Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2164 del 2 ottobre 1996 - Resoconto

SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 2 OTTOBRE 1996

OGGETTO N. 2164/X Determinazioni per il completamento dei lavori e per la futura destinazione della struttura dell'Ecole des neiges in comune di La Thuile. (Interpellanza)

Interpellanza Richiamate le Delibere di Giunta n. 5001 del 17 giugno 1994 (con la quale si completava la nomina del Collegio arbitrale per la definizione delle controversie relative ai lavori dell'Ecole des neiges in Comune di La Tuile) e n. 1189 del 15 marzo 1996 (con la quale si prorogava al 30 giugno 1996 il termine per la pronuncia del lodo del Collegio arbitrale);

Richiamata altresì la risposta all'interpellanza iscritta all'oggetto 1809 della seduta del Consiglio regionale del 14 febbraio 1996, con la quale l'Assessore ai Lavori Pubblici dichiarava che prima di un'eventuale ripresa dei lavori sarebbe stato indispensabile fare una riflessione politica sulle scelte definiva relative alla destinazione finale del complesso e sulla dimensione e funzionalità della struttura;

Sottolineato inoltre che nel corso della medesima risposta l'Assessore giudicava comunque indispensabile procedere con un appalto per evitare un ulteriore deterioramento della struttura;

Evidenziato che le strutture fin qui realizzate saranno sottoposte per il quinto anno ai deterioramenti causati dalla stagione invernale;

i sottoscritti consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore competente per conoscere:

1) l'esito del lodo del Collegio arbitrale;

2) quali riflessioni ha fatto la Giunta inerenti le scelte definitive relative alla destinazione finale del complesso e la dimensione e funzionalità della struttura;

3) se è già stato avviato l'iter per l'appalto dei lavori necessari ad evitare un ulteriore deterioramento del complesso;

4) a quanto ammontano le spese finora sostenute, comprensiva della progettazione, degli stati di avanzamento dei lavori e delle parcelle ai vari consulenti ed arbitri.

F.to: Marguerettaz - Collé

Presidente I consiglieri interpellanti dichiarano di dare per letta l'interpellanza.

Ha chiesto la parola l'Assessore ai lavori pubblici, Lavoyer.

Lavoyer (ADP-PRI-Ind) Premesso che considero anche logica questa richiesta di chiarimenti, alla luce di quanto avevo affermato in risposta alla precedente interpellanza per richiesta di informazioni, in data 14 febbraio '96; premesso che per quanto attiene il secondo punto dei quesiti sarà il collega Louvin a dare risposta, mi soffermo sul primo quesito che mi consente di fornire degli elementi di novità, nel senso che la situazione che avevamo di fronte a febbraio è mutata.

Infatti il lodo arbitrale non è ancora stato pronunciato, in quanto il collegio si è autoprorogato i termini dal 30 giugno '96 al 30 dicembre '96, ex articolo 820, comma 3.

Inoltre, a seguito della richiesta del liquidatore dell'impresa Mantelli, di addivenire ad un accomodamento bonario in luogo del lodo, il collegio ha chiesto un'ulteriore proroga di almeno due mesi fino al 20 febbraio '97. Questo è un elemento importante perché modifica il quadro che avevamo di fronte il mese di febbraio, quando era stata presentata la precedente interpellanza, dove il lodo doveva essere risolto entro il 30 giugno.

La conseguenza di questa proroga è legata anche al contenuto della risposta relativa al punto 3. La scelta è senz'altro quella di andare nella direzione di fare una serie di interventi, oltre che mettere in sicurezza il cantiere, per evitare il peggioramento della situazione relativa alle strutture già costruite. Non è stata rispettata la tempistica che era stata preventivata nella risposta data nel mese di febbraio, secondo la quale entro 7-8 mesi dovevano iniziare i lavori, proprio perché siamo legati a quanto ho risposto al punto 1, nel senso che c'è stata questa traslazione della definizione del lodo.

Indipendentemente dal fatto che la legge 12 dà degli strumenti per intervenire in situazioni di questo tipo, strumenti che mettono l'amministrazione regionale in situazioni di difficoltà se sono relativi alla legislazione nazionale, ci siamo comunque attivati e siamo in attesa di una perizia e di un sondaggio sulle strutture che si vedono danneggiate, per quantificare gli interventi da fare. D'altro canto sono interventi molto delicati e difficili, per cui una parte di questi interventi potranno essere oggetto d'appalto perché facili da quantificare e da definire, mentre una serie di interventi dovranno essere realizzati in economia sotto la stretta sorveglianza non solo degli uffici ma anche di esperti, perché nel momento in cui si va a intaccare un solaio è nello stato di avanzamento che verifichi l'entità del danno. Comunque ci stiamo attivando, indipendentemente dalla tempestica e dalla definizione del lodo, per fare questi interventi di minimo.

Per quanto attiene il punto 4, le spese sin qui sostenute comprensive di progetto, lavori eseguiti, quindi progetto, realizzazione dell'opera, consulenze tecniche, arbitrato, quota parte della regione dell'arbitrato, ammontano a 6.597.624.725 lire, escluse le consulenze legali, che non so se sono già state definite o meno.

Condividendo in toto le preoccupazioni degli interpellanti, posso assicurare che si sta facendo tutto quanto è possibile per uscire in tempi brevi da questa vicenda, che purtroppo si è ingarbugliata negli anni. Il tutto però tenuto conto di quelle che sono le maglie della legislazione vigente, entro le quali ci muoviamo; la legge 12 dà maggiori possibilità. In questo senso ci stiamo attivando per arrivare perlomeno ad una soluzione di messa in sicurezza del cantiere; sulle scelte eventualmente risponderà il collega Louvin.

É chiaro che la legislazione ante legge 12 a livello regionale imbrigliava molto l'amministratore o l'ente appaltante quando si trovava di fronte a casi di questo tipo. Quindi dando una considerazione costruttiva, se vogliamo, alla richiesta di informazione, voglio tranquillizzare i consiglieri che l'Assessorato su questo problema si sta attivando e monitorando giornalmente sullo stato di avanzamento delle cose. Purtroppo, ripeto, dobbiamo anche rispettare una legislazione che imbriglia parecchio la libertà di manovra e la libertà decisionale sia della parte politica che della parte tecnica.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla pubblica istruzione, Louvin.

Louvin (UV) Le Gouvernement a eu à maintes reprises l'occasion de se pencher sur cette question, puisqu'il est extrêmement sensible à la solution du problème de la compatibilité entre les engagements sportifs et les problèmes scolaires. Sensible d'ailleurs aux difficultés procédurières, dont faisait état tantôt l'Assesseur Lavoyer, nous avons entamé au cours du printemps dernier des rencontres avec les responsables de l'ASIVA, avec la commune de Courmayeur et le lycée linguistique de Courmayeur pour vérifier la possibilité d'expérimenter dans cet institut un cours pour les athlètes qui suivent un calendrier différent et pour qu'ils soient assistés correctement.

Si je fais allusion à cette situation, c'est parce que nous estimons, justement en vue du problème de la définition des espaces de la façon générale dont on veut faire fonctionner la future école de neige, que l'expérimentation d'un tel cours puisse être pour nous une expérience très importante.

Le 12 juillet de cette année le Gouvernement, suite à une discussion étendue sur cet argument, a exprimé la possibilité de donner un soutien par le biais des assessorats du tourisme et de l'instruction publique à cette initiative, qui permettra donc au lycée linguistique de Courmayeur d'expérimenter le cours pour étudiants athlètes, en collaboration avec l'école militaire alpine de Courmayeur, qui met à la disposition les structures nécessaires et s'associe à notre effort pour ce qui est du personnel d'entraînement.

Un calendrier scolaire différencié est déjà en vigueur et tout cela représente en quelque sorte une pré-condition pour constituer la future école de neige, pour laquelle le Gouvernement régional n'a nullement modifié l'intention définitive de la localiser dans les immeubles qui ont été affectés à cette destination à La Thuile. Il y a donc simplement l'acquisition d'éléments nécessaires, pour pouvoir définir correctement les dimensions, les nécessités, le nombre d'élèves qui sera souhaitable, et pour pouvoir, au moment où les questions de bâtiment auront été définies en collaboration avec les services compétents, immédiatement être prêts au démarrage de cette expérience, que nous continuons à considérer absolument indispensable pour le développement complet de nos jeunes dans le domaine sportif, sans préjudice de leur carrière scolaire.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Je remercie l'Assesseur pour les réponses qu'il a bien voulu nous donner et de nous avoir rassuré aussi sur la réalisation de ce projet.

Le souci nous était venu parce qu'on avait eu occasion d'entendre des membres de cette majorité se référant justement à l'école de neige de La Thuile et affirmant que peut-être la destination de cet immeuble n'avait pas encore été décidée définitivement.

Voilà, j'ai employé les mots qui employait il y a 5 années le Conseiller Faval, lorsqu'il avait présenté une interpellation qui était presque comme celle que je viens de présenter aujourd'hui.

Quindi siamo rassicurati da questo punto di vista, anche se un po' preoccupati che a cinque anni di distanza, con posizioni diverse all'interno della maggioranza, non ci si è spostati di molto.

Per quanto riguarda le risposte dell'Assessore Lavoyer, che ringrazio, devo far presente due perplessità che rimangono: una da un punto di vista meramente tecnico, nel senso che avendo appreso che il collegio arbitrale si è autoprorogato, così ha detto l'Assessore, citando anche gli estremi della legge che permetteva al collegio di fare questa scelta, quello che viene da chiedersi è come mai invece finora le proroghe del collegio arbitrale erano state assunte con delibera di Giunta regionale. Mi riferisco all'ultima, ad esempio, quella fino al 30 gennaio di quest'anno, la delibera 1189 del 15 marzo '96 che proroga questi termini; ma qui si tratta di un mero errore tecnico perché penso che se il collegio arbitrale ha assunto questa decisione, lo abbia fatto perché poteva farlo.

Rimane comunque una grossa perplessità sui tempi di lavoro di questo collegio arbitrale: se non vado errato il terzo arbitro è stato nominato più di 2 anni fa, il 17 giugno '94, quindi è un collegio arbitrale che lavorerà (se andrà fino a febbraio) per quasi tre anni.

Mi sembrano dei tempi abnormi, perché quando si sceglie la strada dell'arbitrato è perché si vogliono sveltire i tempi, ovvero l'amministrazione da una parte e il privato dall'altra si accordano nella fase del contratto per dire se ci sono delle controversie, e anziché seguire gli ordini giuridicamente preposti, fanno il collegio arbitrale per risolvere più in fretta le questioni; qui stiamo andando avanti da tre anni solo su questa faccenda, quindi mi permetto di avanzare delle perplessità. Spero un domani, quando questo lodo arbitrale sarà finalmente pubblico, di poterne capire le motivazioni che oggi mi sfuggono.

Seconda questione: sono fiducioso nell'attenzione promessa da parte dell'Assessore su questo problema, ma torno a ripetere quello che già dicevo qualche anno fa in quest'aula. Non so se fosse così impossibile procedere con la precedente legislazione; oggi comunque ho sentito dall'Assessore che con la legge 12 queste possibilità concrete ci sono e che i suoi uffici si stanno adoperando per mettere mano a questa situazione che è incresciosa; è come avere 6 miliardi che stanno marcendo per il quinto anno sotto la neve e questo veramente è assurdo.

Ultima considerazione. L'assessore mi dice che per fare questi interventi di messa in sicurezza del cantiere e di riparazione dei danni avvenuti e dei futuri che potrebbero avvenire, è necessario fare un ulteriore sopralluogo. Questo anche mi lascia perplesso, perché mi auguro che perlomeno il collegio arbitrale (che sono quasi tre anni che opera) questi sopralluoghi e quindi queste verifiche le abbia già fatte; mi sfugge la necessità di fare ulteriori sopralluoghi ed ulteriori verifiche dello stato di fatto.

Comunque prendo atto delle risposte datemi e speriamo davvero prima del '98 di vedere di nuovo qualche impresa lavorare in quel cantiere.

Si dà atto che, dalle ore 11,23, presiede il Presidente Stévenin.