Oggetto del Consiglio n. 2682 del 23 luglio 1997 - Resoconto
SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 23 LUGLIO 1997
OGGETTO N. 2682/X Modalità di svolgimento dei test previsti dal concorso per le assunzioni presso il Casinò de La Vallée. (Interrogazioni)
Interrogazione Vista la grossa aspettativa che ha suscitato il concorso previsto per le assunzioni al Casinò data anche la crisi occupazionale nella nostra regione;
Avendo avuto notizie su anomalie che si sarebbero verificate nello svolgimento dei test che fanno parte delle prove per l'assunzione al Casinò (utilizzo di matite che non sarebbe regolare per lo svolgimento di test pubblici);
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
la Giunta regionale per sapere:
1) se è al corrente dell'anomalia suddetta e chi ne sarebbe il responsabile;
2) che decisioni intende prendere in merito allo svolgimento dei test in questione.
F.to: Chiarello
Interrogazione Premesso:
che la Gestione Straordinaria regionale ha recentemente bandìto un concorso per l'assunzione di personale presso il Casinò de la Vallée di St-Vincent;
che la procedura di selezione dei candidati si svolge in più fasi, la prima delle quali consiste in una prova psico-attitudinale;
Appreso che, per la prova in questione, i candidati avrebbero utilizzato una matita e una gomma per la compilazione dei test;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
la Presidenza della Giunta regionale per conoscere:
1) se le risulta quanto esposto in premessa;
2) in caso affermativo, se ritiene che l'uso della matita e della gomma quali strumenti per effettuare la prova psico-attitudinale costituisca una procedura corretta, in grado di garantire la trasparenza e l'imparzialità che normalmente si osservano nei pubblici concorsi, e se ai candidati esclusi sia garantita la possibilità di visionare a posteriori le prove per verificare i punteggi ad esse attribuiti.
F.to: Tibaldi
Président La parole au Président du Gouvernement, Viérin Dino.
Viérin D. (UV) En réponse aux questions qui ont été posées, je voudrais tout d'abord souligner le fait que c'est la première fois que la Maison de jeu, une société privée, sans en être formellement obligée, après un avis public, a procédé à une sélection sur la base de critères assurant transparence et impartialité.
Les questions qui ont été posées concernent les modalités de déroulement de cette sélection et sur la base des données qui nous ont été fournies par la Maison de jeu, je peux préciser que l'utilisation des crayons et des gommes à effacer lors du déroulement des tests - tests qui avaient une double validité: c'étaient des tests d'aptitude, mais également des tests de nature psychologique - n'a rien d'anormale en soi, contrairement à ce qui apparaît des deux interrogations en question.
Il y a en effet déjà longtemps que l'Union européenne a adopté ce système pour la sélection de son personnel, tout comme l'on fait en Italie, par exemple la Région Ligurie ainsi que différentes grandes entreprises, j'en cite deux comme référence: la Standa et la Esso, sans parler des universités et des écoles de gestion d'entreprise de la Confindustria.
Ce système, qui prévoit l'utilisation d'un crayon et d'une gomme, présente pour le candidat l'avantage de lui permettre de corriger ses réponses à son gré, tout en évitant que le correcteur puisse avoir des doutes lors de leur vérification, mais surtout au moment de la correction des épreuves. Normalement les techniques actuelles prévoient la possibilité d'utiliser des "apposite maschere di sovrapposizione" pour faciliter la correction de ces épreuves, donc s'il y avait plusieurs signes ou des corrections, on ne pourrait pas utiliser ces techniques et ces méthodes. En outre, on entend ainsi écarter le risque que le candidat ne laisse sur sa fiche de réponse des signes permettant son identification.
Ce système donne aussi d'une certaine manière la mesure de la sécurité de ces tests. En effet la régularité du déroulement des épreuves est garantie par l'anonymat des fiches de réponse, ce qui rend totalement inutile toute tentative de marquage permettant l'identification du candidat.
Il faut préciser, en outre, qu'après des doutes légitimes qui ont été exprimés quant à l'usage du crayon, différents candidats ont été invités à assister aux opérations de correction des tests, ce qui leur a permis de constater que les procédures ont bien été régulières d'une part et d'autre part que les raisons pour lesquelles l'emploi du crayon est préférable à celui du stylo sont effectivement fondées. Ces circonstances figurent au procès-verbal des réunions de la Commission avec la signature des candidats qui avaient demandé d'assister à ces différentes opérations.
En ce qui concerne la possibilité pour les candidats exclus de vérifier leurs épreuves, rien ne les empêche; il leur suffit de s'adresser à la Direction du personnel de la Maison de jeu pour vérifier quel a été le résultat de leur copie.
Je souligne enfin que, même si l'avis de sélection a été abondamment diffusé, il ne s'agit pas là d'un avis de concours public. Il ne s'agit pas, comme il est indiqué dans les interrogations, ni de "test pubblici" ni de "pubblico concorso". La Gestion extraordinaire est sans aucune doute tenue de respecter la réglementation en matière de recrutement de personnel du Casino de la Vallée de Saint-Vincent, mais c'est sur la base d'un accord entre deux parties et d'un choix qu'elle a voulu faire, mais la Maison de jeu ne saurait être considérée, en ce qui concerne ces procédures, comme une administration publique parce qu'il s'agit d'une société de droit privé, et cette réglementation ne saurait être considérée comme un règlement de concours public, ce qui n'était d'ailleurs pas dans les intentions de tous ceux qui l'ont rédigé, ni de cette Assemblée qui l'a approuvé.
Il en est preuve que lors de la discussion il avait été précisé qu'il s'agissait d'une proposition de cette Assemblée, et pour que cette proposition revête toute son efficacité, il fallait l'accord de la partie privée, dans ce cas l'adhésion de la Maison de jeu de Saint-Vincent.
C'est donc sur la base de ces considérations que l'on ne peut parler dans ce cas ni de "test pubblici" ni de "pubblico concorso", mais simplement d'une procédure de sélection librement choisie par la Gestion extraordinaire, qui s'est déroulée sur la base des critères que cette Assemblée avait bien voulu indiquer.
Si dà atto che, dalle ore 10,53, presiede il Vicepresidente Aloisi.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.
Chiarello (RC) Prendo atto della risposta del Presidente. Volevo far presente alcune cose. Ho presentato quest'interrogazione sollecitato da diversi partecipanti ai concorsi, infatti non ho presentato l'interrogazione all'indomani dei risultati di cui qualcuno poteva essersi lamentato, ma appena si è svolto questo concorso ho avuto diversi rilievi sui metodi con cui lo stesso si svolgeva.
Mi permetta, Presidente, di sfogarmi: pensavo di aver fatto l'interrogazione a lei, come Presidente, invece ho visto sui giornali delle risposte all'interrogazione da parte dei Dirigenti del Casinò e questo mi è sembrato abbastanza inopportuno anche perché le risposte non erano alle nostre domande. Noi avremmo detto, secondo quelle risposte, che i concorsi sarebbero stati truccati, che c'era della malafede. Ma in nessun punto di quest'interrogazione, come può essersi reso conto chi l'ha letta, c'è scritto che c'era della malafede, o che si prevedeva che fosse già stabilito chi doveva essere assunto. Era solo una domanda, del resto la nostra funzione di consiglieri ci richiede anche di vigilare su quello che succede.
Dalle sue risposte ritengo di aver avuto un chiarimento e confido che questo concorso si svolga nel migliore dei modi.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (Ind) Io invece, contrariamente a quello che dice Chiarello, non sono particolarmente soddisfatto della risposta che ci dà oggi il Presidente della Giunta.
In primo luogo perché torna in evidenza uno dei problemi fondamentali della Gestione straordinaria regionale cioè, che non abbiamo mai capito dal 1994 ad oggi qual è la natura giuridica di questo soggetto: se si tratta di un ente di diritto pubblico oppure di un ente di diritto privato. Mi spiego. Secondo quanto stabilito dalla legge 88/93, che l'ha istituito, sarebbe un ente avente personalità giuridica di diritto privato, come ha tenuto a sottolineare oggi il Presidente. In realtà sappiamo, anche in forza di delibere amministrative successive, che questa personalità giuridica di diritto privato è stata fortemente limitata da poteri di assenso e di autorizzazione istituiti proprio in capo alla Giunta regionale o al suo Presidente.
Si tratta quindi di un ente ibrido, confuso, che è ai margini fra pubblico e privato e quando conviene appare di diritto privato, come oggi, e quando conviene in altro senso, appare di diritto pubblico, come abbiamo visto in altre occasioni.
Questo è il primo dubbio fondamentale che oggi è doveroso rimarcare, in quanto rimane ancora assolutamente irrisolto. Ed è su quest'equivoco che si gioca la partita. Il Presidente è stato molto chiaro, ha detto che non è un concorso pubblico, quindi oggi c'è stato riferimento all'articolo 3 della legge 88 per cui questo è un ente di diritto privato. Allora oggi conviene che la Gestione straordinaria regionale sia individuata, per potere rispondere alle nostre interrogazioni, come ente di diritto privato.
Ciononostante non possiamo dimenticare che l'avvio di questa procedura di selezione dei candidati è stata fatta con tutti i crismi che sono normalmente previsti per i concorsi pubblici, cioè con pubblicazione su giornali e testate locali della procedura concorsuale. Abbiamo visto che c'è stata un'adesione massiccia, di circa 2500 persone, e quindi il bando ha avuto una sua efficacia.
La pubblicazione di questo bando faceva presumere che la procedura di selezione fosse ispirata a quei criteri che sono previsti nei concorsi pubblici, cioè criteri di trasparenza, di correttezza e di imparzialità, principi che sono contenuti nella Costituzione all'articolo 97. È ovvio che sulla base di questi principi 2500 persone si sono in un certo senso illuse di poter accedere ad un concorso, effettuato seguendo determinati canoni; tuttavia, determinate procedure non sembrerebbero ispirarsi a questi principi; per esempio l'utilizzo della gomma da matita, checché ne dica il Presidente, che favorisce il candidato perché gli permette di correggere eventuali errori o scritte che non sono confacenti a quella che intende essere la sua risposta, non è a mio avviso assolutamente accettabile, anche perché sappiamo che come può fare la correzione il candidato, potrebbe anche farla una persona estranea al candidato. Quindi il dubbio permane, anzi viene sottolineato.
Sappiamo anche, purtroppo quest'informazione l'ho raccolta in un momento successivo a quello in cui ho presentato l'interpellanza, che la persona nominata dalla Giunta regionale nella Commissione speciale di cui all'articolo 13 del Regolamento, costituita appositamente per presiedere a questa funzione di selezione, si sarebbe dimessa non appena conosciute le modalità del concorso. Ora sollevo verbalmente la questione, ma mi riserverò di presentare un'iniziativa per avere un chiarimento sulla fondatezza di queste dimissioni e sulle ragioni che le hanno determinate.
Tornando all'uso della matita e della gomma, non conosco un simile precedente nei concorsi pubblici, sembra che ora si utilizzino addirittura sistemi di videolettura e di videocorrezione, ad esempio negli enti pubblici tecnologicamente più preparati, proprio per evitare che l'uomo possa intervenire discrezionalmente a favore dell'uno o dell'altro candidato. L'uso di gomma e matita rappresenta dunque un'anomalia. Non ho voluto inserire la parola "anomala" nell'interrogazione, l'ha inserita Chiarello; non mi ritengo comunque soddisfatto e ritengo che l'anomalia sussista, a differenza di quanto sostiene il collega consigliere.
Abbiamo visto anche, e queste cose sono suffragate da fatti che si sono verificati in questi giorni, perché tutti quanti noi consiglieri siamo stati contattati per fornire quella consueta raccomandazione che purtroppo è consuetudine domandare - pensando qualcuno che qui risieda la possibilità di promozione politica in determinati posti e uno dei posti più ambito è appunto il Casinò della Vallée - e tutti quanti abbiamo potuto conferire con persone che ci hanno raccontato la loro esperienza. Vi sono molti giovani delusi, delusi del fatto che i loro titoli e la loro preparazione sono stati surclassati da test psicoattitudinali che hanno visto promuovere piuttosto altre persone che forse non avevano questi meriti. Si tratta di fatti constatati e constatabili non solo dal sottoscritto.
Quindi c'è il dubbio, c'è quest'aria di ombra, un giornalista lo intitolava "Il concorso dei misteri" e, secondo me, il mistero rimane benché siano state utilizzate la matita e la gomma, secondo il Presidente, in maniera opportuna e quanto mai corretta.
Io faccio una richiesta, anche questa verbale, poi se sarà il caso la presenterò in forma scritta. Poiché la IV Commissione è competente delle questioni relative alla Casa da gioco, chiedo che la Presidenza della Giunta faccia pervenire in quella sede l'elenco dei candidati che hanno fatto domanda e quali hanno superato le diverse prove di concorso.
Mi è stato riferito - tra l'altro il Presidente questo non lo ha detto - che anche la dictée sarebbe stata scritta con la matita, quindi non solo i test psicoattitudinali, ma anche un esercizio di prova scritta, che a tutti gli effetti avrebbe dovuto essere fatto come normalmente si fa con la biro.
Chiedo che quest'elenco venga trasferito alla IV Commissione con quelle che sono state le risultanze delle prove e quindi delle persone che hanno potuto accedere alle selezioni successive per verificare quali sono stati i criteri, se si riesce ad evincerli anche da quelle che sono state le persone promosse da quelle che invece sono state via via escluse.