Oggetto del Consiglio n. 1838 del 28 febbraio 1996 - Resoconto
SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 28 FEBBRAIO 1996
OGGETTO N. 1838/X Interventi per ovviare ai problemi di inquinamento dovuti ad un deposito di carburanti sito in Aosta. (Interpellanza)
Interpellanza Con riferimento alla grave e prolungata condizione di inquinamento atmosferico posta in essere nel Deposito denominato "Depo-Dora", localizzato nel Comune di Aosta al n. civico 24 di Via Piccolo San Bernardo;
Considerato che gli abitanti della zona, da più tempo, lamentano un inquinamento penetrante e costante, oltre che pernicioso per la salute pubblica, dovuto essenzialmente alla mancanza di infrastrutture capaci di garantire sia l'aspirazione dei gas, sia il recupero che lo smaltimento dei liquidi a perdere;
Visto che, in dettaglio, da un esame obiettivo dell'impiantistica esistente presso il Deposito di cui sopra risultano mancare:
a) le ventole di aspirazione dei gas, necessarie durante le operazioni di carico e di scarico degli autotreni e dei mezzi delle Ditte conferenti benzine alla commercializzazione;
b) il recupero dei liquidi nei termini previsti dalle normative vigenti, con la conseguenza di una dispersione dei residuati nei canali di scolo delle acque che subiscono un avvelenamento costante;
E che, inoltre, le operazioni di carico e di stivaggio delle benzine avvengono non già in modo graduale come imposto dalle leggi vigenti, bensì frettolosamente e con fuoriuscite a perdere che ingenerano un detrimento ambientale facilmente commisurabile, più volte riscontrato, e perdurante;
Atteso, per altro, che l'unica vasca destinata al "recupero", visibile presso la "Depo-Dora", pare esistere solo a titolo figurativo per mascherare una possibilità di smaltimento pulito che - in realtà - non esiste essendo essa priva di alcun sbocco o scarico e, soprattutto, priva di collegamento con il piazzale di deposito;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
la Giunta regionale, per sapere quali provvedimenti urgenti intende adottare per condurre alla legalità ed alle normative igienico-sanitarie gli impianti della ditta "Depo-Dora" di Via Piccolo San Bernardo n. 24 di Aosta, al fine di garantire la pubblica incolumità.
F.to: Lanièce
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Lanièce.
Lanièce (GA) L'oggetto di questa interpellanza pone l'annoso problema della sicurezza degli ambienti di lavoro e in questo caso dell'incolumità dei cittadini che si trovano a vivere nelle vicinanze degli ambienti di lavoro pericolosi o malsani.
Per quanto mi risulta, questo deposito denominato Depo-Dora, localizzato in Comune di Aosta, in via Piccolo San Bernardo, rappresenta uno stoccaggio di benzine che provengono da fuori Valle e che vengono trasportate da questo deposito alle varie stazioni di servizio. A seguito delle lamentele dei cittadini aostani che abitano nei pressi di questo deposito e che sono molto preoccupati dall'originarsi di forme di inquinamento, sotto forma di nubi di gas maleodoranti che si creano al momento del carico e dello scarico di questi autotreni, si evince che questo problema è un problema molto grave e molto serio.
Venendo a conoscenza anche della struttura di questo deposito, si notano alcune manchevolezze molto gravi: innanzitutto mancano le ventole di aspirazione dei gas che si formano durante il carico e lo scarico delle benzine; non si sa come vengono recuperate le fuoriuscite di questi carburanti anche perché risulta che il carico e lo scarico degli autotreni viene fatto in modo frettoloso, non seguendo i tempi stabiliti dalla normativa; questo dato, assommato al primo, fa sì che questo problema sia molto grave anche per le conseguenti ripercussioni sulla salute pubblica della città di Aosta, in modo particolare del quartiere situato all'intorno di questo deposito.
Tutti sanno che la normativa nazionale in materia di benzina è molto severa ed è allo studio la possibilità di spostare le stazioni di servizio situate nei centri abitati verso l'esterno proprio per cercare di attenuare il pericolo di inquinamento. E' allo studio inoltre l'obbligo per gli stessi benzinai di utilizzare delle mascherine al momento dell'immissione dei carburanti nelle autovetture. Allora, se la normativa nazionale - e quindi quella europea - è così severa in questa materia, vi saranno indubbiamente dei fondamenti: se un benzinaio "per fare il pieno" ad un'autovettura deve indossare una mascherina per salvaguardarsi dalle immissioni di questi gas, pensate a quanti gas si formano nel momento in cui si caricano e si scaricano autotreni, dove sono stivati centinaia e centinaia di litri di carburante.
Sono venuto inoltre a conoscenza che lo stesso Comune di Aosta aveva chiesto in passato lo spostamento di questo deposito per la sua pericolosità, anche se questa richiesta era stata solo una richiesta non scritta; pertanto, nel ribadire l'importanza di tener conto di questo problema sollevato dai cittadini che abitano vicino al deposito, invito l'Assessore a verificare al più presto se quanto esposto nell'interpellanza risponde al vero. Anche perché salvaguardare la salute pubblica è un obiettivo principale per un amministratore, tanto più che ogni giorno leggiamo sui giornali il verificarsi di disastri ecologici molto gravi, per cui sarebbe opportuno verificare subito con un sopralluogo se questo deposito non è strutturato secondo la normativa vigente.
Quindi con la mia richiesta, rivolta in modo particolare agli Assessori competenti, chiedo di verificare, al più presto, con un sopralluogo, se questo deposito sia, dal punto di vista normativo, a norma, se non vi sia rischio di pericolosità per la salute pubblica, e nel caso in cui invece si riscontri questa situazione, di provvedere al più presto alla messa a norma dello stesso, perché ovviamente qui c'è di mezzo la salute pubblica ed è importante attivarsi al più presto per evitare danni ambientali e soprattutto danni all'uomo.
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità e assistenza sociale, Vicquéry.
Vicquéry (UV) Il Consigliere Lanièce ha chiesto l'intervento dei colleghi all'ambiente e all'industria e commercio; risponde l'Assessore alla sanità pur non avendo l'Assessorato alla sanità nessuna pratica in corso, nessuna segnalazione di disfunzioni in merito a questo tipo di impianto. Presumo che il Consigliere faccia riferimento alla normativa CEE 94/63 per far osservare quanto inserito in questa interpellanza.
Devo precisare che questa direttiva della CEE è stata recepita con decreto legge 24 gennaio 1996, n. 33, avente per oggetto: "Disposizioni urgenti in materia di prevenzione dell'inquinamento atmosferico da benzine".
La direttiva all'articolo 10 dice che gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni legislative, regolamentari, amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva entro il 31 dicembre 1995. Esse ne informano immediatamente la commissione.
In base alla direttiva risulterebbe che l'adeguamento degli impianti di deposito della benzina alle disposizioni previste dalla direttiva stessa decorre dal 31 dicembre 1998 o dal 31 dicembre 2001 rispettivamente per gli impianti di potenzialità superiore a 50mila tonnellate annue o 25mila tonnellate annue. Il decreto legge che ho citato prima definisce all'articolo 3 una tempistica che riguarda sia le pompe di distribuzione di benzina presso le stazioni di servizio preesistenti, che entro il 31 dicembre 1998 con un volume di movimentazione superiore ai 1000 metri cubi annui dovranno essere attrezzate con dispositivi per il recupero di vapori di benzina.
Entro il 31 dicembre 1999 l'intera rete preesistente di distribuzione delle benzine dovrà essere attrezzata con dispositivi per il recupero dei vapori di benzina; entro il 31 marzo 1996 il Ministero dell'ambiente di concerto con: Industria, Lavoro, Previdenza sociale, Interno, Sanità, Trasporti, Navigazione e Finanze, stabilisce i requisiti tecnici dei dispositivi per il recupero dei vapori di benzina nelle pompe di distribuzione dei carburanti e dei dispositivi da adottare sulle auto nuove. Questa è la normativa agli atti attualmente.
Ripeto che per quanto ci risulta l'impianto è regolarmente in funzione ed è stato autorizzato con decreti successivi del Presidente della Giunta, parliamo del decreto del 1° aprile 1983 che rilascia la concessione alla ditta Serrando e che la rinnova per anni 20 a decorrere dal 12 aprile 1983, del decreto del Presidente della Giunta del 4 dicembre 1985 che in pratica modifica l'intestatario della concessione, che passa alla ditta Depo-Dora S.r.l. con sede di Novi Ligure, e dell'ultimo decreto del Presidente della Giunta del 29 giugno 1993, che visto il parere favorevole espresso dal Comando dei Vigili del fuoco di Aosta, visto il nullaosta dell'Ufficio tecnico delle imposte di fabbricazione di Torino, decreta che la Depo-Dora è autorizzata a modificare il deposito di olii minerali ad uso commerciale mediante: a) il cambiamento di destinazione del serbatoio da metri cubi 90 da supercarburante a super senza piombo; b) il cambiamento di destinazione del serbatoio da metri cubi 50 da super senza piombo a supercarburante.
Questo per dire che le autorità competenti al controllo di questi tipi di impianti sono diverse. L'Assessorato alla sanità - anche a nome dei colleghi dell'Ambiente e dell'Industria - non ha ricevuto nessuna segnalazione di disfunzione; se così è, il Consigliere regionale dovrebbe darne comunicazione alla Giunta regionale perché si tratta di non applicazione delle leggi quando parla nell'interpellanza di sversamento dei liquidi durante il carico e lo scarico per cui questa è un'attività di polizia giudiziaria.
Per quanto concerne la Giunta regionale, questa si impegna a segnalare l'interpellanza del Consigliere all'USL per una verifica sullo stato dell'aria.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Lanièce.
Lanièce (GA) Ringrazio l'Assessore Vicquéry per aver ribadito la volontà di segnalare questo fatto che, ripeto, mi è stato segnalato dagli abitanti della zona.
Mi fa piacere che di questo problema sarà informato l'ufficio competente, che potrà fare i necessari controlli per verificare se le cose stanno come ho appena affermato, anche perché, come dicevo, si tratta di un rischio ambientale molto grave, quindi è giusto verificare l'effettiva esistenza di questo rischio e, in caso affermativo, imporre la messa a norma dell'impianto per garantire la salute pubblica.
Vorrei chiedere all'Assessore se mi può fornire la documentazione relativa ai vari decreti del Presidente della Giunta che ha appena citato.