Oggetto del Consiglio n. 2925 del 8 gennaio 1998 - Resoconto
SEDUTA ANTIMERIDIANA DELL'8 GENNAIO 1998
OGGETTO N. 2925/X Approvazione del piano di riparto dei finanziamenti da assegnare agli enti gestori per l'anno 1998, in applicazione della legge regionale 15 dicembre 1982, n. 93 ("Testo unico delle norme regionali in materia di promozione di servizi a favore delle persone anziane ed inabili") direttive applicative.
Deliberazione Il Consiglio
- Vista la legge regionale 16 aprile 1997, n. 13 recante "Nuova disciplina del Servizio Sanitario regionale, approvazione del Piano Socio-sanitario regionale per il triennio 1997/1999" ed in particolare l'articolo 4 ed il punto 6.2.6. della legge medesima;
- Viste le leggi regionali 15 dicembre 1982, n. 93 ("Testo unico delle norme regionali in materia di promozione di servizi a favore delle persone anziane ed inabili") e 26 maggio 1993, n. 46 ("Norme in materia di finanza degli Enti Locali e delle Comunità montane"), in base alle quali la Regione promuove interventi a favore di persone anziane ed inabili mediante l'assegnazione agli Enti Locali di finanziamenti per l'istituzione, il potenziamento e la gestione dei servizi precisati nelle leggi medesime;
- Considerato che sono stati inviati dagli Enti Locali programmi per l'istituzione, il potenziamento e/o la gestione dei servizi per l'anno 1998;
- Ravvisata la necessità, in applicazione dell'articolo 20 della legge regionale n. 93/1982, di approvare il piano annuale dei finanziamenti regionali per il 1998;
- Considerato che il competente Servizio dell'Assessorato della Sanità, Salute e Politiche Sociali ha provveduto alla predisposizione dei relativi atti;
- Sentita la Consulta regionale delle organizzazioni sindacali dei Pensionati;
- Richiamata la deliberazione della Giunta n. 1320 in data 22 marzo 1996;
- Richiamate le deliberazioni della Giunta regionale n. 6162 in data 30 dicembre 1997, n. 317 in data 3 febbraio 1997 e n. 2436 in data 7 luglio 1997 concernenti il bilancio di gestione della Regione per l'anno 1997 e per il triennio 1997/1999, nonché la circolare della Presidenza della Giunta n. 7 del 6 febbraio 1997 (prot. 320/SGT);
- Visto il parere favorevole di legittimità rilasciato dal Capo Servizio del Servizio Sociale, Anziani e Formazione dell'Assessorato della Sanità, Salute e Politiche Sociali ai sensi dell'articolo 72 della legge regionale n. 3/1956 e successive modificazioni e del combinato disposto degli articoli 13 - comma 1 - lett. e) e 59 - comma 2 della legge regionale n. 45/1995 sulla presente deliberazione;
Delibera
1) di approvare, in applicazione delle leggi regionali 15 dicembre 1982, n. 93 e 26 maggio 1993, n. 46, il piano di riparto dei finanziamenti regionali per l'anno 1998 e le direttive relative ai servizi per anziani ed inabili - che sostituiscono integralmente quelle approvate con deliberazione del Consiglio regionale n. 2341/X in data 18 dicembre 1996 e quelle relative agli anni precedenti - secondo gli allegati A, B, C, D ed E che formano parte integrante della presente deliberazione;
2) di approvare ed impegnare la relativa spesa complessiva di lire 26.000.000.000 (ventiseimiliardi), nell'ambito del bilancio pluriennale della Regione 1997/1999, sul capitolo 58400 ("Contributi agli Enti locali nelle spese di gestione di servizi sociali a favore di persone anziane ed inabili"), richiesta 1452 (Gestione microcomunità) per l'anno 1998, che presenta la necessaria disponibilità;
3) di stabilire che, nei limiti dei finanziamenti assegnati, gli Enti gestori devono provvedere prioritariamente al pagamento delle competenze, anche arretrate, e degli adeguamenti contrattuali dovuti al personale, nonché delle spese per le sostituzioni nei casi previsti dalla normativa vigente e degli straordinari e di eventuali altre competenze da riconoscere per la partecipazione ad iniziative formative;
4) di stabilire che gli Enti gestori devono applicare le direttive di cui alla presente deliberazione e ai relativi allegati B), C), D) ed E) per quanto concerne le modalità per l'utilizzazione dei fondi assegnati con il piano di riparto dei finanziamenti, per le modalità operative e per le tabelle di contribuzione;
5) di stabilire, in via transitoria esclusivamente per l'anno 1998, che, qualora i comuni facenti parte di un Consorzio decidano una particolare gestione dei servizi di cui al punto 1), il finanziamento di cui all'allegato A alla presente deliberazione potrà essere rimodulato, con atto della Giunta regionale, tra i suddetti comuni e il Consorzio interessato, evidenziando la quota relativa alle spese per il personale e quella relativa alle altre spese;
6) di stabilire che, nel caso in cui la gestione dei servizi di cui al punto 1) sia delegata nel corso del 1998 alle Comunità montane ovvero nel caso in cui uno o più Consorzi si sciolgano, si provvederà, con atto della Giunta regionale, alla conseguente rimodulazione del finanziamento di cui all'allegato A alla presente deliberazione;
7) di stabilire che si provveda con successivi provvedimenti dirigenziali agli impegni e alle liquidazioni dei finanziamenti assegnati agli Enti gestori, tesi a coprire - nei limiti dello stanziamento di bilancio - il disavanzo di gestione e la spesa per le unità di personale, la cui dotazione complessiva verrà determinata con successiva deliberazione della Giunta;
8) di sottoporre la presente deliberazione al controllo della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta ai sensi e per gli effetti dell'articolo 8, lettere b) e h) del Decreto Legislativo 22 aprile 1994, n. 320.
Allegati A, B, C, D, E
(...omissis...)
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Dujany.
Dujany (Aut) Vorrei porre solo un quesito all'Assessore alla sanità per quel che riguarda le modalità di contribuzione dei nuclei familiari relativamente ai costi mensili nell'ambito delle microcomunità.
Le modalità sono indicate a pagina 6, punto 2, e successivamente alle pagine 11 e 12. Mentre a pagina 6, punto 2, si indica genericamente che sono tenuti nella contribuzione i familiari in base all'articolo 433 del Codice civile integrando la differenza per la quota di contribuzione, nella pagina 12 si precisa meglio al punto 4 che l'ammontare del contributo così individuato dovuto dai familiari, di quell'articolo 433 e seguenti del Codice civile e nell'ordine ivi previsto, deve coprire la differenza fra il costo mensile convenzionale del servizio e la contribuzione versata dall'utente. Mi pare che questa precisazione sia indispensabile e valga in tutte le ipotesi perché mi risultava che finora gli uffici chiedessero a tutti i soggetti inseriti nell'articolo 433 qual era la loro capacità di reddito senza seguire l'ordine previsto dal 433. Mi pare che questa problematica sia già stata affrontata fuori dalla Valle d'Aosta e sia già stata data una soluzione, nel senso che il criterio previsto dal Codice civile non possa essere oggetto di revisione. Volevo chiedere che il tutto venisse letto in questa direzione e che poi anche la prassi amministrativa dell'Assessorato seguisse quest'indirizzo.
Presidente Altri chiedono la parola? Se nessun altro chiede la parola, dichiaro chiusa la discussione generale. Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Vicquéry.
Vicquéry (UV) Confermo l'interpretazione del Consigliere Dujany su questo punto. I primi anni di applicazione del 433 hanno comportato alcuni problemi interpretativi che sono stati chiariti anno dopo anno in queste delibere; anche in quest'atto ci sono alcuni chiarimenti suppletivi rispetto agli anni scorsi, ma di sostanziale non c'è nulla. È chiaro che si deve seguire l'ordine del 433, ma solo in casi eccezionali si va oltre al primo grado di parentela.
Di fatto il problema oggi viene risolto per i nuovi inserimenti perché i parenti si impegnano per iscritto a contribuire secondo le loro capacità e limitatamente alla quota convenzionale, che è rimasta a 2 milioni, così com'era 5 anni fa. Questo dobbiamo tenerlo presente.
Ne approfitto per precisare che questo documento è il frutto di un attento e costante confronto con le organizzazioni sindacali, con la Consulta dei pensionati e con le amministrazioni comunali e che oggi il problema della contribuzione si può dire risolto perché siamo passati indicativamente da circa 2 miliardi di rette di incasso nel 1993 a 9 miliardi nel 1997 con una previsione di entrata di 10 miliardi per il 1998, nel senso auspicato sempre dal Consiglio regionale che chi ha i redditi contribuisca, mentre per chi non li ha deve intervenire - come interviene - il servizio pubblico.
Coloro che contribuiscono fino a 3,5 milioni sono pochissimi in Valle d'Aosta, sono coloro che hanno dei redditi personali dell'anziano superiori a quella cifra, ma questo anche per smitizzare alcune piccole polemiche che sono state avanzate ultimamente sugli organi di stampa. Sotto questo punto di vista questo documento è molto importante che venga approvato oggi per dare modo ai Comuni di predisporre i loro bilanci preventivi però, se avete notato, c'è un rinvio alla successiva delibera di Giunta regionale per andare a modificare questi parametri di riparto in seguito all'inquadramento in ruolo del personale per l'assistenza domiciliare che tutti gli enti locali hanno fatto entro il 31 dicembre, ma di cui oggi non siamo ancora a conoscenza perché le delibere sono in fase di controllo. Pertanto la Giunta regionale rimodellerà questi 26 miliardi a seconda dell'assegnazione del personale.
Presidente Sono stati presentati due emendamenti dalla V Commissione, di cui do lettura:
Emendamenti Il punto 8 delle premesse è soppresso.
Il punto 2 del deliberato è sostituito dal seguente:
"2) di approvare ed impegnare la relativa spesa complessiva di lire 26.000.000.000 (ventiseimiliardi), sul bilancio di previsione della Regione 1998, con imputazione al capitolo 58400 ("Contributi agli Enti locali nelle spese di gestione di servizi sociali a favore di persone anziane ed inabili"), richiesta 1452 (Gestione microcomunità) che presenta la necessaria disponibilità;"
Pongo in votazione la delibera nel testo emendato:
Presenti, votanti e favorevoli: 26
Il Consiglio approva all'unanimità
Presidente Terminano i lavori del Consiglio.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 12,38.