Oggetto del Consiglio n. 2081 del 24 luglio 1996 - Verbale

OGGETTO N. 2081/X - SUBCONCESSIONE PER LA DURATA DI ANNI TRENTA, ALLA DITTA BRUMIN GUIDO DI LA SALLE, DI DERIVAZIONE D'ACQUA DAL TORRENTE LENTENEY, IN COMUNE DI LA SALLE, AD USO IDROELETTRICO.

Il Presidente STEVENIN dichiara aperta la discussione sulla proposta indicata in oggetto e iscritta al punto 24.3) dell'ordine del giorno dell'adunanza.

IL CONSIGLIO

Premesso che con domanda in data 28.02.1995, la ditta Brumin Guido, con sede in La Salle, ha chiesto la subconcessione di derivare, dal torrente Lenteney, in Comune di La Salle, nel periodo dal 15 aprile al 15 ottobre, moduli costanti e continui 0,20 di acqua per produrre, sul salto di mt. 68, la potenza nominale media di kw. 13,33.

Precisato che la domanda, corredata dal relativo progetto a firma p.i. Meneghini Franco, prevede la costruzione di un impianto del tipo ad acqua fluente, con vasca di carico, condotta forzata, edificio di produzione e canale di restituzione.

Tenuto presente che:

- Il Magistrato per il Po di Parma, di Parma, con nota n. 14645 in data 09.10.1995 ha rilasciato il nulla-osta, nei riguardi idraulici, per l'ammissione ad istruttoria della domanda di cui si tratta.

- L'Autorità di Bacino del fiume Po, con nota n. 4348 in data 26.10.1995 ha espresso il proprio parere ai sensi dell'art. 3 del D.L. 12.07.1993 n. 275.

- L'ENEL - Compartimento di Torino, con nota n. 100 in data 22.01.1996, ha fatto presente di non aver alcuna osservazione da formulare, ai sensi dell'art. 18 del D.P.R. n. 342 del 18.03.1965, circa la domanda sopraddistinta.

- L'Avviso di presentazione della domanda 28.02.1995 della ditta Brumin Guido è stato pubblicato sul Foglio Annunzi Legali della Valle d'Aosta n. 31 in data 15.11.1995 e riprodotto nel n. 292 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (parte Inserzioni) in data 15.12.1995, senza dar luogo alla presentazione di domande incompatibili e concorrenti.

- Con Ordinanza dell'Assessore ai Lavori Pubblici n. 190 in data 30.01.1996 è stato disposto il deposito della domanda e del relativo progetto presso l'Assessorato dei LL.PP. della Regione per 15 giorni consecutivi, decorrenti dal 20.02.1996, a disposizione di chiunque intendesse prenderne visione nelle ore d'ufficio.

- Copia dell'ordinanza è stata affissa per il predetto periodo di 15 giorni all'Albo Pretorio del Comune di La Salle e copia della medesima è stata inviata al Ministero dei Lavori Pubblici - Direzione Generale delle Acque ed Impianti Elettrici; al Magistrato per il Po di Parma, alla Sezione Idrografica per il Po di Torino, al Consorzio Regionale Pesca, alle Associazioni Irrigue Est-Sesia di Novara e OvestSesia di Vercelli, all'Assessorato Agricoltura e Forestazione, Servizio S.I.D.S. e Servizio Forestazione, all'Assessorato dell'Ambiente, Servizio Tutela dell'Ambiente; all'Assessorato del Turismo, Sport e Beni Culturali, Ufficio Sovraintendenza; alla I direzione del Genio Militare di Torino; all'ENEL - Compartimento di Torino; all'Assessorato dell'Industria e Commercio, Servizio Energia; all'Autorità di Bacino del Fiume Po ed alla ditta Brumin Guido.

- La pubblicazione presso il Comune di La Salle, come risulta dal referto in calce all'ordinanza, è regolarmente avvenuta ed ha dato luogo alla presentazione, da parte delle Associazioni Irrigue Ovest-Sesia di Vercelli ed Est-Sesia di Novara, di due esposti, datati rispettivamente 08.02.1996 e 12.02.1996 con i quali, a salvaguardia delle dotazioni idriche del Naviglio d'Ivrea, del Canale Depretis e del Canale Farini, tutti confluenti nel canale Cavour, derivati rispettivamente ad Ivrea, a Villareggia e a Saluggia dal fiume Dora Baltea, del quale il torrente Lenteney è tributario, le suddette Associazioni Irrigue chiedono che nel disciplinare di subconcessione vengano inserite le seguenti prescrizioni:

- nell'impianto di cui trattasi non si potranno realizzare bacini d'invaso;

- i manufatti per la derivazione e la restituzione dell'acqua dovranno essere dotati di appositi edifici idonei alla misurazione della portata assentita;

- le manovre di invaso e di svaso del canale di carico della centrale dovranno essere attuate con una gradualità tale da evitare ogni e qualsiasi turbamento del regime idraulico dei corsi d'acqua interessati.

Rilevato che il canale di derivazione, come stabilito nel disciplinare di subconcessione, dovrà essere dotato di paratoia regolabile in modo da garantire che non entri nella derivazione una quantità d'acqua superiore a quella di concessione; inoltre l'impianto di cui si tratta è del tipo ad acqua fluente, in quanto la vasca di carico serve esclusivamente alla regolazione della portata ed è di dimensioni talmente modeste, per cui non sono da temere turbamenti del regime idraulico del corso d'acqua. Comunque, a maggior tutela delle dotazioni idriche preesistenti, poste a valle della derivazione in oggetto, le precisazioni richieste dalle citate Associazioni Irrigue sono state inserite nel disciplinare di subconcessione.

Visto altresì che la visita locale d'istruttoria, come stabilito nell'ordinanza, è regolarmente avvenuta il 3 aprile 1996 ed alla medesima sono intervenuti i funzionari dell'Ufficio Concessioni Acque della Regione, il geom. Sergio Milani del Servizio Tutela dell'Ambiente dell'Assessorato dell'Ambiente, il Sig. Bois Paolo della Stazione Forestale di Morgex, il p.i. Meneghini Franco, progettista delle opere ed i Signori Brumin Guido e Brumin Mauro, titolari della richiesta di subconcessione, i quali, di comune accordo, hanno rinunciato ad effettuare il sopralluogo alle località interessate dalla futura derivazione in quanto a tutti conosciute e rispondenti, di massima, alle rappresentazioni grafiche di progetto. Il geom. Milani ha chiesto che vengano poste in opera le opportune griglie a maglia fitta che impediscano l'ingresso dei pesci nel canale derivatore così come previsto dal progetto. Il Sig. Meneghini, per conto della ditta Brumin, in merito agli esposti delle Associazioni Irrigue Est-Sesia ed Ovest-Sesia, ha fatto presente che l'impianto è ad acqua fluente per cui non prevede bacini di invaso, le portate derivate sono modeste e pertanto non sono da temere turbamenti al regime idraulico del corso d'acqua. I funzionari dell'Ufficio Acque hanno richiesto alla ditta di presentare, nel termine di 30 giorni, il particolare del dimensionamento della bocca di presa e dello stramazzo per la verifica del rilascio del MDV. Inoltre, è stato fatto presente che dovrà essere formalizzata la richiesta con l'autorizzazione ai fini paesistici, ai sensi della L. 1497/39 e 431/85 (pratica delegata al Comune ai sensi della L.R. 18/94), così come richiesto verbalmente dal rappresentante della Sovraintendenza (impossibilitato a presenziare alla visita di istruttoria) ai funzionari dell'Ufficio Acque.

Precisato che in data 26.04.1996, il progettista delle opere p.i. Meneghini, ha fatto pervenire all'Ufficio Acque, i particolari di dimensionamento richiesti nel corso della visita di istruttoria.

Tenuto inoltre presente che:

- La derivazione delle acque dal torrente Lenteney sarà realizzata a quota 1560 m.s.m., con opere previste del tipo "presa di montagna" che sono basate sul criterio di riunire in una sola struttura la funzione di traversa e di captazione dell'acqua. Il corso del torrente sarà interessato dalla costruzione di una piccola traversa fissa, appena affiorante, in calcestruzzo e pietrame. Al fine di contenere le dimensioni del suddetto manufatto, si è prevista la possibilità di alzare la quota dello sbarramento mediante la posa di profilati mobili a sezione rettangolare piatta, da usarsi solo in caso di necessità. L'opera di posa sarà del tipo a soglia derivante con griglia sub-verticale saldamente ancorata alla struttura della traversa, all'imbocco del canale interrato. La vasca sghiaiatrice sarà realizzata in modo da poter convogliare nel torrente l'acqua di captazione in eccesso attraverso uno sfioratore (modulatore) o attraverso la paratoia posta al termine della vasca sullo stesso lato dello sfioratore.

- Al fine di limitare l'usura della turbina, l'acqua captata dalla presa, già sghiaiata, verrà dissabbiata nell'apposita vasca di sedimentazione. In aderenza alla vasca è prevista la realizzazione di uno sgrigliatore statico, in grado di trattenere le foglie ed eventuali corpi estranei in sospensione sull'acqua. La vasca di carico, delle dimensioni di mt. 1,50x1,50 e volume pari a 5 mc. costituirà un modestissimo polmone di oscillazione per impedire la formazione di vortici e quindi l'ingresso di aria nella condotta forzata. Sul fondo della vasca vi è l'imbocco della condotta forzata, avente uno sviluppo complessivo di 512 mt. e diametro nominale di 200 mm., realizzata in tubi di polietilene saldati elettricamente fra loro, che sarà prevista completamente interrata.

- La centrale sarà interrata su tre lati, con struttura portante in cls, soletta superiore in cls con copertura in lose e tamponamento esterno in pietrame e malta. Sarà ubicata in sponda sinistra orografica ed al suo interno saranno localizzate le apparecchiature di generazione e di controllo.

- In uscita dalla turbina, l'acqua verrà immessa nel tubo di scarico che la convoglierà all'esterno per restituirla, al termine dello stesso, nuovamente nel torrente Lenteney, a quota 1484 m.s.m..

- Il dislivello fra il pelo morto dell'acqua nella vasca di carico, a quota 1558 m.s.m. e quello del canale di restituzione, a valle dei meccanismi motore, a quota 1490 m.s.m., è di mt. 68,00. In conseguenza, la potenza nominale media annua dell'impianto, per 6 mesi all'anno (dal 15 aprile al 15 ottobre) sulla portata di mod. 0,20, che corrispondono a moduli medi annui:

0,20 x 6/12 = 0,10 mod., risulta: 10 x 68 = kw. 6,67.

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Rilevato, quindi, in considerazione di quanto sopra esposto, che:

1) la derivazione appare tecnicamente ed economicamente ammissibile;

2) la quantità d'acqua da derivare, nel periodo dal 15 aprile al 15 ottobre, nella misura di moduli costanti e continui 0,20, si può subconcedere, avendo riguardo delle condizioni locali, delle utenze preesistenti e della specie di derivazione realizzata;

3) le opere di presa e le successive condotte, tenuto conto delle clausole imposte nel disciplinare di subconcessione a tutela dei diritti dei terzi, sono tecnicamente approvabili e sono innocue agli interessi pubblici;

4) la restituzione delle acque avviene integralmente senza pregiudizio dei diritti dei terzi;

5) il minimo deflusso vitale è stato correttamente calcolato secondo i criteri stabiliti dalla deliberazione consiliare n. 1193/X in data 22.02.1995 ed ammonta a 63 l/sec., che verranno lasciati defluire in sponda destra orografica mediante una apertura, sul paramento di valle del cunettone realizzato in alveo, della larghezza di 0,50 mt. e h. 14,5 cm.

6) la derivazione corrisponde alla razionale utilizzazione del torrente Lenteney ed è compatibile con il buon regime idraulico, senza che occorrano, oltre a quelle inserite nel disciplinare di subconcessione, speciali garanzie a tutela di detto regime;

7) per l'uso della derivazione non è temibile alcun inquinamento delle acque, per cui non occorrono particolari cautele al riguardo.

Visto infine che il Magistrato per il Po di Parma, con nota n° 8271 in data 20.05.1996 ha rilevato che l'istruttoria è stata regolarmente espletata ed ha espresso parere favorevole all'accoglimento della richiesta di subconcessione sotto l'osservanza delle condizioni espresse nel sottoriportato schema di disciplinare.

Visto lo Statuto Speciale per la Valle d'Aosta, promulgato con legge Costituzionale n° 4 del 26.02.1948 e successive norme di attuazione.

Vista la legge regionale 08.11.1956 n°4.

Vista la legge 05.01.1994 n° 36.

Visto il parere favorevole rilasciato dal titolare delle funzioni di responsabile del Servizio Assetto e Tutela del Territorio nell'ambito dell'Assessorato dei Lavori Pubblici ai sensi dell'art. 72 della Legge regionale 3/1956 e successive modificazioni e del combinato disposto dagli artt. 13 comma 1) lettera e) e 59 comma 2 della legge regionale 45/1995, in ordine alla legittimità della presente deliberazione.

Visto il parere delle Commissioni consiliari permanenti;

Con gli emendamenti della III Commissione;

Con voti favorevoli: ventotto (presenti: ventinove; votanti: ventotto; astenuto: uno, il Consigliere LINTY);

DELIBERA

1) di subconcedere per la durata di anni trenta successivi e continui, decorrenti dalla data del decreto di subconcessione, alla ditta Brumin Guido, con sede in La Salle, giusta la domanda presentata in data 28.02.1995, di derivare dal torrente Lenteney, in comune di La Salle, nel periodo dal 15 aprile al 15 ottobre, moduli costanti e continui 0,20 (litri al minuto secondo venti) di acqua per produrre, sul salto di mt. 68,00, la potenza nominale media annua di Kw. 6,67 da utilizzarsi a servizio della stalla di proprietà del Signor Brumin.

2) di approvare l'allegato schema di disciplinare di subconcessione.

3) di autorizzare l'emanazione del decreto di subconcessione da parte del Presidente della Giunta regionale, previa sottoscrizione del disciplinare da parte del titolare della ditta richiedente.

4) di ordinare ed accertare l'introito delle seguenti somme, da versare presso la Tesoreria dell'Amministrazione regionale.

a) lire 68.260 (sessantottomiladuecentosessanta) pari a mezza annualità del canone, a titolo di cauzione, ai sensi dell'art. 11 del T.U. 11.12.1993 n° 1775, somma che verrà restituita, ove nulla-osti, al termine della subconcessione;

b) lire 10.000 (diecimila) pari al minimo fissato dall'art. 3 della Legge 21.12.1961 n° 1501 e per gli scopi di cui all'art. 7 del T.U. 11.12.1933 n° 1775, somma da introitare al capitolo 08800 della parte ENTRATE del bilancio preventivo della Regione per il corrente esercizio finanziario (Canoni per concessioni e subconcessioni di acque pubbliche e miniere);

c) lire 2.500.000 (duemilionicinquecentomila) quale somma a disposizione dell'Amministrazione regionale (Ufficio Concessioni Acque dell'Assessorato dei Lavori Pubblici) per spese di sorveglianza, esperimenti di portata, collaudo, registrazione di atti, ecc., somma da introitare al Cap. 13500 della parte ENTRATE del bilancio preventivo della Regione per il corrente anno finanziario (Gestione Fondi per conto terzi per istruttoria domande e pratiche varie);

5) di stabilire, come specificato nell'art. 11 del disciplinare di subconcessione, in lire 136.515 (centotrentaseimilacinquecentoquindici) il canone annuo da versare anticipatamente alla Regione, anno per anno, a decorrere dalla data del decreto di subconcessione, somma da introitare al Capitolo 08800 della parte ENTRATE del bilancio preventivo della Regione per il corrente anno finanziario (Canoni per concessioni e subconcessioni di acque pubbliche e miniere);

6) di dare atto che la presente deliberazione non è soggetta al controllo della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta, in quanto non compresa nelle categorie indicate nell'art. 8 del Decreto Legislativo 22.04.1994 n° 320 e di darne esecuzione.

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