Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1839 del 28 febbraio 1996 - Resoconto

SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 28 FEBBRAIO 1996

OGGETTO N. 1839/X Situazione relativa alla realizzazione dei lavori per un palazzetto dello sport in regione Tzamberlet. (Interpellanza)

Interpellanza Richiamato il Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 833 del 18 giugno 1993 avente per oggetto "Approvazione di un accordo di programma tra la Regione e il Comune di Aosta per la realizzazione di infrastrutture ricreativo sportive";

Richiamata la delibera del Consiglio regionale n. 1217 dell'8 marzo 1995 avente per oggetto "Approvazione dell'accordo di programma tra Regione Valle d'Aosta, Comune di Aosta, Comitato Olimpico Nazionale Italiano, per la realizzazione di opere sportive e diverse nella città di Aosta";

Richiamati gli interventi dell'Assessore al Turismo in risposta a precedenti interpellanze;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per conoscere:

1) a che punto si è giunti con l'acquisizione dei terreni in Regione Tzamberlet, necessari all'edificazione del Palazzetto dello Sport;

2) quali passi si intendono fare prima della fine della legislatura in merito alla realizzazione del Palazzetto dello Sport;

3) se vi sia già stato un confronto per decidere, seppur genericamente, la tipologia dell'immobile e la capienza per gli spettatori;

4) entro quali tempi si stima di poter affidare la progettazione.

F.to: Marguerettaz - Marco Viérin - Lanièce

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Questa interpellanza nasce da un sospetto, politico, e non di altro genere: che su questa questione come minimo potremmo dire che si sta segnando un po' il passo.

Anche andando a ricostruire la storia di questo palazzetto dello sport, diciamo la storia di questi ultimi due anni e mezzo, non ci è parsa chiara la volontà di andare all'edificazione di questa struttura che riteniamo oltremodo importante per la città di Aosta e non solo per la città di Aosta.

Quindi, le domande che poniamo con questa interpellanza tendono a cercare di essere smentiti da questo punto di vista e ci auguriamo fin d'ora che le risposte, che speriamo puntuali da parte dell'Assessore alle domande che sono elencate, possano concorrere a far sì che cambiamo idea. Cioè, che questo presunto immobilismo per quanto concerne questo problema non sia tale.

Attendiamo la risposta dell'Assessore e poi ci riserviamo di fare delle considerazioni.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore al turismo, sport e beni culturali, Agnesod.

Agnesod (UV) Rispetto a questo problema occorre anzitutto evidenziare che i terreni occorrenti per la realizzazione del palazzetto dello sport sono in parte di proprietà della Regione e in parte di proprietà del Comune di Aosta.

L'ultima quota di terreni privati è stata acquistata con atto perfezionato il giorno 9 novembre 1995; le due amministrazioni, nell'ambito delle incombenze previste a loro carico, in forza dell'accordo di programma Regione, Comune e CONI, hanno già avviato le preliminari iniziative finalizzate al trasferimento alla Regione della quota di terreni di proprietà del Comune.

Ad oggi la programmazione delle articolate fasi occorrenti alla realizzazione del Palazzetto dello sport di Aosta è stata delineata nella fase di stesura delle richieste di bilancio preventivo, anche perché l'acquisizione all'Amministrazione di una parte dei terreni, come detto sopra, è piuttosto recente.

Tuttavia, confidando superabile agevolmente la transazione ancora occorrente dei terreni del Comune di Aosta alla Regione, è stata già prevista una parte della spesa nell'ambito del bilancio pluriennale 1996-1998. Detta spesa ammonta a lire 100, 300 e 5300 milioni, rispettivamente per gli anni 1996, 1997 e 1998.

Per l'anno in corso si ritiene possa essere realizzata la perizia geologica e, salvo non siano individuate diverse modalità di realizzazione, verso il termine di quest'anno anche la redazione del progetto guida da impiegare per l'affidamento in appalto dei servizi di progettazione.

Per il 1997 si ritiene possa essere realizzato il progetto definitivo, sul quale chiedere ed ottenere le autorizzazioni per l'edificazione entro la fine dello stesso anno o entrando nel 1998.

Stante la complessità delle iniziative da assumere, occorre procedere certamente secondo le disposizioni dettate dall'articolo 7 della legge 109/94, la "Merloni", individuando un coordinatore unico del progetto o in alternativa, fino al giugno 1998, nominando un responsabile per ciascuna delle fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione dell'opera.

Per quanto riguarda il terzo punto, dove si chiede se vi sia già stato un confronto per decidere, seppur genericamente la tipologia dell'immobile e la capienza per gli spettatori, alcuni orientamenti in ordine ai tipi e alle dimensioni delle funzioni da localizzare nell'ambito del Palazzetto dello sport sono già stati definiti. Tali orientamenti sono tuttavia in questo momento ancora provvisori e suscettibili di successive verifiche con gli enti interessati per la realizzazione.

Quanto ai tempi, là dove le sommarie previsioni, le indicazioni di queste previsioni di tempi del punto 2 si realizzassero, quindi quello che riguarda il fatto della perizia geologica, della realizzazione entro l'anno di questo progetto per preparare l'appalto per la progettazione, la progettazione esecutiva stessa potrebbe essere affidata entro la metà o la fine del prossimo anno.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Devo dire finalmente da parte dell'Assessore Agnesod una risposta chiara. Bisogna dare atto che, quando si ottengono le risposte alle domande che si pongono, non si può non dichiararsi soddisfatti. In passato non è sempre stato così, come l'Assessore sa bene. Oggi invece bisogna dargli atto che alle domande presentate nell'interpellanza ha presentato con una certa puntualità.

In questo senso è chiaro che anche il compito dell'opposizione è facilitato, ma nel senso non politico, direi istituzionale del termine; sono state fatte delle previsioni precise, con delle scadenze altrettanto precise, il compito dell'opposizione sarà giustamente quello di controllare il rispetto di tali impegni.

Tuttavia alcune considerazioni vanno fatte in merito soprattutto a quelle impressioni di cui parlavo nell'illustrazione. Mi auguro che anche questa interpellanza abbia contribuito a far riaffrontare con una maggiore decisione questo impegno, perché davvero quando dicevo nell'illustrazione che la sensazione è quella che su questo problema si sia un po' dormito, credo che fosse una sensazione ampiamente motivata e giustificata.

Nel corso di due anni e mezzo di questa legislatura siamo periodicamente ritornati su questo argomento ed abbiamo potuto notare come l'acquisizione dei terreni necessari all'edificazione del Palazzetto e, non dimentichiamo, dei campi da tennis andasse a rilento. A parte la delibera del novembre ?95 con la quale abbiamo appreso favorevolmente il definitivo acquisto di tutte le aree private della zona - qui aprirò una parentesi però più tardi - avevamo visto che già le precedenti delibere - quella del dicembre 1993 e del giugno 1995 - parevano, almeno dalle premesse scritte sulle delibere stesse, essere quelle definitive. Cioè, se uno va a leggere queste delibere immagina che siano quelle conclusive; adesso invece abbiamo avuto la dichiarazione dell'Assessore che dice che nel novembre ?95, quindi in tre anni, abbiamo acquisito i terreni privati.

Un punto debole ancora sulla questione dell'acquisizione dei terreni però, mi permetta Assessore, è quello concernente quei terreni di proprietà del comune, in quanto inizialmente tutta la questione era partita dal Comune di Aosta, vale a dire il comune in primis aveva iniziato l'acquisizione dei terreni.

Ora, giustamente a mio avviso, l'Amministrazione ha deciso di diventare proprietaria di tutta l'area, ivi compresi quei terreni di proprietà attuale del comune, però su questa problematica, Assessore, siamo in ritardo perché l'accordo di programma che avete sottoscritto come Amministrazione regionale insieme al Comune di Aosta e il Coni, che risale all'8 marzo dello scorso anno, prevedeva all'articolo 5 che entro 120 giorni dalla pubblicazione del presente accordo di programma per la realizzazione delle ulteriori infrastrutture - e credo si intenda proprio il Palazzetto dello sport e i campi da tennis - la Regione e il comune si impegnano inoltre a permutare i rispettivi terreni.

Quindi qua si parla di una permuta, immagino si riferisca a quel genere di terreni, permuta che doveva avvenire entro 120 giorni dal marzo 1995, che andava all'estate 1995; siamo alla primavera del 1996, quindi mi sembra di poter sottolineare un certo ritardo.

Una cosa sulla quale nutro ancora qualche preoccupazione è lo stanziamento che è stato fatto per questa acquisizione dei terreni del Comune di Aosta, che è stato messo su un bilancio pluriennale. Fra l'altro non si tratta di una cifra particolarmente considerevole, tanto da necessitare come spesso avviene una suddivisione nel corso degli anni. Credo che sull'acquisizione dei terreni il tutto possa e debba avvenire - fra l'altro nel rispetto dell'accordo di programma, sul quale ripeto siamo già in ritardo - in tempi brevissimi, non si può assolutamente parlare di bilancio triennale, bisogna parlare di bilancio di previsione 1996.

Una questione sempre relativa ai terreni di quell'area, anche qui l'argomento dovrebbe essere forse più ampio e più approfondito, perché su queste infrastrutture sportive del Comune di Aosta si è fatto, si è disfatto, si è rifatto, si è modificato, e la situazione non è così chiara. Quello che abbiamo capito è che c'è la volontà di fare questo Palazzetto dello sport, ma c'era anche la questione - almeno così l'accordo di programma stesso prevedeva - dello spostamento del complesso tennistico, attualmente situato presso lo Stadio Puchoz, nella stessa area.

Nelle bozze di progetti che avevo avuto modo di vedere quando ero Assessore allo sport al Comune di Aosta, in quella zona di Tzamberlet per quanto riguarda i campi da tennis c'era non solo il riporto dei campi tuttora esistenti in via Mazzini, ma naturalmente dovevano i medesimi aumentare nel numero e doveva esserci anche un miglioramento qualitativo dell'opera, come ben si intende.

Mi pare, guardando alcune lettere che sono intercorse anche per l'acquisizione dei terreni stessi, che quest'Amministrazione non voglia più arrivare all'acquisizione di tutti i terreni previsti inizialmente. In particolare, un terreno che era indispensabile per la realizzazione dei campi da tennis, pare non interessi più. Questo mi fa pensare due cose: che o il complesso tennistico verrà fortemente ridotto rispetto alle previsioni, o il complesso tennistico stesso verrà ubicato in un altro luogo.

Fra l'altro voglio dire che questi terreni in particolare sono stati soggetti ad un vincolo per numerosi anni ed oggi al proprietario viene detto che non ci servono più, quando al medesimo proprietario per anni si è impedito di fare le cose che riteneva utile fare sulla sua proprietà.

Concludo ringraziando ancora l'Assessore comunque per la puntualità dei tempi che sono stati preconizzati e mi riservo, come dicevo in apertura, di controllare il rispetto di queste promesse.