Oggetto del Consiglio n. 2618 del 11 giugno 1997 - Verbale
OGGETTO N. 2618/X - SUBCONCESSIONE SINO AL 31 GENNAIO 2007, ALLA DITTA FRACHEY GIAN ANDREA DI DERIVAZIONE D'ACQUA DAL TORRENTE TSERE, IN COMUNE DI AYAS, AD USO IDROELETTRICO.
Il Vicepresidente ALOISI dichiara aperta la discussione sulla proposta indicata in oggetto e iscritta al punto 24.1 dell'ordine del giorno dell'adunanza.
IL CONSIGLIO
Premesso che:
- con rapporto informativo datato 02.02.1995, la Stazione Forestale di Brusson comunicava all'Ufficio Concessioni Acque dell'Assessorato dei LL.PP. che, a seguito di una ispezione compiuta il giorno 16.01.1995 in località Blanchard, del Comune di Ayas, si riscontrava che il Sig. Frachey Gian Andrea ha installato una centralina idroelettrica sfruttante le acque del torrente Tsere, provenienti, mediante condotta forzata, da un'opera di presa oggetto di concessione a nome della ditta sorelle Alessi;
- in data 22.02.1995 i funzionari dell'Ufficio Concessioni Acque hanno provveduto ad effettuare un sopralluogo alle località interessate dalla derivazione, senza poter verificare, comunque, l'esatta ubicazione dell'opera di presa nonché la quantità d'acqua derivata ed i deflussi esistenti nel torrente, a causa del manto nevoso che impediva più approfonditi accertamenti;
- con nota prot. 1788/5 LL.PP. in data 27.02.1995 veniva ordinato al Sig. Frachey Gian Andrea ed alle sorelle Giuseppina, Enrichetta e Teresa Alessi di sospendere immediatamente la derivazione abusiva, diffidandoli dal continuare l'esercizio dell'impianto ed inoltre di presentare, nel termine di 120 giorni decorrenti dal ricevimento della nota di cui sopra, regolare domanda di subconcessione in via di sanatoria delle varianti apportate alla concessione rilasciata con D.G.C. n. 2767 in data 15.11.1938 alle sorelle Alessi ;
- in data 10.05.1995 si è provveduto ad effettuare un secondo sopralluogo alle località interessate dalla derivazione e si è potuto riscontrare che le varianti consistono nella derivazione mediante un tubo in PEH Ø120 dalla sponda destra del torrente Tsere, in luogo della sinistra come previsto nell'originaria concessione. La condotta alimenta una vasca di carico in ferro dalla quale si diparte la condotta forzata in acciaio rivestito Ø200 che collega all'edificio di produzione, all'interno del quale sono installate le apparecchiature di generazione e di controllo. L'impianto era fuori esercizio e le sorelle Alessi hanno dichiarato di aver autorizzato le varianti allo scopo di utilizzare eventualmente il loro diritto di produzione di energia direttamente dal nuovo impianto realizzato dal Sig. Frachey, il quale ha confermato di aver incaricato un tecnico per la predisposizione degli elaborati e degli atti necessari alla richiesta di subconcessione, in via di sanatoria;
- con domanda in data 13.06.1995 (e quindi entro il termine stabilito con la nota 27.02.1995), la ditta Alessi Giuseppina, Alessi Teresa, Alessi Enrichetta e Frachey Gian Andrea ha chiesto la subconcessione, in via di sanatoria, delle varianti apportate alla concessione assentita con D.G.C. n. 2767 in data 16.11.1938, di derivazione d'acqua dal torrente Tsere, in Comune di Ayas, di moduli 0,20 per il periodo dal 1° aprile al 30 settembre e mod. 0,06 per il periodo dal 1° ottobre al 31 marzo, che corrispondono a mod. medi 0,13 di acqua per produrre, sul salto di mt. 100,51 la potenza nominale media di kw. 12,809 avanzando contestualmente la richiesta di autorizzazione provvisoria alla ripresa dell'esercizio della derivazione, in attesa della regolarizzazione amministrativa della pratica;
- la domanda è corredata da stato di consistenza delle opere realizzate, a firma Ing. Andrea Paillex;
- con deliberazione di Giunta n. 5565 in data 07.07.1995 è stata concessa l'autorizzazione in via di sanatoria e provvisoria, sino al 30 settembre 1995, alla ditta Sorelle Alessi e Frachey Gian Andrea, alla continuazione della derivazione d'acqua dal torrente Tsere in Comune di Ayas, per produzione di energia elettrica;
- in data 12 ottobre 1995, la ditta Alessi e Frachey ha chiesto l'autorizzazione di derivare l'acqua del torrente Tsere anche durante il periodo invernale, impegnandosi, contestualmente a porre in opera, sull'opera di presa, una bocca tarata atta a garantire il minimo deflusso vitale previsto dalla deliberazione di Consiglio n. 1193/X in data 22.02.1995, il cui valore risulta essere di 26 litri/secondo;
- i funzionari dell'Ufficio Acque, nel corso di un sopralluogo effettuato in data 19.10.1995 hanno proceduto ad una misurazione di portata del torrente Tsere, in una sezione poco a monte del punto in cui è ubicata l'opera di presa ed hanno riscontrato una portata di 111 l/sec., quantitativo d'acqua che, calcolando il prelievo richiesto di 6 l/sec. nei mesi invernali, garantisce il rispetto del M.D.V. Pertanto, con deliberazione di Giunta n. 8733 in data 27.10.1995 è stata concessa l'autorizzazione alla continuazione, fino al 30.09.1996 dell'esercizio della derivazione, in pendenza dell'esecuzione delle opere atte a garantire il rispetto del M.D.V. Tali opere sono state realizzate dal Sig. Frachey in data 17.11.1995 e nel corso del sopralluogo effettuato da funzionari dell'Ufficio Acque dell'Assessorato LL.PP. e del Servizio Tutela dell'Ambiente, ritenute regolari e sufficienti a garantire il rispetto del M.D.V. Tale autorizzazione all'esercizio provvisorio della derivazione è stata poi prorogata sino al 30.09.1997 con deliberazione di Giunta n. 5109 in data 15.11.1996.
Tenuto presente che:
- il Magistrato per il Po, di Parma, con nota prot. n. 11091 in data 26.07.1995, ha rilasciato il proprio nulla-osta nei riguardi idraulici per l'ammissione ad istruttoria della domanda di cui si tratta;
- l'Autorità di Bacino del fiume Po, con nota n. 3079 in data 04.08.1995 ha dichiarato di non avere osservazioni o rilievi da esprimere in merito alla richiesta sopraddistinta;
- l'ENEL - Compartimento di Torino, con nota prot. 1808 in data 08.11.1995 ha fatto presente di non aver alcuna osservazione da formulare ai sensi dell'art. 18 del D.P.R. n. 342 del 18.03.1965 circa la domanda sopraddistinta;
- l'avviso di presentazione della domanda 13.06.1995 della ditta Alessi e Frachey è stato pubblicato sul Foglio Annunzi Legali della Valle d'Aosta n. 22 in data 09.08.1995 e riprodotto nel n. 219 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (foglio inserzioni) in data 19.09.1995 senza dar luogo alla presentazione di domande incompatibili e concorrenti;
- con ordinanza n. 187 in data 31.10.1995 dell'Assessore ai Lavori Pubblici è stato disposto il deposito della domanda e del relativo progetto presso l'Ufficio Concessioni Acque dell'Assessorato dei Lavori Pubblici della Regione per 15 giorni consecutivi, decorrenti dal 10.11.1995 a disposizione di chiunque intendesse prenderne visione nelle ore d'ufficio;
- copia dell'ordinanza è stata affissa per il predetto periodo di 15 giorni all'Albo Pretorio del Comune di Ayas e copia della medesima è stata inviata al Consorzio per la Tutela, l'Incremento e l'Esercizio della Pesca in Valle d'Aosta; al Magistrato per il Po di Parma; al Ministero dei LL.PP.; alla Sezione Idrografica del Po di Torino; all'Associazione d'Irrigazione Est-Sesia di Novara; all'Associazione d'Irrigazione dell'Agro all'Ovest del Sesia di Vercelli; all'Assessorato dell'Agricoltura, Forestazione e Risorse Naturali, Servizio S.I.D.S.; all'Assessorato dell'Ambiente, Servizio Tutela dell'Ambiente; alla Prima Direzione del Genio Militare di Torino; all'E.N.E.L. - Compartimento di Torino; all'Assessorato del Turismo, Sport e Beni Culturali Ufficio Sovraintendenza; all'Assessorato dell'Industria e Commercio, Servizio Energia ed alla ditta Alessi e Frachey;
- la pubblicazione presso il Comune di Ayas, come risulta dal referto in calce all'ordinanza è avvenuta regolarmente ed ha dato luogo alla presentazione, da parte dell'Associazione d'Irrigazione Est-Sesia di Novara di un esposto datato 20.10.1995 con il quale, a salvaguardia delle dotazioni idriche del Naviglio d'Ivrea, del Canale Depretis e del Canale Farini, derivati dalla Dora Baltea, della quale il torrente Tsere, tramite il torrente Evançon, è tributario, l'Associazione Irrigua chiede che nel disciplinare di subconcessione vengano inserite le seguenti prescrizioni:
a) nell'impianto idroelettrico di cui trattasi non si potranno realizzare bacini di invaso;
b) i manufatti di derivazione e di restituzione dell'acqua dovranno essere dotati di appositi edifici idonei alla misura della portata assentita;
c) le manovre di invaso e di svaso del canale di carico della centrale dovranno essere attuate con una gradualità tale da evitare turbamenti del regime idraulico del corso d'acqua pubblico.
Precisato che il canale di derivazione, come stabilito nel disciplinare di subconcessione dovrà essere dotato di paratoia regolabile in modo da garantire che non entri nella derivazione una quantità d'acqua superiore a quella di concessione; inoltre l'impianto di cui si tratta è del tipo ad acqua fluente ed è sprovvisto di vasca di carico, per cui non sono da temere turbamenti al regime idraulico della Dora Baltea.
Visto altresì che la visita locale d'istruttoria, come stabilito nell'ordinanza, è regolarmente avvenuta il 15.12.1995 ed alla medesima, oltre ai funzionari dell'Ufficio Concessioni Acque dell'Assessorato dei Lavori Pubblici, sono intervenuti i signori Frassy Lorenzo, del Servizio Energia dell'Assessorato dell'Industria e Commercio e Frachey Gian Andrea, contitolare della richiesta di subconcessione i quali, di comune accordo, hanno rinunciato ad effettuare il sopralluogo alle località interessate dalla derivazione, in quanto a tutti conosciute e rispondenti di massima alle rappresentazioni grafiche di progetto. In tale occasione non sono state presentate opposizioni ed il sig. Frachey ha presentato, a nome delle sorelle Alessi, la rinuncia parziale all'antico diritto di cui al D.G.C. n. 2767 del 16.11.1938 che prevede, tra l'altro, la richiesta di continuazione dell'istruttoria sull'istanza 13.06.1995, esclusivamente a nome del sig. Frachey Gian Andrea.
Tenuto presente che:
- l'acqua è stata derivata in corrispondenza di due diverse sezioni per evitare inconvenienti arrecati dalla formazione di ghiaccio sulla superficie del torrente;
- una prima derivazione avviene a quota 1876,50 m.s.m. per mezzo di un tubo in polietilene del diametro di 110 mm. il cui imbocco è immerso nella corrente liquida in un punto dove scorre sempre l'acqua. Tale tubazione, lunga 20 mt., sbocca poi direttamente nella vasca di carico;
- una seconda derivazione è realizzata a quota 1868,25 mediante un canaletto in terra largo 40 cm. alto 30 e lungo 300 cm., partendo dalla riva destra del corso d'acqua in un punto pianeggiante. Al canale fa seguito una tubazione in PVC del diametro di 260 mm. lunga 500 cm. che anch'essa sbocca nella vasca dissabbiatrice e di carico, il cui sfioratore è situato a quota 1867,91 m.s.m.;
- la vasca è in lamiera d'acciaio delle dimensioni di 200 x 200 x 100 cm., posata sul terreno. Dalla vasca parte la condotta forzata, lunga mt. 220, costituita da un tubo in acciaio del diametro nominale DN 200 mm., parzialmente interrata;
- il fabbricato della centrale ha le dimensioni di metri 2,95 x 2,55 x h. 2,10, è costruito in cls. di c.a. ed al suo interno sono installate le apparecchiature di generazione e di controllo;
- dopo l'utilizzazione, le acque vengono integralmente restituite nel torrente Tsere, a circa quota 1766 m.s.m.;
- il dislivello fra il pelo morto dell'acqua, nella vasca di carico a quota 1867,91 m.s.m., e quello del canale di restituzione, a valle dei meccanismi motore, a quota 1767,40 m.s.m. è di mt. 100,51. In conseguenza la potenza nominale media annua dell'impianto, per la portata di moduli medi 0,13, risulta:
13 x 100,51 : 102 = Kw 12,809
Rilevato, quindi, in considerazione di quanto sopra esposto che:
1) la derivazione appare tecnicamente ed economicamente ammissibile;
2) la quantità d'acqua da derivare, nella misura di mod. 0,20 nel periodo dal 1° aprile al 30 settembre e mod. 0,06 nel periodo dal 1° ottobre al 31 marzo, che corrisponde a moduli medi 0,13, si può subconcedere, avendo riguardo delle condizioni locali, delle utenze preesistenti e della specie di derivazione realizzata;
3) le opere di presa e le successive condotte, tenuto conto delle clausole imposte nel disciplinare di subconcessione a tutela dei diritti dei terzi, sono tecnicamente approvabili e sono innocue agli interessi pubblici;
4) la restituzione delle acque avviene integralmente senza pregiudizio dei diritti dei terzi;
5) il minimo deflusso vitale è stato correttamente calcolato secondo i criteri stabiliti dalla deliberazione consiliare n. 1193/X in data 22.02.1995 ed ammonta a 26 litri/secondo;
6) la derivazione corrisponde alla razionale utilizzazione del torrente Tsere ed è compatibile con il buon regime idraulico, senza che occorrano, oltre a quelle inserite nel disciplinare di subconcessione, speciali garanzie a tutela di detto regime;
7) per l'uso della derivazione non sono temibili inquinamenti delle acque e quindi non occorrono particolari cautele al riguardo.
Visto infine che il Magistrato per il Po di Parma, con nota n. 7293 del 28.04.1997 ha rilevato che l'istruttoria è stata regolarmente espletata ed ha espresso parere favorevole all'accoglimento della richiesta di subconcessione, sotto l'osservanza delle condizioni espresse nel sottoriportato schema di disciplinare;
Visto lo Statuto speciale per la Valle d'Aosta, promulgato con legge Costituzionale n. 4 del 26.02.1948 e successive norme di attuazione;
Vista la Legge regionale n. 4 del 08.11.1956;
Vista la Legge n. 36 del 05.01.1994;
Vista la deliberazione del Consiglio regionale n. 1193/X in data 22.02.1995 ed in esecuzione della medesima;
Visto il parere favorevole rilasciato dal titolare delle funzioni di responsabile del Servizio Assetto e Tutela del Territorio nell'ambito dell'Assessorato dei Lavori Pubblici, ai sensi dell'art. 72 della L.R. n. 3/1956 e successive modificazioni e del combinato disposto dagli artt. 13 comma 1, lettera e) e 59, comma 2 della L.R. 45/1995, in ordine alla legittimità della presente deliberazione.
Visto il parere delle Commissioni consiliari permanenti III e IV;
Con voti favorevoli: venticinque (presenti: ventisei; votanti: venticinque; astenuto: uno, il Consigliere CHIARELLO);
DELIBERA
1) di subconcedere, sino al 31.01.2007, data di scadenza dell'originaria concessione di cui al D.G.C. n. 2767 in data 16.11.1938, alla ditta Frachey Gian Andrea, con sede in Ayas, giusta la domanda presentata in data 13.06.1995, di derivare dal torrente Tsere, in comune di Ayas, moduli 0,20 (litri al minuto secondo venti) nel periodo dal 1° aprile al 30 settembre e mod. 0,06 (litri al minuto secondo sei) nel periodo dal 1° ottobre al 31 marzo, che corrispondono a moduli medi 0,13 (litri al minuto secondo tredici) di acqua per produrre, sul salto di metri 100,51, la potenza nominale media annua di Kw. 12,809, da destinare agli usi domestici e per il riscaldamento ambientale del fabbricato di proprietà del sig. Frachey, ubicato in località Bernosin del Comune di Ayas;
2) di approvare l'allegato schema di disciplinare di subconcessione;
3) di autorizzare l'emanazione del decreto di subconcessione da parte del Presidente della Giunta Regionale, previa sottoscrizione del disciplinare da parte del titolare della richiesta di subconcessione;
4) di ordinare ed accertare l'introito delle seguenti somme, da versare presso la Tesoreria dell'Amministrazione regionale:
a) lire 102.325 (centoduemilatrecentoventicinque) pari a mezza annualità del canone, ai sensi dell'art. 11 del T.U. 11.12.1933 n. 1775, a titolo di cauzione; somma che verrà restituita, ove nulla-osti, al termine della subconcessione;
b) lire 10.000 (diecimila) pari al minimo fissato dall'art. 3 della legge 21.12.1961 n. 1501 e per gli scopi di cui all'art. 7 del T.U. 11.12.1933 n. 1775, somma da introitare al capitolo 08800 della parte ENTRATE del bilancio preventivo della regione per il corrente esercizio finanziario (Canoni per concessioni e subconcessioni di acque pubbliche e miniere);
c) lire 2.500.000 (duemilionecinquecentomila) quale somma a disposizione dell'Amministrazione regionale (Ufficio Concessioni Acque dell'Assessorato dei Lavori Pubblici) per spese di sorveglianza, esperimenti di portata, collaudo, registrazioni di atti, ecc. somma da introitare al Capitolo 13500 della parte ENTRATE del bilancio preventivo della Regione per il corrente anno finanziario (Gestione fondi per conto terzi per istruttoria domande e pratiche varie);
d) lire 746.715 (settecentoquarantaseimilasettecentoquindici) per canoni arretrati dovuti sulla maggior potenza di Kw. 9,999 (Kw 12,809 - Kw. 2,81 di concessione sui quali sono già stati versati i canoni) relativi al periodo dal 01.07.1993, data di entrata in esercizio dell'impianto con le attuali caratteristiche, al 30.09.1997, data di scadenza dell'autorizzazione all'esercizio della derivazione, concessa con deliberazione della Giunta regionale n. 5109 in data 15.11.1996;
5) di stabilire, come specificato nell'art. 11 del disciplinare di subconcessione, che la ditta dovrà continuare a corrispondere all'Amministrazione regionale il canone annuo che già corrisponde sulla potenza di Kw. 2,81 di cui al D.G.C. 2787 in data 16.11.1938 e di stabilire, inoltre, in lire 157.425 (centocinquantasettemilaquattrocentoventicinque) il canone annuo da versare anticipatamente alla Regione, anno per anno, a decorrere dal 01.07.1993 sulla maggior potenza di Kw. 9,999 e, a decorrere dal 01.01.1994, in applicazione dell'art. 18 della legge 05.01.1994 n. 36, in lire 204.650 (duecentoquattromilaseicentocinquanta), revisionabile in relazione al tasso di inflazione programmato per il triennio 1997-1999, ai sensi dell'art. 3 del decreto 25 febbraio 1997 n. 90, somma da introitare al Capitolo 08800 della parte ENTRATE del bilancio preventivo della Regione per il corrente anno finanziario (Canoni per concessioni e subconcessioni di acque pubbliche e miniere);
6) di dare atto che la presente deliberazione non è soggetta al controllo della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta, in quanto non compresa nelle categorie indicate nell'art. 8 del Decreto Legislativo 22.04.1994 n. 320 e di darne esecuzione.
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