Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2619 del 11 giugno 1997 - Resoconto

SEDUTA ANTIMERIDIANA DELL'11 GIUGNO 1997

OGGETTO N. 2619/X Subconcessione in via di sanatoria e per la durata di anni trenta decorrenti dal 1° giugno 1991 (data di entrata in esercizio dell'impianto), alla Casa ospitaliera del Gran San Bernardo, di derivazione d'acqua dal Torrente Barasson, in Comune di Saint-Oyen, ad uso idroelettrico.

Deliberazione Il Consiglio

Premesso che con domanda in data 23 aprile 1996 corredata dallo stato di consistenza a firma ing. Andrea Paillex, il canonico Paul Bruchez, per conto della Casa Ospitaliera del Gran San Bernardo ha chiesto all'Amministrazione regionale la subconcessione, in via di sanatoria, di derivare dal torrente Barasson, in comune di Saint-Oyen, moduli max 0,30 e medi 0,27 di acqua per produrre, sul salto di metri. 139,60, la potenza nominale media di KW. 36,95.

Tenuto presente che:

- il Magistrato per il Po di Parma, con nota prot. n. 10363 in data 24 giugno 1996, ha rilasciato il proprio nullaosta nei riguardi idraulici per l'ammissione ad istruttoria della domanda di cui si tratta;

- l'Autorità di Bacino del fiume Po di Parma, con nota prot. n. 3695 in data 12 luglio 1996, ha dichiarato di non avere osservazioni o rilievi da esprimere in merito;

- con nota prot. 5279/5 LL.PP. è stato chiesto all'ENEL - Compartimento di Torino, di esprimere il proprio parere, ai sensi dell'articolo 18 del D.P.R. 342/1965;

- l'avviso di presentazione della domanda 23 aprile 1996 della Casa Ospitaliera del Gran San Bernardo è stato pubblicato sul Foglio Annunzi Legali della Valle d'Aosta n. 25 in data 4 settembre 1996 e riprodotto nel n. 257 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (foglio inserzioni) in data 2 novembre 1996 senza dar luogo alla presentazione di domande incompatibili e concorrenti;

- con ordinanza n. 212 in data 3 dicembre 1996 dell'Assessore ai Lavori Pubblici è stato disposto il deposito della domanda e del relativo progetto presso l'Ufficio Concessioni Acque dell'Assessorato dei Lavori Pubblici della Regione per 15 giorni consecutivi, decorrenti dal 12 dicembre 1996 a disposizione di chiunque intendesse prenderne visione nelle ore d'ufficio;

- copia dell'ordinanza è stata affissa per il predetto periodo di 15 giorni all'Albo Pretorio del Comune di Saint-Oyen e copia della medesima è stata inviata al Consorzio per la Tutela, l'Incremento e l'Esercizio della Pesca in Valle d'Aosta; al Magistrato per il Po di Parma; al Ministero dei LL.PP.; alla Sezione Idrografica del Po di Torino; all'Associazione d'Irrigazione Est-Sesia di Novara; all'Associazione d'Irrigazione dell'Agro all'Ovest del Sesia di Vercelli; all'Assessorato dell'Agricoltura, Forestazione e Risorse Naturali, Servizio S.I.D.S. e Servizio Forestazione; all'Assessorato dell'Ambiente, Servizio Tutela dell'Ambiente; alla Prima Direzione del Genio Militare di Torino; all'E.N.E.L. - Compartimento di Torino; all'Assessorato del Turismo, Sport e Beni Culturali Ufficio Sovraintendenza; all'Autorità di Bacino del fiume Po di Parma; all'Assessorato dell'Industria e Commercio, Servizio Energia ed alla Casa Ospitaliera del Gran San Bernardo.

- la pubblicazione presso il Comune di Saint-Oyen, come risulta dal referto in calce all'ordinanza è avvenuta regolarmente ed ha dato luogo alla presentazione dei seguenti esposti:

\ Note delle associazioni irrigue Est-Sesia di Novara ed Ovest-Sesia di Vercelli con le quali, a salvaguardia delle dotazioni idriche del Naviglio d'Ivrea, del Canale Depretis e del Canale Farini, chiedono che nel disciplinare di subconcessione vengano inserite le seguenti prescrizioni:

a) il manufatto di derivazione dovrà essere dotato di apposito edificio idoneo alla misura della portata assentita;

b) le manovre di invaso e di svaso del canale di carico della centrale dovranno essere attuate con una gradualità tale da evitare turbamenti del regime idraulico del corso d'acqua pubblica.

\ Nota dei sigg. Conta Arnaldo, Franco e Rita, nella quale i medesimi fanno presente che, presi contatti con il priore Paul Bruchez, Amministratore della Casa Ospitaliera del Gran San Bernardo, sono venuti a conoscenza che la condotta forzata dell'impianto è costituita dalla vecchia tubazione risalente agli inizi degli anni '50, destinata allora ad uso irrigazione a pioggia e che la suddetta condotta interseca l'immobile ad uso casa civile, dal lato ovest al lato sud, comportando, in caso di rottura o perdita della tubazione, gravi danni all'immobile stesso ed eventualmente alle persone. Rilevano inoltre che il passaggio della condotta costruita ad uso irrigazione sul mappale 171 del Fg. IV del comune di Saint-Oyen era stato concesso di comune accordo con la possibilità, da parte del proprietario del suddetto mappale, di prelevare una minima parte dell'acqua per irrigare il prato ed il giardino, prima che su di esso venisse costruito l'immobile. Considerato il fatto che la tubazione ha cambiato la sua destinazione e tenuto conto dell'usura pluridecennale di quest'ultima, i proprietari sono disponibili a concedere il passaggio alla tubazione su un tragitto alternativo che non intersechi gli immobili esistenti.

\ Nota dei Sigg. Forré Carla, Guido e Francescato Gino, comproprietari del fabbricato sito in via Pellissier n. 8 del Comune di Saint-Oyen, contraddistinto in mappa con i numeri 180 e 167 del Fg. IV, i quali evidenziano che al piano seminterrato di detto fabbricato passa la tubazione della condotta forzata di adduzione dell'acqua dell'impianto, un tempo destinato all'irrigazione a pioggia dei fondi di proprietà della Casa Ospitaliera del Gran San Bernardo. Detta destinazione è di recente mutata, con un utilizzo continuo della condotta e non più come prima, limitato a pochi periodi durante l'anno, per l'irrigazione. In siffatta situazione, gli esponenti, osservato come nella domanda della Casa Ospitaliera del Gran San Bernardo e nei documenti alla stessa allegati, non risulta menzionata la situazione di fatto, evidenziano come detta condotta, con la vetustà della tubazione e con la carenza di manutenzione, costituisce di per sé, quantomeno nella parte che attraversa la proprietà degli istanti, un costante, serio e grave pericolo per la sicurezza delle persone e delle loro abitazioni, il tutto come più compiutamente evidenziato nella relazione dell'ing. Asiatici, allegata alla nota di cui si tratta e richiedono che, in ogni caso, la subconcessione non venga rilasciata se non all'essenziale condizione che la tubazione della condotta forzata venga spostata altrove e più non occupi o comunque interessi, neppure in parte, il fabbricato di proprietà degli esponenti, perciò gli stessi, a detto particolare fine, si oppongono all'accoglimento della domanda così come proposta il 23 aprile 1996 dalla Casa Ospitaliera del Gran San Bernardo.

\ Nota del C.M.F. di Saint-Oyen con la quale il sig. Deffeyes, presidente pro-tempore del consorzio, segnala che il C.M.F. gestisce l'irrigazione su tutto il territorio comunale utilizzando, per buona parte, l'acqua del torrente Barasson, prelevata a monte della derivazione della Casa ospitaliera, che raggruppa tutti gli antichi diritti dei vari canali che derivavano nel corso degli anni lungo l'asta torrentizia. Pertanto chiede che la subconcessione sia subordinata e non porti pregiudizio all'uso irriguo.

\ Nota del sindaco del comune di Saint-Oyen con la quale vengono trasmesse le note di cui sopra e fatta rilevare l'importanza che vengano salvaguardati e garantiti i diritti irrigui gestiti dal Consorzio di Saint-Oyen, nonché mantenuto il minimo deflusso vitale nel torrente Barasson, tenuto conto che lo stesso attraversa l'abitato di Saint-Oyen, con la precisazione che, per la realizzazione di eventuali opere di presa ed in alveo o di spostamento di condotta, dovranno essere richiesti i relativi permessi edilizi.

Rilevato che il canale di derivazione, come stabilito nel disciplinare di subconcessione, dovrà essere dotato di paratoia regolabile in modo da garantire che non entri nella derivazione una quantità d'acqua superiore a quella di concessione ed inoltre, poiché l'impianto è del tipo ad acqua fluente, in quanto la vasca di carico serve esclusivamente alla regolazione della portata ed è di dimensioni modeste, non sono da temere turbamenti al regime idraulico del corso d'acqua. Comunque, a maggior tutela delle dotazioni idriche preesistenti, poste a valle della derivazione, le precisazioni di cui agli esposti sopra citati delle Associazioni Irrigue, sono state inserite nel disciplinare di subconcessione. In merito agli esposti dei Sigg. Conta e dei sigg. Forré e Francescato, tendenti entrambi alla tutela dell'incolumità delle persone ed alla sicurezza delle loro abitazioni, ritenendo ammissibile la richiesta dello spostamento della condotta forzata, affinché la medesima non occupi e non interessi più i fabbricati e le proprietà degli esponenti, apposita clausola impositiva è stata inserita nel disciplinare di subconcessione. Per quanto riguarda la nota del C.M.F. di Saint-Oyen, poiché la derivazione d'acqua ad uso irriguo avviene a monte della presa della casa Ospitaliera del Gran San Bernardo, quest'ultima non può essere di pregiudizio alla prima. Non si è ritenuto, quindi, di dover inserire apposita clausola cautelativa nel disciplinare di subconcessione, essendo comunque già prevista la tutela delle utenze preesistenti e regolarmente precostituite. In merito alla nota del sindaco di Saint-Oyen, si rileva che il MDV del torrente Barasson, a valle dell'opera di presa della Casa Ospitaliera, è stato correttamente calcolato ed imposto nel disciplinare di subconcessione.

Visto altresì che la visita locale d'istruttoria è regolarmente avvenuta il 17 gennaio 1997 ed alla medesima, oltre ai funzionari dell'Ufficio Concessioni Acque dell'Assessorato dei Lavori Pubblici, sono intervenuti i signori: Deffeyes Mario, sindaco del comune di Saint-Oyen, Bagnod Paolo del Servizio Tutela dell'Ambiente dell'Assessorato regionale dell'Ambiente ed il canonico Paul Bruchez, legale rappresentante della Casa Ospitaliera del Gran San Bernardo, il quale ha preso atto degli esposti presentati ed ha ribadito la propria disponibilità allo spostamento della condotta forzata, così come richiesto negli stessi. I convenuti, di comune accordo, hanno rinunciato ad effettuare il sopralluogo alle località interessate dalla derivazione, in quanto a tutti conosciute e rispondenti, di massima, alle rappresentazioni grafiche di progetto.

Tenuto inoltre presente che:

- l'acqua viene derivata dal torrente Barasson a quota 1478,20 m.s.m., tramite una piccola traversa a forma di canale rettangolare che attraversa circa due terzi dell'alveo del torrente;

- il canale interrato prosegue fino alla vasca di carico, sulla riva sinistra del corso d'acqua, che occupa una superficie di 5,60 mq., è in cls. ed è coperta da una solettina. La vasca è ispezionabile attraverso una porta in lamiera ed un chiusino in ghisa;

- dalla vasca si diparte la condotta forzata costituita da una tubazione in acciaio del diametro di 125 mm. che collega all'edificio di produzione, che è installato in un vecchio fabbricato ad uso officina, situato a Château Verdun;

- le opere esistenti, dalla derivazione alla condotta, sono state realizzate parecchi anni addietro per l'irrigazione a pioggia dei terreni di proprietà della casa Ospitaliera e successivamente modificate per la realizzazione della centralina idroelettrica, che è entrata in esercizio nel mese di giugno del 1991;

- dopo l'utilizzazione, l'acqua viene integralmente restituita al torrente Barasson;

- il dislivello fra il pelo morto dell'acqua nella vasca di carico, a quota 1474,60 m.s.m. e quello del canale di restituzione, a valle dei meccanismi motore, a quota 1335 m.s.m., è di metri. 139,60. In conseguenza la potenza nominale media annua dell'impianto, per la portata media di moduli 0,27, risulta: 27 x 139,60: 102 = KW. 36,95.

Rilevato, quindi, in considerazione di quanto sopra esposto che:

1) la derivazione appare tecnicamente ed economicamente ammissibile;

2) la quantità d'acqua da derivare, nella misura di moduli max. 0,30 e medi 0,27, si può subconcedere, avendo riguardo delle condizioni locali, delle utenze preesistenti e della specie di derivazione realizzata;

3) l'opera di presa e le successive condotte, tenuto conto delle clausole imposte nel disciplinare di subconcessione a tutela dei diritti dei terzi (che prevedono il rifacimento e spostamento della condotta forzata), sono tecnicamente approvabili e sono innocue agli interessi pubblici;

4) la restituzione delle acque avviene integralmente senza pregiudizio dei diritti dei terzi;

5) il minimo deflusso vitale è stato correttamente calcolato secondo i criteri stabiliti dalla deliberazione consiliare n. 1193/X in data 22 febbraio 1995 ed ammonta a 14 litri/secondo;

6) la derivazione corrisponde alla razionale utilizzazione del torrente Barasson ed è compatibile con il buon regime idraulico, senza che occorrano, oltre a quelle inserite nel disciplinare di subconcessione, speciali garanzie a tutela di detto regime;

7) per l'uso della derivazione non sono temibili inquinamenti delle acque e quindi non occorrono particolari cautele al riguardo.

Visto infine che il Magistrato per il Po di Parma, con nota n. 5563 del 7 aprile 1997 ha rilevato che l'istruttoria è stata regolarmente espletata ed ha espresso parere favorevole all'accoglimento della richiesta di subconcessione, sotto l'osservanza delle condizioni espresse nel sottoriportato schema di disciplinare;

Visto lo Statuto speciale per la Valle d'Aosta, promulgato con legge Costituzionale n. 4 del 26 febbraio 1948 e successive norme di attuazione;

Vista la Legge regionale n. 4 del 8 novembre 1956;

Vista la Legge n. 36 del 5 gennaio 1994;

Vista la deliberazione del Consiglio regionale n. 1193/X in data 22 febbraio 1995 ed in esecuzione della medesima;

Visto il parere favorevole rilasciato dal titolare delle funzioni di responsabile del Servizio Assetto e Tutela del Territorio nell'ambito dell'Assessorato dei Lavori Pubblici, ai sensi dell'articolo 72 della legge regionale n. 3/1956 e successive modificazioni e del combinato disposto dagli articoli 13 comma 1, lettera e) e 59, comma 2 della legge regionale 45/1995, in ordine alla legittimità della presente deliberazione;

Delibera

1) di subconcedere, in via di sanatoria e per la durata di anni trenta decorrenti dalla data di entrata in esercizio dell'impianto (1° giugno 1991), alla Casa Ospitaliera del Gran San Bernardo, giusta la domanda presentata in data 23 aprile 1996, di derivare dal torrente Barasson, in comune di Saint-Oyen, a quota 1478,20 m.s.m., moduli max. 0,30 e medi 0,27 di acqua per produrre, sul salto di metri 139,60, la potenza nominale media annua di KW. 36,95, da utilizzarsi a servizio degli edifici di proprietà della Casa Ospitaliera del Gran San Bernardo;

2) di approvare l'allegato schema di disciplinare di subconcessione;

3) di autorizzare l'emanazione del decreto di subconcessione da parte del Presidente della Giunta regionale, previa sottoscrizione del disciplinare da parte del legale rappresentante della Casa Ospitaliera del Gran San Bernardo;

4) di ordinare ed accertare l'introito delle seguenti somme, da versare presso la Tesoreria dell'Amministrazione regionale:

a) lire 378.130 (trecentosettantottomilacentotrenta) pari a mezza annualità del canone, ai sensi dell'articolo 11 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, a titolo di cauzione, somma che verrà restituita, ove nullaosti, al termine della subconcessione;

b) lire 18.900 (diciottomilanovecento) pari ad un quarantesimo del canone, per gli scopi di cui all'articolo 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, somma da introitare al capitolo 08800 della parte ENTRATE del bilancio preventivo della Regione per il corrente esercizio finanziario (Canoni per concessioni e subconcessioni di acque pubbliche e miniere);

c) lire 2.500.000 (duemilionicinquecentomila) quale somma a disposizione dell'Amministrazione regionale (Ufficio Concessioni Acque dell'Assessorato dei Lavori Pubblici) per spese di sorveglianza, esperimenti di portata, collaudo, registrazioni di atti, eccetera somma da introitare al Capitolo 13500 della parte ENTRATE del bilancio preventivo della Regione per il corrente anno finanziario (Gestione fondi per conto terzi per istruttoria domande e pratiche varie);

d) lire 4.086.705 (quattromilioniottantaseimilasettecentocinque) per canoni arretrati dovuti per il periodo dal 1° giugno 1991 (data di entrata in esercizio dell'impianto) al 31 maggio 1997 (data di scadenza dell'annualità in corso), somma da introitare al Capitolo 08800 della parte ENTRATE del bilancio preventivo della Regione per il corrente esercizio finanziario (Canoni per concessioni e subconcessioni di acque pubbliche e miniere);

5) di stabilire, come specificato nell'articolo 11 del disciplinare di subconcessione, in lire 581.750 (cinquecentottantunomilasettecentocinquanta) il canone annuo da versare anticipatamente alla Regione, anno per anno, a decorrere dal 1° giugno 1991 (data di entrata in esercizio dell'impianto) e sino al 31 dicembre 1993, e, a decorrere dal 1° gennaio 1994, in lire 756.260 (settecentocinquantaseimiladuecentosessanta) in ragione di lire 20.467 per KW., revisionabile in relazione al tasso di inflazione programmato per il triennio 1997-1999, ai sensi dell'articolo 3 del decreto 25 febbraio 1997 n. 90, somma da introitare al Capitolo 08800 della parte ENTRATE del bilancio preventivo della Regione per il corrente esercizio finanziario (Canoni per concessioni e subconcessioni di acque pubbliche e miniere);

6) di dare atto che la presente deliberazione non è soggetta al controllo della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta, in quanto non compresa nelle categorie indicate nell'articolo 8 del Decreto Legislativo 22 aprile 1994 n. 320 e di darne esecuzione.

Allegato

(...Omissis...)

Presidente È aperta la discussione generale. Qualcuno chiede la parola? Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la delibera in oggetto:

Presenti: 26

Votanti e favorevoli: 25

Astenuti: 1 (Chiarello)

Il Consiglio approva