Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 671 del 9 giugno 1999 - Resoconto

SÉANCE DU 9 JUIN 1999 (MATIN)

OGGETTO N. 671/XI Presunti ritardi nell'applicazione della legge regionale concernente il regime del canone di locazione dei beni immobili di proprietà regionale utilizzati da imprese industriali e da cooperative di produzione e lavoro. (Interrogazione)

Interrogazione Preso atto del contenuto della legge regionale n. 1 del 14.1.1998 (Regime del canone di locazione dei beni immobili di proprietà regionale utilizzati da imprese industriali e da cooperative di produzione e lavoro);

Appreso che la Giunta regionale non avrebbe dato ancora attuazione alle previsioni di legge;

Ritenuto opportuno ottenere chiarimenti su ritardi non privi di conseguenze negative per le imprese e le cooperative interessate;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore competente per sapere:

1) quali sono le cause dei lamentati ritardi nell'applicazione della normativa citata;

2) se si intende rimediare con sollecitudine provvedendo ad attuare le norme di legge.

F.to: Curtaz - Squarzino Secondina

Président La parole à l'Assesseur à l'industrie, à l'artisanat et à l'énergie, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE) Per quanto riguarda il primo quesito, le cause dei ritardi, va ricordato come la legge in questione all'articolo 4 preveda l'adeguamento dei canoni di locazione o delle indennità da corrispondere all'Amministrazione regionale da parte d'imprese industriali e di cooperative di produzione e lavoro per la cessione d'immobili di proprietà regionale entro sei mesi - questo è il termine - dall'entrata in vigore della stessa legge. La legge era entrata in vigore a gennaio 1998.

Nonostante l'istruttoria delle pratiche sia stata da tempo avviata, non è stato possibile a tutt'oggi pervenire al previsto adeguamento fondamentalmente a causa del manifestarsi di due ordini di problemi attinenti all'organizzazione da una parte e alle intrinseche difficoltà dall'altra di applicazione del dettato normativo la cui attuazione si è rivelata più complessa di quanto non appaia ad una valutazione sommaria.

Quanto al primo aspetto occorre tenere presente che la struttura del Dipartimento legislativo e legale competente in ordine alla redazione dei contratti ha conosciuto nel periodo considerato e in quello immediatamente precedente vicende che hanno rallentato il disbrigo ottimale delle pratiche e in particolare di quelle relative alle locazioni industriali.

Bisogna infatti tenere conto che ci siamo trovati l'anno scorso all'avvio della nuova legislatura con le conseguenti questioni legate alla messa in fase dei mutamenti organizzativi connessi; che dal mese di agosto 1998, a seguito del pensionamento del precedente coordinatore, che aveva una conoscenza approfondita del settore e della complessità di ciascuna pratica relativa alle locazioni ad imprese industriali, pensionamento intervenuto a fine giugno dello scorso anno, il Dipartimento è retto da un dirigente, quindi da un nuovo coordinatore che non aveva in precedenza alcuna conoscenza specifica della situazione esistente.

Inoltre, l'assestamento organizzativo del Servizio attività contrattuali e patrimoniali ha influenzato il funzionamento degli uffici. La situazione descritta ha forzatamente inciso sulla produttività della struttura e soltanto ora il personale ha acquisito le competenze specifiche e l'esperienza sufficiente per portare a compimento in modo proficuo il processo di adeguamento dei contratti.

Sempre in relazione all'assetto organizzativo, ma in una dimensione di macrostruttura, bisogna poi considerare che la definizione dei procedimenti implica il coinvolgimento di una pluralità di unità operative fra loro indipendenti rispetto alle quali il Servizio attività contrattuali e patrimoniali funge da collettore in presenza di meccanismi di coordinamento molto complessi e laboriosi.

Per quanto attiene poi alle difficoltà connesse all'applicazione del testo normativo in sé considerato, si osserva che l'attuazione della norma presuppone il compimento di numerose attività che riguardano in particolare: l'individuazione concreta dell'ambito di applicazione soggettivo, l'applicazione della normativa alle imprese che hanno in corso un contenzioso con l'Amministrazione, la quantificazione dei debiti e dei crediti dell'Amministrazione, la definizione delle modalità di pagamento dei canoni e/o delle indennità e della loro rateizzazione, la possibilità di compensare debiti e crediti, l'applicazione degli interessi, la definizione dei contenuti e delle garanzie a tutela dei crediti.

L'espletamento di tale attività richiede nel complesso uno sforzo rilevante; alcune di esse implicano infatti una conoscenza approfondita delle singole pratiche fortemente disomogenee fra loro, altre invece conseguono a uno studio d'istituti giuridici di non facile comprensione.

Come si intende ovviare a questo stato di cose? Nonostante le difficoltà esposte, che hanno ostacolato la celere definizione delle diverse istruttorie, molte delle attività descritte sono già state effettuate; più precisamente si è provveduto ad individuare i criteri generali di applicazione della legge, individuare i beneficiari, determinare i canoni di locazione per ciascun immobile, classificare gli aventi diritto in gruppi omogenei, predisporre per ogni bene una scheda contenente i dati fondamentali, infine determinare la situazione dei pagamenti effettuati. Dall'analisi emerge riassuntivamente che una parte rilevante del lavoro istruttorio è stata compiuta, devono ancora essere oggetto di approfondimento alcuni aspetti finanziari e giuridici il cui esame è già stato avviato, al termine del quale potrà addivenirsi all'adeguamento dei contratti e quindi dei canoni.

Si stima infine che i tempi necessari per attuare compiutamente il dettato normativo, ipotizzando una normale attività degli uffici e un'attenzione prioritaria al settore e considerando alcuni problemi interpretativi, siano nell'ordine del semestre. In sostanza il processo potrà ritenersi concluso entro la fine dell'anno corrente.

Président La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (PVA-cU) La risposta dell'Assessore è stata dal punto di vista formale direi corretta ed ineccepibile, quindi sotto il profilo formale del rapporto istituzionale sottostante all'interrogazione non ho nessun rilievo da fare.

Credo di poter essere assai meno soddisfatto del merito, del contenuto della risposta perché la legge, come ricordava l'Assessore, prevedeva delle modalità di attuazione da realizzare entro sei mesi dall'entrata in vigore. Siamo ormai a un anno e mezzo e apprendiamo che per dei problemi di carattere organizzativo e per intrinseche difficoltà di applicazione della legge siamo ancora in una fase di avvio di quest'applicazione della legge.

Anche se l'Assessore è stato bravo a condire queste difficoltà con una serie di dati che facevano anche un po' impressione a leggerli uno dietro l'altro con gli adempimenti, ma forse se l'Assessore avesse aggiunto a questi dati il numero delle imprese potenzialmente interessate che credo, non conoscendo il dato, siano dell'ordine al massimo di qualche decina, scopriremmo che questo grosso lavoro tanto grande non è e che avremmo dovuto avere delle applicazioni concrete già da tempo.

Prendo atto comunque che della cosa ci si sta occupando e che ci vorranno ancora alcuni mesi per applicare definitivamente la normativa. In fin dei conti lo scopo dell'interrogazione era quello di sollecitare l'assessorato e quindi sotto questo profilo mi posso ritenere moderatamente soddisfatto.