Oggetto del Consiglio n. 2946 del 9 gennaio 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 2946/XI Problemi concernenti la funzionalità del servizio ferroviario sulla tratta Aosta/Chivasso. (Interrogazione)
Interrogazione Appreso che in occasione della riapertura della tratta ferroviaria Aosta/Chivasso (avvenuta il 21/12/2002) si sono verificati gravi ritardi ed evidenti disservizi, che hanno creato pesanti disagi agli utenti;
Ritenuto opportuno avere esaurienti informazioni al riguardo;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore competente per sapere:
1) in riferimento a tutti i treni del 21/12/2002, in partenza da Aosta e in arrivo nel nostro Capoluogo, quali sono stati i ritardi accumulati per ogni singolo convoglio e quali le conseguenze per gli utenti;
2) quali sono state le cause dei disservizi verificatisi e perché non è stata data tempestiva comunicazione ai viaggiatori della reale situazione sulla linea;
3) cosa pensa dell'accaduto e quali iniziative sono state eventualmente assunte nei confronti dei gestori della tratta.
F.to: Curtaz - Squarzino Secondina
Président La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Cerise.
Cerise (UV) Abbiamo provveduto ad acquisire tutte le informazioni necessarie per dare una risposta, spero esauriente, ai quesiti.
Per quanto riguarda la tratta ferroviaria Aosta-Torino e viceversa, il ritardo medio dei treni nella data del 21 è stato di 40 minuti, con un ritardo totale di 870 minuti e i due treni, il n. 9853 e il n. 9854, sono stati soppressi per accumulo di ritardi. Per la tratta Aosta-Ivrea e viceversa, il ritardo medio è stato di 47 minuti con un totale del ritardo di 969 minuti (il "totale" è stato calcolato prendendo in esame il ritardo accumulato dai circa 20 treni, se volete, vi faccio avere il prospetto dettagliato con tutti i delta). Gli utenti sono stati costretti a delle lunghe attese nelle stazioni, nei casi più critici la necessità di coincidenza con la tratta Aosta/Pré-Saint-Didier e con treni a lunga percorrenza… Trenitalia ha disposto l'impiego di bus di scorta per una corsa straordinaria nel pomeriggio del 21 dicembre 2002 e addirittura di un taxi per la mancata coincidenza serale per Pré-Saint-Didier.
Per quanto riguarda le cause dei disservizi, la notazione riporta che, per quanto riguarda l'Aosta-Torino e viceversa, le ragioni di ritardo di ciascun treno sono diverse e tutte derivanti dalle condizioni delle linee, in particolare: 191 minuti per guasti agli impianti di stazione, 223 per lavori lungo la linea, 275 per prolungamento sosta nelle stazioni in attesa del segnale di via libera, 181 per attesa del materiale rotabile in ritardo. Per quanto riguarda l'Aosta-Ivrea e viceversa, i ritardi sono stati di 344 minuti per guasti agli impianti di stazione, di 152 per lavori lungo la linea, di 289 per prolungamento sosta nelle stazioni in attesa di segnale di via libera, di 169 per attesa del materiale rotabile in ritardo, di 15 per cause varie. Per quanto riguarda l'aspetto dell'informazione all'utenza, nei giorni precedenti la riapertura le biglietterie avevano provveduto ad avvertire la clientela che, a causa di alcuni rallentamenti in linea, si sarebbero potuti verificare ritardi di cui era opportuno tener conto nella programmazione dei viaggi, in particolare in caso di coincidenze. Viene fatto comunque rilevare che, successivamente al 21 dicembre e, in ragione dei disagi rilevatisi, è stata data particolare cura all'aspetto dell'informazione.
In risposta al terzo quesito, non ho timore di dire che, in merito all'accaduto, ritengo che siano stati superati tutti i ragionevoli limiti entro i quali gli eventuali disguidi, legati ad una fase per così dire di collaudo per la riattivazione di una linea ferroviaria con alcuni passaggi a velocità limitate, potevano essere compresi. Le iniziative assunte sono state di pronta e ferma protesta affinché si raggiunga al più presto l'erogazione di un servizio di trasporto soddisfacente, tramite la comunicazione di questo Assessorato in data 24 dicembre 2002, che poi è stata riscontrata, e altre lettere al Ministro Lunardi, al Presidente del gruppo Ferrovie dello Stato in data 3 gennaio 2003. Posso dare assicurazione che verranno applicate nei confronti di Trenitalia tutte le penali previste nel contratto di servizio attualmente in vigore.
Président La parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (PVA-cU) Ringrazio l'Assessore per la risposta che ha dato ai quesiti formulati.
Certo, i dati che abbiamo chiesto erano riferiti al 21, giorno dell'apertura, per due ragioni: perché, fra i giorni in cui si sono verificati i disagi nel trasporto ferroviario in Valle d'Aosta, quello è stato senz'altro il giorno clou, anche perché era il giorno fissato per la riapertura della linea; perché il 23 abbiamo depositato l'iniziativa, quindi non potevamo chiedere dati relativi ai giorni successivi. Ringrazieremmo peraltro l'Assessore se potrà darci, se sono a sua disposizione, eventuali dati relativi ai ritardi verificatisi nei giorni successivi e ai disagi, perché sappiamo che anche nei giorni successivi non sono mancati i problemi per gli utenti della ferrovia nella nostra Regione. Credo che quanto è avvenuto il 21 dicembre ci faccia fare una prima riflessione: Trenitalia sicuramente non era in grado di aprire quel giorno per ragioni varie, forse per ennesimi ritardi accumulatisi nei lavori di rifacimento dell'intera linea ma, per impegni presi anche con l'Amministrazione regionale o non so con chi, ha deciso di aprire comunque ed è avvenuto il caos, cioè una concentrazione di microcatastrofi gestionali, che anche l'Assessore sottolineava, indicando i minuti di ritardo per una causa o per l'altra.
Penso che tutte le combinazioni possibili di disastro gestionale si siano verificate con una puntualità, che potrebbe fare scuola a chi volesse studiare come non si deve gestire una linea ferroviaria. Ci auguriamo che su questo tema ci sia un cambiamento di rotta, anche nei pochi mesi che ci separano dalle elezioni chiediamo all'Assessore una maggiore incisività, una maggiore puntualità rispetto al passato nell'affrontare i temi della ferrovia. Credo che lei sarà favorito dall'assenza di politica precedente, quindi ha davanti non un'autostrada, ma un binario morto…
(interruzione dell'Assessore Cerise, fuori microfono)
… no, il binario è morto perché la politica regionale sulle ferrovie degli ultimi anni è stata disastrosa, quindi il binario regionale oggi è un binario morto, è un binario che va riattivato attraverso il controllo, lo stimolo, l'iniziativa che vogliamo augurarci non mancherà.
Faccio un'ultima osservazione di carattere politico, perché poi i dati si commentano da soli, come ha riconosciuto lo stesso Assessore. Sui grossi temi del trasporto ferroviario - poi se ne può discutere… ma che sono senz'altro l'elettrificazione, il raddoppio del binario, in breve i vecchi temi consueti di chi ragiona sulle ferrovie - questa Regione ha perso cinque anni, perché non si può non osservare che nel periodo precedente, che va dal 1991-1992 al 1998, sono stati fatti in quel settore dei passi in avanti anzi innovativi. Da allora non si è fatto più niente: si sono mantenuti i contratti di servizio, ma non c'è più stata iniziativa politica per il miglioramento di questo problema.
Non siamo talmente ingenui da non pensare che l'alluvione abbia costituito un problema ulteriore, ma certo l'inseguimento, da una parte, della chimera dell'Aosta-Martigny e, dall'altra, il disinteresse sulla linea già esistente hanno comportato una situazione disastrosa. L'augurio è che ci sia iniziativa anche per quanto riguarda l'ammodernamento della linea, cosa che la Regione Piemonte sta facendo in sinergia con il Ministero e con gli enti gestori.