Oggetto del Consiglio n. 682 del 9 giugno 1999 - Resoconto
SÉANCE DU 9 JUIN 1999 (APRÈS-MIDI)
OGGETTO N. 682/XI Risultati della ricerca su prospettive, sviluppo e promozione del turismo alpino commissionato al CISET. (Interpellanza)
Interpellanza Preso atto della deliberazione 2704/97 avente come oggetto l'incarico al CISET per l'effettuazione di una ricerca su prospettive, sviluppo e promozione del turismo Alpino;
Rilevato che nell'allegato disciplinare, all'articolo 2 viene stabilito in un anno la durata dell'incarico;
Richiamate le dichiarazioni del 24 settembre 1997 fatte dall'allora Assessore al Turismo in occasione di un dibattito su un'interpellanza legata a problemi turistici;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore al Turismo per sapere:
1) quali sono le principali indicazioni della ricerca commissionata;
2) a otto mesi dalla presentazione dello studio, sulla base delle indicazioni dallo stesso fornite, quali concrete iniziative sono state intraprese dall'Assessorato;
3) se la Giunta regionale ha ritenuto o ritiene di commissionare ulteriori fasi di ricerca alla stessa CISET, così come evidenziato al primo capoverso dell'art. 2 della convenzione.
F.to: Collé - Comé - Marguerettaz - Lanièce
Président La parole au Conseiller Collé.
Collé (Aut) Intanto partirò con il dire che abbiamo fatto quest'interpellanza anche perché alcuni mesi fa avevo fatto una richiesta al dirigente dell'Assessorato per avere alcuni dati e questi dati non sono pervenuti, non è pervenuta nessuna risposta per cui in qualche modo sono stato costretto a portare per l'ennesima volta un problema legato al turismo in quest'aula.
Nel 1997 la Giunta regionale con delibera n. 2704 ha dato incarico al CISET per andare ad effettuare una ricerca sulle prospettive del turismo in Valle d'Aosta, una delibera molto complessa che vede analizzare tutte quelle che dovranno essere le prospettive che il CISET doveva dare alla Regione per andare a trovare soluzione ai problemi che più volte in quest'aula, ma non solo, sono stati evidenziati, quindi c'era, nel momento in cui è stato dato quest'incarico, anche da parte del Governo regionale la sensazione che non tutto in campo turistico andava bene in Valle d'Aosta.
Lo studio doveva effettuarsi in più fasi, l'incarico di cui la delibera n. 2704 è oggetto, è per la prima fase; un incarico che doveva terminare in tutte le sue parti nel settembre del 1988, incarico, non va sottovalutato, che è costato alle casse regionali 297 milioni di lire.
Ho richiamato anche nell'interpellanza alcune dichiarazioni che sono state fatte all'epoca dall'Assessore al turismo e le ho volute ricordare perché noi già in quell'occasione, quindi il 24 settembre 1997, ci eravamo dimostrati un po' preoccupati perché non si trattava del primo incarico in campo turistico dato ad una società; avevamo visto in modo particolare nella scorsa legislatura le analisi portate avanti dallo studio commissionato alla Rubierre e non voglio tornarci sopra, quindi chiedevamo delucidazioni in merito. L'Assessore ci tranquillizzava dicendo che questa sarebbe stata sicuramente una consulenza seria, che ci si era rivolti a quest'istituzione per dare risposta a quale tipo di promozione fare, dove andare, quali saloni scegliere, che tipo di azione portare avanti, quale messaggio proiettare all'esterno e tutta un'altra serie di considerazioni. L'Assessore ci diceva anche: "Non ci siamo rivolti ad un'agenzia qualunque perché un'agenzia qualunque che magari attacca l'asino dove vuole il padrone non ci serve; a noi serve avere un'istituzione seria che ci possa dare garanzia, obiettività…" eccetera.
Credo che a distanza di due anni sia giusto fare un consuntivo e capire cosa questi Signori hanno detto, cosa propongono alla Valle d'Aosta per trovare delle soluzioni ai problemi che attanagliano il turismo, quindi con quest'interpellanza chiediamo quali sono le indicazioni dalla ricerca commissionata.
È vero che ieri c'è stato un convegno a Saint-Vincent al quale abbiamo partecipato e dove abbiamo sentito a grandi linee alcune delle segnalazioni che in questo risultato non abbiamo ancora, ci auguriamo che al più presto arrivino, però per quello che abbiamo sentito ieri non ci sono stati dei grossi segnali e soprattutto non abbiamo sentito grosse indicazioni.
Chiediamo all'Assessore se gentilmente vuole farci presente in linea di massima quali possono essere queste indicazioni e se - i tempi citati in delibera dovevano essere quelli di settembre 1998, siamo a giugno 1999 - questo studio è stato presentato a settembre, se da settembre ad oggi già alcune di queste indicazioni sono state prese in considerazione dall'Amministrazione regionale, quindi se un qualcosa in questo senso si è già mosso.
Vorremmo anche sapere, così come al punto c) dell'interpellanza, se da parte della Giunta si intende proseguire con la collaborazione del CISET. Chiediamo questo perché nell'allegato alla delibera n. 2704, all'articolo 2 si dice che le ulteriori fasi di ricerca che si riterrà opportuno effettuare successivamente dovranno formare oggetto di ulteriori specifici accordi, quindi chiediamo se è intenzione dell'Amministrazione regionale proseguire questo tipo di collaborazione se quanto fino ad oggi è stato il lavoro di questa società è soddisfacente per l'Amministrazione e quindi se ci sarà un prosieguo nei lavori.
Président La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Lavoyer.
Lavoyer (FA) Mi sembra doveroso fare subito una premessa per evitare eventuali polemiche; diciamo che è casuale il fatto che il convegno si sia svolto il giorno prima del dibattito in Consiglio di quest'argomento.
Visto che il Consigliere Comé ieri ha partecipato ai lavori del convegno, penso che il punto n. 1 dell'interpellanza sia già stato esaudito dall'esposizione che ieri la ricercatrice del CISET ha fatto durante la giornata di lavoro.
Per quanto attiene invece il secondo punto, si può dire che sulla base di quanto emerso dalle indagini svolte, sono state definite alcune possibili azioni e linee di intervento che possiamo così sintetizzare: la riorganizzazione del sistema locale di offerta turistica, sia a livello di località che di comprensorio di Regione; la differenziazione dell'offerta turistica regionale per segmento obiettivo attraverso una chiara definizione delle aree di "business" e linee di prodotto da sviluppare a livello locale e regionale; la ridefinizione delle politiche d'immagine della Regione, dei comprensori, delle località per segmento obiettivo; la gestione dell'accessibilità del prodotto valdostano attraverso la riorganizzazione del processo di diffusione dell'informazione sui prodotti turistici regionali prima, durante e dopo il soggiorno e riorganizzazione dei momenti di contatto fra cliente e operatore turistico prima, durante e dopo l'esperienza Valle d'Aosta.
Nell'ambito delle azioni di cui sopra, al fine di dare maggiore concretezza all'indagine, sono state individuate una serie di priorità d'intervento che spaziano dall'attività di promozione e comunicazione ai trasporti, dalla formazione degli operatori turistici al traffico, dalla qualificazione del ricettivo all'organizzazione di servizi turistici e dalle politiche di prezzo all'organizzazione di eventi e manifestazioni.
Di particolare rilevanza appaiono le indicazioni relative alla necessità di pervenire ad una differenziazione dell'offerta turistica regionale per segmento obiettivo con lo scopo di rendere l'offerta stessa meglio in grado di reagire alle effettive esigenze della domanda e alle sempre più rapide mutazioni del mercato nazionale ed internazionale. Oltre ad individuare i segmenti obiettivo ritenuti maggiormente idonei alla specifica situazione della Regione, lo studio sottolinea come il conseguimento di un elevato consenso e di uno stretto coordinamento operativo fra il pubblico e il privato, tanto a livello regionale che locale, vadano considerati presupposti imprescindibili per il successo dei relativi interventi.
Per quanto riguarda il concreto utilizzo delle indicazioni sopra esposte scaturite dalle indagini, di esse l'assessorato già sta tenendo ampiamente conto nell'ambito della propria attività che non a caso tende sempre più a caratterizzarsi da un lato per il sistematico coinvolgimento degli operatori turistici pubblici e privati della Regione nell'elaborazione delle strategie promozionali, d'incentivo e di organizzazione del settore e dall'altro per il perseguimento di una sempre maggiore integrazione tra i comparti del turismo, del commercio, dei trasporti, uno degli elementi di criticità evidenziati anche ieri.
In merito, infine, alle ipotesi di commissionare ulteriori fasi di ricerca al CISET, va considerato che sulla base della proposta a suo tempo formulata dal CISET stesso, tali fasi riguardano in larga misura aspetti legati all'elaborazione e commercializzazione di nuovi prodotti turistici.
Il che postula che vengano nel frattempo sciolti alcuni nodi relativi alla nuova organizzazione turistica della Regione con una più precisa ripartizione dei ruoli fra le varie componenti dell'offerta e l'eventuale individuazione di nuove strutture di promozione e vendita, quindi allo stato attuale la Giunta non prevede di commissionare ulteriori fasi di ricerca alla stessa CISET.
Ancora un'annotazione: in merito al fatto della documentazione richiesta a breve ci sarà una sintesi che verrà distribuita ai consiglieri. Si riteneva opportuna prima ufficializzare la richiesta stessa, presentarla, il convegno di ieri è stata - secondo noi - l'occasione idonea da parte dei ricercatori.
Président La parole au Conseiller Collé.
Collé (Aut) Ancora una volta mi trovo in grossa difficoltà, grossa grossa, ma davvero. Non so ieri chi era presente a Saint-Vincent se ha fatto attenzione a quanto ci è stato detto da questi eminenti professori, così come sono stati decantati alcuni anni fa, queste persone serie, allora non voglio fare polemica, però adesso mi andrò a fare una ricerca sugli studi che sono stati fatti in Valle d'Aosta sul problema turistico; sono curioso di andare a verificare quante di quelle soluzioni perché poi non sono soluzioni, ma questi Signori cosa hanno fatto?
Hanno intervistato alcuni dei nostri albergatori, hanno intervistato telefonicamente 4.200 italiani, hanno intervistato 3 o 5 "tour operators" italiani e da tutto questo sono nate alcune, chiamiamole così, indicazioni su quello che può essere visto come visione generale il futuro del turismo.
Cosa ci dicono? Intanto hanno fatto una premessa. La prima cosa che ha detto la professoressa - non so il suo nome - ieri è stata: "Io non vi darò risposte ai vostri mali e questo è il primo punto su cui dobbiamo chiarirci".
Nel 1997 facciamo una delibera, affidiamo una consulenza a questa società che collabora con l'Università Ca' Foscari di Venezia affinché questi Signori andassero io credo - ma questo è emerso anche nel dibattito che c'è stato e dalle parole che l'Assessore Agnesod aveva detto due anni fa - ad analizzare la situazione turistica in Valle d'Aosta e ci segnalassero dove avevamo sbagliato, dove stiamo sbagliando e quale strada dobbiamo intraprendere. Non è così. Loro come premessa ci dicono che non possono darci risposta ai nostri mali, ma vanno a fare tutta un'indagine per telefono a 4.200 italiani sui turisti pentiti, su quelli potenziali, su quelli non potenziali, vanno a sentire i nostri albergatori e da qui nascono tutta una serie di considerazioni alcune delle quali cozzano fra di loro, purtroppo non abbiamo ancora sottomano questo studio, ma quando lo avremo potrete verificare quanto vi sto dicendo.
Obiettivamente ritorno a dire quanto avevo già detto alcuni anni fa sullo studio commissionato alla Rubierre…
(interruzione dell'Assessore Agnesod, fuori microfono)
… non direttamente dall'Amministrazione regionale, ma dalla Fondazione per il turismo che va ricordato, Assessore Agnesod, non è un ente con sede legale in Calabria, ma con sede a Châtillon; adesso abbiamo letto sui giornali che dovrà essere commissariata dalla Regione, quindi credo che una qualche attinenza con l'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta ce l'abbia.
Siamo ancora una volta un po' preoccupati; è vero che ormai con un bilancio di 2.000 miliardi i 300 milioni dati alla CISET fanno sorridere molti, probabilmente ormai anche la nostra testa viaggia su questi sistemi per cui iniziative solo per 300 milioni non ci interessano.
Il problema è che qui due anni fa erano 120, oggi sono 300, andremo a verificare quanti erano per gli altri studi fatti e soprattutto credo che se andiamo a verificare cosa dicevano i vari studi nei vari anni, un 70-80 percento di cose vengono dette da tutti questi studi. Questo è il dramma: che andiamo a pagare della gente per dirci le cose che ci sentiamo dire da anni! E questo ci lascia molto, molto perplessi.
Per il momento non voglio aggiungere altro in attesa di avere tutte quelle indicazioni per scritto che il CISET ci doveva dare; per certi versi prendiamo atto con soddisfazione che la Giunta dice stop, nel senso che se non altro ci si è accorti che forse si è fatta una cosa sbagliata, che ancora una volta si è dato in mano a della gente che forse non aveva le capacità o non so per quali altri motivi, ma il problema è che oggi la Giunta regionale dice stop, che forse noi due anni fa non avevamo tutti i torti nel dire che questa non era la strada più giusta e aspettiamo che in campo turistico ci si muova in altre direzioni.
Andremo ad analizzare quanto è stato detto ieri nel convegno di Saint-Vincent su tutti i progetti prospettati, sui 7-8 progetti che ieri sono stati illustrati e naturalmente ritorneremo su quest'aspetto che riteniamo fondamentale per la nostra Valle.