Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 708 del 23 giugno 1999 - Resoconto

SÉANCE DU 23 JUIN 1999 (APRÈS-MIDI)

OGGETTO N. 708/XI Nomina dei componenti del Comitato di gestione di cui all'articolo 4 della legge regionale 7 giugno 1999, n. 13 "Modifiche alla legge regionale 21 dicembre 1993, n. 88 (Istituzione della gestione straordinaria per l'esercizio della Casa da gioco di Saint-Vincent)".

Président La parole au Président du Gouvernement, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) L'article 4 de la loi n° 88/93, modifiée tout récemment par cette Assemblée, établit que les membres du comité de gestion sont nommés par le Conseil régional sur proposition du Gouvernement, en dérogation aux principes établis par la loi n°11.

Avant de vous présenter les propositions du Gouvernement, permettez-moi de vous informer de la décision prise par M. Ramojno, l'actuel Commissaire. En effet, M. Ramojno, par un courrier qui nous a été adressé, a manifesté sa volonté de ne pas poser sa candidature pour les nominations du comité de gestion. Je vous donne lecture de la lettre qu'il m'a adressée dans laquelle il affirme (je cite):

"Facendo seguito a quanto già a tempo le ho anticipato verbalmente, con la presente le ribadisco la mia decisione di non avanzare la candidatura per la riconferma di un incarico nel Comitato di gestione, che guiderà il Casinò de la Vallée dal prossimo primo luglio, pur manifestandole sin d'ora la mia disponibilità per collaborazioni di altro tipo. Come ho già avuto modo di rappresentarle, la necessità di dedicarmi al mio studio di Torino non mi consente di continuare ad espletare un impegno con la casa da gioco in maniera così intensa, come finora ho avuto la possibilità di fare. Spero che la discrezione di non aver formalizzato prima in via ufficiale tale scelta vi consenta di adottare le decisioni più opportune in un clima più sereno".

M. Ramojno conclut en remerciant le Gouvernement et le Conseil pour la confiance qui lui a été accordée et en souhaitant à cette Assemblée de pouvoir atteindre tous ces objectifs (je cite encore) "di efficienza, che hanno permesso alla Valle d'Aosta di essere a pieno diritto carrefour d'Europe".

Avant de vous proposer les candidatures pour le comité de gestion, il est de mon devoir de remercier M. Ramojno pour le travail accompli dans l'exercice de ses fonctions, pour la collaboration efficace et constructive aux cours de ces trois années, en interprétant ainsi les sentiments du Gouvernement, mais aussi des commissions du Conseil, notamment la IVème Commission, et de tous les conseillers.

Je veux le remercier aussi pour l'engagement qu'il a déployé dans la gestion de la maison de jeu de Saint-Vincent et pour les résultats qu'il a obtenus.

Pour ce qui est par contre des propositions que nous soumettons à votre attention, ce matin au cours de la réunion des Chefs de groupe j'ai déjà eu l'occasion d'illustrer quelles en étaient les raisons. Il y a, d'une part, la nécessité d'assurer une continuité de compétence dans la gestion d'une maison de jeu et notamment de la gestion de la maison de jeu de Saint-Vincent.

D'autre part, sur la base des modifications approuvées par cette Assemblée, à savoir la gestion collégiale de la maison de jeu, il y a la possibilité de pouvoir compter sur des compétences diverses, qui nous assurent une attention tout à fait particulière sur tous les aspects concernant le fonctionnement de cette maison de jeu. En l'occurrence, les problèmes concernant la régularité des jeux, élément important, compte tenu des conséquences qu'un mauvais fonctionnement ou des irrégularités à l'intérieur d'une maison de jeu pourraient entraîner, et la nécessité de pouvoir compter sur des capacités de gestion du secteur privé, afin de marquer davantage cette volonté de gestion "privatistica" de la maison de jeu et donc donner à la dite maison de jeu les conditions nécessaires à un bon fonctionnement.

J'ai également distribué ce matin les curricula des candidatures que nous allons vous soumettre, de façon à vérifier les expériences professionnelles, les compétences dont ils sont porteurs.

Mais permettez-moi, avant de vous présenter ces candidatures, de vous informer également d'autres nominations qui sont prévues toujours par la loi n° 88, mais qui ne sont pas de notre ressort, à savoir de vous informer des décisions qui ont été prises par le Président du Tribunal d'Aoste, auquel l'article 5ter de la loi n° 88 attribue le pouvoir de nommer les commissaires aux comptes.

A cet égard nous avions adressé un courrier au Président du Tribunal d'Aoste, afin qu'il pourvoie à ces nominations. Le Président du Tribunal nous a transmis l'arrêté par lequel il a pourvu à nommer les membres du conseil des commissaires aux comptes et son choix s'est porté sur M. Piaggio Giuseppe, M. Leonardi Andrea et M. D'Aquino Giuseppe en tant que membres effectifs, ainsi que sur M. Marguerettaz Aurelio et M. Pivato Walter en tant que membres suppléants ou remplaçants.

Par contre, pour ce qui est des membres du comité de gestion, au nom du Gouvernement je vous propose les candidatures de M. Alberto Arrigoni, qui a rempli au cours des années 1994 - 1996 les fonctions de Commissaire de la gestion extraordinaire de la Maison de jeu de Saint-Vincent, de M. Domenico Tuosto et de M. Leonardo Gili.

J'annonce aussi la présentation d'un amendement au point 4 de la partie délibérative de cette délibération; c'est un amendement qui précise mieux les modalités d'attribution du traitement aux membres du comité de gestion. J'annonce la présentation de l'amendement lorsque vous en aurez pris connaissance et surtout quand je l'illustrerai, j'exposerai également les raisons dudit amendement.

Président La discussion est ouverte.

La parole au Conseiller Collé.

Collé (Aut) Alcune brevi, più che dichiarazioni, riflessioni.

Credo che sia inutile ripercorrere quanto avevamo già esternato nel Consiglio scorso sulla "vicenda Casinò" e sul modo in cui è stato impostato questo specifico punto; non abbiamo condiviso allora il metodo, il modo con cui è stato presentato, ritenevamo allora come riteniamo oggi che tutto questo Consiglio fosse rappresentato da questo comitato. Le scelte sono state fatte, noi non le condividiamo, però riteniamo giusto anche quest'oggi ribadirle.

L'altra volta credo di aver scandalizzato qualcuno dicendo che ci saremmo trovati in questo Consiglio a nominare tre persone che rappresentavano le tre forze di maggioranza, e - ripeto - questa cosa non mi scandalizzava e non mi scandalizza oggi, però sembrava che avessi detto qualcosa fuori dal normale.

Lei, Presidente, prima ha detto che stamani ha annunciato ai Capigruppo le scelte della maggioranza; devo dire che prima delle 8,30 di stamani avevamo già appreso dalla stampa cosa ci aspettava oggi. Non soltanto abbiamo appreso i tre nominativi, ma abbiamo appreso anche le appartenenze, e quindi leggiamo che il commercialista di Milano è il candidato dell'Union Valdôtaine, che un ex prefetto del Ministero dell'interno è indicato dalla Fédération e che un direttore commerciale di un'azienda piemontese indicato dai DS. Tutto questo rientra in una logica, che però molte volte vogliamo nascondere, e nasconderci dietro un paravento.

Credo che invece questo paravento non debba esserci, è una scelta che può essere condivisibile, io lo dicevo l'altra volta che da un nostro punto di vista sarebbe stato utile che anche la minoranza consiliare fosse stata rappresentata. Ho anche detto, e a onor del vero lo ribadisco oggi, che le altre due forze d'opposizione non condividevano questa nostra linea; noi invece credevamo e crediamo tuttora che questo potesse essere fatto all'insegna di una maggiore trasparenza, di un maggior controllo che così non ci sarà.

Alcune brevissime riflessioni, come dicevo poco fa. Il Presidente della Giunta ci ha letto la lettera del Commissario Ramojno, nella quale diceva di aver già da tempo comunicato le sue intenzioni. Anche qui c'è un qualcosa di misterioso, mi permetta, Presidente, perché il 21 giugno, due giorni fa, il commissario Ramojno diceva - virgolettato, quindi sono sue dichiarazioni - "Giovedì ho avuto un colloquio con il Presidente della Giunta, non so se farò parte del trio, ovviamente le aspettative ci sono.". Allora, o Ramojno non si ricorda quello che ha dichiarato alcuni giorni prima, oppure è successo qualcosa che a noi non è dato sapere. Però un punto interrogativo ci sia permesso di porlo perché due giorni fa Ramojno aveva tutto il piacere di entrare a far parte di questo comitato, oggi ci viene letta una lettera in cui comunica che da tempo aveva dichiarato la sua non intenzione a partecipare.

Brevissimamente sui curricula che ci sono stati dati stamani dal Presidente della Giunta. Apprendiamo che Alberto Arrigoni tornerà ad occuparsi della casa da gioco, abbiamo avuto modo di conoscerlo per i due anni che è stato a capo della gestione straordinaria, quando la gestione è nata e mi ricordo che quanto Arrigoni se ne andò, una delle motivazioni (sono andato a rileggermi oggi alcune dichiarazioni) era quella della mancanza di tempo. Apprendiamo con piacere che Arrigoni ha nuovamente tempo a disposizione, speriamo che ne abbia tanto, per la Casa da gioco di Saint-Vincent!

Sul dr. Tuosto abbiamo letto un lungo curriculum, si è anche occupato di casa da gioco, è stato per 8 mesi commissario nella casa da gioco di Campione, quindi crediamo che un qualcosa possa capire di casa da gioco, di cosa voglia dire amministrare un casinò.

Devo dire in tutta onestà che la terza persona che ci viene sottoposta, dr. Leonardo Gili, ci ha un attimo sorpreso, e guardo voi (DS), riferendomi all'articolo de "La Stampa", permettetemi; credo che in questo caso il giornale abbia abbastanza ragione e dirò il perché. Vediamo intanto che c'è una piccola anomalia nel suo curriculum, in quanto è ben specificato cosa ha fatto dal 1996 in avanti ed è molto vago quanto ha fatto prima.

Abbiamo avuto poco tempo a disposizione, però alcuni amici in Piemonte ci sono e abbiamo raccolto un po' di informazioni; mi pare giusto e corretto prima di votare una persona che uno s'informi.

Abbiamo scoperto che il dr. Gili prima del 1996 faceva il sindacalista CGIL a un livello abbastanza alto, si è occupato anche di cooperative e queste sono tutte quelle righe molto vaghe a cui credo faccia riferimento questo curriculum, niente di male, ma solo per capire e aver ben presente la fisionomia di una persona. Nel 1996, quando è entrato a far parte come Direttore amministrativo di Aiazzone, quest'azienda non navigava in ottime acque, quindi da buon sindacalista la sua prima azione è stata quella di licenziare 100 persone. Non stiamo parlando di 100 o 1.500 persone all'attivo, ma di 165 persone.

La seconda operazione del dr. Gili è stata quella di vendere l'immobile principale di Aiazzone ad un'azienda piemontese, di cui adesso non ho il nome. Alla fine di questa breve esposizione qual è la preoccupazione? Ci auguriamo che questo signore, a cui facciamo gli auguri, come li facciamo agli altri due componenti del nuovo comitato, è che non traduca la sua esperienza di lavoro da Aiazzone al Casinò de la Vallée, perché le cose non andrebbero troppo bene. È un augurio che spero venga condiviso da tutto il Consiglio.

Président La parole au Conseiller Beneforti.

Beneforti (PVA-cU) Non voteremo certamente a favore di questo documento, come non abbiamo votato i precedenti provvedimenti che sono stati presentati, per due motivi fondamentali. Il primo, perché riteniamo che questa non sia la strada per risanare la situazione di crisi in cui è venuta a trovarsi la casa da gioco; il secondo, perché con questo ulteriore provvedimento voi intendete legalizzare la vostra decisione di abbandonare la strada della privatizzazione, da noi da sempre rivendicata.

Volete gestire direttamente il casinò? Fatelo! Ma non potete chiederci di avallare la vostra decisione, perché questa - come ebbi a dire in passato, quando discutevamo di altri provvedimenti - è una decisione che va contro gli interessi della Valle d'Aosta.

Ciò che ci stupisce, Presidente, è che anche il Presidente di Coordinamento con il suo visto abbia legalizzato una situazione che consideriamo insostenibile e inaccettabile, dal momento che per poter giustificare la gestione diretta - perché questa diviene la gestione diretta - della casa da gioco si è fatto di tutto. Si è fatto di tutto per tenere aperto il contenzioso giudiziario con Finoper, e questo non lo dico io, si deduce dalla sentenza del TAR. Infatti in quella sentenza si afferma che non c'è la prova che la Regione volesse troncare a tutti i costi i rapporti con Finoper.

Con ciò non voglio fare il processo alle intenzioni del Presidente Viérin, ma è certo che ci si poteva liberare della Finoper, ma non si è fatto, perché? Perché dopo essersi liberati da Finoper si poteva, e quindi si doveva, riaprire la strada della privatizzazione con altri interlocutori. Ma questo non si voleva, non si vuole oggi, non si vuole per il futuro, e si fa il tentativo, finché è possibile, della gestione diretta. Pertanto riteniamo che il contenzioso giudiziario è stato ed è la giustificazione migliore da parte vostra per realizzare gli obiettivi che vi siete posti.

Certo, la sentenza del TAR ha chiarito molte cose e ha dimostrato che quanto avete raccontato sempre in questa sede sulle difficoltà del contenzioso non era e non è credibile. Lo stesso avvocato Dal Piaz, nel parere da noi richiesto in commissione, ha dimostrato che l'unico interesse di tutta la vicenda non poteva essere che politico. Come lo sarà. Il triumvirato che ci presentate pertanto serve solo a coprire, a mascherare - si doveva cambiare qualcosa - la cattiva gestione che c'è stata al casinò in questi ultimi cinque anni.

Non voglio ripetere ciò che ho detto nei precedenti Consigli quando si è parlato di casinò, ma un avvertimento voglio darvelo. Ricercate le vere cause della crisi che attraversa la casa da gioco, non vi consolate per il fatto che anche gli altri casinò stanno attraversando un brutto periodo; ricordate che il nostro casinò è sempre stato il primo rispetto agli altri tre che sono aperti nel nostro paese, ma lo è stato - e qui non voglio offendere nessuno né polemizzare, e voglio essere compreso - quando certi "capi e capetti", che oggi all'interno della casa da gioco sono stati promossi, erano in sottordine a chi il biscazziere sapeva farlo veramente. Certi "capi e capetti", Presidente, possono essere anche di provata fede politica, ma non sono all'altezza di gestire la casa da gioco e i fatti lo dimostrano!

In occasione dell'approvazione dei precedenti tre provvedimenti: lo statuto, il disciplinare, la legge che prevedeva il triumvirato, avevo posto ai colleghi della maggioranza alcune domande prima che decidessero di approvare quanto viene proposto dalla Giunta; sono convinto che non avete verificato né il poco né il tanto di quello che vi si chiedeva di fare per rendervi conto delle motivazioni per le quali oggi il casinò sta attraversando la crisi che attraversa, crisi che non è da ricondurre alla crisi generale dei casinò, quanto alle particolarità del nostro casinò. Crisi che con il triumvirato che andremo a nominare non risolveremo, anche se qualcuno può avere più esperienza o meno nella vita delle case da gioco.

Pertanto io chiudo e riconfermo che non voteremo questo documento, non ci assumeremo questa responsabilità; siamo per la privatizzazione del casinò e siamo convinti che bisogna eliminare il contenzioso che esiste e tornare a privatizzare il più presto possibile la casa da gioco. Ripeto, non siamo stati eletti qui per fare i biscazzieri, ma siamo stati eletti qui per fare gli amministratori, e vogliamo essere amministratori e non gestori di una casa da gioco.

Président La parole au Conseiller Tibaldi.

Tibaldi (FI) Il 30 giugno rappresenta per la Valle d'Aosta, a nostro avviso, il tramonto definitivo dell'ipotesi o dell'aspettativa di una possibile privatizzazione della Casa da gioco di Saint-Vincent.

Mi fa piacere che il collega Beneforti abbia abbracciato le teorie del liberalismo e quindi anche lui si proclami a nome del suo gruppo fautore della necessità di gestire privatamente la casa da gioco, cosa che invece con la nuova impostazione giuridica contenuta nella legge che recentemente è stata approvata da questo Consiglio, nei confronti della quale ci siamo pronunciati in maniera fermamente contraria, non è più ravvisabile. Il casinò ha imboccato la via dell'ente pubblico economico, strettamente dipendente dall'ente Regione, quindi da un ente politico, soggetto - e stamani la stampa ce ne ha dato ampia conferma - alla più bassa lottizzazione: tre componenti del comitato di gestione corrispondono a tre forze politiche di maggioranza qui rappresentante. Di privatistico non c'è più nulla o non ci sarà più nulla; probabilmente l'interesse è solo di qualche singolo o presente in quest'aula o fuori di quest'aula.

Per quanto riguarda le nomine, non vorrei dilungarmi sulle motivazioni perché sono state ampiamente espresse e anche esposte in occasione della presentazione delle leggi, ma per quanto riguarda le nomine apprendiamo di questi tre nomi, più o meno come abbiamo appreso nel 1994 quando venne istituito il primo commissario. Noi accettammo a scatola chiusa e ci venne proposto Arrigoni. Oggi abbiamo due nomi nuovi e ci viene riproposto il Commissario Arrigoni.

Sugli altri due, al di là degli elementi contenuti nei curricula che ci sono stati consegnati non abbiamo elementi, anche perché stamani il Presidente ci ha fatto dono di questo documento cartaceo e basta, abbiamo preso solo atto!

Per quanto riguarda invece il dr. Arrigoni che la stampa, immagino con una certa fondatezza, dà come candidato alla presidenza di questo comitato in quanto espressione della forza politica di maggioranza relativa, ci terremo ad avere un chiarimento da parte del Presidente della Giunta in merito a un fatto che risale al 1996 e che in quest'aula fu sollevato proprio dal sottoscritto insieme ad un altro collega, relativamente ad una posizione di carattere giudiziario che era addebitabile allo stesso Commissario Arrigoni.

Nella sua qualità di professionista aveva patteggiato una pena in data 4 ottobre 1994, quando già era commissario straordinario, e leggo testualmente:

"Presso la I Sezione penale del Tribunale di Milano in qualità di amministratore di una società privata, società che è poi stata dichiarata fallita per aver falsificato un bilancio di esercizio allo scopo fraudolento di occultare la reale composizione economica della società e di contenere le perdite, al fine di adottare l'adozione di provvedimenti previsti dal Codice civile e comunque al fine di permettere una transazione stragiudiziale del dissesto di un altro gruppo privato".

Ho letto il contenuto di un documento di carattere giudiziario che allora fu oggetto di esame da parte del Consiglio, il Presidente si ricorderà; venne approvata una risoluzione, si verificò la posizione del dr. Arrigoni e dopo qualche mese il dr. Arrigoni ha dato le dimissioni.

Dimissioni che peraltro abbiamo appreso oggi avrebbe dato anche il commissario Ramojno; sono dimissioni spontanee o "spintanee"? Questo non ci è dato saperlo, ma alla luce di quello che ci ha comunicato il collega Collé sarebbe interessante conoscere qualcosa di più!

Presidente, non vorremmo anche relativamente al dibattito a porte chiuse che si è tenuto poc'anzi in merito ad una situazione particolare con rilevanza giudiziaria, quindi anche con ricadute sul ruolo amministrativo ricoperto da un funzionario pubblico, che le condanne diventassero medaglie o titoli di merito! Il Presidente ha il dovere di darci una risposta anche su questo aspetto del curriculum professionale, che rientra in quello che è il candidato, o meglio ricandidato alla presidenza di questo comitato di gestione, organo di vertice del Casinò di Saint-Vincent.

Si dà atto che, dalle ore 17,53, presiede il Vicepresidente Viérin Marco.

Presidente La parola al Vicepresidente La Torre.

La Torre (FA) Il nostro sarà un breve intervento.

Siamo tutti d'accordo sull'importanza che ha la casa da gioco per la Regione Valle d'Aosta, quindi ritengo che questo argomento non debba essere motivo di scontro e mi sembra di intendere che oggi ci sia un clima positivo, quanto meno di confronto, riconoscendo un beneficio da un punto di vista di ognuno di cercare di dare un contributo alla prospettiva su cui si deve indirizzare la regione per sostenere la casa da gioco di Saint-Vincent.

Dicendo questo, riteniamo che la scelta che si porta oggi sia una scelta necessaria e inderogabile, e anche preannunciata per qualche verso, perché, richiamando il programma di questa maggioranza, alla voce casa da gioco si segnalavano due punti precisi: la modifica della legge 88 e l'impegno ad assicurare competitività all'azienda a rispondere con prontezza ed efficienza ai cambiamenti che interessano il settore dei giochi.

Ritengo che questo atto amministrativo sia l'esatta concretizzazione della enunciazione che era stata fatta da questa maggioranza nel programma di inizio legislatura.

Ritengo comunque che sia necessario fare una riflessione, molto breve, per esprimere una piccola preoccupazione sulle difficoltà che incontra in questo momento la nostra casa da gioco in un contesto nazionale difficile, che si vede sempre più confuso per qualche verso per l'inserimento di nuovi giochi, di nuove attrezzature, che diventano concorrenziali anche su un piano di sleale concorrenza perché non definita nell'ambito delle leggi nazionali, e sappiamo che sono in corso modifiche di leggi nazionali. Credo pertanto quindi che questa impostazione che si sta dando di ricercare questa efficienza all'interno della casa da gioco con questo provvedimento abbia la corretta attuazione. Posso comprendere che da parte della minoranza ci siano perplessità, però non credo che, riconoscendo il beneficio della buona volontà comune di tutti per ottenere il migliore risultato, si possa accusare questa maggioranza di un atto di prevaricazione.

Riteniamo quindi che questo sia un atto concreto e corretto, rispettoso di tutto il Consiglio e in tal senso voteremo con estrema tranquillità i tre nomi proposti.

Presidente La parola al Consigliere Curtaz.

Curtaz (PVA-cU) Voglio fare soltanto alcune osservazioni a seguito di quanto ha già detto il collega Beneforti che mi ha preceduto.

Richiamo in quest'occasione una distinzione che mi è cara, ed è la distinzione fra questioni di carattere istituzionale e questioni di carattere politico-amministrativo.

Ho già avuto occasione di ribadire che a mio giudizio sulle questioni istituzionali è dovere della maggioranza coinvolgere nelle decisioni le opposizioni, così come ho avuto modo di sottolineare che sulle questioni politico-amministrative dev'essere la maggioranza che si deve prendere la responsabilità del decidere.

Ci troviamo in questo caso di fronte con tutta evidenza ad una scelta di tipo politico-amministrativo, quindi ritengo che sia dovere e onere della maggioranza decidere quali nomi proporre e quali nomi votare. È quindi una responsabilità che lasciamo tutta alla maggioranza, e come ho già avuto occasione di sottolineare quando discutemmo il testo di legge non apprezzo il discorso del collega Collé, il quale ritiene che la decisione avrebbe dovuto coinvolgere in questo ambito le opposizioni, perché non credo a queste commistioni, non credo che sia compito delle opposizioni accettare un coinvolgimento su questioni politico-amministrative che, seppure di grande rilevanza, devono tenere conto della distinzione di ruoli. Quindi rispetto ad una parte del metodo, cioè che sia la maggioranza a proporre chi sono i tre candidati a queste cariche, non ho nulla da obiettare.

Sono tuttavia perplesso su due questioni, una di carattere minore e una di maggiore importanza. La prima è che mi sarebbe sembrato più corretto - anche se la cosa non è che mi scandalizzi eccessivamente, ne abbiamo viste di peggio quest'anno - che la decisione una volta fatta fosse stata comunicata prima alle forze presenti in questo Consiglio e semmai dopo alla stampa: o la stampa è particolarmente brava e fortunata, cosa che non escludo, oppure abbiamo ancora una volta vissuto quanto meno come Consiglieri d'opposizione questa strana sensazione di leggere prima le notizie su "La Stampa" e poi di saperle per le vie ufficiali in questo Consiglio o appena prima dell'inizio del Consiglio. Mi sembra una questione di stile, che difficilmente qui trova riscontro.

La seconda osservazione, direi di maggiore importanza, riguardo la critica sul metodo è quella adombrata sempre dal quotidiano "La Stampa" su una lottizzazione che sarebbe avvenuta rispetto alla scelta dei tre nomi. E se il metodo era condivisibile quando la maggioranza deve assumersi la responsabilità di decidere, mi sembra invece che sia - se di lottizzazione si tratta - uno dei modi più consueti e odiosi di fare queste scelte. E anche qui mi voglio differenziare da quello che diceva il collega Collé che mi ha preceduto, egli forse per il suo passato democristiano - non è un insulto, è una constatazione - ha una qualche dimestichezza con le lottizzazioni…

Beneforti (fuori microfono) … guarda che ci sono anch'io…

(ilarità dell'assemblea)

Curtaz (PVA-cU) … sì, appunto… è una constatazione sulla dimestichezza con le lottizzazioni… è invece una dimestichezza che non riesco ad acquisire, non solo concretamente perché non ho mai avuto incarichi di governo, ma neanche dal punto di vista astratto perché mi sembra che gli orientamenti e le scelte debbano essere fatti sulla professionalità, sulla managerialità e non sull'appartenenza o sulla simpatia che queste persone hanno nei confronti di questa o di quella forza politica.

E lo dico in tutta onestà basandomi su una presunzione di stampa, perché non ho la pretesa di conoscere né i curricula di queste persone né le loro capacità; quindi rispetto alle scelte soggettive fatte riserveremo il nostro giudizio ai fatti, cioè alla gestione che verrà svolta nei prossimi mesi dal triumvirato.

Fatte queste brevi osservazioni, concludo insistendo su un punto; a mio giudizio anche il metodo che è stato scelto per la nomina smentisce quel finto indirizzo alla privatizzazione che già in sede di approvazione di legge noi avevamo contestato con argomenti giuridici, con argomenti anche di carattere politico, perché avremo un commissariamento, un comitato di persone che rispecchieranno, come forse è normale, ma allora non possiamo parlare di passi verso la privatizzazione, quelle che saranno le volontà della Presidenza della Giunta in primo luogo, della Giunta in secondo luogo, della maggioranza in terzo luogo. E quindi con queste scelte che si vanno a fare, e con questo indirizzo, la casa da gioco rimane ancorata ad una gestione pubblicistica e pesantemente condizionata dagli orientamenti politici della maggioranza regionale.

Si dà atto che, dalle ore 18,00, presiede il Vicepresidente La Torre.

Presidente La parola al Vicepresidente Viérin Marco.

Viérin M. (Aut) Per dovere di cronaca il collega Curtaz ci sollecita sempre giustamente; correttamente però dobbiamo far capire al collega Curtaz che non si può parlare in un modo e razzolare in un altro. Il collega Curtaz dovrebbe ricordarsi che il suo segretario di movimento, ex Assessore Riccarand, nella passata legislatura è stato uno dei fautori di quello che lui ha contestato prima, è stato uno dei fautori anche della modifica sulla legge delle nomine, che ha assegnato alla Giunta la completa possibilità di designazione. Inoltre volevo ricordare al collega Curtaz che i sottoscritti hanno chiesto una rappresentanza di tutto il Consiglio in questo comitato, e non degli uni e degli altri.

Presidente Se nessun altro chiede la parola, dichiaro chiusa la discussione generale.

La parola al Presidente della Giunta, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) Permettez-moi de souligner quelques aspects. Tout d'abord, le fait de réaffirmer des volontés; ce ne sont pas de déclarations, ce sont des volontés que nous avons inscrites au programme de législature. Nous avons en effet affirmé au mois de juin de l'année dernière qu'il s'avérait nécessaire de dépasser la phase provisoire caractérisée par la présence de la gestion extraordinaire et de trouver des solutions définitives à la gestion de la maison de jeu; nous le reconfirmons aujourd'hui.

Nous prenons acte du fait que quelqu'un affirme que nous n'avons pas voulu conclure les pourparlers avec la Finoper. A cet effet, je veux rappeler que nous nous sommes présentés, il y a un an, à cette Assemblée pour conclure la négociation avec Finoper, décision qui n'était pas partagée par toute l'Assemblée. Je me permets donc de rectifier cette affirmation dans le sens que nous n'avons pas pu conclure la négociation. Sur cette base nous pouvons discuter et exprimer nos avis et nos opinions, mais notre volonté était claire.

Egalement le déplacement de tous les moyens, dans le plus bref délai, afin d'atteindre une "gestione privatistica" de la maison de jeu, compte tenu de l'intérêt de la population valdôtaine pour une gestion correcte et économiquement valable, demeure l'un de nos objectifs prioritaires.

En attendant, nous le disions déjà au mois de juin de l'année dernière, la définition et l'issue de la procédure nécessaire à la réalisation de la gestion "privatistica" de la maison de jeu, il est en tout cas nécessaire, vu l'exigence d'une gestion correcte, économiquement efficace et transparente de la maison de jeu, de permettre à la gestion extraordinaire de remplir ses fonctions avec efficacité et dynamisme, et à ce propos il est nécessaire de modifier la loi régionale n° 88/93, pour doter la gestion extraordinaire d'une structure fonctionnelle de gestion, pour rendre les rapports entre la Région et la gestion extraordinaire plus performants et plus directs, et aussi immédiatement quantifiable le rapport coûts-bénéfices pour la Région.

C'est ce que nous avons fait, c'est ce que cette Assemblée a fait avec l'approbation de la loi portant: "Modification de la mesure législative instituant la gestion extraordinaire", c'est ce que nous faisons aujourd'hui avec la nomination des membres du comité de gestion, avec cette nouvelle phase de gestion, qui prendra date à compter du 1er juillet. Nous aurons encore la possibilité non pas sur des prévisions, mais sur un bilan, sur des résultats, de vérifier si nous avons ou moins atteint ces finalités et ces objectifs; de même que quand nous aurons défini le contentieux en cours avec la Finoper, cette Assemblée sera appelée à prendre une décision quant aux perspectives et au futur de la maison de jeu.

Quant aux opinions exprimées par la presse, nous ne pouvons pas accepter que ces opinions nous soient attribuées. Nous sommes dans une démocratie, tout le monde est libre de s'exprimer, il s'assume la responsabilité de ces affirmations.

A ce propos, je partage le regret exprimé par M. Curtaz, c'est aussi notre regret, et nous pouvons l'assurer que nous faisons toujours le possible pour éviter qu'il y ait cette contradiction entre la nécessité de présenter d'abord à cette Assemblée nos décisions et l'information qui doit être donnée à la presse. Souvent, et vous le savez mieux que moi, ce propos est un v?u pieux en Vallée d'Aoste, presque impossible à réaliser. Je peux néanmoins vous assurer que les candidats que le Gouvernement vous a présentés, ont été choisis sur la base d'un jugement portant sur leur compétence et expérience professionnelle. C'est le critère que nous avons suivi pour la présentation de ces candidatures. Les interprétations sont libres, la diétrologie aussi et tout le monde peut en faire l'usage qu'il veut.

Vu que la famille royale d'Angleterre est toujours à la une, je pourrais également citer leur devise "honni soit qui mal y pense".

Enfin, pour la question soulevée par M. Tibaldi, nous avons déjà eu l'occasion d'y répondre; suite à une initiative ponctuelle de M. Tibaldi nous avions présenté un rapport. A notre connaissance la suite de ces événements a été positive, parce qu'il y a eu non-lieu et donc le problème c'est conclu positivement pour M. Arrigoni. En tout cas, si M. Tibaldi le désire, je lui fournirai des compléments d'information supplémentaire pour qu'il puisse disposer de tous les éléments nécessaires à ce propos.

Si dà atto che, dalle ore 18,09, presiede il Presidente Louvin.

Président Nous devons procéder maintenant à l'élection des membres du comité de gestion de la gestion extraordinaire de la maison de jeu; y a-t-il d'objections à ce que la votation ait lieu aux bancs des Conseillers?

La parole au Conseiller Tibaldi, sur les procédures d'élection.

Tibaldi (FI) Sulle procedure di elezioni chiederei che la votazione avvenga in cabina.

Président Il est de votre droit, aux termes de l'article 43 du Règlement interne, par conséquent les fiches seront distribuées par le Conseiller secrétaire directement aux Conseillers dans la cabine de vote.

Pour ce qui est de la procédure, nous allons procéder par votation secrète à l'élection des membres du comité de gestion et ensuite par votation sur l'ensemble de la délibération.

Je rappelle la proposition formulée par le Président du Gouvernement dans les personnes de Arrigoni Alberto, Tuosto Domenico, Gili Leonardo.

Conseillers présents: 34

Votants: 29

Suffrages exprimés: 28

Bulletins nuls: 1

Bulletins blancs: 4

Abstentions: 1 (Curtaz)

Voix obtenues:

Arrigoni Alberto: 22

Gili Leonardo: 21

Tuosto Domenico: 24

Consigliere Segretario (fuori microfono) … hai detto mi astengo, non hai detto non partecipo…

Président Laissez terminer la proclamation… je proclame par conséquent élu en qualité de membre du comité de gestion de la gestion extraordinaire de la maison de jeu de Saint-Vincent les candidats Arrigoni Alberto, Tuosto Domenico et Gili Leonardo.

La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (PVA-cU) Ho dichiarato di astenermi dal voto, che coincide con il non partecipare al voto, come non ho partecipato al voto.

Presidente Il Consigliere Segretario ha registrato una dichiarazione di astensione, sono due figure diverse.

Curtaz (PVA-cU) Se mi chiarite dal punto di vista etimologico che differenza c'è fra non partecipare al voto e astenersi dal voto, imparo qualcosa di nuovo oggi!

Presidente Rimetterei, collega Curtaz, questa discussione ad un approfondimento; siccome il problema si è già posto recentemente per altre fattispecie, ci sono forse sotto il profilo regolamentare delle cose da chiarire, però agli effetti della registrazione di questa votazione prendo atto di quanto mi è stato riferito dalla segreteria della Presidenza del Consiglio.

Conseillers présents: 34

Votants: 29

Suffrages exprimés: 28

Bulletins nuls: 1

Bulletins blancs: 4

Voix obtenues:

Arrigoni Alberto: 22

Gili Leonardo: 21

Tuosto Domenico: 24

Si dà atto che i Consiglieri Beneforti, Curtaz, Frassy, Squarzino Secondina e Tibaldi, presenti in aula, dichiarano di non partecipare alla votazione.

Je soumets au vote la délibération dans son ensemble.

Deliberazione Il Consiglio

Richiamata la legge regionale 21 dicembre 1993, n. 88, come modificata dalla legge regionale 7 giugno 1999, n. 13, recante "Modifiche alla legge regionale 21 dicembre 1993, n. 88 (Istituzione della Gestione straordinaria per l'esercizio della Casa da gioco di Saint-Vincent)";

Richiamato in particolare l'articolo 3, comma 1, (Comitato di gestione) della citata legge regionale, il quale stabilisce che la Gestione straordinaria regionale è amministrata da un Comitato di gestione composto da tre membri;

Richiamato altresì l'articolo 4 (Nomina del Comitato di gestione) della citata legge regionale, il quale prevede che i componenti del Comitato di gestione sono nominati dal Consiglio regionale su proposta della Giunta, in deroga a quanto previsto dalla legge regionale 10 aprile 1997, n. 11 (Disciplina delle nomine e delle designazioni di competenza regionale) e che il compenso dei componenti del Comitato di gestione è stabilito dal Consiglio regionale su proposta della Giunta, in misura non superiore all'ottanta per cento dell'indennità lorda corrisposta, ai sensi dell'articolo 5, comma 6, della legge regionale 21 agosto 1995, n. 33, agli Assessori regionali che non fanno parte del Consiglio regionale;

Considerato che ai sensi dell'articolo 4, comma 4, della legge regionale citata il Comitato di gestione può delegare, nel rispetto dello statuto, le proprie attribuzioni ad uno o più dei suoi componenti determinando i limiti della delega;

Considerato altresì che l'articolo 5 della legge regionale citata dispone che nella sua prima riunione il Comitato di gestione nomina al suo interno il Presidente e ne definisce l'ulteriore emolumento specificamente connesso alla carica, in misura tale che l'emolumento complessivo corrisposto al Presidente non sia in ogni caso superiore all'indennità lorda corrisposta, dell'articolo 5, comma 6, della legge regionale 21 agosto 1995, n. 33, agli Assessori regionali che non fanno parte del Consiglio regionale;

Precisato che i compensi ed i rimborsi delle spese sostenute per l'esercizio dell'incarico spettanti ai componenti del Comitato di gestione, saranno corrisposti a carico della Gestione straordinaria regionale;

Visto l'articolo 5bis della legge regionale citata che dispone in ordine ai requisiti di professionalità dei componenti del Comitato di gestione e del Presidente;

Ravvisata pertanto l'opportunità di procedere alla nomina dei componenti del Comitato di gestione;

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 2 in data 11 gennaio 1999 concernente l'approvazione del bilancio di gestione per l'anno 1999 e per il triennio 1999/2001, con attribuzione alle strutture dirigenziali di quote di bilancio e degli obiettivi gestionali correlati e di disposizioni applicative;

Visto l'articolo 8 del Decreto legislativo 22 aprile 1994, n. 320, come modificato dall'articolo 1 del Decreto legislativo 16 febbraio 1998, n. 44, in ordine alla sottoposizione dell'atto a controllo;

Visto il parere favorevole rilasciato dal Capo di Gabinetto della Presidenza della Giunta, ai sensi del combinato disposto degli articoli 13, comma 1, lettera e) e 59, comma 2 della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45, sulla legittimità della presente deliberazione;

Delibera

1) di nominare i componenti del Comitato di gestione della Gestione straordinaria della Casa da gioco di Saint-Vincent, di cui all'articolo 3 della legge regionale 21 dicembre 1993, n. 88, così come modificata dalla legge regionale 7 giugno 1999, n. 13 recante "Modifiche alla legge regionale 21 dicembre 1993, n. 88 (Istituzione della Gestione straordinaria per l'esercizio della Casa da gioco di Saint-Vincent)", nelle persone di

a) Arrigoni Alberto, nato a Varese il 14 marzo 1945, residente a Milano, V.le Piceno, 19;

b) Gili Leonardo, nato a Villarboit (VC) il 23 marzo 1949, residente a Villarboit (VC), Via G. Marconi, 5;

c) Tuosto Domenico, nato a Postumia il 17 novembre 1935 e residente in San Fermo della Battaglia, Via Mons. A. Valli n. 4/C;

2) di stabilire, ai sensi dell'articolo 4, comma 2, della citata legge regionale, il compenso dei componenti del Comitato di gestione nella misura del sessanta per cento dell'indennità lorda corrisposta, ai sensi dell'articolo 5, comma 6, della legge regionale 21 agosto 1995, n. 33, agli Assessori regionali che non fanno parte del Consiglio regionale, oltre al rimborso delle spese sostenute per l'esercizio dell'incarico, regolarmente documentate;

3) di dare atto che alla nomina del Presidente del Comitato di gestione provvederà, ai sensi dell'articolo 5 della citata legge regionale, il Comitato medesimo, nella sua prima riunione;

4) di stabilire che nei limiti di quanto previsto dall'articolo 4, comma 2, della citata legge regionale, il compenso di ciascun componente del Comitato di cui al precedente punto 2), potrà essere determinato dalla Giunta regionale, su proposta del Comitato medesimo e tenuto conto delle deleghe attribuite ai sensi dell'articolo 4, comma 4;

5) di dare atto che i compensi ed i rimborsi delle spese di cui ai precedenti punti 2), 3) e 4), saranno corrisposti a carico della Gestione straordinaria regionale.

Je rappelle qu'il y a un amendement présenté par le Président du Gouvernement, dont je donne la lecture:

Emendamento al punto 4 della proposta di deliberazione del Consiglio regionale:

"4) di stabilire che nei limiti di quanto previsto dall'articolo 4, comma 2, della citata legge regionale, sarà facoltà della Giunta regionale integrare il compenso di ciascun componente del Comitato, su proposta del Comitato medesimo e tenuto conto delle deleghe attribuite ai sensi dell'articolo 4, comma 4;".

Y a-t-il objection à ce qu'on mette en votation la délibération telle qu'elle découle par l'amendement présenté par le Président du Gouvernement? Si personne ne formule d'objections, je soumets au vote la délibération avec l'amendement présenté par le Président Viérin.

La parole à la Conseillère Squarzino Secondina pour déclaration de vote.

Squarzino (PVA-cU) Dichiaro di votare contro questa delibera e dichiaro anche che non ho partecipato alla precedente votazione. Quindi non ho contribuito a scegliere le persone che sono state indicate qui e sono uscita dall'aula.

Président Cela est noté pour le procès-verbal.

Je soumets au vote la délibération avec l'amendement présenté par le Président Viérin:

Conseillers présents: 34

Votants: 29

Pour: 24

Contre: 5

Abstentions: 5 (Collé, Comé, Lanièce, Marguerettaz, Viérin M.)

Le Conseil approuve.