Oggetto del Consiglio n. 2196 del 23 ottobre 1996 - Resoconto
SEDUTA POMERIDIANA DEL 23 OTTOBRE 1996
OGGETTO N. 2196/X Disegno di legge: "Interventi straordinari in materia di edilizia scolastica".
Articolo 1 (Finalità)
1. Nel quadro degli interventi in materia di edilizia scolastica, la Giunta regionale è autorizzata ad adottare i provvedimenti necessari all'individuazione dell'opera a carattere straordinario relativa alla ristrutturazione dell'immobile, di proprietà regionale, denominato ex Cotonificio Brambilla, sito nel comune di Verrès, da destinare a polo scolastico.
2. La Giunta regionale è altresì autorizzata ad adottare i provvedimenti necessari all'individuazione dei lavori di completamento, adeguamento o messa a norma di opere riguardanti gli edifici adibiti ad uso scolastico, di cui all'allegato A alla legge regionale 23 novembre 1994, n. 68 (Alienazione di beni immobili di proprietà regionale a favore dei comuni), la cui proprietà è in corso di trasferimento dalla Regione ai comuni.
3. Nell'ambito della programmazione delle opere edilizie della Regione, la Giunta regionale può individuare ulteriori interventi di costruzione, adeguamento e ristrutturazione di edifici adibiti ad uso scolastico di proprietà degli enti locali, qualora particolari ragioni di necessità ed urgenza, relative all'andamento demografico ed al recepimento delle mutate esigenze didattiche, lo richiedano.
4. L'adozione dei provvedimenti amministrativi per la realizzazione degli interventi di cui ai commi 1, 2 e 3 è affidata al dirigente competente, ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45 (Riforma dell'organizzazione dell'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta e revisione della disciplina del personale).
5. Gli oneri relativi alla realizzazione degli interventi di cui al comma 3 rientrano nei trasferimenti settoriali con vincolo di destinazione di cui al titolo quinto della legge regionale 20 novembre 1995, n. 48 (Interventi regionali in materia di finanza locale).
6. Gli interventi di cui alla presente legge possono essere realizzati anche per il tramite dell'ente richiedente, mediante trasferimento delle quote di finanziamento, secondo modalità da definire in sede di approvazione dei singoli interventi.
Articolo 2 (Disposizioni finanziarie)
1. Le spese complessive per la realizzazione degli interventi autorizzati all'articolo 1 sono previste, per il quinquennio 1996/2000, in lire 100.000.000.000, di cui:
a) lire 65.000.000.000 per l'intervento di cui al comma l;
b) lire 35.000.000.000 per gli interventi di cui ai commi 2 e 3, così ripartite:
1) lire 17.000.000.000 anno 1996;
2) lire 15.000.000.000 anno 1997;
3) lire 20.000.000.000 anno 1998;
4) indicativamente lire 24.000.000.000 anno 1999;
5) indicativamente lire 24.000.000.000 anno 2000.
2. L'onere di cui al comma 1 graverà sul capitolo 56300 (Spese per la costruzione, sistemazione e adattamento di edifici per la pubblica istruzione) e sul capitolo di nuova istituzione 54220 (Interventi di adeguamento, costruzione e ristrutturazione di edifici adibiti ad uso scolastico di proprietà degli enti locali) del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1996 e successivi.
3. Alla copertura degli oneri di cui al comma 1 per il triennio 1996/1998 si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento iscritto al capitolo 69020 (Fondo globale per il finanziamento di spese di investimento) dei bilanci annuale e pluriennale della Regione per gli anni 1996/1998, a valere sugli appositi accantonamenti previsti negli allegati 1 dei bilanci stessi (Piano di intervento straordinario per l'edilizia scolastica - D.5.).
4. A decorrere dal 1999, gli oneri potranno essere rideterminati con legge finanziaria ai sensi dell'articolo 19 della legge regionale 27 dicembre 1989, n. 90 (Norme in materia di bilancio e di contabilità generale della Regione Autonoma Valle d'Aosta) e iscritti con legge di approvazione dei corrispondenti bilanci.
Articolo 3 (Variazioni di bilancio)
1. Alla parte spesa dei bilanci di previsione per l'anno 1996 e pluriennale per gli anni 1996/1998 sono apportate le seguenti variazioni in termini di competenza e, per l'anno 1996, anche in termini di cassa:
a) in diminuzione:
cap. 69020 "Fondo globale per il finanziamento di spese di investimento"
anno 1996 lire 17.000.000.000
anno 1997 lire 15.000.000.000
anno 1998 lire 20.000.000.000;
b) in aumento:
cap. 56300 "Spese per la costruzione, sistemazione e adattamento di edifici per la pubblica istruzione"
anno 1996 lire 17.000.000.000
anno 1997 lire 10.000.000.000
anno 1998 lire 13.000.000.000
programma regionale 2.1.1.03
codificazione 2.1.2.1.0.3.6.4
cap. 54220 (di nuova istituzione)
"Interventi di adeguamento, costruzione e ristrutturazione di edifici adibiti ad uso scolastico di proprietà degli enti locali"
anno 1997 lire 5.000.000.000
anno 1998 lire 7.000.000.000.
Articolo 4 (Dichiarazione d'urgenza)
1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
Presidente Ha chiesto la parola il relatore, Consigliere Borre.
Borre (UV) L'importanza di questo disegno di legge, forse anche per il problema che è stato creato dall'urgenza, non è stata valutata appieno da tutti i consiglieri della commissione.
La legge normale prevede 12 miliardi di interventi nelle strutture scolastiche; con questo disegno di legge invece raddoppiamo l'intervento per tutti gli edifici ed andiamo a finanziare l'intervento di un grosso complesso a Verrès, la Brambilla, con 65 miliardi in 4 anni. Era importante intervenire con 17 miliardi nell'anno in corso.
Come ha spiegato l'Assessore, l'urgenza è dovuta al fatto che si possa accedere subito ai fondi globali per non perdere questo importo nel '97.
Inoltre si va ad intervenire sugli edifici che la Regione ha ceduto ai comuni - Comuni di Aosta, di Gressoney, di Gignod, di Issogne e di Verrès - per la messa a norma, altrimenti i comuni si sarebbero trovati con una spesa non indifferente da affrontare dopo che si sono trovati l'edificio in proprietà.
É prevista la spesa per un intervento in un comune limitrofo ad Aosta con una crescita demografica non indifferente, che è il Comune di Sarre, per l'intervento di una scuola nuova adiacente alla vecchia, quindi recuperando sia la vecchia che la nuova per far fronte alle esigenze emergenti.
Presidente É aperta la discussione generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.
Parisi (RV) Intervengo anche per dire al Consigliere Borre che è proprio a seguito della presa di coscienza dell'importanza di questo provvedimento, che stamani i commissari si sono riuniti in via d'urgenza e hanno votato il disegno di legge, altrimenti lo avrebbero rinviato.
Volevo chiedere all'Assessore, tenuto conto che vengono portati spesso degli interventi che riguardano tutto il settore dell'edilizia scolastica, se questi interventi sono fatti sulla base di uno studio programmatico e di un'analisi di quello che è il trend demografico, come diceva prima Borre, anche perché - come è successo forse in passato - abbiamo fatto come Regione moltissimi interventi su strutture scolastiche del territorio che poi si sono dimostrate delle strutture non più utili allo scopo per le quali erano state create.
Quindi chiedo all'Assessore se questo intervento, così come gli altri, è fatto sulla base di una programmazione e di un'analisi di quello che può essere il trend futuro.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.
Chiarello (RC) Prima sono intervenuto fuori luogo proprio perché probabilmente ci prendete per il caldo: qui dentro fra un po' siamo a 25°. Va bene quello che ho detto, secondo me utilizzando i fondi globali, poi andranno a residuo perché non so cosa riusciremo a fare.
Quello che sento dire sovente dire in questo Consiglio, e lo vedremo meglio domani in una mozione che ho presentato, è che gli uffici hanno tardato; questa volta la colpa è di Lévêque, mi dispiace per lui, ma gli uffici dovrebbero essere un po' più solerti. A seguito di questi ritardi, arrivano spesso in commissione i provvedimenti in via d'urgenza. Si è parlato prima, discutendo del Forte di Bard, che si deve arrivare in tempo, che gli studi sono stati abbastanza lunghi, fra l'altro ci sono studi che poi gravano sui cittadini come spiegherò domani, e gli uffici arrivano in ritardo. Vorrei che questo non si ripetesse e mi rivolgo a Borre per dirgli che non ci saremmo riuniti come commissione alle 9 stamani se non avessimo preso atto dell'importanza della legge. Cioè siamo tutti d'accordo sulla necessità della ristrutturazione, pensate che ho avuto la figlia che ha studiato lì e studiavano in un prefabbricato dove da maggio a giugno non si poteva star dentro dal caldo che c'era!
La mia richiesta è quella di poter avere, come consigliere, in tempo utile, i disegni di legge, per riuscire ad esaminarli con un po' più di cognizione.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.
Marguerettaz (PpVA) Due domande più che altro, a prescindere dal fatto che l'argomento edilizia scolastica non può che vederci in linea di principio favorevoli, ma su due cose volevo essere ragguagliato.
Chiedo scusa - sarà anche per me il caldo, sarà la stanchezza - ma non ho ancora afferrato fino in fondo il discorso dell'urgenza di questa legge, fra l'altro guardando anche la ripartizione nel quinquennio, eccetera. Praticamente noi con questa legge abbiamo definito l'utilizzo dei 17 miliardi previsti nei fondi globali per l'ex cotonificio Brambilla. Purtroppo, dicevo anche prima ai colleghi, non ho ben presente la situazione dell'edificio Brambilla, ma "a naso" direi che questi soldi andranno molto verosimilmente a residuo nel consuntivo di quest'anno. Adesso faccio delle ipotesi che spero possano essere confutate, ma non vorrei che alla fine di tutto questo l'urgenza sia data dal fatto che ci fossero 17 miliardi in meno nell'avanzo di amministrazione, perché se il ragionamento è questo, proprio di urgenza non si poteva parlare. Spero di sentire dall'Assessore la motivazione che contraddica queste mie ipotesi.
Vorrei inoltre richiedere all'Assessore se ci illumina sulle procedure che ha l'edilizia scolastica in senso globale, come direbbe un mio collega.
L'Assessore oggi in commissione ci spiegava che gli interventi previsti con questo disegno di legge saranno realizzati su quelle strutture ancora di proprietà regionale, che poi verranno trasferite ai comuni, e che questi interventi erano a carico dell'Amministrazione regionale proprio per non cedere ai rispettivi comuni una struttura non adeguata e quindi per non caricare gli stessi di oneri difficilmente sopportabili. Ma una volta che termineremo con il trasferimento di questi immobili, e quindi con i passaggi dalla proprietà regionale alla proprietà dei rispettivi comuni, il tema edilizia scolastica è regolamentato da altre leggi? Penso, per essere chiaro, al discorso del Comune di Aosta, dove con questo disegno di legge andiamo ad intervenire su strutture quali la scuola Cerlogne e forse mi diceva il collega Borre la scuola di Excénez, ma ci sono tante altre strutture scolastiche che hanno bisogno di interventi; parlo di Aosta perché conosco quella situazione, se volete di più parlo di una parte di Aosta che mi è ancora più vicina, che è la scuola di Porossan che soffre di mille disagi. Queste sono proprietà del comune, mi chiedevo qual è la procedura affinché il comune possa mettere mano alle ristrutturazioni o all'edificazione di nuove strutture scolastiche.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (Ind) A parte un'obiettiva difficoltà di valutazione del progetto che ci viene presentato in modo tempestivo, pur comprendendo le legittime difficoltà domani da parte dell'Assessore di affrontarlo in aula, anch'io volevo una serie di chiarimenti visto che l'Assemblea deve discutere questo argomento.
Si parla della realizzazione di un polistituto che raggruppa tre diversi istituti già operanti nella bassa Valle, che avrà sede in Verrès, nell'ex cotonificio Brambilla. Volevo sapere se questi tre istituti sono tutti ubicati in Verrès oppure sono ubicati in comuni viciniori, nel senso che il raggruppamento comporta anche il trasferimento di altre sedi, di altri istituti che hanno ubicazioni in comuni diversi.
Ma, secondo me, il quesito più importante riguarda quel progetto di polarizzazione scolastica di cui già da qualche anno si parla anche in questa sede, che sembrava dovesse riguardare la categoria degli istituti professionali regionali, che mi sembra sia stato abbandonato o portato a compimento solo in via parziale, polarizzazione scolastica che avrebbe dovuto prevedere la creazione di centri che avrebbero dovuto raggruppare istituti di diverso ordine e grado in determinate località della Valle d'Aosta. E Verrès, se non sbaglio, doveva essere uno di questi.
In questo quadro di polarizzazione scolastica per ora accantonato, come si inserisce questo intervento di edilizia scolastica che oggi ci viene proposto con il disegno di legge n. 207, e soprattutto come si armonizzano gli interventi attuali e futuri di edilizia scolastica che l'Assessorato a cui fa capo Louvin ha intenzione di attuare in un quadro di prospettiva di sviluppo futuro?
Presidente Se nessuno chiede la parola, dichiaro chiusa la discussione generale.
Ha chiesto la parola l'Assessore alla pubblica istruzione, Louvin.
Louvin (UV) Je réponds volontiers aux questions qui ont été posées, d'autant plus que l'argument de ce projet de loi est de taille et il est opportun de donner au Conseil un certain nombre d'indications à ce sujet.
Je reprends, point par point, les questions qui ont été posées en partant par celles de M. Parisi, qui demandait s'il y a en amont une planification de ces interventions. Il s'agit ici de trois catégories différentes d'interventions, deux desquelles sont liées à des problèmes ponctuels. Le premier est le réaménagement de l'immeuble ex Brambilla de Verrès, qui a déjà été décidé il y a de nombreuses années par le Gouvernement régional, pour lequel une procédure ouverte a été faite au moment de la décision de préparer un projet de récupération de l'immeuble.
Ce projet étant arrivé à son aboutissement, il s'agit maintenant de prévoir le financement de l'oeuvre. Comme le financement de l'oeuvre impliquera un engagement financier de 65 milliards au total, cela aurait eu un effet de bouleversement complet des initiatives régionales en la matière, puisque nous avons une dépense ordinaire dans ce domaine qui se chiffre autour de 12 milliards par année. Il était donc nécessaire de faire une intervention spéciale pour financer cette oeuvre et c'est donc l'un des buts prioritaires de cette intervention législative.
La deuxième catégorie est celle des immeubles qui sont transférés aux communes; il s'agit de leur donner les moyens financiers pour pouvoir eux-mêmes ou bien par le biais de l'Assessorat des travaux publics pourvoir au réaménagement de ces immeubles. Dans certains cas ces travaux auraient comporté un bouleversement complet des finances communales ou auraient empêché à la rigueur même la réalisation de ces oeuvres pendant de longues années. Il s'agissait donc d'y faire face et comme vous le voyez le projet de loi porte l'institution d'un nouveau chapitre, qui est celui d'interventions sur des immeubles qui ne sont pas régionaux, mais qui sont maintenant de propriété communale.
Pour ce qui est par contre du 3ème alinéa de l'article 1, là le problème de la planification se pose; c'est-à-dire le problème de savoir s'il y a des besoins spécifiques dans certaines communes nous pose dans la nécessité d'y faire face. Nous avons constitué à cet effet un groupe de travail avec les collectivités locales et les services de l'Administration régionale pour établir les priorités dans ces interventions. Ce groupe de travail sera réuni déjà le mois prochain pour établir ces ordres de priorités.
Nous avons en tout cas voulu signaler l'urgence d'un cas spécifique, qui est celui de la Commune de Sarre, où les bâtiments scolaires sont dans des conditions très inquiétantes par rapport à la croissance prévue de la population scolaire dans les années à venir. Sarre est une commune d'expansion de la population d'Aoste, et les nouveaux programmes dans le domaine du bâtiment pour ce qui est des résidences primaires amènent à croire qu'il y aura de très fortes nécessités au cours des années à venir. Un projet pour le réaménagement et le complètement de l'immeuble principal de Sarre a déjà été prévu dans ce sens et il s'agira de donner un financement à cette initiative.
M. Marguerettaz a demandé si ce projet de loi ne représente pas un artifice comptable - pour reprendre une expression bien connue actuellement dans le débat autour de Maastricht - de l'Administration régionale. Telle n'est pas le cas, dans le sens que nous pouvons très bien pour ce qui est des dépenses d'investissements de l'Administration régionale prévoir dans l'année 1996 et engager dans l'année 1996 des dépenses qui seront réellement effectuées en 1997. Or, ce qui est important c'est que la Commune de Verrès délibère rapidement l'autorisation à réaliser cet immeuble conformément au projet et que l'on passe au début de l'année 1997 aux procédures pour l'adjudication des travaux. Cela nous permettra d'y faire face avec un financement important, que nous avons déjà repéré par les ressources engagées au sein du bilan pluriannuel de l'Administration régionale.
En ce qui concerne plus en général les procédures, notamment pour ceux qui pourraient être les besoins de la Commune d'Aoste, je vous signale quelles sont les options principales. Pour ce qui est des bâtiments d'instruction supérieure la réalisation est directe de la part de l'Administration régionale et c'est le cas notamment de l'Ecole d'Agriculture, pour laquelle nous avons déjà inséré dans le bilan ordinaire des prévisions de dépense.
La Commune d'Aoste a déjà utilisé et pourra utiliser à l'avenir la loi pour Aoste pour des interventions sur ses propres immeubles scolaires et deux autres possibilités lui sont accordées, comme à l'ensemble des communes valdôtaines: les procédures Fospi, qui prévoient l'intervention de la commune dans la mesure de 20 pour cent, ou de 10 pour cent si elle est en consortium avec d'autres communes, pour la réalisation de bâtiments scolaires; l'accès au crédit scolaire, qui est une procédure prévue par l'Etat et pour laquelle 4 milliards ont été affectés au cours de cette année (mais je pense que le même montant sera disponible pour les années à venir). Quatre communes ont déjà pu disposer de l'accès à ces fonds pour l'achèvement de leurs propres structures scolaires.
M. Tibaldi s'inquiétait de savoir quelle est la destination du polyinstitut de Verrès. Comme nous l'avons précisé au moment de la présentation de ce projet, le polyinstitut est conçu essentiellement pour accueillir actuellement les trois institutions scolaires supérieures concentrées sur la commune de Verrès, dont les structures sont dans un état assez lamentable.
Si vous connaissez les endroits, cela vaut soit pour ce qui concerne l'Institut professionnel, à l'intérieur duquel font défaut même les espaces pour l'enseignement, soit le Lycée pédagogique qui est actuellement encore à localiser dans le même immeuble que l'Ecole moyenne, et une partie des laboratoires notamment se situent dans des structures préfabriquées sur lesquelles nous sommes en train d'intervenir d'une façon provisoire, pour les maintenir en bon état de fonctionnement mais avec combien de difficultés, et enfin l'ITI, qui nécessite lui aussi d'un agrandissement de ses laboratoires. Le polyinstitut pourra permettre la localisation de ces trois structures scolaires.
Il est évident que tout discours de rationalisation des instituts professionnels demande une disponibilité des locaux adéquate aux fonctions que nous voulons leur attribuer, et si nous songeons à l'ouverture de nouvelles sections ou bien à la concentration même de certains enseignements dans le pôle scolaire, nous devons passer d'un travail préalable de mise en état des structures.
Avec cette intervention la basse Vallée disposera, Verrès notamment, d'un siège scolaire finalement de grandes dimensions et qui aura également cette souplesse d'adaptation qui lui permettra d'avoir à son intérieur une utilisation supplémentaire de salles d'enseignement, de laboratoires et ainsi de suite pour les instituts qui en auront plus besoin que les autres. Cela est actuellement impossible dans la mesure où ils ne sont pas situés dans le même endroit, mais cette mobilité à l'intérieur sera possible à partir d'un bâtiment plus vaste qui pourra en accueillir davantage.
Je songe notamment à des requêtes qui ont été faites pour l'ouverture d'une nouvelle section à Verrès même, dans le domaine des services sociaux, il y a quelques années; à cela s'opposait une absence de locaux et de disponibilités d'immeubles. Dans le cadre du polyinstitut - et la réalisation de classes et de laboratoires aura la priorité par rapport aux autres sections du projet global - cela sera possible.
Donc pour répondre à votre question: quel est le rapport entre un travail de rationalisation et un travail dans le domaine du bâtiment, je crois que la charrue doit être posée derrière les boeufs et non pas en avant.
Il faut d'abord disposer de structures et ensuite poser le problème nettement de la localisation des enseignements, de façon à ce qu'ils puissent avoir lieu dans des conditions adéquates. Le fait d'imaginer maintenant d'importants changements dans les structures scolaires au point de vue de leur organisation propre et des enseignements qui sont dispensés sans disposer des locaux nécessaires serait un grave danger, qui nous mettrait dans la situation angoissante d'avoir des écoles qui explosent du fait d'avoir une augmentation importante de la présence d'étudiants.
Je vous cite simplement le cas de ces dernières années, qui concerne l'école normale d'Aoste, qui accueillait dans son immeuble le Lycée classique et qui dans trois ans seulement a tellement augmenté son nombre d'élèves qu'elle a dû non seulement occuper l'espace précédemment occupé par le Lycée classique, mais même nous pousser à faire cette intervention urgente pour l'Ecole maternelle, pour occuper à son tour ces espaces. Les écoles ne sont pas des accordéons, il y a des problèmes logistiques très graves qui se posent et qu'il faut affronter correctement.
Ce projet de loi nous permet de faire face à des problèmes importants et urgents qui se posent dans ce domaine et qui seront par la suite opportunément appréciés par le milieu scolaire.
Presidente Si passa all'esame dell'articolato. Pongo in votazione l'articolo 1:
Presenti, votanti e favorevoli: 26
Presidente Pongo in votazione l'articolo 2:
Presenti, votanti e favorevoli: 26
Presidente Pongo in votazione l'articolo 3 con l'emendamento della II Commissione:
Presenti, votanti e favorevoli: 26
Presidente Pongo in votazione l'articolo 4:
Presenti, votanti e favorevoli: 26
Presidente Pongo in votazione la legge nel suo complesso:
Presenti, votanti e favorevoli: 26
Il Consiglio approva all'unanimità
Presidente Con questo punto si chiudono i lavori della seduta del 23 e il Consiglio è aggiornato alla riunione di domani mattina alle ore 9,15.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 20,12.