Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 3111 del 9 aprile 1998 - Resoconto

SEDUTA POMERIDIANA DEL 9 APRILE 1998

OGGETTO N. 3111/X Disegno di legge: "Modificazioni ed integrazioni della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45, recante riforma dell'organizzazione dell'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta e revisione della disciplina del personale".

Articolo 1 (Modificazioni all'articolo 16)

1. Dopo la lett. e) del comma 2 dell'articolo 16 della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45 (Riforma dell'organizzazione dell'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta e revisione della disciplina del personale) è aggiunta la seguente:

"e bis) coloro che abbiano svolto per almeno cinque anni le funzioni negli incarichi previsti dall'articolo 35."

Articolo 2 (Modificazioni all'articolo 17)

1. Il comma 2 dell'articolo 17 è sostituito dal seguente:

"2. Gli incarichi di funzione dirigenziale di primo, secondo e terzo livello sono conferiti, nei limiti previsti dall'articolo 8, a:

a) personale della qualifica unica dirigenziale;

b) personale estraneo all'Amministrazione dotato di particolare qualificazione e con adeguata esperienza gestionale, in possesso dei requisiti richiesti per l'accesso alla qualifica dirigenziale di cui all'articolo 16 o che per almeno un biennio abbia svolto, in posizione di ruolo, funzioni dirigenziali in un ente pubblico;

c) personale dell'ottava qualifica funzionale dell'Amministrazione regionale purché in possesso dei requisiti per l'accesso alla qualifica dirigenziale previsti dall'articolo 16."

2. Il comma 3 dell'articolo 17 è sostituito dal seguente:

"3. Le disposizioni di cui al comma 2, lett. b), si applicano anche al personale ispettivo, direttivo e docente utilizzato o collocato fuori ruolo ai sensi degli articoli 15 e 16 della legge regionale 15 giugno 1983, n. 57 (Norme concernenti l'istituzione delle scuole ed istituti scolastici regionali, la formazione delle classi, gli organici del personale ispettivo, direttivo e docente, il reclutamento del personale docente di ruolo e non di ruolo, l'immissione straordinaria in ruolo di insegnanti precari e l'utilizzazione dei locali e delle attrezzature scolastiche)."

3. Il comma 4 dell'articolo 17 è sostituito dal seguente:

"4. Il personale incaricato ai sensi del comma 2, lett. c), è collocato in aspettativa per l'intera durata dell'incarico e allo stesso compete il trattamento economico di base ed accessorio previsto dalle norme vigenti per il posto per cui è conferito l'incarico."

4. Il comma 7 dell'articolo 17 è sostituito dal seguente:

"7. Gli incarichi a personale estraneo di cui al comma 2, lett. b), e al personale di cui al comma 2, lett. c), sono determinati complessivamente nel limite massimo del quindici percento della dotazione organica della qualifica unica dirigenziale."

Articolo 3 (Modificazioni all'articolo 18)

1. Il comma 1 dell'articolo 18 è sostituito dal seguente:

"1. Gli incarichi di funzioni dirigenziali di primo livello sono conferiti dalla Giunta regionale con provvedimento motivato entro sessanta giorni dalla sua nomina, all'inizio di ogni legislatura e ad ogni successiva vacanza di incarico, per una durata determinata e cessano in ogni caso al termine del mandato dell'organo che li ha disposti, o dell'amministratore che li ha designati."

2. Il comma 2 dell'articolo 18 è sostituito dal seguente:

"2. Gli incarichi in posti di funzione dirigenziale di secondo e terzo livello di cui all'articolo 14 sono conferiti con provvedimento motivato della Giunta regionale, su proposta del dirigente di primo livello, per un periodo di tre anni o per la durata della struttura temporanea se inferiore a detto termine, e cessano in ogni caso al termine del mandato dell'organo che li ha disposti o dell'amministratore che li ha designati."

Articolo 4 (Modificazioni all'articolo 19)

1. Il comma 1 dell'articolo 19 è sostituito dal seguente:

"1. In caso di assenza o impedimento di un dirigente o di vacanza di un posto, le relative funzioni sono affidate ad altro dirigente preferibilmente della medesima struttura, secondo i criteri e le modalità previsti dagli articoli 17 e 18, ovvero a personale dell'ottava qualifica funzionale purché in possesso dei requisiti per l'accesso alla qualifica dirigenziale previsti dall'articolo 16."

2. Dopo il comma 2 dell'articolo 19 è aggiunto il seguente:

"2bis. In caso di vacanza di un posto, le funzioni possono essere affidate a condizione che siano avviate le procedure per la copertura del posto fino all'espletamento delle stesse."

3. Dopo il comma 2bis dell'articolo 19 è aggiunto il seguente:

"2ter. Il personale ha diritto, per il periodo di effettivo espletamento delle funzioni superiori, a percepire il trattamento economico di base ed accessorio previsto dalle norme vigenti per il posto per cui sono conferite le funzioni."

Articolo 5 (Modificazioni all'articolo 20)

1. Dopo il comma 1 dell'articolo 20 è aggiunto il seguente:

"1bis. É, inoltre, iscritto in apposita sezione separata, limitatamente al periodo di durata dell'incarico:

a) il personale estraneo all'Amministrazione di cui all'articolo 17;

b) i segretari particolari di cui all'articolo 35;

c) i titolari degli incarichi fiduciari di cui all'articolo 62, comma 5;

d) il personale di ottava qualifica funzionale incaricato ai sensi degli articoli 17 e 19."

Articolo 6 (Modificazioni all'articolo 29)

1. Il comma 2 dell'articolo 29 è sostituito dal seguente:

"2. Il comando è disposto per tempo determinato e può essere rinnovato per esigenze di servizio dell'Amministrazione regionale."

2. Dopo il comma 4 dell'articolo 29 è aggiunto il seguente:

"4bis. Al personale comandato possono essere conferiti incarichi dirigenziali purché in possesso dei requisiti richiesti per l'accesso alla qualifica dirigenziale di cui all'articolo 16. In tal caso non si applica l'articolo 17, comma 6."

Articolo 7 (Modificazioni all'articolo 30)

1. Il comma 2 dell'articolo 30 è sostituito dal seguente:

"2. L'accesso ai ruoli regionali è subordinato all'accertamento preliminare della conoscenza della lingua francese e/o italiana."

2. Il comma 3 dell'articolo 30 è sostituito dal seguente:

"3. Ferme restando le riserve di legge, si considerano posti disponibili, ai fini della determinazione del numero dei posti da mettere a concorso, quelli vacanti alla data del bando."

3. Il comma 5 dell'articolo 30 è sostituito dal seguente:

"5. Le graduatorie sono utilizzate per la copertura dei posti degli organici regionali che si siano resi disponibili successivamente all'approvazione dei relativi bandi di concorso."

Articolo 8 (Modificazioni all'articolo 34)

1. Dopo il comma 3 dell'articolo 34 è aggiunto il seguente:

"3bis. Al termine delle assegnazioni alle segreterie dei componenti della Giunta regionale, il personale appartenente alle qualifiche funzionali è riassegnato all'originaria struttura; sono fatte salve eventuali assegnazioni di diritto intervenute in applicazione delle disposizioni che disciplinano la mobilità."

Articolo 9 (Modificazioni all'articolo 35)

1. Il comma 2 dell'articolo 35 è sostituito dal seguente:

"2. I segretari particolari possono essere scelti tra il personale regionale o fra personale estraneo all'Amministrazione regionale, in possesso dei requisiti richiesti per l'assunzione all'impiego regionale, fatta eccezione per il titolo di studio."

2. Il comma 7 dell'articolo 35 è abrogato.

Articolo 10 (Modificazioni all'articolo 37)

1. Il comma 4 dell'articolo 37 è sostituito dal seguente:

"4. La contrattazione collettiva decentrata ed integrativa è finalizzata al contemperamento tra le esigenze organizzative delle amministrazioni o enti, la tutela dei dipendenti e l'interesse degli utenti. Essa si svolge sulle materie e nei limiti stabiliti dai contratti collettivi regionali."

2. Il comma 5 dell'articolo 37 è sostituito dal seguente:

"5. I contratti collettivi regionali sono stipulati dall'Agenzia di cui all'articolo 46 per la parte pubblica, e, per la parte sindacale, dai rappresentanti di ciascuna organizzazione maggiormente rappresentativa sul piano nazionale e/o regionale."

Articolo 11 (Modificazioni all'articolo 50)

1. La lett. a) del comma 1 dell'articolo 50 è sostituita dalla seguente:

"a) nel caso di vacanza di un posto in organico, per un periodo non superiore a sei mesi dal verificarsi della vacanza, salva la possibilità di attribuire le mansioni superiori ad altri dipendenti per non oltre sei mesi ulteriori dalla vacanza stessa;".

2. Il comma 2 dell'articolo 50 è sostituito dal seguente:

"2. L'assegnazione di mansioni superiori può essere disposta nei casi di cui al comma 1, qualora non sia possibile attribuire le mansioni ad altro personale di pari qualifica funzionale, al personale prescelto, di norma, nell'ambito della stessa struttura organizzativa, in possesso:

a) di idoneità già conseguita in concorsi precedenti relativi al profilo professionale per cui è disposta l'attribuzione temporanea di mansioni superiori;

b) in via subordinata, dei requisiti richiesti per l'accesso al posto per cui è disposta l'attribuzione temporanea di mansioni superiori."

Articolo 12 (Modificazioni all'articolo 56)

1. Il comma 2 dell'articolo 56 è sostituito dal seguente:

"2. All'accertamento della dipendenza da causa di servizio provvedono i competenti organi sanitari."

2. Il comma 4 dell'articolo 56 è sostituito dal seguente:

"4. A fronte di periodi eccezionalmente prolungati di malattia l'amministrazione può richiedere un accertamento sul permanere dell'idoneità allo svolgimento delle mansioni affidate. Tale accertamento è compiuto dai competenti organi sanitari."

Articolo 13 (Modificazioni all'articolo 62)

1. Il comma 5 dell'articolo 62 è sostituito dal seguente:

"5. Le disposizioni di cui agli articoli 16 e 17 del Capo II del Titolo II non si applicano ai posti di Capo e Vice Capo gabinetto, di Capo e Vice Capo Ufficio stampa della Presidenza della Giunta regionale, di Direttore dell'Ufficio di collegamento e di rappresentanza di Roma, di Commissario regionale presso la Casa da gioco di Saint-Vincent, di Capo Ufficio informazione e stampa della Presidenza del Consiglio regionale e di Direttore dell'Agenzia regionale del lavoro, in relazione alla natura del rapporto fiduciario degli incarichi medesimi. Detti incarichi sono utili ai fini del periodo richiesto dall'articolo 16, comma 2, lett. a)."

Articolo 14 (Modificazioni all'articolo 64)

1. I commi 2 e 3 dell'articolo 64 sono abrogati.

Articolo 15 (Dichiarazione d'urgenza)

1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

Président La parole au rapporteur, Conseiller Bavastro.

Bavastro (UV) La legge n. 45/95 ha introdotto nell'ordinamento regionale i principi di riforma dell'Amministrazione dello Stato contenuti nella legge n. 421/92.

Dal ?95 ad oggi sono stati emanati una serie di atti in attuazione di questa legge e nell'attuazione della legge si è anche palesata la necessità di alcune modifiche all'attuale normativa, modifiche che sono appunto contenute in questo disegno di legge.

Non si tratta di una materia particolarmente adatta ad un'ampia dissertazione, mi limito quindi a citare i punti salienti. Fondamentalmente l'articolo 2, che sostituisce il 2°, 3°, 4° e 7° comma dell'articolo 17, il quale stabilisce che gli incarichi dirigenziali su 3 livelli sono conferiti al personale della qualifica unica dirigenziale ma anche, nella percentuale massima del 15 percento, a personale estraneo all'Amministrazione, ma in possesso dei requisiti richiesti per le qualifiche dirigenziali, al personale di ottava qualifica incaricato ai sensi degli articoli 17 e 19 della legge n. 45 ed anche al personale scolastico, ispettivo, direttivo e docente.

Un altro articolo rilevante è l'articolo 5 che modifica l'articolo 20 della legge n. 45 permettendo l'iscrizione, in un'apposita sezione dell'Albo dei dirigenti, del personale estraneo all'Amministrazione incaricato in base all'articolo precedente, dei segretari particolari, dei titolari di alcuni incarichi fiduciari e del personale di ottava qualifica che abbia avuto incarichi superiori per il periodo di durata dell'incarico.

Altro articolo rilevante è l'articolo 9 che modifica l'articolo 35 e che riguarda i segretari particolari. Questi possono essere scelti sia fra il personale regionale, sia fra il personale estraneo all'Amministrazione se in possesso dei requisiti necessari per l'assunzione all'impiego regionale, ma indipendentemente dal titolo di studio.

Direi che questi tre articoli sono i tre articoli forti, particolarmente rilevanti della legge. Altri articoli ometterò di illustrarli perché mi limiterei ad una semplice rilettura del testo di legge in quanto non si prestano ad una sintetizzazione o a qualcosa di più discorsivo.

Président La discussion générale est ouverte. La parole au Conseiller Parisi.

Parisi (Aut) Non intervengo sul merito della legge, mi rivolgo al Presidente della Giunta per esternare a lui, ma poi a tutto il Consiglio, uno stato d'animo che credo sia generale non solo in quest'aula, ma anche fuori.

Siamo fermamente convinti che questa maggioranza abbia ormai superato ogni limite. Abbiamo protestato in Commissione e lo vogliamo fare anche in quest'aula perché non è possibile sottoporci in un breve lasso di tempo disegni di legge e provvedimenti vari di alto contenuto politico che avrebbero bisogno di un'analisi molto più approfondita e pretendere un parere.

Noi responsabilmente abbiamo tentato di dare il nostro contributo, ma non ci è stato consentito perché, come è già successo in molte altre occasioni, le decisioni della Giunta sono sempre state sacre ed inviolabili. Non vi è stato un emendamento che sia stato accolto in tutte le commissioni e in tutti i disegni di legge che abbiamo fatto.

Ebbene, Presidente, non possiamo che protestare così come stanno facendo tutte le categorie coinvolte dai provvedimenti che la sua Giunta caparbiamente sta portando avanti. Pensiamo ai vigili del fuoco, alle autonomie locali, al corpo insegnante, ai sindaci, ai dipendenti regionali che oggi sono, per una parte almeno, in sciopero. Forse è una piccola parte o una grande parte, comunque una parte consistente dei dipendenti di questo Palazzo oggi sono in sciopero.

La forza dei numeri vi pone nelle condizioni di andare avanti a testa bassa noncuranti delle proteste che si levano contro le decisioni che la sua Giunta e questa maggioranza a valanga hanno portato avanti. Crediamo che un simile atteggiamento non si sia mai verificato nel corso di questi 50 anni di Statuto speciale.

Questo disegno di legge, che è già superato dalla Bassanini ter, nasce già vecchio e smonta completamente quello che era l'impianto originario, contiene probabilmente elementi di incostituzionalità ed inoltre pone degli interrogativi sulla sua applicabilità futura.

Riteniamo che, di fronte ad una posizione fortemente critica, manifestata sia dal personale che dalle organizzazioni sindacali, sarebbe stato saggio soprassedere all'approvazione di questo disegno di legge avendo in tal modo la possibilità di avere un quadro più preciso a seguito anche dell'approvazione del disegno di legge sul comparto unico e degli altri disegni di legge che riguardano altri settori del pubblico impiego.

Egregio Presidente, vi poteva forse essere la possibilità di migliorare se non di modificare l'impianto generale della legge, accettando almeno una parte di emendamenti che erano stati presentati, però neanche questo è stato fatto.

Signor Presidente, lo dicevo all'inizio del mio intervento: avete la forza dei numeri che vi consente di andare avanti come degli arieti; non sappiamo se poi alla fine questo atteggiamento sia gradito al di fuori di quest'aula.

L'altro ieri è stato il mondo della scuola, sono stati i sindaci e il personale degli enti locali a protestare, oggi è il personale regionale a scioperare, domani probabilmente saranno i vigili del fuoco, ma non vi è mai venuto il dubbio che forse stavate sbagliando e che forse era il caso di fare un'inversione di rotta?

Vorrei che il mio intervento non fosse interpretato come strumentale o elettoralistico in quanto credo, personalmente, così come tutti gli amici del Gruppo, che abbiamo dato prova di grande responsabilità politica nelle apposite commissioni. Mi auguro che tutto quanto viene oggi approvato con grande fretta non faccia la fine di tanti altri provvedimenti approvati in quest'aula e che i cittadini si rendano conto di quello che sta avvenendo in questi ultimi giorni in quest'aula.

Président La parole au rapporteur, Conseiller Bavastro.

Bavastro (UV) Voglio replicare brevemente a quanto ha appena detto il Consigliere Parisi.

È vero che l'intervento del Consigliere Parisi va al di là dell'oggetto specifico perché ha mosso accuse che si estendono a tutti i progetti di legge di cui stiamo discutendo oggi, ma mi sembra che a titolo di esempio valga la pena di ribattere proprio sull'argomento specifico in oggetto.

Avete tutti una relazione di questa legge che dà atto del fatto che in 15 giorni questa legge ha avuto tre stesure completamente diverse che non sono solo una diversa impaginazione, ma l'oggetto stesso della legge si è allargato ed ha tenuto conto di tutto quello che è stato il dibattito nelle commissioni.

Come relatore in II Commissione posso senz'altro dire che questa legge ha avuto la dovuta attenzione da parte della Commissione, è stata discussa e la stessa Commissione ha profondamente modificato la legge così come era arrivata al nostro esame quindi, mi sembra che alcuni dati facilmente verificabili da tutti voi possano dare un'idea di quale sia la sostanza delle cose.

Président S'il n'y a pas d'autres conseillers qui demandent la parole, je déclare close la discussion générale. La parole au Président du Gouvernement, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) Je voudrais avant tout remercier les membres de la IIème Commission parce que, contrairement à ce qui a été affirmé par Monsieur Parisi, il y a eu non seulement un examen approfondi de la part de la Commission, mais il y a eu aussi discussion et confrontation. Et c'est la dialectique que nous estimons nécessaire entre un Gouvernement et les organes du Conseil, notamment les Commissions permanentes. La IIème Commission a examiné le texte que le Gouvernement lui avait transmis et, en approfondissant les différentes propositions, a présenté un texte qui tient compte des différentes propositions, des remarques qui ont été formulées et par les organisations syndicales et par les représentants du personnel. Donc on ne peut répéter d'une manière acritique: le Gouvernement a imposé. Il y a eu un examen, une confrontation; je pense que les propositions, qui ont été présentées et qui - il est vrai - sauvegardaient les principes auxquels le Gouvernement se rapporte, ont été acceptées et aujourd'hui sont soumises à l'approbation du Conseil et le Gouvernement votera ce texte.

Il s'agit de ce point de vue non pas de donner application à la loi de réforme de l'organisation de l'Administration régionale, mais simplement d'y apporter des modifications tout en maintenant les principes de la loi n° 45. Je me dois de signaler que s'il y a eu protestations quant à ces principes, ces mêmes protestations ont déjà été présentées lors de l'approbation de la loi n° 45. Je n'ai pas l'habitude d'aller vérifier quelle avait été l'attitude de ce Conseil quant à ces propositions, mais il me semble qu'une grande partie avait voté la loi n° 45 en affirmant que ces principes étaient nécessaires si nous voulions transformer l'Administration sur la base du principe de la privatisation du rapport de travail en rendant cette Administration plus souple, plus flexible, plus efficace, plus à même de répondre aux exigences des citoyens et surtout, là je me réfère notamment à une considération que Monsieur Dujany nous fait souvent, en essayant de débureaucratiser son fonctionnement. Quant à la séparation des fonctions entre l'organe politique et l'organe administratif, principe qui n'est pas mis en discussion dans ces propositions de modifications, nous avions dit qu'il fallait tenir compte du principe de la responsabilité, de la séparation des tâches et des fonctions oui, mais en tenant compte de la responsabilité que l'organe politique a vis-à-vis des électeurs et donc qu'il devait y avoir responsabilité d'une part et d'autre et que nous devions disposer des instruments nécessaires pour réaliser notre programme, le programme sur lequel la Communauté nous a fait confiance, en en assumant l'entière responsabilité quant à sa réalisation.

Donc, après une phase expérimentale et transitoire, au cours de laquelle il était nécessaire de vérifier les retombées de l'innovation introduite avec la loi n° 45 de réforme, mais également sa compatibilité avec l'activité, avec le fonctionnement des différents services et bureaux de l'Administration parce que nous devons être à même de donner aux citoyens des réponses concrètes, tout en assumant la responsabilité du fonctionnement de cette Administration, nous avons estimé nécessaire d'apporter, sur la base de notre expérience concrète, de l'expérience dérivant de la première application de cette loi de réforme de l'Administration, des modifications à la loi n° 45 dans l'attente - nous partageons cette remarque - d'une révision générale de la même loi qui sera nécessaire quand les différents processus que nous avons entamés seront conclus. Je me réfère à l'évolution législative qui est en cours, à la définition et à la réalisation du secteur unique de la fonction publique. Mais ce que je veux encore souligner c'est que nous n'avons pas modifié les principes de base, nous les avons maintenus, nous voulons les respecter.

Sur un thème, qui est le thème le plus controversé, je voulais rappeler que nous avons maintenu les conditions requises par l'article 16 tout en réalisant une parité de conditions entre les différentes catégories. Et si l'article 16 demeure tel quel pour ce qui est des conditions requises en termes de professionnalisme et de titre d'études, nous avons voulu introduire des éléments de flexibilité qui puissent nous permettre de disposer d'une grille moins rigide pour utiliser - et là également c'était une requête qui nous est souvent formulée par ce même Conseil - le professionnalisme qui existe à l'intérieur du Val d'Aoste. Nous nous sommes aperçus sur la base de l'expérience que l'introduction de certaines limites nous pénalisait du point de vue du choix, mais de quel choix? Simplement du choix se rapportant à ce 15 pour cent qui peut être appelé de l'extérieur. Nous n'avons pas modifié ce pourcentage, au contraire le fait d'avoir élargi la possibilité du choix au sein de ce 15 pour cent à d'autres catégories, par exemple pour les dirigeants du IIIème niveau, ou encore pour le 8ème grade, signifie que nous avons introduit des éléments qui vont à la faveur des dirigeants. En effet, avec les formulations précédentes on pouvait choisir le pourcentage de 15 pour cent simplement entre le Ier et le IIème niveau. En élargissant on n'augmente pas ce pourcentage, au contraire on augmente le nombre de personnes qui peuvent être choisies. C'est un autre point fondamental, c'est un des éléments fondamentaux de la réforme: est-ce qu'on accepte la possibilité qu'un Gouvernement puisse choisir? Si la réponse est négative, la loi n° 45 nous la prenons, nous la jetons à la poubelle et nous restons avec les rigidités du système précédent avec tous les effets positifs ou négatifs. Au contraire, si nous acceptons le principe qu'en séparant les fonctions il y ait également une responsabilité et que l'on doive donc permettre au Gouvernement, n'importe lequel, de remplir sa mission en disposant des instruments et des moyens nécessaires pour réaliser son programme, mais surtout pour exercer les choix qui lui reviennent et en assumer ainsi la pleine responsabilité vis-à-vis de la Communauté dont il est l'expression, voilà que ce 15 pour cent revient entièrement à la responsabilité du Gouvernement. C'est de ce point de vue que ce pouvoir discrétionnaire, qui a été reconnu par la loi n° 45 en application de la loi de réforme, la loi n° 421 de l'Etat, doit pouvoir être exercé. Au cas contraire, il y aurait des limitations, tout en attribuant à l'organe politique la responsabilité de ses actions.

De ce point de vue, ces modifications introduisent des éléments de flexibilité, tout en gardant et les conditions requises et le pourcentage de 15 pour cent pour rééquilibrer les pouvoirs et les possibilités d'action de l'organe politique et éviter de tomber à nouveau dans ce procès de bureaucratisation excessive, afin de donner un élan nouveau au fonctionnement de l'Administration avec la simplification de ses procédés.

C'est sur la base de ces principes que des modifications ont été introduites ainsi que les précisions et les corrections nécessaires pour éviter qu'il y ait contradiction avec les conditions déjà inscrites à la loi n° 45 et leur application réelle.

Quel est donc notre objectif? Notre objectif c'est, en attendant cette révision globale de la loi n° 45, d'introduire ces modifications qui puissent davantage assurer cette séparation de fonctions et en même temps assurer à l'organe politique les moyens nécessaires pour qu'il exerce les choix qui lui reviennent, pour qu'il puisse adopter les décisions qui lui conviennent sur la base des dispositions de loi en confiant la réalisation de ses choix et de ses décisions à l'organe administratif, mais en ayant tous les éléments pour remplir non seulement le contrat qu'il a signé avec la collectivité, mais pour assurer pleinement la responsabilité de la réalisation de ce même contrat et du programme qui en découle. Ce sont là les principes que nous voulons réaffirmer et donc l'espoir c'est que ces conditions pourront permettre à n'importe quel gouvernement de remplir au mieux le programme qu'il s'est proposé.

Président La parole au Conseiller Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU) Per spiegare il motivo per cui mi astengo su quest'articolo. È proprio il contrario di quell'emendamento che avevo presentato in aula nella legge n. 45 per il fatto che credo personalmente che bisogna mantenere in un modo più chiaro la distinzione fra il personale di carattere politico e quello di carattere tecnico amministrativo e quindi vanno separate le due tipologie di competenze.

Président La parole au Conseiller Dujany.

Dujany (Aut) Per dichiarazione di voto, visto che sono state fatte dalla collega Squarzino. Voteremo contro questa proposta di legge, il nostro voto è contrario perché rileviamo che questa legge smonta l'impostazione della legge n. 45/95 ed individua delle categorie protette nell'ambito del settore dirigenziale. È un provvedimento che si colloca fra quelle leggi "ad personam". Le promozioni sul campo della politica e non sul campo della competenza non le condividiamo. Con quest'impostazione avremo una clientela dirigenziale. Non mi pare questo lo strumento più idoneo per rispondere a quell'esigenza di qualità del servizio che veniva poco fa richiamata anche dal Presidente.

Forse con questa legge si potranno regolarizzare alcune posizioni professionali anche di alcuni dirigenti così come era stato evidenziato dallo stesso Prof. Barosio in un parere raccolto dal Difensore civico Vacchina e quindi tendere a regolarizzare una serie di posizioni illegittime che non era possibile regolarizzare altrimenti.

Certo è che il rapporto fra burocrazia e politica che era stato netto nella legge n. 45/95, lo stesso ruolo unico dirigenziale, viene messo in questa legge duramente in dubbio, anzi viene decisamente compromesso.

Avevamo già avuto i primi risultati di questa rottura di comparto unico nel momento in cui era stata portata all'attenzione del Consiglio la posizione dei segretari comunali, questi erano stati messi in purgatorio con un ruolo a parte rispetto a quello della dirigenza regionale.

Avevamo poi individuato all'inferno i funzionari appartenenti all'ottava qualifica che dovevano essere in possesso del diploma di laurea, avere un'anzianità di cinque anni nella qualifica, superare il concorso.

E poi con questa legge abbiamo invece i fortunati, quelli che non rispettano questi requisiti, provenienti anche dal personale delle scuole docente e non docente come se questo personale desse di per sé garanzie di funzionalità e di efficienza in settori quali quelli della Pubblica Amministrazione dove sono richieste conoscenze tecniche, capacità gestionali, esperienza di settore, qualità che il personale scolastico per la natura del lavoro che svolge non mi pare che possieda.

In realtà qui si intende mettere a posto una serie di situazioni che probabilmente non stanno in piedi e dall'altra parte si promuovono i portaborse che vengono ad acquistare riconoscimenti di qualità e competenze incredibili anche con la terza media inferiore senza minimamente poter vagliare la loro capacità.

È un provvedimento che a nostro parere ha finalità clientelari o finalità di regolarizzare alcune persone che non è possibile altrimenti mantenere nei compiti che attualmente hanno. È inutile fare i nomi: sono perfettamente a conoscenza di tutti.

Le modifiche tendono a violare quel rapporto di distinzione fra burocrazia e politica, tendono a fare giocare un ruolo nell'ambito della burocrazia a funzioni dei segretari particolari che non sono di tipo amministrativo, bensì sono di tipo politico dovendo gli stessi rispondere agli assessori, collaborando direttamente con assessori e Presidenza della Giunta e quindi facendo riferimento ad un organo di tipo politico che andrebbe a transitare ai vertici della carriera amministrativa.

Allora qui o si decideva di fare un salto di qualità e di mettere in discussione il principio della divisione fra direzione politica e direzione amministrativa e in quel caso avrei anche potuto capire, se si fosse voluto fare un salto di qualità e una revisione complessiva dell'impostazione che era stata data con la n. 45/95, alcune preoccupazioni di indirizzo generale richiamate dal Presidente.

In realtà qui l'operazione è molto meno avveniristica e ha molto meno quelle finalità di interesse generale che ricordava il Presidente. Si tratta di regolarizzare alcune figure che non possono stare al loro posto così come sono collocate attualmente; si tratta di riconoscere ai segretari particolari un ruolo al quale non potrebbero altrimenti mai ambire se non con questo progetto "ad personam".

È per questo che gli Autonomisti, non condividendo la posizione del Presidente, voteranno in modo contrario.

Président La parole au Président du Gouvernement, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) Je peux comprendre que les temps sont durs dans le sens qu'il faut dédier une partie de son temps à la lecture des projets de loi ou des propositions que le Gouvernement soumet à votre attention, mais je me permets d'inviter Monsieur Dujany - sans me permettre, comme il l'a fait, de faire des considérations sur sa catégorie professionnelle - à lire les articles 34 et 35 de la loi n° 45 pour se rendre compte des fonctions qui aujourd'hui, en 1998, sont attribuées aux secrétaires particuliers. Probablement il en est resté à ce beau film de Nanni Moretti, mais c'étaient d'autres temps, Monsieur Dujany, il faut tenir compte du fait que les temps évoluent et qu'il y a aujourd'hui une autre conception des rapports de travail. Nous avons dépassé ce concept archaïque de "portaborse" qui est aussi un peu offensant vis-à-vis des personnes. Et je regrette que ce soit vous, Monsieur Dujany, qui faites toujours de la personne humaine l'une des idées clef de votre comportement et même de votre philosophie, à ne pas tenir compte pour une fois du fait qu'il faut avoir un peu de respect avant tout des personnes. Mais aussi je vous invite à lire le projet de loi, Monsieur Dujany, et je défends là ma catégorie, je suis un enseignant et je suis fier de l'être, car vous ne l'avez pas lu. Vous faites des affirmations qui sont mensongères: quand vous venez dire que cette catégorie peut accéder à n'importe quel poste sans conditions, vous faites erreur. Je vous invite à lire attentivement l'article 16 du projet de loi et vous vous rendrez compte que vous faites erreur.

Comme, Monsieur Dujany, vous vous assumez toute la responsabilité en qualifiant certaines situations à l'intérieur de l'Administration régionale comme des situations illégales et irrégulières? Mais qui l'a dit? Monsieur Dujany, vous qui êtes avocat, vous devriez savoir qu'avant de faire certaines affirmations, il faut avoir des preuves. Jusqu'à preuve du contraire, ces actes ont eu un visa de légalité de la part de ces mêmes fonctionnaires auxquels vous faites référence et aujourd'hui vous faites des affirmations sans avoir une seule preuve.

De plus, je suis étonné parce qu'encore une fois vous vous érigez en défenseur des autonomies locales et après vous nous reprochez en ce qui concerne les secrétaires de mairie de ne pas les avoir insérés dans le cadre de l'Administration régionale, mais de les avoir relégués dans un autre registre, mais c'est justement en tenant compte de ces principes que nous avons voulu séparer les deux choses et nous avons attribué la compétence aux collectivités locales, aux communes et aux communautés de montagne et, de ce point de vue, c'est un registre qui a nature communale ou de communauté de montagne. Nous ne pouvions les insérer avec les autres dirigeants de l'Administration régionale.

Il est vrai, Monsieur Dujany, que nous voulons pouvoir exercer nos fonctions en faisant des choix et nous voulons en assumer pleinement la responsabilité. Il est prévu un pourcentage de 15 pour cent des dirigeants que nous pouvons appeler de l'extérieur et dans la première application de la loi de réforme nous en avons appelé 1 de l'extérieur; 15 pour cent du nombre des dirigeants de l'Administration régionale est un nombre très réduit et c'est sur ce 15 pour cent que, si vous acceptez qu'il soit de ressort de l'organe politique, nous voulons assumer le choix et la responsabilité des décisions qui seront prises.

Donc on ne peut pas dire que nous avons totalement modifié et renversé la situation et les principes. Je rappelle ce que cette Assemblée s'est déjà penchée sur ce sujet à partir de 1992 et ensuite en 1995 lors du vote de l'article 35 et notamment de l'alinéa 5, que probablement vous avez voté, qui établit une parification des fonctions des secrétaires particuliers aux qualifications des dirigeants. Là aussi, Monsieur Dujany, vous devriez vous rendre compte que les secrétaires particuliers exercent des fonctions administratives, ont du personnel qui est de leur compétence et dont ils ont la responsabilité. De ce point de vue nous avons simplement apporté une modification à une contradiction existant entre ce qui est établi au 5ème alinéa de l'article 35, ce que nous avons inséré avec un amendement au Conseil avec le 7ème alinéa de ce même article et ce qui est prévu par exemple à l'article 62 de la même loi. Nous avons établi des conditions égales pour des fonctions qui sont égales et pour un choix qui est discrétionnaire, mais qui rentre absolument dans les principes de la loi de réforme de l'Administration régionale.

Président La parole au Conseiller Dujany.

Dujany (Aut) Devo replicare alle dichiarazioni del Presidente, al di là del fatto dell'uso improprio di portaborse che non vuole certo essere lesivo di queste persone, quanto ricordare che le stesse sono nominate per questo particolare rapporto con il politico e con il responsabile di governo, devo riconoscere che il Presidente mi ricorda dei testi di legge, però altrettanto devo ricordargli proprio l'articolo 35, 7° comma, dove si chiariva che l'incarico di segretario particolare non era utile ai fini del periodo richiesto dall'articolo 16, comma 2°, lett. a), cioè non era utile per l'accesso alla carriera dirigenziale che fra l'altro era ammessa solo se in possesso del titolo di laurea...

Viérin D. (fuori microfono)... anche adesso...

Dujany (Aut) ... no, adesso non è più così perché l'articolo 9, così come modificato, permette ai segretari particolari di poter essere scelti fra questo personale, fatto salvo per il titolo di studio, e abroga il comma 7° dell'articolo 35...

(interruzione del Presidente della Giunta, fuori microfono)

... allora cerchiamo di metterci d'accordo sul testo oggetto di esame. Per quel che riguarda il problema dei segretari, già la scorsa volta mi sono posto in una posizione contraria poiché una cosa è riconoscere il ruolo dirigenziale ai segretari, altra cosa è mettere in condizione gli enti locali di poter scegliere il segretario che meglio vogliono. Nessuno mette in dubbio il diritto degli enti locali di scegliere il proprio segretario, ma lo stesso obiettivo poteva essere raggiunto pur lasciando i segretari nell'ambito unico di questa carriera dirigenziale, prevedendo che in questo ambito un certo numero di dirigenti potesse essere prescelto direttamente dall'Amministrazione locale quindi, il mio ragionamento non voleva certo andare a limitare l'autonomia degli enti locali, quanto piuttosto evitare di creare delle discriminazioni nell'ambito del ruolo dirigenziale stesso.

Per il resto non posso che fare delle valutazioni diverse rispetto alle sue, Presidente; secondo lei è opportuno andare in una direzione di creare delle categorie che hanno dei vantaggi rispetto alle altre, una clientela dirigenziale; secondo noi non è opportuno andare in questa direzione per cui non posso che ribadire la posizione del Gruppo.

Président On passe à l'examen de la loi, article 1er. La parole au Président du Gouvernement, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) Si vous permettez, afin qu'on examine tous le même texte, parce que je trouve qu'il est tout à fait légitimité d'avoir des opinions différentes, mais au moins que l'on ne puisse pas nier l'évidence, je voudrais lire l'article 16, 2ème alinéa: "Possono essere altresì ammessi, se in possesso del richiesto diploma di laurea...".

On vote l'article 1er:

Présents: 26

Votants: 23

Favorables: 20

Contraires: 3

Abstenus: 3 (Linty, Squarzino S., Tibaldi)

Président On vote l'article 2:

Présents: 26

Votants: 24

Favorables: 21

Contraires: 3

Abstenus: 2 (Linty, Tibaldi)

Président On vote l'article 3:

Présents: 26

Votants: 24

Favorables: 21

Contraires: 3

Abstenus: 2 (Linty, Tibaldi)

Président On vote l'article 4:

Présents: 26

Votants: 24

Favorables: 21

Contraires: 3

Abstenus: 2 (Linty, Tibaldi)

Président On vote l'article 5:

Présents: 26

Votants: 24

Favorables: 21

Contraires: 3

Abstenus: 2 (Linty, Tibaldi)

Président On vote l'article 6:

Présents: 26

Votants: 24

Favorables: 21

Contraires: 3

Abstenus: 2 (Linty, Tibaldi)

Président On vote l'article 7:

Présents: 26

Votants: 24

Favorables: 21

Contraires: 3

Abstenus: 2 (Linty, Tibaldi)

Président On vote l'article 8:

Présents: 26

Votants: 24

Favorables: 21

Contraires: 3

Abstenus: 2 (Linty, Tibaldi)

Président On vote l'article 9:

Présents: 26

Votants: 24

Favorables: 21

Contraires: 3

Abstenus: 2 (Linty, Tibaldi)

Président On vote l'article 10:

Présents: 26

Votants: 24

Favorables: 21

Contraires: 3

Abstenus: 2 (Linty, Tibaldi)

Président On vote l'article 11:

Présents: 26

Votants: 24

Favorables: 21

Contraires: 3

Abstenus: 2 (Linty, Tibaldi)

Président On vote l'article 12:

Présents: 26

Votants: 24

Favorables: 21

Contraires: 3

Abstenus: 2 (Linty, Tibaldi)

Président On vote l'article 13:

Présents: 26

Votants: 24

Favorables: 21

Contraires: 3

Abstenus: 2 (Linty, Tibaldi)

Président On vote l'article 14:

Présents: 26

Votants: 24

Favorables: 21

Contraires: 3

Abstenus: 2 (Linty, Tibaldi)

Président On vote l'article 15:

Présents: 26

Votants: 24

Favorables: 21

Contraires: 3

Abstenus: 2 (Linty, Tibaldi)

Président La parole au Conseiller Florio pour déclaration d'intention.

Florio (PVA-cU) Questo è uno di quei disegni di legge nei confronti del quale il lavoro svolto in Commissione è stato estremamente proficuo.

Si tratta di uno di quei disegni di legge nei quali la maggioranza non è andata avanti a testa bassa come poco fa il Consigliere Parisi ha detto con riferimento ad un altro disegno di legge. Se la partecipazione dell'opposizione in Commissione alla discussione su questo disegno di legge, come su molti degli altri disegni di legge che esamineremo nel prosieguo e la prossima settimana, fosse stata dura e pressante, molto probabilmente il risultato finale avrebbe potuto anche essere diverso, cosa auspicabile in taluni casi, considerato che all'interno delle commissioni sul finire della legislatura, guarda caso, talora si sono costruite anche alleanze diverse che non hanno tenuto strettamente conto dei confini di questa maggioranza, con atteggiamenti molto liberi. E questo disegno di legge dimostra quello che ho appena finito di dire: l'inizio di questo disegno di legge non ci era piaciuto per nulla e credo di non rivelare un segreto se dico che l'Assessore Riccarand in Giunta aveva manifestato durissime critiche nei confronti del disegno di legge che era allora stato presentato, comunque non era d'accordo. Sta di fatto che nel corso della discussione si è arrivati a definire un disegno di legge che è diverso da quello che aveva avuto avvio.

E ci sono degli aspetti che sono sicuramente positivi, ne vorrei citare alcuni: l'apertura al personale dell'ottava qualifica funzionale che ci sembra una cosa corretta e seria, rispettando sempre le condizioni che valgono per tutte le altre figure professionali. Così come riconosco una notevole importanza all'iscrizione in sezione separata dell'albo di alcune delle figure alle quali si può attingere per coprire quel famoso 15 percento facoltativo e ancora, il fatto che l'incarico temporaneo al personale dell'ottava qualifica funzionale sia regolato dalla necessità di avviamento del concorso per il posto definitivo.

È vero, ci sono ancora altri aspetti che non vanno pienamente incontro a quello che avremmo voluto, ma ci sembra che il discorso non possa essere quello fatto poc'anzi dal Consigliere Dujany che mi ha dato l'impressione - in questo sono d'accordo con il Presidente di non aver letto il testo finale uscito dalla II Commissione. Mi sembra di poter sostenere che il lavoro fatto veramente è stato di affinamento e di riduzione di alcuni tentativi che c'erano stati, ma è questo il lavoro del Consiglio. Mi stupisce allora l'atteggiamento del Consigliere Dujany che sempre giustamente rivendica con orgoglio questo ruolo, smentendolo poi, non trovando la partecipazione dell'opposizione alle commissioni oppure con un atteggiamento in aula che sembra non tener conto del reale stato dei fatti.

Président La parole au Conseiller Parisi.

Parisi (Aut) Intervengo soltanto per dire una cosa e fare una domanda, tenuto conto di quanto diceva il Consigliere Florio e cioè che anche su questo disegno di legge si è discusso e si è fatta un'analisi approfondita. Vorrei sapere quanti emendamenti che sono stati proposti dalle organizzazioni sindacali e dalle altre sigle sindacali che rappresentano il personale, sono stati accolti in questo disegno di legge...

Florio (fuori microfono) ... parecchi...

Parisi (Aut) ... quando Florio parlava di analisi approfondita, vorrei fare presente che all'ultima seduta della Commissione il Responsabile tecnico ci ha portato una serie di emendamenti che credo che le sigle sindacali non le abbiano neanche viste. E noi abbiamo dovuto decidere, mi smentisca il Consigliere Florio se sto dicendo delle cose campate in aria, su un testo di legge, su degli emendamenti consegnati al momento in cui la Commissione doveva decidere su questo testo di legge.

Non sono entrato nel merito della legge perché ritenevo di dover contestare un sistema, un metodo che è stato mantenuto che non ci ha consentito di analizzare più a fondo alcuni aspetti di questa legge. Può darsi che ci siano in questa legge anche degli articoli che vanno nel senso che diceva il Presidente, non lo mettiamo in dubbio. Noi però volevamo ancora una volta ribadire quello che abbiamo cercato di dire: che purtroppo in questi ultimi giorni di Consiglio sono arrivati una valanga di disegni di legge di grande rilevanza politica sui quali noi non siamo stati in grado di fare quell'analisi che questi disegni di legge richiedevano.

Noi non ce l'abbiamo né con i segretari particolari, né con coloro che rivendicano giustamente delle posizioni che ritengono idonee allo svolgimento delle loro funzioni; volevamo solo far rilevare che quando si prendono dei provvedimenti, questi devono tener conto di tutta una realtà e di un personale che viene da quei provvedimenti coinvolto.

Ritenevamo anche di fronte alle prese di posizione sia delle organizzazioni sindacali che hanno detto esplicitamente anche attraverso gli organi di informazione che non erano favorevoli a questo disegno di legge così come ad altri, sia dei rappresentanti del personale, che sarebbe stato meglio un ripensamento.

Mi auguro che il disegno di legge che viene approvato possa dare quelle risposte che la maggioranza ritiene debba dare.

Président On vote la loi dans son ensemble:

Présents: 26

Votants: 24

Favorables: 21

Contraires: 3

Abstenus: 2 (Linty, Tibaldi)

Le Conseil approuve.