Oggetto del Consiglio n. 2305 del 28 novembre 2001 - Resoconto
OGGETTO N. 2305/XI Tempi di attesa per l’effettuazione di esami radiologici presso l’USL della Valle d’Aosta. (Interrogazione)
Interrogazione Preso atto di quanto affermato in aula consiliare dall’Assessore regionale alla Sanità, Salute e Politiche Sociali circa l’abbattimento dei tempi d’attesa per accedere ad esame radiologici;
Preso atto che tali tempi di attesa rimangono alti per quanto riguarda gli esami di Tac;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l’Assessore competente per sapere:
1) a quanto ammontano i tempi di attesa all’USL per accedere ad un esame di Tac;
2) cosa si sta facendo per abbattere tali tempi;
3) se risponde al vero che utenti valdostani per accedere a tali esami devono andare in strutture ospedaliere extra-regionali.
F.to: Squarzino Secondina - Curtaz
Président La parole à l’Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry.
Vicquéry (UV) Brevissimamente: "a quanto ammontano i tempi di attesa all’USL per accedere ad un esame di Tac", l’USL risponde che ad oggi, 20 novembre 2001, non ci sono tempi di attesa per le prestazioni Tac, anzi vi sono tre posti liberi che verranno utilizzati per i pazienti ricoverati; oggi, 28 novembre, di certo i dati sono cambiati; "cosa si sta facendo per abbattere tali tempi": non ci sono tempi di attesa; "se risponde al vero che utenti valdostani per accedere a tali esami devono andare in strutture ospedaliere extra-regionali": fatto salvo il principio della libera scelta del cittadino, non risulta attualmente un esodo importante verso strutture regionali.
Trattandosi di prestazioni ambulatoriali, non è aperta la cartella clinica, quindi non è possibile reperire il dato tramite la procedura SDO (Sistema dimissioni ospedaliere). Tutta l’attività ambulatoriale, pubblica o privata, non viene evidenziata neppure nella mobilità interregionale.
Président La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU) La quale non sa se dire: "non è soddisfatta", oppure "è sorpresa". Sono contenta se le cose stanno così, ma c’è sicuramente qualcosa che non va per l’utente perché, se interpelliamo gli utenti - e lei ha visto anche recentemente alcune segnalazioni sulla stampa -, gli utenti registrano una situazione totalmente diversa. Non ci sono più i "progetti obiettivo".
Ma questo nuovo modo del Servizio di radiologia di rispondere alle richieste della Tac e per abbattere i tempi di attesa costa alla Regione, da metà giugno 2001 alla fine 2001, 165 milioni. A giugno sicuramente i tempi erano di 3-4 mesi, al mese di settembre, dopo oltre tre mesi di questa attività, i tempi di attesa sono ancora di tre mesi.
Questo era l'esperienza per l’utente. Può darsi che questo ultimo mese i tempi si siano accelerati o che ci sia stata una diversa organizzazione del lavoro, ma sta di fatto che, come lei avrà avuto modo di vedere sui giornali, sono arrivate segnalazioni di persone le quali, avendo telefonato per chiedere un appuntamento per una Tac, si sono sentite rispondere che i tempi di attesa erano di tre mesi, non solo, ma che dovevano andare di persona a prenotare.
Questa stessa persona allora, visto che era una cosa urgente, telefona a un ospedale in Piemonte e si sente dire che il giorno successivo può andare a fare la Tac?
(interruzione dell’Assessore Vicquéry, fuori microfono)
? ma a settembre erano già passati tre mesi da quando è stato attivato il servizio, erano già stati spesi circa un centinaio di milioni per questo servizio, quindi credo che questo servizio comunque non abbia risposto alle attese degli utenti! Non si capisce perché la gente debba andare personalmente a prenotare questo servizio, quando in altre parti del paese si può semplicemente telefonare! L’organizzazione di questo servizio è tale da non facilitare il contatto dell’utente con il servizio, e secondo me questo va rivisto!