Oggetto del Consiglio n. 2878 del 10 dicembre 1997 - Resoconto
SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 10 DICEMBRE 1997
OGGETTO N. 2878/X Fondi per le manifestazioni previste in occasione del Giubileo dell'anno 2000. (Interrogazione)
Interrogazione Preso atto del fatto che l'Unione Europea ha disposto finanziamenti statali e regionali a sostegno di iniziative culturali e sociali nell'ambito delle celebrazioni per il Giubileo dell'anno 2000;
Considerato che la Regione Autonoma Valle d'Aosta ha dimostrato il proprio interesse nei confronti delle manifestazioni in occasione della sacra ricorrenza del Giubileo ed in particolare modo relativamente al percorso della Via Francigena, illustrato recentemente in una conferenza organizzata dalla Curia Vescovile di Aosta alla quale ha partecipato l'Assessore regionale al Turismo Gino Agnesod;
i sottoscritti consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore competente per conoscere:
1) a quanto ammontano i fondi dell'Unione Europea a disposizione dell'Amministrazione regionale per l'organizzazione e la realizzazione di manifestazioni nell'ambito delle celebrazioni giubilari per l'anno 2000;
2) se e quando è stata disposta l'istituzione di un'apposita commissione per valutare eventuali progetti, proposte, programmi in relazione alle manifestazioni suddette, da realizzarsi attraverso l'utilizzo dei fondi europei.
F.to: Lanièce - Parisi - Collé
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore al turismo, commercio e sport, Agnesod.
Agnesod (UV) L'interrogazione che è stata presentata in merito al Giubileo del 2000 evidenzia alcune affermazioni sul "preso atto", sul "considerato" che non sono chiare e non corrispondono alle situazioni attualmente in atto quindi, per spiegare come stanno le cose, credo sia opportuno riprendere punto per punto l'interrogazione.
"Preso atto del fatto che l'Unione Europea ha disposto finanziamenti statali e regionali a sostegno di iniziative culturali e sociali nell'ambito delle celebrazioni per il Giubileo dell'anno 2000;...": non esiste che l'Unione europea disponga finanziamenti statali, regionali, in questo contesto, e non solo in questo, ma in nessun contesto perché o sono finanziamenti statali o sono regionali o sono dell'Unione europea, ma per chiarezza, in questo caso non esistono finanziamenti specifici dell'Unione europea.
Per quanto riguarda i propri obiettivi nel portare avanti la propria strategia, i finanziamenti da parte dell'Unione europea vengono in maniera tematica, quindi c'è stato nell'anno ?93-?94 un periodo che andava sulla tematica del restauro dei monumenti e della valorizzazione e tutela dei beni monumentali. In quel periodo la Valle d'Aosta ha presentato i suoi progetti, c'è stato il progetto dell'Obiettivo 2B che riguardava l'alta Valle d'Aosta e c'è stata la presentazione del progetto per la valorizzazione e il recupero del Forte di Bard, progetto che in questo momento si sta sviluppando e la cui prima realizzazione è prevista per il 2001, mentre nell'anno seguente ci sarà la conclusione quindi, gli interventi per il Forte di Bard e per l'alta Valle d'Aosta sono stati interventi finanziati dall'Unione europea e dallo Stato in una serie di progetti che erano finalizzati al recupero e alla valorizzazione dei monumenti, quindi della parte culturale del progetto stesso.
"Considerato che la Regione Autonoma Valle d'Aosta ha dimostrato il proprio interesse nei confronti delle manifestazioni in occasione della sacra ricorrenza del Giubileo": a questo riguardo concordo con chi ha sottoscritto l'interrogazione, ma poi c'è di nuovo un altro tipo di passaggio che non è comprensibile. Quando si dice: "... relativamente al percorso della Via Francigena, illustrato recentemente in una conferenza organizzata dalla Curia Vescovile di Aosta alla quale ha partecipato l'Assessore regionale al Turismo Gino Agnesod;", c'è di nuovo una confusione, mi dispiace doverlo dire, ma siamo obbligati a dirlo, altrimenti non si capisce il contenuto stesso di tutto lo sviluppo del discorso successivo. La conferenza-stampa organizzata dalla Curia Vescovile, a cui ho partecipato, si riferiva alle Vie della fede, che sono delle illustrazioni che sono state messe in atto e che stanno realizzandosi dall'anno prossimo al 1999 e questo vale per tutte le parrocchie della Valle d'Aosta.
L'iniziativa riguarda il cammino del cristianesimo in Valle d'Aosta e non c'entra la Via Francigena che è un percorso che veniva fatto da chi entrava dal Gran San Bernardo e alcune volte anche dal Piccolo San Bernardo, che proseguiva lungo l'asse principale della Valle per uscire a Pont-Saint-Martin. Per questa via i pellegrini andavano a Roma, partendo da Canterbury, per un atto di devozione, ma questo non rientra nel discorso delle Vie della fede, anche se le Vie della fede sono un elemento che servirà per presentare la Valle d'Aosta in occasione dell'Anno santo e del Giubileo del 2000. La Via Francigena è uno degli elementi inseriti nella preparazione per il Giubileo del 2000 per l'Anno santo, ma non è l'unico e non ha niente a che vedere con le Vie della fede. Questo era importante sottolinearlo, altrimenti partiamo da un elemento di confusione e alla fine non riusciamo più a capire quali sono le direzioni giuste.
Si chiede nell'interrogazione a quanto ammontano i fondi dell'Unione Europea a disposizione dell'Amministrazione regionale e qui rinvio a quanto ho detto prima, che non esistono fondi dell'Unione europea per l'organizzazione e la realizzazione di manifestazioni nell'ambito delle celebrazioni giubilari per l'anno 2000; evidentemente a questa domanda non si può rispondere.
Invece per quanto riguarda la domanda: "se e quando è stata disposta l'istituzione di un'apposita commissione per valutare eventuali progetti, proposte, programmi in relazione alle manifestazioni suddette, da realizzarsi attraverso l'utilizzo dei fondi europei.", escluso il discorso dell'utilizzo dei fondi europei, abbiamo disposto l'istituzione di un'apposita commissione per valutare progetti, proposte e programmi, in funzione della legge 270/97. Tale legge prevede interventi finanziati da parte dello Stato, cofinanziati con le regioni, con gli enti, con i comuni, con le comunità montane, con i privati, per realizzare interventi sulle strutture e su manifestazioni ed anche i punti informativi che si vogliono mettere in atto per il Giubileo del 2000.
Questa è una legge che riguarda la realizzazione di queste iniziative fuori Lazio e prevede lo stanziamento di 2000 miliardi. La legge aveva anche dei termini, prevedeva 30 giorni dall'emissione del decreto: il decreto è stato emesso il 21 ottobre, entro il 21 novembre dovevano essere consegnati i progetti con le relative schede.
Su questa legge abbiamo come Giunta regionale costituito una commissione a cui partecipano i componenti di più servizi della Regione, della Presidenza della Giunta, dell'Assessorato della cultura e dell'Assessorato del turismo. Ne facevano parte il Dottor Giunti, il Dottor Malfa, l'Architetto Perinetti e Montanari, il Dr. Ribolin, il Dr. Ferrazin e Mostar.
Hanno lavorato sui progetti che erano stati consegnati in precedenza perché sollecitati da parte dell'Assessorato del turismo da parte dei sindaci, delle amministrazioni locali, delle comunità montane; tali progetti sono stati analizzati con gli enti interessati e verificati anche dal punto di vista della documentazione ed il tutto è stato presentato entro i termini stabiliti con le relative schede, che sono state preparate dal Ministero e sono state oggetto del decreto ministeriale, ma che sono state anche completate con tutta una serie di analisi più approfondite per riuscire a dare una completezza a questo tipo di documentazione, per poter ricevere i finanziamenti relativi.
Si tratta di un intervento per 2196 milioni a livello regionale; a livello di comunità montane ci sono interventi per un totale di 2196 milioni, i comuni hanno fatto i loro interventi per 4.498 milioni con le parrocchie, l'Istituto diocesano del clero ha fatto i suoi interventi per un totale di 21.840 milioni, di cui 15.041 richiesti allo Stato attraverso questa legge.
Questo è quanto abbiamo preparato. Nel dettaglio, ci sono tutti i progetti, esiste una grossa documentazione su questa proposta; sono progetti, come dicevo prima, analizzati e documentati anche con relazioni specifiche per ognuno di essi, per cui credo che, per quanto riguarda quest'aspetto, ci siamo presentati come era doveroso farlo come Regione.
Si dà atto che, dalle ore 9.46, presiede il Vicepresidente Chenuil.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Lanièce.
Lanièce (Aut) La mia risposta sarà breve per lasciare spazio anche al collega Collé. Ieri abbiamo letto su La Stampa il resoconto degli interventi che la Regione ha richiesto in merito al Giubileo. Come adesso ha confermato l'Assessore, sono circa 22 miliardi, di cui 15 miliardi di provenienza statale, gli importi relativi alle richieste.
Leggendo questi dati, si può subito notare come la nostra Regione si sia mossa molto in ritardo perché, se si vanno a vedere anche gli interventi richiesti dalle altre regioni, si vede che l'Umbria avrà una spesa di 283 miliardi. Mi sembra che l'Umbria sia una Regione...
(interruzione dell'Assessore Agnesod, fuori microfono)
... sicuramente si poteva chiedere anche di più però, non sono stati chiesti. La Via Francigena passa dalla Valle d'Aosta, mica passa in Umbria, quindi giustamente gli interventi potevano essere sicuramente più solerti, tanto è vero che Collé farà presente che nell'aprile di quest'anno aveva presentato un'interrogazione proprio in merito al Giubileo e la risposta era stata molto superficiale.... se l'Umbria ha richiesto 283 miliardi e noi solo 22 miliardi...
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
... sicuramente, però se ci sono 2000 miliardi e noi ne avremo solo 22, vuol dire che la Regione si è mossa in ritardo. Questo bisogna ammetterlo, poi si può dire tutto quello che si vuole.
Al di là di tutto questo, facciamo notare ancora una volta come un intervento che poteva ottenere dei fondi dallo Stato per interventi importanti sul nostro territorio, è stato preso "alla leggera"...
(interruzione del Presidente della Giunta, fuori microfono)
... ma sicuramente, non saranno neanche le Olimpiadi, quelle che l'Union non ha voluto mentre adesso alla televisione afferma che sarebbe il caso di riproporle, ma lasciamo perdere tutte le polemiche che ci sono.
Sta di fatto che ancora una volta c'era un'occasione per poter ottenere e utilizzare dei fondi dallo Stato, per poter intervenire in occasione del Giubileo e invece c'è stata una staticità dell'Amministrazione in merito a questo problema.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Collé.
Collé (Aut) Credo che alcune precisazioni al riguardo siano doverose. È vero che i fondi non sono stati ancora ripartiti dallo Stato, ma è bene ricordare che si aggirano, come ha detto l'Assessore, sui 2000 miliardi, o perlomeno questa è la spesa presunta, quella che dovrebbe essere ripartibile.
All'epoca dell'interpellanza che avevo presentato su questo stesso tema l'Assessore parlava di 1000 miliardi, quindi prendiamo atto che non sono più 1000 miliardi, ma...
(interruzione dell'Assessore Agnesod, fuori microfono)
... d'accordo, comunque 2000 miliardi dovranno essere ripartiti per quelle che sono le celebrazioni del Giubileo.
La Valle d'Aosta cosa ha fatto? Innanzitutto credo sia giusto scindere in due l'intervento della Valle d'Aosta: da un lato, quella che è stata la competenza della Regione e quindi del suo Assessorato, dall'altro, quelle che sono state le iniziative di altri enti che a loro volta hanno fatto domanda per gli interventi, dove la Regione ha svolto il compito di coordinamento, così come è citato nella delibera 4300. Perché i titoli dei giornali sono belli e parlano di 22 miliardi da parte della Regione, ma la Regione di fatto ha chiesto il finanziamento per 2.196 milioni, che sono legati a tre progetti.
Il primo riguarda il recupero del rudere del Castello detto di Pilato, del Comune di Nus; quattro legati alla Via Francigena, quindi uno, e sono due; il terzo riguarda la realizzazione di un'area urbana attrezzata in Comune di Aosta. Quindi la Regione, per quanto riguarda il Giubileo, ha portato avanti questi tre progetti, perché tutti gli altri arrivano dalla Comunità montana Grand Combin, dai vari comuni e dall'Istituto diocesano che per conto suo ha presentato i suoi progetti.
La domanda che ci poniamo è la seguente. Il collega Lanièce ha citato l'Umbria, ma possiamo citare altri casi, dove sono state avanzate richieste ben più sostanziose e io mi chiedo se una Regione come la nostra, con un'occasione come questa che si trovava di fronte, non poteva avere una veduta leggermente più ampia, fare uno sforzo maggiore e chiedere ulteriori finanziamenti chiaramente ben mirati. Per fare questo cosa si doveva fare? Si doveva innanzitutto partire prima e ricordava Lanièce che io nell'aprile ?97 avevo fatto un'interpellanza su questo tema; l'Assessore mi aveva risposto che per non giungere impreparati al Giubileo si stava già dalla fine del ?96 lavorando con un gruppo di lavoro eccetera.
Mi permetto di dire che i risultati non mi sembrano brillanti, che si poteva fare molto di più, che c'erano molte più possibilità. La Regione stessa sulla Via Francigena ha delle proprietà sue, che sono diroccate, che sono state messe all'asta e non sono state vendute; non si potevano trovare delle soluzioni e dare un'impostazione a questo tipo di edifici di proprietà della Regione? Mi dice di no l'Assessore, vorrei capire il perché...
(interruzione dell'Assessore Agnesod, fuori microfono)
... l'interrogazione mi sembra abbastanza chiara. Fra l'altro sarebbe utile sapere questo gruppo di lavoro quante volte si è riunito, che tipo di lavoro ha fatto.
Mi risulta che da tantissimo tempo non si trovino e non siano soddisfatti del lavoro svolto perché non sono riusciti a fare un lavoro di proposta perché si sono riuniti una o due volte. Non so se questo corrisponde a quanto diceva prima l'Assessore, non mi risulta.
Su quelle che sono le manifestazioni del Giubileo e su come si è mossa la Regione Valle d'Aosta ci sentiamo di dire che anche in questo caso si è persa una grossa occasione per ottenere dei finanziamenti. Inoltre ritenevamo che questa fosse l'occasione per un rilancio turistico della nostra Regione per cui anche sotto quest'aspetto non si è avuta la capacità di dare quei risultati che ci aspettavamo.