Oggetto del Consiglio n. 171 del 30 aprile 1976 - Verbale
OGGETTO N. 171/76 - Questioni concernenti la III Conferenza periodica dell'ENEL ed i programmi dell'ENEL in ordine allo sfruttamento delle risorse idriche della Valle d'Aosta. (Approvazione di mozione)
Il Vice Presidente CHABOD dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione, presentata dai Consiglieri Chanu, Dujany, Lustrissy, Benzo, Pollicini e Lanivi, concernente l'oggetto: "Questioni concernenti la III Conferenza periodica dell'ENEL ed i programmi dell'ENEL in ordine allo sfruttamento delle risorse idriche della Valle d'Aosta", mozione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza del 29 e 30 aprile 1976:
MOZIONE
Premesso che, in data 24 marzo 1976, si è tenuta, presso il Palazzo della Regione, la III Conferenza regionale indetta dall'ENEL, ai sensi della legge istitutiva dell'Ente.
Che, in tale occasione, è stato NEGATO l'accesso a partecipare alla Conferenza a Consiglieri regionali e ad Amministratori di Comuni della Valle, sotto la speciosa motivazione che non risultavano invitati.
Che ad alcuni degli "invitati", i quali a seguito delle relazioni ufficiali, intendevano intervenire nel dibattito, è stata negata la facoltà di parlare, in quanto detta facoltà era predeterminata in anticipo.
Che detto atteggiamento, rispondente ad un formale quanto miope aggancio alla legge, ha in sostanza suonato e suona come indubbio indice di antidemocratica insensibilità alla dignità della Regione della Valle d'Aosta, eretta come Regione Autonoma a Statuto speciale, nonché alle funzioni di propri rappresentanti.
Che la cosa è ancora più grave, in quanto i rappresentanti dell'ENEL e del Ministero romano dell'Industria non hanno fatto mistero dei loro intendimenti di riproporre, in larga scala, la politica di sfruttamento delle nostre risorse, cui si aggiunge il pericolo di ulteriore compromissione del patrimonio paesaggistico ed ecologico della Valle;
tutto ciò premesso
DA' MANDATO
Alla giunta regionale ed al suo Presidente di esprimere all'ENEL a nome del Consiglio regionale, la propria vibrata protesta, per i fatti di cui in narrativa, in quanto indicanti la volontà inequivoca dell'Ente di Stato, di ridurre la Conferenza ad una esteriore parata degli intendimenti dell'ENEL, in corpore vili della Regione, comprimendo in anticipo le possibilità di dibattito democratico.
Nonché di riaffermare (come lo stesso Presidente della Giunta in altre occasioni - se non in quella Conferenza ufficiale dell'ENEL - ebbe ad esprimersi) che la Regione Valle d'Aosta non intende prestare supina adesione agli intendimenti ed ai programmi ventilati dall'ENEL conscia della fondamentale importanza che, per la Regione stessa, assume la salvaguardia delle risorse e del patrimonio paesaggistico della Valle d'Aosta.
F.ti: G. Chanu, C. Dujany, F. Lustrissy, Carlo Benzo, A. Pollicini, Ilario Lanivi
Il Consigliere CHANU illustra la mozione mettendo in evidenza l'atteggiamento assolutamente negativo dell'ENEL che, pur se nel rispetto di una legge discutibile, ha negato, ad alcuni Consiglieri regionali, la possibilità di partecipare alla Conferenza ed ha programmato la Conferenza stessa in modo tale da escludere ogni possibilità di dibattito in difesa degli interessi regionali.
Il Presidente della Giunta regionale ANDRIONE si dice contrario all'approvazione della mozione, così come impostata, per i seguenti motivi:
a) la protesta, di cui al primo comma della parte dispositiva della mozione, sarebbe sicuramente tacitata con il richiamo alla legge che regola lo svolgimento delle conferenze sull'energia. Semmai sarebbe opportuno che i Gruppi consiliari, o i partiti politici, protestassero contro le disposizioni della legge stessa, richiedendone la modificazione;
b) poiché la subconcessione di acque ad uso idroelettrico è di esclusiva competenza del Consiglio, sarebbe più opportuno evitare prese di posizione aprioristiche che escludono la possibilità di esaminare, di volta in volta, le singole richieste di insinuazione da parte dell'ENEL, pur non recedendo dalla posizione, sempre mantenuta dall'Union Valdôtaine, nettamente contraria alla realizzazione di nuovi invasi a scopo idroelettrico.
Il Consigliere CHANU, condividendo alcune delle argomentazioni del Presidente della Giunta, propone, a nome dei presentatori, di emendare la mozione sopprimendo il primo comma della parte dispositiva e sopprimendo, nel secondo comma, l'inciso: "-se non in quella Conferenza ufficiale dell'ENEL-".
Il Presidente della Giunta regionale ANDRIONE ritiene accettabile la mozione, nel testo emendato.
Il Vice Presidente CHABOD, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola sull'argomento in esame, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione della mozione in discussione, nel testo modificato come da emendamento proposto dal Vice Presidente Chanu.
Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Vice Presidente CHABOD accerta e comunica che il Consiglio, ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: ventiquattro), ha approvato la sottoriportata mozione:
"MOZIONE
Premesso che in data 24 marzo 1976, si è ritenuta, presso il Palazzo della Regione, la III Conferenza regionale indetta dall'ENEL, ai sensi della legge istitutiva dell'Ente.
Che, in tale occasione, è stato NEGATO l'accesso a partecipare alla Conferenza a Consiglieri regionali e ad Amministratori di Comuni della Valle, sotto la speciosa motivazione che non risultavano invitati.
Che ad alcuni degli "invitati", i quali, a seguito delle relazioni ufficiali, intendevano intervenire nel dibattito, è stata negata la facoltà di parlare, in quanto detta facoltà era predeterminata in anticipo.
Che detto atteggiamento, rispondente ad un formale quanto miope aggancio alla legge, ha in sostanza suonato e suona come indubbio indice di antidemocratica insensibilità alla dignità della Regione della Valle d'Aosta, eretta come Regione Autonoma a Statuto Speciale, nonché alle funzioni di propri rappresentanti.
Che la cosa è ancora più grave, in quanto i rappresentanti dell'ENEL e del Ministero romano dell'Industria non hanno fatto mistero dei loro intendimenti di riproporre, in larga scala, la politica di sfruttamento delle nostre risorse, cui si aggiunge il pericolo di ulteriore compromissione del patrimonio paesaggistico ed ecologico della Valle.
Tutto ciò premesso, il Consiglio regionale
DA' MANDATO
alla Giunta regionale ed al suo Presidente di riaffermare (come lo stesso Presidente della Giunta in altre occasioni ebbe ad esprimersi) che la Regione Valle d'Aosta non intende prestare supina adesione agli intendimenti ed ai programmi ventilati dall'ENEL conscia della fondamentale importanza che, per la Regione stessa, assume la salvaguardia delle risorse e del patrimonio paesaggistico della Valle d'Aosta".
Il Consiglio prende atto.