Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1202 del 8 marzo 1995 - Resoconto

SEDUTA ANTIMERIDIANA DELL'8 MARZO 1995

OGGETTO N. 1202/X Interventi finanziari della Regione in favore dello stabilimento birrario di Pollein. (Interrogazione)

Interrogazione Vista la delibera n. 396 del 27 gennaio 1995 inerente l'approvazione del protocollo d'intesa tra la Regione e l'Heineken Italia S.p.A. per il potenziamento dello stabilimento Heineken di Pollein;

Preso atto che la Regione, come definito nella delibera stessa, è impegnata a sostenere iniziative economiche e imprenditoriali a sostegno dell'occupazione e del rafforzamento del tessuto economico della Valle;

Considerato il prospetto degli investimenti dal 1989 al 2000 per lo stabilimento di Aosta;

i sottoscritti consiglieri regionali

Interrogano

la Giunta regionale per conoscere:

1) com'è impostata la dinamica dell'imposta di fabbricazione per lo stabilimento birrario, ovvero quali benefici ha avuto in questi anni la Valle d'Aosta dalla tassa versata dalla SIB;

2) quali sono stati i tipi di intervento finanziario della Regione in favore dello stabilimento birrario dal 1989 ad oggi, e quali quelli previsti per gli anni futuri relativi all'Heineken Italia.

F.to: Lanièce - Tibaldi - Linty

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore al bilancio e finanze, Lévêque.

Lévêque (Ass.tec.) Con riferimento alla interrogazione, rispetto al primo punto, l'imposta di fabbricazione sulla birra viene calcolata su un indicatore che viene definito ettolitri-grado di prodotto, i quali escono dallo stabilimento per essere immessi sul mercato, quindi non sui prodotti trasferiti dallo stabilimento di Pollein ad altri stabilimenti del gruppo.

Al momento l'importo della imposta di fabbricazione è di lire 2.710 per ogni ettolitro-grado; l'ettolitro-grado si ottiene moltiplicando gli ettolitri di birra immessi al consumo per il grado di ciascun marchio. Ci sono tre tipologie di birra prodotte a Pollein, rispettivamente di 11, 12-13, 16 gradi.

Nel corso degli ultimi anni, i benefici per la Regione derivanti dalla quota di riparto della imposta di fabbricazione sono stati per il 1989, 15.321 milioni, per il 1990, 15.780 milioni, per il 1991, 14.118 milioni, per il 1992, 20.299 milioni. I dati per il 1993-1994 non sono definitivi, in quanto l'Intendenza di finanza non ha ancora chiuso i conteggi; una pre-chiusura non definitiva - da verificare - è comunque intorno ai 12 miliardi per il 1993 e intorno ai 15 miliardi per il 1994. Si tratta di due anni in cui si sono scontati quei problemi che c'erano stati rispetto al depuratore, quindi il blocco della produzione per alcuni periodi dell'anno.

Per quanto riguarda la seconda domanda, nel periodo dall'89 ad oggi, tramite la Finaosta sono stati erogati finanziamenti a favore della Società per un ammontare complessivo di 14.300 milioni, a fronte di investimenti fatti dal gruppo per 38.970 milioni. Gli interventi sono: in gestione speciale un prestito obbligazionario, mutuo non garantito, che per il 1989 ammontava a lire 877 milioni; in gestione ordinaria mutui garantiti da fideiussione bancaria per complessivi 13.500 milioni, che poi sono stati erogati; un ulteriore mutuo, garantito dalla fideiussione bancaria, per 2.050 milioni, mutuo che è stato deliberato dal Consiglio di amministrazione di Finaosta, ma non ancora erogato.

Per gli anni a venire, allo stato, è previsto un piano di investimenti del gruppo che ammonta dal 1995 al 2000 a 42.080 milioni, comprensivo di interventi su terreni, fabbricati industriali, impianti e macchinari, impianti per le acque reflue, attrezzature e mezzi di trasporto, apparecchi vari.

Su questi 42 miliardi ulteriori di investimenti non sono ancora stati definiti gli interventi regionali, o della Finaosta, in quanto saranno da mettere in relazione all'effettiva realizzazione degli investimenti e potranno essere di due tipi: attraverso la partecipazione di Finaosta alla società Sima, che potrebbe occuparsi dell'aspetto infrastrutturale dello stabilimento; con eventuali ulteriori finanziamenti sempre da parte di Finaosta in relazione all'ammontare degli investimenti, in linea con le norme esistenti in materia di finanziamenti agli investimenti per l'industria.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Lanièce.

Lanièce (GA) Ringrazio l'Assessore per le delucidazioni e per i dati che mi ha fornito; mi farebbe piacere avere la documentazione che ha appena letto.

Questa interrogazione riguarda un argomento molto delicato, quindi al di là della interrogazione in sé occorre sempre far riferimento al problema in generale che questa operazione potrebbe portare, perché in effetti, come ha detto già nell'ultimo Consiglio il collega Bich, ci possono essere diverse interpretazioni su questa materia e su questo argomento.

Basta verificare che nell'ambito della stessa delibera, alla voce "Spese per acquisto partecipazione Sima per terreno" vi è un importo di 7,2 miliardi; se si fa un po' di cronistoria, si vede che già nel 1988 vi era stato un acquisto da parte della Sima di un'area parziale dell'area Multibox per circa 450 milioni.

Questa area è stata acquistata dalla Regione ad un prezzo di 7,2 miliardi, area comprensiva anche dell'area Mega, che sappiamo tutti ha ricevuto lo sfratto, e che quindi adesso sarà localizzata nella nuova struttura dell'Autoporto, e dell'area ex Mercedes.

Secondo me questo è un fatto da sottolineare, anche perché potrebbe causare un eventuale intervento da parte della CEE, che potrebbe anche portare ad ulteriori controlli su altre strutture operanti in Aosta: a questo riguardo faccio un nome, ad esempio: la Cogne.

Bisogna fare molta attenzione a queste operazioni, perché non vorrei che ci fosse da parte di qualcuno un attacco o una richiesta di verifica di eventuali operazioni, dai contorni non molto chiari.

Pertanto l'invito è di approfondire questa problematica, che è una problematica importante anche tenuto conto degli elevati investimenti previsti nella delibera e nel protocollo di intesa, che però non fanno fronte ad un aumento dell'occupazione.

Nelle premesse si parla di iniziative economiche, in grado di garantire e di incrementare i livelli occupazionali, ma poi nell'articolato si parla di mantenimento dioccupazione; allora, spendere tutti questi miliardi senza garantire un aumento del livello occupazionale è una cosa che deve far meditare, perché stiamo vivendo in un momento di crisi occupazionale e tutti gli interventi presi dalla Regione devono essere rivolti ad aumentare il livello occupazionale.

Questo per evitare che si dica che la Valle d'Aosta non è altro che un'isola felice per le varie imprese o aziende che vengono qui, ottengono dei contributi e poi se ne vanno.