Oggetto del Consiglio n. 2162 del 2 ottobre 1996 - Resoconto
SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 2 OTTOBRE 1996
OGGETTO N. 2162/X Risultati della verifica sulla gestione delle piscine regionali di Aosta e Verrès. (Interpellanza)
Interpellanza Richiamate le risposte date dall'Assessore Agnesod alle interpellanze discusse nelle sedute del 3 aprile 1996 e del 24 luglio '96 inerenti i problemi di gestione delle piscine regionali di Aosta e Vérres;
Sottolineato che l'Assessore nel mese di aprile dichiarava di non aver riscontrato nella gestione delle mancanze di rilievo, mentre nel successivo mese di luglio informava il Consiglio che le numerose denunce e lamentele inerenti la gestione delle varie piscine regionali erano sottoposte a verifica da parte di un gruppo di lavoro interno e che i risultati di tale valutazione sarebbero stati disponibili all'inizio del mese di agosto;
Preso atto di ulteriori lamentele da parte degli utenti inerenti l'igiene degli impianti, la temperatura dell'acqua, i guasti diffusi a servizi quali docce e saune, il non rispetto degli orari di apertura, l'aumento dei costi, la chiusura dei bar;
i sottoscritti consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore competente per conoscere:
a) i risultati della verifica svolta sulla gestione da parte del gruppo di lavoro predisposto dall'Assessore;
b) le intenzioni della Giunta al riguardo.
F.to: Marguerettaz - Collé
Presidente Il Consigliere Marguerettaz dà per letta l'interpellanza. Ha chiesto la parola l'Assessore al turismo, sport e beni culturali. Agnesod.
Agnesod (UV) In effetti il quesito posto dall'interpellanza è stato superato dagli eventi.
In risposta al primo quesito, riguardante i motivi, questi sono ascrivibili a tutta una serie di osservazioni che sono emerse, di contestazioni che sono state puntualmente fatte rilevare alla società che ha gestito le piscine in questo anno, soprattutto nel periodo in cui sono arrivate da parte di istituti scolastici, di circoli didattici, di associazioni sul territorio, delle puntuali osservazioni. Queste hanno portato alla conclusione che non c'era una positività da esprimere rispetto alla gestione, ed esistendo una clausola contrattuale che dava la facoltà all'amministrazione regionale di risolvere unilateralmente il contratto nel corso del primo anno, qualora fossero esistite condizioni non soddisfacenti, si è dato corso all'applicazione di questa clausola, applicando nel contempo la clausola dello scorrimento per evitare la chiusura degli impianti.
In effetti non era più possibile, essendo un atto intrapreso dall'amministrazione regionale, chiedere a colui al quale è stato rescisso il contratto per motivi i più diversi, di non rispetto contrattuale ma anche di altro tipo, come dicevo prima, per questioni che riguardavano il personale e i rapporti con i fornitori, di cui siamo venuti a conoscenza perché ci hanno coinvolto scrivendoci e facendoci presente la situazione, non era più possibile a questo punto affidare la continuazione nel periodo necessario per aprire una nuova gara a questa società; quindi è stato fatto lo scorrimento che comunque non va a conclusione di questo periodo, ovvero dei due anni, ma prevede il periodo sufficiente per l'espletamento della nuova gara. Indicativamente sono stati previsti sei mesi, ma possono essere 4 o 5 o 6 o 6 e mezzo, lo vedremo quando il bando avrà concluso il suo iter.
Non c'è più molto da aggiungere se non che c'è la volontà di andare ad un nuovo bando, perché personalmente ho avuto modo in questi due anni di acquisire una certa esperienza in questo settore e credo ci siano degli elementi da introdurre in un nuovo bando per avere migliori garanzie in futuro e per evitare che possano ripetersi episodi spiacevoli come quello a cui abbiamo assistito. Con la speranza, chiaramente, che ci siano dall'altra parte gestori che rispondano alle norme contrattuali, mentre così non è stato; sono stati disattesi alcuni importanti punti, come quello della mancanza in alcuni momenti dei direttori responsabili, o come quello della chiusura dei servizi sia a Pré-Saint-Didier che a Verrès, ma altre mancanze sono state evidenziate e hanno determinato questo tipo di soluzione.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.
Marguerettaz (PpVA) Mi verrebbe da dire sono soddisfattissimo della risposta dell'Assessore, tanto per suscitare l'ilarità del Consiglio.... ma, Assessore, le ho fatto una domanda, non è che le ho chiesto delle cose.....
Giustamente lei mi dice che è superata: è superata quando chiedo le intenzioni della Giunta, perché le abbiamo apprese; ma la prima domanda è quali sono i risultati della verifica svolta sulla gestione da parte del gruppo di lavoro, e a questa mi risponda. La Giunta ha deciso di procedere con la rescissione di un contratto, lei nel mese di aprile, rispondendo ad una interpellanza, giustamente diceva: "Sul terzo punto desidero precisare che la norma della rescissione del contratto nel corso del primo anno di gestione è stata inserita in sede di verifica dell'offerta anomala, anche questa è stata voluta dalla Regione per dare alla regione stessa maggiori garanzie". Continuava poi, giustamente: "Occorre però aggiungere che ci si può avvalere di questa facoltà se ci si trova di fronte ad inadempienze gravi, che recano un danno economico o disservizio, tali per cui esistono gli estremi per seguire questa strada".
É un anno che parliamo di queste cose, io è la prima volta che ne parlo, prima ne hanno parlato i colleghi Parisi, Bich, Chiarello, è un anno che le chiediamo, Assessore: ma è sicuro che le cose vanno così bene per quanto riguarda la gestione delle piscine? Lei ci ha sempre detto di essere sicurissimo, e qui ci sono pagine di interventi che dicono che non solo vanno bene, vanno meglio. Adesso fate la rescissione del contratto, le chiedo cosa è successo, e lei mi risponde che c'erano delle cose che non andavano, tipo quella che non c'era qualche volta il personale, tipo quella che qualche volta hanno chiuso gli impianti.
Ma, Assessore, non sono risposte da darsi queste; mi aspettavo di conoscere le motivazioni anche perché ci sono delle posizioni che forse in questo Consiglio, che ha approvato il bando di appalto, sarebbe utile dibattere.
Intanto, è sufficiente chiedere una rescissione di contratto? A me piacerebbe sapere, in quanto Consigliere che ha approvato un certo bando di appalto, quali punti sono stati disattesi dal gestore, e poi, alla luce di questa risposta che non è venuta, quali azioni intraprendere, perché magari c'è anche un discorso di richiesta di danni nei confronti di questo gestore.
In terzo luogo sarebbe stato interessantissimo sapere come mai questa società non è stata in grado di gestire sufficientemente bene questo impianto, anche perché a tutte le domande che sono state fatte al riguardo da un anno a questa parte grazie alle interpellanze dei colleghi sulle condizioni di questa società, lei, Assessore, in quanto responsabile politico dell'Assessorato, ci ha sempre risposto dando ampie garanzie su questa società.
Se non è vero, allora leggo; è vero che si gioca in politica, ma le cose non me le invento mica. Lei diceva che il responsabile del procedimento dell'appalto aveva indicato attraverso una relazione riservata la non sussistenza dell'anomalia; questi hanno fatto un ribasso del 53 percento all'epoca, fatta la verifica non c'era anomalia....
(...Interruzione dell'Assessore Agnesod, fuori microfono...)
... a me non interessa il TAR, sono qui a parlare di politica con lei, e queste cose non le ha dette il TAR, le ha dette lei. Va bene, vediamo la sentenza del TAR, poi però mi dice dove sono state le inadempienze e perché avete rescisso un contratto!
Nei primi mesi di gestione - lei diceva - i dati forniti sono buoni e vanno oltre le previsioni espresse dal tecnico in sede di verifica, il quale probabilmente per prudenza si è tenuto su previsioni più basse; poi, da tutte le verifiche fatte per quanto riguarda Inail, Inps, tutto a posto, quindi il personale, eccetera.
Addirittura, relativamente alla quantità di personale - questo lo diceva lei, Assessore - devo rispondere che il numero di lavoratori assunti è decisamente superiore a quanto stabilito dal contratto.
Allora, di queste cose che lei ci diceva in risposta all'interpellanza del collega Parisi, qual era il significato politico? Era quello di dire: state tranquilli, abbiamo ampie garanzie che questa società è idonea per la gestione.
Se lei prende la parola per fatto personale, mi fa piacere così prendo qualche informazione in più rispetto a quelle che mi ha dato, che è lo scopo per il quale ho presentato questa interpellanza. Però, dicevo, a fronte di queste ampie garanzie che lei ci dava - ma non lei, perché lei passava tramite gli uffici, anche se poi quando il collega Bich l'accusava di questo, si assumeva tutta la responsabilità delle risposte -, cosa posso fare? Andrò a chiedere ad altri, però non so a chi.