Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 3119 del 9 aprile 1998 - Resoconto

SEDUTA POMERIDIANA DEL 10 APRILE 1998

OGGETTO N. 3119/X Discussione dei disegni di legge relativi al rendiconto e all'assestamento di bilancio.

Presidente Ha chiesto la parola il relatore, Consigliere Borre.

Borre (UV) Dovrebbe essere l'ultima relazione, per questa legislatura, del Consigliere Borre. Non credo possa essere trascurato il fatto che la Giunta abbia ritenuto più corretto non lasciare in eredità al Consiglio regionale della prossima legislatura il conto consuntivo e l'assestamento del bilancio di questa maggioranza. È un atto di responsabilità, mentre l'assenza dall'altra parte mi sembra non sia grande atto di responsabilità e vorrei anche che a volte la stampa questo lo dicesse, invece di dire solo che abbiamo agito male negli ultimi tempi...

Parisi (fuori microfono)... basta che ci siete voi...

Borre (UV) Alle proposte e ai programmi del bilancio preventivo, è corretto ed è responsabile rispondere con il documento consuntivo, la verifica degli impegni assunti.

Il conto consuntivo per l'esercizio finanziario ?97 chiude con un avanzo contabile di 262.707.907.437 lire, comprensivo di economie tecniche per lire 20 miliardi, costituite da fondi statali accertati e non impegnati a fine ?97.

Queste sono economie di spesa e saranno dunque riscritte sul bilancio di previsione dell'esercizio ?98 con la legge di assestamento del bilancio stesso.

A conferma di una sapiente funzione di stimolo nel sistema economico valdostano, si può comunque notare con soddisfazione che l'Amministrazione regionale ha saputo - per quanto le fosse possibile - utilizzare appieno la propria capacità di spesa e dunque di intervento. È così che si è giunti ad un disavanzo di competenza di quasi 40 miliardi.

Le entrate di competenza del ?97 mostrano un andamento positivo e al netto delle partite di giro registrano un aumento del 3,65 percento rispetto al ?96. Tutte le varie tipologie di entrate, accertate a fine anno, dal titolo I al titolo IV, confermano in modo notevole le previsioni definitive; l'unico titolo che mostra delle risultanze negative nel raffronto fra accertamenti finali e previsioni, è costituito dalle entrate derivanti da mutui, da prestiti e da altre operazioni creditizie, 25 percento.

Questo fatto, altamente positivo, è da mettere in evidenza per i molteplici benefici che comporta soprattutto per il futuro, dato che il ricorso all'indebitamento è stato solo di 1/4 rispetto alle previsioni e che i rispettivi oneri di ammortamento saranno decisamente inferiori, vi saranno per il futuro in bilancio maggiori risorse disponibili per un utilizzo più proficuo e produttivo.

Dall'altro lato si può verificare che nel ?97 la percentuale di risorse impegnate è diminuita di circa 1 punto in percentuale, passando da quasi 89 all'88,18.

La gestione dei residui attivi e passivi riveste sempre maggiore importanza sia in termini quantitativi che qualitativi, cioè di funzionamento di processi burocratici ed amministrativi.

Per quanto riguarda i residui passivi, è necessario notare una persistente difficoltà che le competenti strutture regionali incontrano nello spendere le risorse disponibili. Molteplici sono i motivi che hanno portato a quest'inefficienza: la complessità delle procedure concorsuali e l'allungamento dei tempi di esecuzione dei lavori e delle forniture, i problemi dovuti alla complessità delle procedure di spesa che molte volte sono condizionati da adempimenti non di competenza regionale e sui quali l'Amministrazione regionale non può intervenire. Vi sono notevoli difficoltà interpretative di nuove norme soprattutto per gli appalti. Vi è infine il problema intrinseco del sistema gestionale, dello scarso utilizzo delle possibilità offerte dalla gestione del bilancio pluriennale per programmare gli interventi futuri. A conferma dell'allungamento dei tempi che devono trascorrere fra quando si impegnano i soldi e quando si realizza la spesa, basta osservare l'ammontare dei residui passivi dei passati esercizi che risultano ancora da pagare alla fine del ?97.

I residui passivi hanno un notevole impatto sulle somme impegnate nella finanza locale, nei settori del territorio e tutela dell'ambiente, sviluppo economico e spese di funzionamento.

L'unica cosa da sottolineare dal lato dei residui attivi è invece l'aumento delle somme ancora dovute alla Regione che passano da 230 miliardi a fine ?96 a 326 miliardi a fine ?97, rilevando le difficoltà che la Regione riscontra un po' in tutti i settori nella riscossione dei propri crediti anche a causa delle tecniche di contenimento dei trasferimenti finanziari da parte dello Stato.

Nel corso del ?97 il totale della spesa impegnata al netto dei prestiti rimborsabili e della contabilità speciale ammonta a lire 1.848.941.000.000. Il 63 percento è stato impegnato per la copertura di spese correnti e il restante a copertura di spese di investimento. Tale situazione potrebbe essere interpretata, e giustamente, in modo molto negativo; le spese correnti non creano infatti condizioni strutturali favorevoli allo sviluppo di un paese, se non si tenesse conto del fatto che la spesa corrente per i servizi scolastici e i trasferimenti correnti all'USL, comprese le spese altrove a carico del Servizio sanitario nazionale, assorbono complessivamente il 34,76 percento delle risorse impiegabili. Sono dunque spese cosiddette incomprimibili che riducono l'area delle scelte a disposizione della Regione.

Quando si fa un consuntivo, non si può parlare solo di cifre, trascurando gli aspetti realizzativi del proprio programma, viene dunque spontaneo chiedersi se gli obiettivi prioritari posti con il precedente bilancio di previsione sono stati realizzati. Ecco dunque le azioni portate a termine a fine ?97: attivazione della riforma dell'organizzazione dell'Amministrazione regionale, legge n. 45/95, affrontata dal primo luglio e sua nuova messa in discussione; avvio di numerosi progetti di cooperazione transfrontaliera in materia di istruzione e formazione, di reti di servizi, poste e soccorso in montagna, di agricoltura e territorio, Espace Mont Blanc, circuiti turistici transfrontalieri; istituzione di un ufficio di rappresentanza della Regione a Bruxelles; legge elettorale per il Consiglio regionale; revisione del sistema di gestione e controllo delle partecipazioni della Regione attraverso la nuova disciplina delle nomine o designazione dei rappresentanti regionali in seno ad enti, legge n. 11/97 e, attraverso la Finaosta, la realizzazione della gestione delle partecipazioni nelle società esercenti impianti a fune; incentivi per favorire la ricerca e lo sviluppo del settore industriale e i sistemi di qualità aziendale; intervento per il consolidamento dell'attività del Gruppo Heineken in Valle d'Aosta; realizzazione della "Pépinière d'entreprises" a Pont-Saint-Martin e di un business innovation Centre presso Centro Sviluppo; interventi per promuovere e sostenere i fondi pensioni a base territoriale regionale; attuazione della legge regionale sui lavori pubblici, n. 12/96; prestazione dell'affidabilità finanziaria della Regione da parte dell'Agenzia Standard Force: ricostruzione in Valle d'Aosta dell'Archivio notarile distrettuale soppresso nel '26; disciplina dei beni della Regione; progetto per la costituzione di una rete civica dei servizi telematici; interventi per l'ammodernamento dell'Aeroporto regionale; revisione della disciplina del trasporto pubblico di linea; approvazione della convenzione per lo sviluppo sul territorio valdostano di servizi integrati da erogare ai cittadini attraverso l'utilizzo di carte a microprocessore multifunzionali, primo progetto, distribuzione di buoni carburante; avvio della realizzazione del progetto di recupero del Forte e del Borgo di Bard; approvazione del piano socio-sanitario regionale ed interventi finanziari per i progetti "screening" tumori femminili e risonanza magnetica; disciplina della professione di guida ed aspirante guida alpina; disciplina del servizio di soccorso sulle piste di sci; programma regionale straordinario di lavori di pubblica utilità; iniziative per la conservazione degli archivi storici.

È di questi giorni, forse con una forzatura al normale procedere, l'approvazione di importanti disegni di legge per concludere gli impegni del programma di legislazione che questa maggioranza si era data.

Concludo, relazionando brevemente sui provvedimenti relativi alla rideterminazione delle autorizzazioni di spesa per il ?98 e l'assestamento di bilancio di previsione per il ?98, provvedimenti consequenziali rispetto al consuntivo sopra indicato.

Il disegno di legge n. 317 opera modifiche ed integrazioni all'attuale legislazione regionale che va ad incidere sul bilancio ?98 per adeguarlo alle nuove esigenze di spesa nei diversi settori di intervento. Per dare copertura alla maggiore spesa risultante a carico del bilancio 1998 si provvede mediante l'utilizzo di parte di 131,5 miliardi dell'avanzo di amministrazione accertato alla chiusura dell'esercizio ?97.

Il disegno di legge n. 318 prevede l'assestamento di bilancio di previsione per il ?98, rettificando i relativi stanziamenti attraverso l'avanzo di amministrazione del precedente anno, determinato in 262,707 miliardi. Si definisce inoltre con certezza l'ammontare dei residui attivi e passivi iscritti nel bilancio corrente grazie agli accertamenti eseguiti alla chiusura del precedente esercizio.

Si dà atto che, dalle ore 16,30, presiede il Presidente Stévenin.

Président La discussion générale est ouverte. La parole au Conseiller Chiarello.

Chiarello (RC) Abbiamo sempre detto all'atto del bilancio preventivo che era il consuntivo che era importante per capire la capacità di spesa poi arriviamo ad approvare questo consuntivo in periodo di quaresima, la vigila di Pasqua al pomeriggio, mi sembra con una partecipazione abbastanza limitata... no, Venerdì Santo, mi ero dimenticato.

Volevo solo dire un paio di cose all'inizio riservandomi di intervenire alla fine per dichiarazione di voto. Mi è piaciuto Borre quando ha detto che non si è voluto lasciare in eredità al prossimo Consiglio il conto consuntivo però, abbiamo lasciato una bella eredità: avrei sperato che mio padre mi avesse lasciato 262 miliardi da spendere!

È vero, non abbiamo lasciato da approvare al prossimo Consiglio il consuntivo, ma gli abbiamo lasciato 262 miliardi da spendere.

Riguardo ad alcune cose che ha detto Borre per giustificare la difficoltà di spesa, mi ricordo che l'anno scorso da parte dei vari Assessori competenti per giustificare l'avanzo di spesa ci si era attaccati alla "legge Merloni" che aveva posto difficoltà per gli appalti, ma si era anche detto che l'approvazione della legge regionale sui lavori pubblici ci avrebbe permesso di essere più veloci, di spendere i soldi che abbiamo, di fare le opere come vogliamo noi. Mi sembra che siamo di nuovo qui a dire che abbiamo avuto difficoltà negli appalti.

Eppure ieri abbiamo approvato un piano dei lavori pubblici in cui c'era dentro il possibile, l'impossibile e anche i miracoli. Spero che nel prossimo bilancio, proprio con quei piani di lavori pubblici, non ci sia più il disavanzo che si trova attualmente in questo consuntivo.

Président La parole au Conseiller Lanièce.

Lanièce (Aut) Come ha già detto il collega Chiarello, il conto consuntivo rappresenta uno strumento fondamentale per la gestione della Regione e purtroppo per prassi ogni anno viene passato come un atto da votare in fretta al quale si dà poca attenzione sia in aula, sia nelle commissioni e anche da parte dei "mass media" viene dato poco risalto al contenuto di un atto molto importante anche perché rendiconta quello che è stato fatto nell'anno di riferimento, in questo caso nel ?97.

Questo è un discorso che ogni anno come minoranza riproponiamo però, è la prassi e come negli anni precedenti anche quest'anno il rendiconto passerà velocemente come un atto dovuto. Invece per noi, ripeto, rappresenta un atto molto importante perché da un'analisi approfondita si potrebbe verificare la capacità di spesa, la capacità di reperire risorse da parte della nostra Regione.

Facendo una considerazione generale possiamo solo evidenziare, anche per evitare di dire sempre le stesse cose perché bene o male poi le considerazioni si assomigliano anno per anno, che le spese correnti quest'anno sono aumentate rispetto al rendiconto dello scorso anno e anche rispetto a quanto era stato promesso in sede di discussione del bilancio di previsione. La spesa corrente si attesta su un 63 percento contro una spesa per investimenti pari al 37 percento e questo è il dato saliente; in pratica i 2/3 del nostro bilancio vengono utilizzati per spese correnti. Questo va a detrimento di qualsiasi investimento e di qualsiasi iniziativa che possa portare in futuro un qualcosa di positivo per la nostra Regione. Si tende ad andare avanti su un discorso di ordinaria amministrazione ed infatti già in sede di bilancio di previsione avevamo fatto notare come nei fondi globali non c'erano dei grossi interventi ovvero non erano state inserite nei fondi globali delle previsioni di spesa per interventi di ampio respiro che potessero far intravedere una possibilità di "credere in qualcosa", che potessero far ben sperare per la nostra Comunità nel prossimo futuro. E questo è evidenziato, come dicevo, da questo riscontro che si vede oggi nel fatto che le spese correnti rappresentano il 63 percento del bilancio. Questo è il dato principale sul quale penso sia opportuno fare un forte rilievo.

Fra le altre cose da sottolineare vi è poi l'avanzo notevole, eredità che si lascia al prossimo Consiglio, eredità assai cospicua come diceva il Consigliere Chiarello che vorrebbe anche lui avere qualcuno che gli lasciasse come eredità un avanzo del genere. Anche questo dimostra che ormai la macchina della Regione è una macchina corposa che non riesce neanche più a spendere quello che potrebbe spendere.

Facendo riferimento al disegno di legge n. 317, che riguarda le modifiche e le integrazioni a disposizioni legislative aventi riflessi sul bilancio e rideterminazione di autorizzazioni di spesa per l'anno ?98, da una prima analisi emergono alcuni dati. Pertanto, invece di fare un intervento sul rendiconto che potrebbe essere noioso e che comunque alla fine non porterebbe a nessun risultato, mi permetto di fare alcuni rilievi in merito all'articolato del disegno di legge n. 317 per porre delle domande alla Giunta regionale anche perché alcuni aspetti meritano maggiore attenzione e potrebbero anche avere maggiore importanza per i "mass media" e per i consiglieri presenti in aula.

Nell'articolo 1 si parla di un'ulteriore spesa di 2,5 miliardi per l'acquisto di beni immobili necessari per i fini istituzionali. Visto che da più anni a questa parte si porta avanti una politica di dismissioni e visto che sappiamo che ci sono parecchi immobili di proprietà regionale, vorremmo chiedere di cosa si tratta...

(intervento di un Consigliere, fuori microfono)

... al comma 3 c'era l'acquisto di beni immobili... quindi è collegato... allora la prima risposta l'ho già avuta.

All'articolo 2, che riguarda i conferimenti, dobbiamo far notare che è stato stabilito un maggior stanziamento come sottoscrizione di quote per la Finaosta di 20 miliardi che aggiunti sempre al comma 3 dell'articolo 2 delle somme a disposizione della gestione speciale della Finaosta per 20 miliardi, fanno 40 miliardi. Ci chiediamo per cosa possono essere utilizzati in questi ultimi sei mesi che ci dividono dalla fine dell'anno altri 40 miliardi, quindi vorremmo avere ulteriori ragguagli in merito a questi 20 miliardi stanziati nella voce interventi tramite gestione speciale per la Finaosta.

Inoltre vi sono compresi altri 6 miliardi sempre alla Finaosta per integrazione del fondo di rotazione per la ripresa dell'industria edilizia. Questa può essere una cosa positiva, ma chiediamo anche a questo riguardo dei ragguagli.

Un'altra cosa da far notare sempre nell'ambito dell'articolato di questo disegno di legge è all'articolo 4 un'ulteriore spesa di 2 miliardi per quanto riguarda la formazione professionale; vorremmo sapere di cosa si tratta e se questo comporta degli ulteriori corsi.

Ricordo che ultimamente avevo presentato un'interrogazione scritta per avere dei ragguagli in merito ai corsi effettuati dall'Agenzia del lavoro tramite la Regione nel triennio ?95-?97 e che mi era stato fornito un elenco dei corsi che erano stati effettuati ed il relativo costo, ma alla domanda che avevo posto sul numero di partecipanti che al termine del corso erano stati assunti, mi era stato risposto da parte del Responsabile dell'Agenzia del lavoro che quel dato non era disponibile prima del settembre ?98. Ho trovato questa risposta fuorviante o quanto meno "da slalomista", e quindi vorrei sapere se questi 2 miliardi ulteriori previsti non siano destinati alla fine ad organizzare ulteriori corsi che poi non avranno fini occupazionali. Penso che giustamente il corso di formazione professionale debba avere come fine ultimo uno sbocco lavorativo oltre alla qualifica della persona che frequenta questo corso. Ovviamente è una questione questa che rivolgo all'Agenzia del lavoro però, volevo solo far notare che mi aveva lasciato allibito la risposta che i dati relativi alle assunzioni o probabili assunzioni mi sarebbero stati forniti nel settembre ?98.

Un'altra cosa da far notare è all'articolo 7 che parla degli interventi in materia di ambiente ed assetto del territorio; al comma 2 si parla del famoso Espace Mont Blanc per il quale è autorizzata per il ?98 un'ulteriore spesa di mezzo miliardo, volevo sapere in che cosa consisteva quest'ulteriore spesa.

All'articolo 8 ci sono interventi nel settore dei beni culturali, su quest'argomento avevo fatto diverse interpellanze e il problema riguardava la Valbeni. Mi sono sempre dichiarato d'accordo sul fatto di catalogare i beni culturali però, verificando in questi ultimi anni e anche nella passata legislatura tutti i finanziamenti che abbiamo dato alla Valbeni e alle società collegate per la catalogazione e il censimento dei beni culturali, a fronte delle enormi spese che la Regione ha stanziato per queste ricerche utili, devo rilevare che non c'è mai stata, a giudicare anche dalle risposte che ho avuto in seguito ad interrogazione scritta, una vera e propria verifica di tali lavori.

Io non mi sono mai reso conto di qual è stato il risultato di tutto questo lavoro portato avanti dalla Valbeni, di qual è stato il risultato dei soldi che sono stati stanziati per questa Società, il cui lavoro è stato comunque utile ed importante. Se però il lavoro compiuto non si può verificare, mi sembra che stanziare dei soldi solo per qualcosa di importante, ma non verificabile sia una cosa negativa e pertanto chiedo a cosa serviranno questi ulteriori - anche se sono pochi - 100 milioni.

L'ultima domanda riguarda l'articolo 10, dove c'è la revoca di due mutui, uno che riguarda il finanziamento delle spese connesse per la realizzazione delle infrastrutture tecniche per il Parco regionale del Monte Avic, l'altro che riguarda l'autorizzazione a contrarre mutui passivi per quanto riguarda la legge regionale n. 3/92 in materia di interventi per la riqualificazione di Aosta quale moderno capoluogo regionale (questo era un mutuo di 23 miliardi). Vorremmo conoscere il motivo della revoca di questi due mutui che riguardano comunque due aspetti importanti, la riqualificazione di Aosta e il Parco del Monte Avic per il quale è stata fatta una legge apposita che prevedeva lo stanziamento di 25 miliardi e che però ogni anno vediamo che lo stanziamento diminuisce sempre di più... è stato revocato il mutuo? Comunque, sempre per il Parco del Monte Avic c'è da far notare che purtroppo la strada non procede più di tanto e, nonostante lo stanziamento enorme disposto con la legge del '91, a tutt'oggi gli interventi per quanto riguarda la valorizzazione del Parco, quindi per le infrastrutture tecniche, vanno molto a rilento a detrimento dello stesso Parco. Quindi l'invito è ad ultimare al più presto questo percorso stradale in modo da rendere più fruibile il Parco, che è l'unico Parco regionale che sta ottenendo un buon successo di pubblico e di attenzione da parte degli ecologisti e degli amanti dell'ambiente.

Queste sono alcune domande che mi permetto di porre, forse non seguendo l'iter normale che è quello di fare domande sul rendiconto, anche perché su queste che sono somme stanziate può essere utile la discussione per i consiglieri o per i "mass media" in modo da poter conoscere le volontà che emergono dal disegno di legge di accompagnamento al rendiconto.

Président D'autres conseillers demandent la parole? La parole au Président du Gouvernement, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) Je voudrais avant tout remercier la IIème Commission et le Conseil pour avoir bien voulu examiner ce bilan. En effet, il nous semblait opportun d'approuver avant la fin de cette législature le bilan 1997. Et ce pour l'examiner directement et non pas laisser à la nouvelle Assemblée cette fonction, mais également dans l'espoir qu'en approuvant le bilan au mois d'avril l'excédent d'administration qui en découle puisse être utilement inscrit dans les différents chapitres du budget de l'Administration régionale en temps utile pour que l'on puisse l'utiliser, et éviter ainsi que ce soit l'excédent d'une année à créer l'excédent d'administration de l'exercice financier de l'année suivante.

Normalement le bilan était approuvé au mois de juillet, mais la disponibilité effective de ce montant financier était prévue pour le mois de septembre-octobre, donc il s'agissait d'un élément qui effectivement contribuait à la création d'un ultérieur excédent.

Cette réflexion est d'autant plus réelle si nous examinons les données comptables qui ont déterminé l'excédent d'administration du bilan 1997. En effet, la gestion de compétence, comme l'a souligné Borre, s'est soldée avec un déficit de presque 40 milliards, mais si nous considérons les 198 milliards d'excédent du bilan 1996 et les résultats des interventions sur les sommes encore à encaisser ou à payer, nous avons la démonstration ultérieure de ce que nous soulignons.

C'est vrai, le bilan est un document qui permet de vérifier à posteriori et donc avec plus de fondement l'activité d'une Administration, mais nous devons également souligner qu'il s'agit d'une donnée financière, qui est influencée d'une façon importante par la gestion "dei residui". A cet égard, je crois qu'il est nécessaire de la part de nous tous de réfléchir sur l'origine de ces résultats. L'année prochaine nous discuterons de budget et de bilan en Europe, donc il y aura une nouvelle modalité comptable. Mais à part cette modification de forme, il est également important de réfléchir sur les normes de comptabilité publique, sur le fonctionnement de notre Administration en termes de capacité de dépense et également en ce qui concerne les temps d'approbation des documents financiers pour éviter que ces approbations ne permettent pas ensuite de disposer d'un temps utile pour utiliser les sommes y afférentes. Donc il est à notre avis nécessaire de réfléchir, de solliciter et de prévoir des modifications, celles que nous pouvons gérer nous-mêmes du point de vue de l'organisation de l'Administration régionale, du point de vue de son fonctionnement ou des procédures comptables qui sont à la base de son activité parce qu'il suffit d'une petite variation en termes de pourcentage dans la gestion de ces "residui" pour avoir des conséquences importantes quant au montant de ces excédents.

En effet, si nous examinons les restes à payer, il y a eu presque 75 milliards qui ont été éliminés après avoir gardé ces engagements pendant les trois années prévues et il y a 55 milliards qui ont été éliminés parce que ces engagements n'ont pas été utilisés. Ce sont des véritables économies. Il est donc opportun d'introduire ces modifications et de vérifier s'il est possible, à l'intérieur de la comptabilité publique, d'introduire non pas une comptabilité économique, compte tenu de la difficulté de prévoir une activité économique de la part de l'Administration régionale, mais d'introduire ces modifications qui nous permettent de modifier ce processus.

D'autres l'ont déjà souligné, il y a plusieurs éléments: les modalités d'adjudication des travaux publics, c'est vrai, au-delà des dispositions d'ordre législatif - voire la loi sur les travaux publics - il y a des procédés qui nous obligent à engager entièrement la dépense en ce qui concerne les dépenses d'investissement tout en sachant que la réalisation de ces ouvrages s'échelonnera sur plusieurs années et qu'il y aura obligatoirement la formation d'un "residuo passivo" parce que nous ne sommes pas à même au-delà de l'engagement ensuite de dépenser, mais également il faut intervenir, il est vrai, quant à l'efficacité de fonctionnement de nos structures afin d'améliorer cette capacité de dépense d'une part, mais également une capacité meilleure de programmation et de planification des différentes interventions.

Il est donc important, au-delà de prendre acte de ce résultat, de réfléchir sur son origine et d'introduire ces modifications qui puissent en modifier la véritable raison de sa formation.

Je présente trois amendements: le premier modifie une disposition que nous avons introduite lors de l'approbation du budget. Quand on a voté le budget, en ce qui concerne l'organigramme de l'Administration régionale, on a prévu deux conditions, une condition basée sur le nombre maximum d'employés de l'Administration régionale, qui ne peut être dépassé sans la présentation d'une loi, et une deuxième condition liée au montant maximum des dépenses pour le personnel.

Nous avons proposé un amendement qui, tout en gardant ces deux conditions, permet au Gouvernement d'intervenir en diminution, à savoir nous ne pouvons pas augmenter le nombre des personnels de l'Administration régionale ni la dépense y afférente, mais le Gouvernement, le cas échéant, peut intervenir avec des modifications de l'organigramme de l'Administration régionale qui implique une diminution du nombre des personnels. Il n'y a ni augmentation des dépenses ni augmentation du nombre, mais il y a cette possibilité d'intervenir pour des modifications qui entraînent une diminution du nombre des personnels.

Le deuxième amendement se rapporte à un amendement du point de vue technique, de procédure, d'autoriser le personnel de VIIIème grade de signer les mandats de paiement, la possibilité, le cas échéant, surtout en cas d'absence des responsables, d'avoir ce pouvoir de signature des actes financiers de l'Administration régionale.

Le troisième amendement par contre c'est une dépense supplémentaire dans le secteur des remontées mécaniques de 8 milliards. Nous avons voté la loi portant interventions dans le secteur des remontées mécaniques; de la part de la Commission il y a eu, après la publication de la loi et son entrée en vigueur, l'examen des différents projets qui ont été présentés par les sociétés de remontées mécaniques et, en comparant le crédit qui avait été inscrit dans la loi et le montant des investissements qui sont sollicités par les sociétés de remontées mécaniques, il y a une différence de 8 milliards. Nous avons présenté cet amendement pour financer ce secteur important dans l'économie de notre Région.

Pour ce qui est du projet de loi n° 317, je profite également pour répondre aux questions qui ont été posées par Monsieur Lanièce. A l'article 1er, 1er alinéa, la dépense supplémentaire se rapporte aux immeubles qui ont été achetés par la gestion extraordinaire. L'achat d'une partie de ces immeubles a déjà été soumis à votre approbation en ce qui concerne l'autorisation à la gestion extraordinaire pour leur achat; il s'agit maintenant de compléter le remboursement à la gestion extraordinaire qui les a achetés pour l'Administration régionale.

A l'article 2 les 20 milliards d'augmentation du capital social de Finaosta sont en application d'une loi que ce Conseil a déjà votée et qui autorise l'augmentation de ce même capital. On a délibéré l'augmentation, mais sa souscription est effectuée par tranches. Donc nous avions procédé à une première souscription maintenant nous continuons et c'est une deuxième tranche de souscription de 20 milliards du capital social de Finaosta. De même nous transférons 20 milliards à Finaosta en gestion spéciale pour faire face aux différentes exigences d'intervention dans le secteur industriel. Je me réfère aux nouvelles initiatives qui sont prévues notamment en basse Vallée pour ce qui est des nouveaux établissements industriels et ce financement nous permet d'y faire face.

Les 6 milliards sur la loi n° 76 ce sont les emprunts pour la maison, "la prima casa" et sont une conséquence de la loi que nous avons votée en baissant les taux d'intérêt. La diminution des taux d'intérêt a comme conséquence un montant inférieur de remboursement à Finaosta et, pour maintenir le même montant de 15 milliards par semestre, qui sont attribués au financement de cette intervention, il est nécessaire de réintégrer en tant qu'Administration régionale la diminution des versements qui sont la conséquence de la baisse de ces taux d'intérêt.

A l'article 4 les 2 milliards supplémentaires pour la formation professionnelle sont liés aux exigences de formation pour le secteur industriel, pour ces nouvelles entreprises qui vont ouvrir au cours de ?98 notamment en basse Vallée et dont les exigences en formation n'avaient pu être considérées dans la définition du plan des activités pour ?98 compte tenu des échéances; il faut en effet présenter les demandes avant le 31 octobre de l'année précédente.

Les collègues Riccarand et Louvin donneront des précisions quant aux interventions prévues aux articles 7 et 8. Pour ce qui est de l'article 10 cet excédent d'administration nous l'avons prioritairement utilisé pour éliminer les emprunts que nous avions prévus de contracter. Donc il est vrai, 2 milliards pour le Parc naturel de Mont Avic, 23 milliards pour Aoste. Nous utilisons l'excédent d'administration et donc nous n'avons plus la nécessité de contracter ces mêmes emprunts. Comme nous avons diminué également l'emprunt qui avait été inscrit au budget ?98 pour équilibrer les comptes; on avait prévu 125 milliards pour équilibrer les comptes et nous avons diminué l'emprunt de 37 milliards.

Je voulais souligner une dernière question. Nous avions ici pris l'engagement, vis-à-vis des collectivités locales, de considérer la diminution des recettes qu'elles ont à cause de la suppression de certains impôts, voire ICIAP. Nous avions déjà fait face à cette nécessité des collectivités locales en leur transférant 4,2 milliards; avec cette mesure nous leur attribuons d'autres financements pour un montant de 4 milliards qui seront repartis non pas avec les critères de la loi n° 48, mais en raison des baisses qui dérivent à ces mêmes communes de la suppression de ces impôts. Donc nous avons couvert totalement cette diminution des recettes des collectivités locales. Les autres interventions et les modifications à la loi de finances et aux chapitres du budget ?98 font face aux exigences des différents services de l'Administration et ce nous permet de mieux progresser dans la direction de satisfaire les différentes requêtes et surtout dans la réalisation des programmes qui avaient été inscrits au budget ?98.

Président La parole à l'Assesseur à l'environnement, à l'urbanisme et à la programmation, Riccarand.

Riccarand (PVA-cU) Sul capitolo n. 7385 il Consigliere Lanièce ha chiesto i motivi di quest'incremento di previsione di spesa. Il capitolo riguarda la realizzazione e il recupero funzionale di strutture afferenti ad aree naturali protette o a Espace Mont Blanc. Il maggiore finanziamento è legato alla realizzazione del Progetto Centri visitatori che riguarda interventi a Cogne, Champdepraz e Fontainemore e, siccome gli interventi stanno andando avanti, c'è la necessità di prevedere un incremento rispetto alla dotazione inizialmente prevista.

Président La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Louvin.

Louvin (UV) Le Conseiller Lanièce a demandé également des éclaircissements au sujet de l'article 8 en matière de catalogage des biens culturels. Il faut que je lui précise que les 100 millions en question font partie d'une initiative déjà prévue au budget de 1997, concernant non pas la réalisation du catalogue, mais une enquête amenée en vue de l'enrichissement des données contenues dans le catalogue. Il s'agit notamment du censément de l'architecture baroque dans la Région.

La société qui a réalisé la structure générale du catalogue a terminé au printemps de l'année passée sa collaboration pluriannuelle avec l'Administration régionale; au mois d'octobre de l'année passée un appel d'offres a été lancé pour l'achèvement de l'enrichissement des données du système. Je peux vous annoncer à ce propos que dans les semaines à venir l'utilisation du catalogue des bien culturels sera rendue publique auprès de la Bibliothèque régionale. Ce sera une partie d'aboutissement du grand projet qui a été réalisé dans les années précédentes.