è di 968 milioni; l'obiettivo da raggiungere con questo tipo d'iniziativa è quello di utilizzare dei fondi dell'Unione europea (ovviamente ci sono le autorizzazioni da parte dell'Unione Europea stessa per realizzare tale iniziativa).

L'intervento è rivolto non più a microimprese, ma a piccole e medie imprese, imprese fino a 80 dipendenti, che intendono introdurre nuovi processi produttivi, produzione orientata all'esportazione, sviluppo di nuovi prodotti. La misura, dicevo, è da un mutuo pari fino a un massimo di 200 milioni per impresa anche su progetti diversi.

Presidente La parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (FI) Per una precisazione. Innanzitutto ringrazio l'Assessore di aver citato la nostra interpellanza che ha portato all'attenzione della Giunta e adesso del Consiglio questo problema.

La questione potrebbe essere sintetizzata con questa battuta: cari ragazzi fino adesso abbiamo scherzato, ma abbiamo sbagliato e dobbiamo ricominciare da capo. Dico questo perché i contributi comunitari, previsti in questa delibera, datano al 1994, il bersaglio allora individuato dalla Giunta regionale fu quello della qualità nell'impresa. Un bersaglio che non venne centrato o perché in Valle d'Aosta non vi sono aziende di questa portata che necessitano di miglioramenti qualitativi o perché il compito svolto dal Centro sviluppo, che è l'ente intermediario che si occupa del censimento delle potenziali imprese destinatarie di questi contributi, non ha svolto in maniera significativa il suo ruolo oppure perché effettivamente qui il bersaglio, come dicevo, è stato sbagliato.

Mi è parso di capire dall'intervento dell'Assessore, peraltro molto contenuto nei limiti, senza enfatizzare anche perché non poteva enfatizzare la brillantezza della scelta fatta nel 1994, che oggi ci si è resi conto che, di fronte all'assenza di richieste da parte delle imprese di beneficiare di questi contributi, fosse necessario un radicale cambiamento di rotta.

Il radicale cambiamento di rotta però interviene - e penso che l'Assessore ne convenga - in un momento alquanto tardivo perché il termine ultimo, come indicato in delibera, è il 31 dicembre 1999, cioè abbiamo meno di sei mesi di tempo per mettere in cantiere questa nuova promozione, che non è più di contributi a fondo perduto, ma è d'investimenti che vengono finanziati e quindi con restituzione da parte dei beneficiari; che non è più rivolta solamente alle microimprese, ma a soggetti un po' più grandi, cioè le piccole e medie imprese; che non è più rivolta all'obiettivo qualità, ma all'innovazione tecnologica. Ci auguriamo che in questi sei mesi questo bersaglio mancato in questi cinque anni possa essere centrato. I tempi sono stretti, c'è da mettere in moto la macchina promozionale e di sensibilizzazione nei confronti delle imprese che potranno essere destinatarie dei contributi; ci auguriamo che ci sia una risposta, altrimenti questi 968 milioni al 31 dicembre sono da prendere e da considerare cosa perduta per una cattiva scelta operata nel 1994 dalla Giunta regionale.

Il nostro voto naturalmente sarà favorevole perché non rinunciamo a queste provvidenze che arrivano dall'Europa; speriamo che tutto "l'establishment" di cui dispone la Regione, e a livello di amministrazione e a livello di Centro sviluppo, sia in grado stavolta di concretizzare i risultati entro la data fissata.

Président La parole à l'Assesseur à l'industrie, à l'artisanat et à l'énergie, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE) Vorrei fare solo una precisazione: il programma dell'Unione europea datava 1994-1999, però l'autorizzazione ad utilizzare questi fondi, quindi la decisione della Commissione europea, data giugno 1996. Successivamente ad essa, è stata adottata la delibera della Giunta regionale (marzo 1997), in quanto nel frattempo sono intervenute le autorizzazioni dell'Unione europea; la richiesta di modificazione della misura è intervenuta nel momento in cui si era verificato empiricamente la non utilizzazione delle misure previste.

Uno dei sistemi per verificare l'efficacia delle azioni è quello di sperimentarle sul campo, stabilendo se funzionano o meno; quindi credo che sia stato utilizzato un metodo corretto.

Ma quello che vorrei far notare è che nel giugno 1998 è stata proposta al Comitato di sorveglianza del Ministero dell'industria la modificazione della precedente misura, quindi più di un anno fa, e l'autorizzazione è arrivata dal Comitato di sorveglianza il 25 marzo 1999, quindi c'è stato praticamente un anno di vacanza nel quale la Regione nulla poteva a causa di ritardi della burocrazia europea. La modificazione è stata richiesta perché se ne era verificata la necessità. Dopodiché: pur essendo stata detta modificazione richiesta tempestivamente, c'è stato un anno di vuoto dovuto a lungaggini delle burocrazie europee perché non dimentichiamoci che l'Europa ha molti aspetti positivi, ma ha anche questi inconvenienti.

Président Je soumets au vote l'objet n° 27:

Conseillers présents et votants: 31

Pour: 31

Le Conseil approuve à l'unanimité.