Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2689 del 23 luglio 1997 - Resoconto

SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 23 LUGLIO 1997

OGGETTO N. 2689/X Necessità di disposizioni per ridisciplinare l'organizzazione della tradizionale Fiera di Sant'Orso di Aosta. (Interpellanza)

Interpellanza Premesso:

- che, in data 30 e 31 gennaio 1997, si è tenuta in Aosta la tradizionale fiera di Sant'Orso caratterizzata oltre che dall'esposizione dell'originale qualità produttiva del nostro artigianato tipico tradizionale, anche da una presenza massiccia commerciale estranea al contesto economico valdostano;

- che tale fiera, che poteva e può costituire effettivamente un'occasione unica di conoscenza e valorizzazione di tutti i prodotti tipici valdostani e, di tutte le energie umane operanti nel commercio e nel settore alberghiero altamente qualificate presenti nel territorio valdostano, è stata - in modo ancora più evidente che in passato - caratterizzata da un grande "business" a favore degli operatori commerciali provenienti dal Piemonte, Emilia, eccetera...;

- che l'Assessore all'Industria e Commercio, a seguito dell'interpellanza proposta dall'istante nel febbraio ?97 si era impegnato a sottoporre a codesto Consiglio un regolamento che andasse ad evitare in futuro di procurare ulteriori danni all'economia valdostana, utilizzando, invece, tale fiera come occasione unica per promuoverne la sua tipicità e le sue vocazioni;

il sottoscritto Consigliere regionale

Chiede

all'Assessore competente:

1) per quali ragioni non abbia ancora rispettato l'impegno pubblicamente assunto avanti a codesta assemblea;

2) se intende evitare che in futuro si abbia a ripetere lo snaturamento d'una fiera ormai millenaria ed in quale modo;

3) se non ritiene doveroso sottoporre urgentemente le sue proposte operative al Consiglio.

F.to: Dujany

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Dujany.

Dujany (Aut) Nel febbraio ?97 l'interpellante aveva già presentato sul tema della Fiera di Sant'Orso un'interpellanza in cui aveva fatto presente alcuni fenomeni di degenerazione nell'organizzazione della Fiera tenutasi nei giorni 30 e 31 gennaio ?97 e il fatto che la Fiera stessa potesse costituire un'occasione unica ed eccezionale per presentare la nostra proposta turistica, la valorizzazione di tutti i prodotti tipici valdostani, le diverse professionalità e tipicità nei settori più diversi, che vanno dal commercio, all'artigianato e alle stesse strutture alberghiere, evitando di cadere in quei fenomeni di grande business a favore di operatori, in particolare commerciali, provenienti dall'esterno della Valle.

Mi pareva che in quell'occasione l'Assessore avesse tenuto conto dell'impostazione dell'interpellanza e si fosse espressamente impegnato a portare entro giugno di quest'anno all'attenzione di questo Consiglio, dopo aver sentito le categorie economiche interessate (commercianti, artigiani e albergatori), una proposta di regolamento che andasse a migliorare l'attuale Fiera, così da evitare quei danni all'economia valdostana che avevano caratterizzato la precedente Fiera.

Trovandoci nel mese di luglio e non essendo né io né le categorie economiche interessate - perlomeno quelle da me sentite - a conoscenza di iniziative da parte dell'Assessore, mi sono preoccupato di presentare questa nuova interpellanza.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore all'industria, artigianato ed energia, Mafrica.

Mafrica (GV-PDS-SV) Avevo fatto presente al Consigliere Dujany in occasione della precedente interpellanza che nell'organizzazione della Fiera confluiscono due soggetti: uno è la Regione, l'altro è il Comune di Aosta.

La Regione si occupa della parte di artigianato, vale a dire predispone i percorsi e gli spazi per gli espositori artigiani, che nell'ultima Fiera erano in numero di 952, di cui 240 non tradizionali. La Regione, quindi, deve con i soggetti interessati approfondire questo tema di quali settori sono da privilegiare come esposizione e come spazi e di quali invece sono da tenere in secondo piano. È un tema molto difficile da verificare, ovviamente con gli interessati.

Nell'organizzazione più recente, agli artigiani tradizionali sono state riservate le vie Sant'Anselmo, Porta Pretoria, Piazza Chanoux, De Tillier, Aubert, Croix de Ville, fino alla Piazza Roncas; per gli artigiani non tradizionali il percorso passava per via San Giocondo, via Anfiteatro, via Guido Rey fino a raggiungere la Chiesa di Sant'Orso. Questa è la parte di competenza regionale.

La parte di competenza comunale è invece quella che nell'interpellanza precedente e in questa viene ribadita come la parte più discutibile e su questo giudizio c'è l'accordo da parte dell'Assessore competente.

Le disposizioni non possono però essere prese autonomamente dalla Regione, ma vanno concordate con il Comune di Aosta, con il quale abbiamo avuto nei mesi scorsi un confronto molto particolareggiato ed impegnativo per ciò che riguarda l'area Cogne; non è stato ancora possibile, per ragioni loro e nostre e per disponibilità degli uffici degli uni e degli altri, raggiungere un'intesa per ciò che riguarda l'organizzazione della Fiera commerciale.

Sono due Fiere distinte e la parte commerciale ha per così dire assediato la Fiera vera e propria, occupando i seguenti spazi: l'ex Foro Boario, Piazza Mazzini, Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, via Torino, via Festaz, via Vevey lato nord e lato sud, via Garibaldi, Piazza Arco d'Augusto, Piazza Narbonne e Piazza Plouves lato sud. Quindi la parte commerciale, che è programmata e sotto la responsabilità del Comune di Aosta, ha assediato il percorso artigianale.

Alcuni problemi sono nati anche dall'abusivismo perché poi ci sono nella parte commerciale quelli autorizzati e quelli non autorizzati.

Nell'intento di rispondere alle indicazioni fornite dal Consigliere Dujany e di raggiungere un accordo preventivo con il Comune di Aosta, è stata convocata per il 13 agosto una riunione con il Sindaco e con i suoi uffici, e gli uffici dell'Assessorato, che per noi ha i seguenti obiettivi, sui quali può anche esprimere considerazioni l'interpellante.

Chiediamo che il Comune istituisca in modo formale la sua parte di Fiera, che non può essere lasciata al caso perché, se non ci sono disposizioni precise, chiunque faccia domanda ha diritto o diventa difficile rifiutare. Chiediamo che sia individuato il numero massimo di operatori commerciali autorizzabili e il loro numero non dovrebbe comunque superare la proporzione di un terzo degli espositori artigiani. Invece nell'ultima Fiera sono stati 550, rispetto ai 952 che dicevo prima, gli autorizzati ad occupare suolo pubblico con macchine agricole e prodotti di varia natura quindi, chiediamo un contenimento e abbiamo pensato a questo rapporto.

Chiediamo che siano individuate le zone espositive e commerciali destinate dal Comune alle diverse attività, in poche parole chiediamo che vengano escluse dalle zone da utilizzare a fini commerciali: via Torino, via Festaz, via Garibaldi, Piazza Arco di Augusto e il lato nord di via Vevey, anche al fine di garantire una migliore circolazione possibile. E chiediamo che venga individuata invece per ognuna delle altre parti la quantità di operatori che è possibile insediare. Siamo disponibili come Regione ad un intervento finanziario per potenziare l'intervento dei vigili urbani; sembra che il Comune non abbia un numero adeguato di vigili urbani per combattere l'abusivismo, siamo disponibili quindi ad intervenire finanziariamente perché si coprano le spese di trasferta e di lavoro straordinario per i vigili urbani eventualmente disponibili da altri comuni perché collaborino in quest'iniziativa.

Se con il Comune di Aosta raggiungeremo un'intesa e ci sarà da parte del Comune l'impegno a normare la sua parte di Fiera e a contenere, questi risultati li porteremo con soddisfazione a questo Consiglio.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Dujany.

Dujany (Aut) L'Assessore ha sottolineato le problematiche in essere, che erano già state evidenziate nel corso della precedente interpellanza, evidenziando gli organismi diversi che entrano in gioco e che sono: l'Amministrazione regionale per la Fiera artigianale ed il Comune di Aosta relativamente alla parte più commerciale.

Devo qui ricordare all'Assessore che le carenze non riguardavano solo la parte commerciale, ma anche le modalità di organizzazione della Fiera artigianale che dovrebbe essere meglio diversificata, distinguendo la Fiera tipica dalle novità introdotte che rischiano di snaturare l'essenza stessa della Fiera.

Prendo atto che vi sono degli incontri in essere fra le pubbliche amministrazioni interessate, mi pare però che venga a mancare finora quel coinvolgimento delle categorie interessate che era stato assunto come impegno da parte dell'Assessore per poter migliorare il tutto. Mi auguro ancora che l'intervento dell'Assessore non significhi rinuncia a presentare in Consiglio quella proposta di regolamento, che ci dovrebbe permettere di accettare e di verificare quegli indirizzi nuovi per la prossima Fiera che tendano a superare le attuali carenze.

Ripeto, mi auguro che l'intervento non voglia significare che tutto questo non avverrà e che queste nuove modalità finiranno solo per appartenere a pochi soggetti interessati fra Assessorato regionale competente e Assessorato comunale, senza coinvolgere tutti gli operatori.