Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2604 del 11 giugno 1997 - Resoconto

SEDUTA ANTIMERIDIANA DELL'11 GIUGNO 1997

OGGETTO N. 2604/X Modalità di accertamento sanitario ai fini della legge regionale recante norme in materia di invalidi civili, ciechi e sordomuti. (Interpellanza)

Interpellanza Richiamata la legge regionale n. 22 del 7 luglio 1995 "Norme in materia di invalidi civili, ciechi civili e sordomuti" e successive modificazioni ed, in particolare, gli articoli 4 e 5 che dispongono rispettivamente l'istituzione delle commissioni mediche collegiali per l'accertamento sanitario dello stato di invalidità e le modalità con cui deve svolgersi l'eventuale ricorso;

Sottolineato che, come da disposizione di legge, la commissione che esamina i ricorsi è la medesima che effettua il primo accertamento;

Avuta notizia, dal notiziario dell'A.N.M.I.C., che finora la percentuale di ricorsi accolti è irrisoria e che la procedura che viene attuata per la valutazione dei ricorsi è meramente formale e non permette all'invalido di allegare alla richiesta nessuna documentazione medica;

Avuta altresì notizia che il Presidente di due commissioni, già dimissionario in passato e successivamente rinominato, abbia nuovamente presentato le dimissioni;

i sottoscritti consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore competente per conoscere:

a) quanti ricorsi sono stati presentati dall'entrata in vigore della legge e quanti quelli accolti;

b) se siano state date alle commissioni delle indicazioni sulle modalità da seguire per l'esame dei ricorsi;

c) se ci si è adoperati per fornire le commissioni di Presidenti diversi cercando di reperire delle disponibilità eventualmente anche fuori Valle;

d) se, anche alla luce delle istanze provenienti dagli interessati, non si ritenga opportuno rivedere la legge in vigore prevedendo, in caso di ricorso, un riesame di tipo medico da parte di una commissione "superiore" a quella del primo accertamento.

F.to: Marguerettaz-Marco Viérin

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Oggi è il giorno della discussione sul conto consuntivo, a due anni dall'adozione di questa legge ci sembra doveroso fare un po' di consuntivo sul funzionamento di questa normativa.

Lo spunto per presentare quest'interpellanza ci è venuto, come del resto riferito nelle premesse, dalla lettura di un articolo del notiziario dell'invalido, dal quale si evincono alcuni problemi perlomeno apparenti, nel funzionamento soprattutto delle commissioni preposte all'accertamento dell'invalidità dei vari richiedenti.

Quest'articolo dice, leggo brevemente: "In particolare ha suscitato molte perplessità l'articolo 5, comma 1, ossia la possibilità di presentare ricorso in opposizione alla stessa commissione di prima istanza che ha deliberato in precedenza. È assai improbabile, infatti, che i membri di una commissione ammettano di essersi sbagliati nella prima valutazione ed accettino il ricorso. Prova ne è la percentuale assolutamente irrisoria di ricorsi finora accolti, si è cioè conservata una procedura che in precedenza aveva senso in quanto a giudicare i ricorsi era una commissione del Ministero del tesoro. Come spiega il dr. Maurizio Castelli, Presidente dimissionario di due commissioni valdostane: "Qualsiasi discussione nasce dalla mancata istituzione da parte del legislatore di una commissione superiore deputata ai ricorsi". A tale scelta l'estensore della normativa ha associato la possibilità di ricorso, ciò ha creato dei malintesi perché il ricorso è espressione di diritto amministrativo e nulla ha in rapporto con la visita medica. Ricorrere in opposizione non permette all'invalido, come qualcuno pensa, di essere visitato di nuovo, né di poter allegare ulteriore documentazione medica alla pratica già definita".

Da questa lettura è evidente come sorga un problema specifico sul quale del resto avevamo già discusso al momento della discussione preliminare, anche in Commissione, sull'opportunità o meno di delegare alla stessa commissione l'accoglimento o meno del ricorso. Alla luce di queste valutazioni sembra evidente l'esserci dei problemi, è per questo che la prima domanda che facciamo all'Assessore è sapere quanti ricorsi sono stati presentati e quanti di questi sono stati accolti.

Il secondo problema che emerge evidente da quest'articolo, di cui chiediamo conferma o meno all'Assessore, deriva dal fatto che le modalità con cui vengono svolti questi ricorsi sembrano avere delle caratteristiche di tipo amministrativo. Vorremmo capire meglio cosa significa, cioè se è vero che, a fronte di una prima visita in prima istanza nei confronti dell'invalido richiedente, qualora questi presenti ricorso, non venga più visitato, e quindi ci si chiede cosa viene fatto per esaminare il ricorso se poi è vero, come dice l'articolo, che l'invalido non può nemmeno presentare delle certificazioni ulteriori.

È vero che dalla legge le modalità con cui la commissione deve analizzare i ricorsi non sono chiare, l'articolo 5 dice: "Avverso i verbali di visita emessi dalla Commissione di cui all'articolo 4 è ammesso il ricorso in opposizione alla stessa commissione da presentarsi entro 30 giorni dalla notifica del verbale medesimo". È per questo che chiediamo all'Assessore al punto b) dell'interpellanza se - o per meglio dire quali - modalità siano state date ai membri della Commissione di ricorso, che poi sono gli stessi della Commissione di prima istanza, sul modo di analizzare i ricorsi presentati.

Ancora, abbiamo saputo che i problemi, inerenti le presidenze di queste commissioni, che già si erano avuti nel passato, continuano a persistere: pare che ci siano state delle dimissioni date, poi rientrate e poi nuovamente ridate da parte di uno dei due presidenti delle 4 commissioni e credo che anche qui occorra fare una riflessione sulle modalità con cui queste commissioni riescono ad operare.

Alla luce di queste riflessioni, in particolare se i dati lo confermeranno, chiediamo all'Assessore se non ritiene, anche a seguito di queste istanze che provengono dai diretti interessati, di dover rivedere la legge in modo particolare per quanto concerne l'indicazione delle modalità con cui devono operare le commissioni preposte ad analizzare i ricorsi e addirittura la composizione stessa delle commissioni, cioè se non è il caso, visto che i ricorsi non appaiono essere così numerosi, di istituire una commissione "superiore" - superiore nel senso che il suo giudizio dovrebbe essere inappellabile rispetto a quella precedente - che prenda in esame i ricorsi.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità ed assistenza sociale, Vicquéry.

Vicquéry (UV) Justement Monsieur Marguerettaz désire faire le point de la situation de cette loi à deux ans de son entrée en vigueur.

J'en profite pour dire deux choses. Quand on a envisagé de mettre en pied cette loi en conséquence du fait que l'Etat nous avait donné les compétences administratives en la matière, nous étions dans une situation très difficile, car il y avait des milliers de dossiers et de requêtes de la part des citoyens qui n'avaient pas eu de réponse et des centaines de recours à la Commission du Ministère du trésor aussi sans réponse. Donc la situation était totalement déficitaire et c'est pour cette raison que nous avons présenté ce projet de loi.

Le projet de loi a eu une discussion importante et intéressante et déjà à l'intérieur des commissions on s'était posé le problème de l'opportunité d'instituer une commission d'opposition ou une commission de deuxième degré.

Pour répondre aux questions que Monsieur Marguerettaz nous pose, les recours présentés depuis la date d'entrée en vigueur de la loi régionale 22/95 sont 194 par rapport à 3800 requêtes, c'est-à-dire 5,11 pour cent. Des 194 recours 142 ont confirmé le verdict de la Commission médicale, 38 ont repoussé l'augmentation du pourcentage et 14 ont réduit ce pourcentage. La situation n'est pas tragique car, je répète, les demandes sont 3800 et les recours sont 194.

En réponse à la deuxième question: on a fait une série de réunions avec les deux Présidents de commission, car le Président de l'Association des invalides nous avait déjà posé le problème et au sein de ces réunions on a décidé de faire partir une lettre explicative pour donner des indications précises aux deux Présidents. La lettre est en train d'être examinée de la part des experts. Le problème principale consiste à faire présenter les recours avec des motivations; s'il y a des motivations du point de vue strictement administratif, c'est-à-dire que la Commission par exemple s'est trompée sur l'évaluation du pourcentage, il est évident qu'elle peut revoir sa position sans convoquer le citoyen.

Si au contraire il y a un recours motivé par rapport à une différente évaluation de la pathologie, on dira à la Commission de convoquer le citoyen. Monsieur Olive, nouveau Président de la Commission à la suite de la démission de Monsieur Castelli, il est d'accord sur cette proposition et donc on procédera de cette façon.

Quant à la troisième question, concernant la démission du Président, on est à la recherche d'experts en médecine légale, mais il y a d'énormes problèmes. C'est le même problème qui s'est posé pour les chantiers régionaux; ce sont très peu les experts en médecine légale en Italie, c'est une spécialisation nouvelle, le Plan socio-sanitaire prévoit la création d'un module de médecine légale qui doit encore démarrer. Pour l'instant nous n'avons pas de réponses; il y avait la disponibilité de la part des médecins qui travaillent à l'intérieur de l'USL, mais pour l'instant elle n'a pas été confirmée.

J'espère pouvoir résoudre le problème d'ici quelques semaines. S'il n'y a pas de médecins spécialistes en Vallée d'Aoste, il faudra essayer d'en rechercher ailleurs et c'est ce qu'on fera.

C'est pour cette raison spécifique que nous sommes contraires à instituer une cinquième commission supérieure d'examen: nous n'avons pas de spécialistes déjà pour les Commissions qui existent, donc nous ne pouvons pas envisager d'instituer une commission supérieure qui devrait être composée totalement de spécialistes en médecine légale. Donc c'est une des raisons pour lesquelles déjà à l'époque on avait dit non et on confirme cette idée.

Mais il y a aussi une autre question fondamentale. Le recours en opposition est un recours qui est prévu dans le droit administratif; si quelqu'un dit que les médecins ont des difficultés à admettre leur mauvaise foi, on ne peut pas accepter une chose de ce genre.

C'est une Commission qui a un rôle très important, il y a un secrétaire à l'intérieur de la Commission qui doit vérifier le comportement des médecins de la Commission et donc on travaille dans la bonne foi. S'il y a l'erreur, elle doit être rectifiée et l'évaluation du pourcentage de maladie doit être changée.

Je suis convaincu qu'on a fait un bon travail, nous avons donné des réponses à des milliers de citoyens et à des centaines de citoyens qui avaient fait recours à la Commission du Ministère du trésor, qui ne se convoquait pas. C'est un point important pour l'autonomie valdôtaine, il y a des petites choses à rectifier et donc c'est une question qu'on doit suivre au point de vue administratif avec une attention totale.

Pour l'instant nous restons dans la position de la loi régionale 22, après on verra comme les choses se passeront. Tout peut être changé dans ce monde, mais nous sommes convaincus que pour l'instant ce n'est pas le cas de porter des modifications à ce système qui a donné une bonne réponse dans ces deux années.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Per contestare non i dati evidentemente, ma la posizione politica dell'Assessore.

Se non ho capito male, mi è sembrato di leggere fra le righe che questa lettera di indicazione sulle modalità che devono seguire le Commissioni di ricorso deve partire e quindi presuppongo che finora la Commissione di ricorso si è limitata al mero confronto amministrativo, che poi detto in parole difficili è detto così, mentre detto in parole semplici significa andare a vedere se è stata fatta un'addizione in modo esatto o no. È vero? È questo. Quindi il ricorso vuol dire riprendere un conteggio e controllare una somma....

(... interruzione dell'Assessore Vicquéry, fuori microfono...)

... certo, secondo il tipo di ricorso. Però immagino che il 98 percento di coloro che ricorrono nei confronti di un'assegnazione di un certo punteggio di invalidità non ricorrano per il mero errore contabile fatto, quanto piuttosto su una presunta maggiore invalidità dal punto di vista medico dell'appellante. Cioè uno dice: la mia invalidità mi crea un handicap superiore a quello che la Commissione mi ha riconosciuto quindi, è più un ricorso, nella stragrandissima maggioranza dei casi, che entra nel merito del pronunciamento della Commissione, non nella semplice sommatoria dei vari punteggi.

Come mi sembra giusto, ora l'Assessore vuole dare queste indicazioni alle Commissioni che consisterebbero nell'indicare un diverso atteggiamento a seconda dei diversi tipi di ricorso: di fronte al ricorso amministrativo, riguardate i conteggi, mentre di fronte ad un ricorso di tipo medico, rivisitate il paziente alla luce anche delle certificazioni che lo stesso può presentare. Se questa è un'impostazione, mi sembra decisamente più corretta rispetto al passato, ma allora, qualora un medico venga contestato dal punto di vista della sua professionalità, nel senso che ha formulato una diagnosi sulla quale dovrebbe retrocedere e di fatto ammettere che ha sbagliato da un punto di vista professionale, quella frase che lei contestava, Assessore, un fondo di verità secondo me ce l'ha.

Ci potrà essere il medico corretto e ligio fino in fondo che ammetterà il suo errore professionale, ma ci saranno molti, i più, che non dico non ammetteranno, ma faranno di tutto per confutare la loro tesi. È un po' qui l'inghippo della situazione.

Lei mi dice che fare una commissione superiore dovrebbe avere la presenza di tutti i medici legali, ma dove sta scritto? Non è assolutamente vero. Si tratterebbe solo probabilmente di cambiare i membri di queste Commissioni, andando alla ricerca di un presidente.

Ora, se i presidenti fossero due, come sono stati fino a poco tempo fa, non sarebbe da escludere l'idea di fare presiedere una commissione di ricorso a uno dei due che analizzi i casi che sono passati nell'altra commissione...

(... interruzione dell'Assessore Vicquéry, fuori microfono)

... non è una disgrazia, anche perché se i ricorsi presentati sono 194, non sono numerosi. Questa commissione di seconda istanza o commissione superiore, inappellabile, non avrebbe la stessa mole di lavoro che hanno invece le commissioni di prima istanza, ma avrebbe una mole di lavoro decisamente minore, che immagino potrebbe impegnare queste commissioni per 3-4 riunioni all'anno, se i numeri sono questi.

Allora io credo che se ci fermiamo a riflettere sulla impostazione di questa legge, appare evidente che c'è un meccanismo di fondo che non funziona. Non so quanti siano i casi in cui il ricorso viene presentato alla stessa commissione; tutte le volte ricorriamo contro la Giunta e la Giunta molto difficilmente, com'è nel gioco delle cose, ammette dei propri errori. Infatti noi il ricorso lo facciamo nei confronti della Giunta e poi si cerca di farlo nei confronti dei cittadini, i quali più obiettivamente a volte ci danno torto e altre volte ci danno ragione.

Mi sembra che il meccanismo che sta alla base di questa legge abbia davvero la necessità di una riflessione, per cui prendo atto della non disponibilità perlomeno momentanea - così come è stato detto dall'Assessore - di non modificare lo stato attuale delle cose, e spero invece che - come lui stesso non ha escluso - nel tempo si modifichi questo giudizio.

(... interruzione del Consigliere Chiarello, fuori microfono...)

Presidente Consigliere Chiarello, la prego, lei non può utilizzare l'aula a suo piacimento. Se l'Assessore non ha chiesto la parola, è perché non ha ritenuto opportuno risponderle, lei non è che si può alzare e utilizzare a piacimento l'aula. Pertanto prima chieda la parola, poi eventualmente spieghi le motivazioni, dopo di che si valuta se la parola le può essere concessa o meno. Siccome l'Assessore non ha ritenuto rispondere, e siccome presumo che l'Assessore sia stato informato del fatto, il problema non si pone.

Assessore Riccarand, non ho capito.... non possiamo tornare indietro sulle Comunicazioni del Presidente, e lei stia in aula.