Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1150 del 25 gennaio 1995 - Resoconto

SEDUTA POMERIDIANA DEL 25 GENNAIO 1995

OGGETTO N. 1150/X Approvazione del Programma di lavori pubblici per l'anno 1995 con riferimento al triennio 1995/1997.

Deliberazione Il Consiglio

Visto il Programma di opere di pubblica utilità per l'anno 1995 con riferimento al triennio 1995/97 presentato dall'Assessore ai lavori pubblici;

Richiamata la legge regionale 7 dicembre 1979 n. 66, articolo 1 lettera h);

Visto il Regolamento regionale 28 marzo 1994 n. 2 ("Regolamento regionale per l'esecuzione di lavori, provviste e servizi in economia");

Visto il parere favorevole rilasciato dal Dirigente del Servizio Affari Generali ed Interventi Diretti dell'Assessorato dei lavori pubblici, ai sensi del combinato disposto dall'articolo 72 della legge regionale n. 3/1956 e successive modificazioni, in ordine alla legittimità della presente deliberazione;

Visto il parere della III Commissione consiliare permanente;

Delibera

1) di approvare il programma di opere di pubblica utilità per l'anno 1995 con riferimento al triennio 1995-1997 di competenza dell'Assessorato dei lavori pubblici;

2) di delegare la Giunta regionale ad assumere, per le opere elencate, le decisioni relative all'approvazione dei progetti, all'appalto e all'esecuzione dei lavori, all'approvazione dei finanziamenti ed alla liquidazione delle spese nei limiti degli stanziamenti dei capitoli di bilancio, per l'anno 1995;

3) di autorizzare la Giunta regionale, a derogare all'ordine delle opere, quale indicato nelle tabelle di programma, nei casi in cui i motivi tecnici e di opportunità lo rendano necessario;

4) di sottoporre la presente deliberazione al controllo della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta ai sensi e per gli effetti dell'articolo 8 lettera b) del decreto legislativo 22 aprile 1994 n. 320.

Nota metodologica e tabelle A, B, C, D, E, F, G, H, I, L, M, N e O

(...omissis...)

Si dà atto che dalle ore 18,52 assume la Presidenza il Vicepresidente Aloisi.

Presidente La parola all'Assessore dei lavori pubblici, Lavoyer.

Lavoyer (ADP-PRI-Ind) Sintetizzo la relazione fatta nelle competenti Commissioni. Quali sono le novità dell'elaborato.

La prima sta nello sforzo della Giunta di approvare il Piano lavori contestualmente all'approvazione del bilancio regionale, questo per permettere al Consiglio e alla Giunta, in fase di assestamento di bilancio, di apportare quelle modificazioni qualora nel corso del 1995 alcune opere non possano essere appaltate e quindi destinare i fondi su altri interventi.

L'altro aspetto di novità è una filosofia trasversale che va nella direzione di dare uno stop alle grandi opere e puntare sull'abbellimento e la manutenzione dell'esistente. L'elaborato è esplicativo, le prime pagine illustrano i contenuti; vi sono 2 pagine riassuntive dei dati divisi per settore di intervento, poi vi è l'elencazione dei singoli interventi. Per quanto attiene alla conformazione dell'elaborato, si può notare che esso contiene gli interventi relativi alla Pubblica istruzione e non contiene quelli della Sanità e dell'Industria perché per poter approvare celermente il Piano lavori si è rimandato al 1996 l'inserimento degli interventi dell'Industria e della Sanità.

Le cifre sono importanti perché indicano l'attenzione della Giunta verso questo settore in difficoltà. Per il 1995 il Piano prevede lavori per 85 miliardi, oltre ai 40 dell'Industria e i 20 della Sanità: quindi circa 150 miliardi. Nel triennio 1995-1997 il Piano prevede un impegno di 315 miliardi. Gli interventi sono specificati nelle schede. Infine, come concordato con il Presidente della III Commissione, a seguito anche di segnalazioni di lavori da eseguire, evidenziati dal Commissario Borre in particolare, vi è l'impegno ad appaltare i seguenti lavori non appena saranno eseguiti i progetti esecutivi: in particolare il forno crematorio di Aosta di interesse regionale, lo svincolo di via Roma per la strada regionale di Roisan e di Beauregard, l'allargamento della strada Lino Vaccari - Scuola Militare Alpina.

Si ribadisce inoltre la volontà politica di riprendere in considerazione, di concerto con l'Amministrazione comunale di Aosta, le problematiche inerenti il progetto dell'acquedotto del Monte Bianco. Infine, sul Piano lavori non sono presenti le cifre relative alla strada dell'Envers che sono circa 6,5 miliardi, 2,5 miliardi per il 1994 e 4,5 miliardi per il 1995 e le cifre relative alla strada del Mont Avic, 1,2 miliardi nel 1994 e 2 miliardi nel 1995.

Presidente La parola al Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Chiedo come procediamo: votiamo pagina per pagina?

Presidente Di solito si vota l'atto deliberativo. La parola al Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Vorrei sapere a quale data risalgono i dati predisposti sulle tabelle. Versi i primi di dicembre. Allora inizio dagli interventi previsti al n. 17-18, la strada regionale 17 di Roisan. Credo che se i dati sono esatti questo esempio sia paradigmatico di una inefficienza notevole da parte di questa Giunta per quanto concerne questo problema.

Noi parlammo di questi interventi circa un anno fa perché eravamo chiamati a prendere atto di una petizione degli abitanti della zona di Porossan che reclamavano uno sveltimento delle procedure per sistemare la strada. La petizione era firmata da circa 400 cittadini alla quale il Presidente della Giunta ammetteva dei ritardi sulle procedure di quest'opera; non poteva farne a meno, visto che il primo progetto fu consegnato nel 1987. Lo stesso Presidente promise di accelerare i tempi e quindi lo stesso progetto che oggi troviamo per il Piano 1995, fu già inserito nel Piano 1994.

Il Presidente fece ancora presente che il 20 gennaio 1994 il Comune di Aosta analizzando il progetto lo rinviò alla Regione chiedendo delle modifiche, quindi la palla passa dalle mani del tanto vituperato Comune di Aosta alla Regione, la palla passa il 20 gennaio. Il Presidente disse che in 3-4 mesi la pratica si sarebbe chiusa, passarono 6 mesi e nel luglio partì la lettera dai Lavori pubblici per dire ai professionisti incaricati di rivedere quel progetto. Sei mesi per scrivere una lettera! I professionisti avevano 3 mesi per redigere il progetto stesso che doveva essere pronto nel settembre del 1994.

Oggi a gennaio 1995, leggendo la colonna 6 "Documentazione amministrativa", noi scopriamo che non esiste un progetto approvato dalla Giunta. Siamo ancora ben lungi dall'intervenire perché il Comune di Aosta ci metterà ancora del tempo per concedere il permesso edilizio. Questo è un dato grave, con una considerazione: guardando gli impegni di spesa notiamo che per il 1995 su un intervento al punto 17, che concerne l'ammodernamento del primo chilometro e mezzo, con una spesa di 2,8 miliardi vengono stanziati 500 milioni. Noi, con l'approvazione di questo Piano lavori, non potremmo dire che in tutto il 1995 la Regione - bene che vada - riuscirà ad acquisire qualche terreno necessario per l'allargamento della strada medesima. Per l'intervento dal chilometro 1,520 al chilometro 2,240 lo stanziamento è pari a lire 0.

Al punto 29, la strada regionale di Bionaz: "Ammodernamento e rettifica..." eccetera, nella colonna amministrativa risulterebbe che c'è una concessione edilizia acquisita a fronte di un progetto non approvato da parte della Giunta, sarà un errore tecnico. Come si fa a finanziare un progetto di cui non c'è ancora l'approvazione?

Punto 35: "strada regionale di Arpuilles"; a fronte di una documentazione acquisita per quanto concerne la parte burocratica, non abbiamo i terreni, e lo stanziamento per quest'anno è 0. Io credo che in un anno per un intervento di 800 milioni si possano quantomeno acquisire i terreni.

Poi alla tabella 1 d), all'intervento 5, "Completamento della palestra pubblica di Charvensod": anche questo è un intervento di cui si parla da troppi anni e appare, anche qui, necessario di spiegazione il fatto che avendo solo da realizzare un intervento per 900 milioni - e sappiamo quanto accelerare i tempi di strutture sportive sia opportuno - se ne stanziano solo 100 per il 1995.

Infine, il punto 11 "Ristrutturazione immobili ex proprietà Deltasider S.p.A. ad adibire all'uso Ecole de Neige": anche qui non capisco come non si preveda nessun intervento per il 1995, tenendo in considerazione che la II Commissione dopo il disastro a La Thuile aveva unanimemente sollecitato degli interventi immediati che quantomeno limitassero i danni che le intemperie causano alle opere.

Ci eravamo resi conto che non era possibile intervenire per questo inverno, ma auspicavamo che per l'inverno seguente questi interventi fossero fatti. Immagino che ci siano altre strade da seguire perché a guardare lo stanziamento di questo capitolo invece soldi non se vedono.

Presidente La parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (LN) Io penso che non sia agevole cogliere la filosofia, ammesso che esista, di questo Piano dei lavori da questo insieme di tabelle alfanumeriche con dati sintetici sui lavori che la Giunta intende attuare nel corso di questo triennio.

Le novità sono due: la prima è la contestuale del Piano lavori con l'approvazione del bilancio per favorire una flessibilità finanziaria; la seconda, lo stop alle grandi opere che hanno devastato alcuni ambienti naturali della Valle. Sarebbe interessante conoscere quali sono le linee guida di alcune categorie di interventi.

Buona parte delle risorse vengono indirizzate in opere stradali, in sistemazioni idrauliche o in collettori fognari e impianti di depurazione. Allora se vogliamo parlare di filosofia cerchiamo di capire anche quali sono le tipologie per le opere stradali, no alle grandi opere, ma quali sono le strategie d'intervento?

Le sistemazioni idrauliche: seguiamo ancora la scelta dell'arginatura a tutti i costi, e abbiamo visto quali danni ha avuto in occasione delle ultime alluvioni, o si sta proponendo qualcosa di più efficace? Poi ci sono i collettori fognari, sui quali noi abbiamo fatto un'interpellanza sul depuratore di Ussin ove sono stati stanziati diversi miliardi per avere risultati di scarsissima qualità, e mi riferisco al torrente Marmore.

Se queste devono essere ancora le direttrici tanto varrebbe cambiare.Vorrei dall'Assessore, prima di decidere sul voto, un maggior conforto sulla nuova filosofia dei Lavori pubblici.

Presidente La parola al Consigliere Parisi.

Parisi (VAP) Abbiamo sollevato in Commissione alcune osservazioni all'Assessore e questo sia per il metodo, sia per la formulazione del Piano lavori.

Un'altra cosa che abbiamo rilevato è che, di fronte ad un impegno rilevante, la spesa per interventi nel settore del turismo è quasi nulla, e mi riferisco agli interventi per il restauro dei monumenti e anche per interventi su alcune aree archeologiche che sono da alcuni anni ancora incompiute. Credo che sarebbe stato interessante vedere nel Piano, può darsi che ci siano altri canali, però non avendo ancora letto da nessuna parte un programma di intervento con dei tempi di scadenza, mi sembrava che questo problema poteva essere, anche in termini occupazionali e di offerta turistica, un modo per avere delle strutture da sfruttare sotto questo aspetto. Nel caso non ci fossero altri canali, sarebbe opportuno che la Giunta ne prendesse atto, e mi riferisco all'Assessore Agnesod.

Credo che sia importante, in futuro, poter avere degli elementi in più nella formulazione di questo Piano lavori. Io mi auguro che la capacità operativa e l'iter burocratico riescano a far iniziare le opere perché ci troveremmo a fine anno ad avere ancora un altro aumento dei residui passivi, quindi non entro nel merito, ma volevo sollevare questo e inoltre volevo dire che la Commissione si è stupita riguardo al metodo adottato. Mi auguro che per il futuro le interviste e le prese di posizione avvengano almeno dopo che gli atti passino nelle varie Commissioni perché altrimenti si corre il rischio che dopo quanto pubblicamente detto ci potrebbero essere delle brutte sorprese in sede di Commissione.

Presidente La parola al Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) Io faccio parte della Commissione di cui parlava Parisi e in Commissione ci è stato illustrato abbastanza bene questo Piano; è un bel Piano, pieno di buoni propositi, nonostante l'ultima osservazione che ha fatto Parisi e cioè che fosse stato presentato alla stampa prima di essere discusso in Commissione: questo probabilmente è stato un errore. Quello che ho chiesto all'Assessore è che l'Assessore precedente aveva detto che con i funzionari, con le strutture che aveva in Assessorato, non riusciva a spendere più di 50 miliardi all'anno: è vero che nel frattempo si sono modificate le leggi, ma che da 50 miliardi si arrivi ad una capacità di spesa di quasi 150 miliardi la cosa mi lascia un po' perplesso!

Volevo poi dire che più volte nelle varie Commissioni ho chiesto con quali criteri venivano fatti i lavori, specialmente i lavori di recupero dopo l'alluvione. In bassa Valle abbiamo un esempio di un lavoro che alla fine sembrerà anche ben fatto, ma che chiude l'alveo della Dora di tre metri circa e voglio vedere, conclusa l'opera, i contadini che hanno i terreni dall'altra parte della Dora che già adesso vengono allagati, se non subiranno dei danni. Si era parlato tanto di studi idrogeologici per fare questi lavori nel miglior modo possibile. Dal mio punto di vista questo è uno dei lavori che non si sta svolgendo nel miglior modo possibile; posso sbagliarmi, però quando si chiude il letto della Dora si va sempre incontro a qualche cosa di diverso perché si velocizza la Dora, si restringe, si allarga dall'altra parte. Volevo dire che in quel punto non si sono mantenute le promesse che erano state fatte, e cioè di fare gli argini con un certo criterio.

Presidente La parola al Consigliere Squarzino Secondina.

Squarzino Secondina (VA) Io vorrei solo porre alcune domande per quanto riguarda le costruzioni e le sistemazioni di edifici per la Pubblica istruzione, nel senso che mi chiedo se effettivamente questo è un Piano di costruzione e di adeguamento degli edifici scolastici nella nostra regione.

Sono preoccupata anche nel vedere che ci sono diverse costruzioni che - si diceva prima anche osservando la tabella - vanno comunque ultimate perché sono state iniziate: c'è l'Ecole de Neige di cui già hanno parlato precedentemente altri colleghi, ci sono delle scuole medie che vengono costruite, penso a Morgex. Io non ho niente contro questa scuola media, ma ne parlo dato che proprio in questi giorni in Commissione si è discusso a lungo sul fatto che, per quanto riguarda gli Istituti professionali regionali, occorre utilizzare l'edificio scolastico di Morgex, che, costruito per l'IPR, è praticamente inutilizzato, o utilizzato molto poco, per carenza di alunni. Allora - si dice - bisogna trovare dei sistemi per utilizzare quella scuola: se non ci sono alunni in loco, si prendono ad Aosta e si portano a Morgex. Perché faccio questo discorso? Perché mi sembra che qui c'è una logica che non riesco tanto a capire.

Quando si decide di costruire una serie di edifici scolastici, c'è a priori uno studio accurato delle esigenze? Capita infatti che, dopo un tot di anni necessari per la realizzazione degli stessi, questi edifici non siano più utilizzabili, perché non sono più corrispondenti alle esigenze del territorio. Mi chiedevo perciò se c'è stata la predisposizione di un progetto un po' più articolato e completo sui bisogni della regione. Questo problema del Piano dell'edilizia scolastica è uno dei temi su cui ho posto l'attenzione già più volte, perché mi sembra che ci siano logiche diverse che vengono perseguite. Da una parte c'è la decisione di fare una scuola e si inizia a farla. E quando l'iter viene iniziato; quest'opera, comunque sia, va portata avanti perché è iniziata e non si possono lasciare le cose a metà. Dall'altra parte ci sono dei dati di fatto l'evoluzione demografica muta le esigenze e porta a rendere inutilizzabili certe strutture. Vorrei quindi capire meglio i tempi di attuazione e il momento decisionale rispetto ai progetti che si vogliono attuare e iniziare.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore dei lavori pubblici, Lavoyer.

Lavoyer (ADP-PRI-Ind) Iniziando dalle osservazioni fatte dal Presidente della Commissione dico che non vi era nessuna volontà prevaricatrice; d'altro canto, il deliberato era un atto pubblico da circa un mese, c'è stata l'informazione agli organi di stampa e l'impegno a coinvolgere maggiormente in questa occasione la Commissione e il suo Presidente. Peraltro è stato precisato che era una proposta della Giunta, che doveva subire il vaglio delle Commissioni e l'approvazione definitiva del Consiglio.

Per quanto attiene l'osservazione più puntuale dei contenuti del Piano lavori e degli interventi previsti dall'Assessorato al turismo e, in particolare, gli interventi sui beni archeologici, diciamo che il Piano lavori non contempla al suo interno questa tipologia di intervento e la prassi è quella della presentazione da parte dell'Assessorato di un piano annuale che è competenza dell'Assessore al turismo. Vi è peraltro l'impegno, e mi collego ad una osservazione del Consigliere Tibaldi, da parte della Giunta regionale, per il prossimo anno, di inserire direttamente nel Piano lavori la complessità delle opere di tutti gli assessorati. Finora nel Piano lavori era previsto soltanto, al di là dei lavori specifici dei Lavori pubblici, l'inserimento degli interventi della Pubblica istruzione.

Tiravo in ballo il discorso del Consigliere Tibaldi perché effettivamente non ci sono solo strade, acquedotti e fognature; dicevo prima che nel settore industriale vi è un impegno di spesa di circa 30 miliardi per l'adeguamento dello stabilimento Elelys, costruzione dello stabilimento Syntax e per l'ultimazione dello stabilimento Converter. Posso fornire ai consiglieri questi dati che in Commissione sono stati illustrati e effettivamente non sono presenti nel Piano lavori, come peraltro i 20 miliardi della sanità.

Rispondendo invece più puntualmente sulla filosofia di fondo, vediamo che su diverse opere stradali vi è un importo di progetto molto alto e un impegno ridotto nell'anno. Rispondo anche ad alcune osservazioni fatte da Marguerettaz, nel senso che la filosofia è quella di limitare, nel limite del possibile, quelli che sono i grandi interventi; d'altro canto, l'Assessorato ha sottomano per diversi interventi, il progetto esecutivo dell'intera opera che, secondo noi, va rivisto un momento, va fatto un momento di riflessione e sul Piano lavori si prevedono invece gli interventi specifici e necessari, come ad esempio la rettifica di una curva pericolosa, l'abbellimento di alcuni spazi, la rettifica di alcune parti stradali senza andare alla realizzazione di opere importanti che impattano anche dal punto di vista visivo, e mi riferisco ad esempio alla strada che porta a Valpelline. In questo caso c'è già il progetto con la disponibilità dei terreni di un megaviadotto, ma la Giunta ritiene che siano cose che vanno ripensate, riviste e sulle quali bisogna un attimo riflettere.

In questo senso dicevo che la filosofia è questa perché non troverete all'interno del Piano lavori degli impegni per delle megaopere; d'altra parte però questo Piano è anche vincolato ad impegni degli anni precedenti, e mi riferisco all'Ecole. L'Ecole de Neige è un'opera in fase di esecuzione e dobbiamo comunque iscriverla nel Piano lavori e quindi non tutta la filosofia che ho enunciato all'inizio può essere letta guardando l'elencazione degli interventi.

Per quanto attiene invece alle osservazioni più puntuali sulle singole tabelle, dico che sulla strada di Roisan la logica è di impegnare per l'anno in corso gli interventi necessari e che, soprattutto, gli uffici ritengono di poterli realizzare immediatamente, rendendoli appaltabili nel mese di gennaio, febbraio o marzo. Successivamente se, come noi speriamo, queste carenze progettuali o di documentazione saranno presentate entro il mese di giugno, in sede di assestamento di bilancio potremmo eventualmente dirottare delle cifre ulteriori. Non vi è quindi nessuna scelta di carattere prettamente politico, ma è una scelta di tipo tecnico in base anche alle tempistiche e alle possibilità di realizzazione. Non posso rispondere per gli impegni precedenti perché faccio riferimento alle tabelle che ho a disposizione.

Per quanto attiene invece alle osservazioni fatte dal Consigliere Squarzino Secondina, la stessa sottolineava due esempi emblematici: l'Ecole de Neige, per altro sottolineata anche dal Consigliere Marguerettaz, e le scuole medie di Morgex. Per quanto attiene al primo punto l'impegno finanziario è comunque scritto. C'è lo zero nel 1995 perché è in corso una vertenza dal punto di vista legale e amministrativo sul fallimento delle imprese costruttrici che hanno vinto l'appalto.

Non è possibile per l'Amministrazione regionale, per rispondere a Marguerettaz, poter appaltare i lavori o fare dei lavori di manutenzione finché non si è definita quella che è la situazione attuale delle imprese costruttrici per le quali la vertenza non riguarda più l'Assessorato dei lavori pubblici, ma altri palazzi, e quindi non è possibile per noi intervenire in opere di manutenzione od entrare su un cantiere dove c'è comunque un rapporto contrattuale tra l'Amministrazione regionale e l'impresa. Per certi versi, questo aspetto riguarda anche la scuola media di Morgex, dove abbiamo l'impresa costruttrice in concordato fallimentare e l'Amministrazione regionale sta verificando un percorso per poter far subentrare altre imprese per poter terminare i lavori.

Questi sono aspetti che sta esaminando l'Ufficio legale perché l'ente pubblico deve seguire delle procedure che non sono certamente quelle seguite da un privato trovandosi di fronte a casi di questo genere. Condivido invece - qui lascerei la parola al collega Louvin per entrare più nei dettagli - il fatto che sugli edifici scolastici vi sia un piano, una verifica più precisa per andare sia a dislocare questi interventi, creando dei poli scolastici funzionali, sia anche per quanto attiene alla tipologia di questi interventi, cercando di andare nella direzione di semplificare al massimo la tipologia e i costi, sia di costruzione, sia di gestione.

Per quanto attiene invece al discorso specifico, non è certo che vogliamo costruire le scuole medie a Morgex, già sono costruite; non possiamo che prenderne atto e fare fronte a quello che è un impegno contrattuale, che in questo caso l'impresa non sta rispettando. Vi sono naturalmente previste delle penali e non possiamo modificare il rapporto tra l'Amministrazione regionale e l'impresa finché non si è definita la pratica di concordato preventivo di fallimento.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore della pubblica istruzione, Louvin.

Louvin (UV) Il n'y a pas grand chose à ajouter à ce que vient de dire l'Assesseur aux travaux publics si ce n'est que, comme le Président de la Vème Commission aura sans doute remarqué, la plupart des interventions contenues dans les chapitres qui concernent l'éducation publique tiennent au réaménagement et manutention extraordinaire de certains édifices, et trois concernent la construction de nouvelles écoles, la plupart desquelles portent les conséquences de décisions portées il y a longtemps. Je souligne, cependant, que dans un cas il s'agit d'achever un travail commencé il y a très longtemps et c'est le cas de l'école moyenne de Morgex à laquelle faisait allusion l'Assesseur Lavoyer.

En ce qui concerne d'autres établissements, je pense à Aymavilles, à Châtillon: des problèmes de sécurité importants se posent, et là où il n'est pas convenable du point de vue économique d'intervenir ou bien il est impossible, parfois pour des raisons d'espace, parfois techniques, d'intervenir par le réaménagement d'anciennes structures, il faut passer à la construction de nouveaux établissements. Je peux rassurer le Conseiller Squarzino du fait qu'au niveau technique avancent les travaux pour avoir l'inventaire du patrimoine et la prédisposition des choix prioritaires qu'il s'agit de faire dans ce domaine.

Presidente La parola al Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Le risposte dell'Assessore non sono state molto soddisfacenti in particolare per due punti che avevo toccato, per altri non è stata data risposta.

Per quanto concerne la strada di Roisan e l'Ecole de Neige, io inviterei l'Assessore a approfondire il discorso su La Thuile perché c'è la possibilità di intervenire direttamente o con piccoli appalti per fare quegli interventi che ogni logica, al di là delle leggi, direbbe di fare. Non si può pensare, e sono pronto a fare qualsiasi battaglia, che siamo al punto in cui, perché ci sono dei cavilli legali di qualsiasi genere, i soldi dei contribuenti vadano sprecati in quel modo.

Ogni pioggia, ogni nevicata, sono milioni di danni e qui si dice che non si può, dobbiamo aspettare il contenzioso e magari andrà avanti 3 anni e i soldi non saranno più milioni, ma miliardi. Questo è inconcepibile, e invito l'Assessore a stare vicino ai propri uffici perché per intervenire è necessaria un'assunzione di responsabilità ma credo che il sottoscritto, come anche l'Assessore Lavoyer, avrà l'accortezza di assumersi questa responsabilità. Io la invito a approfondire questa cosa.

L'altra questione sconcertante è la strada di Porossan: lei non può dire che non garantisce, che non può rispondere per degli impegni precedentemente presi. Se l'impegno fosse stato preso da un suo predecessore la capirei, ma l'impegno fu preso dal Presidente della Giunta e sarebbe bene che lo stesso Presidente spiegasse a noi, cittadini di Porossan, come mai questa inversione di rotta a 360°. Prima si dice che tra 3-4 mesi si fa tutto, e poi si viene a dire che non c'è il progetto e quindi bisogna aspettare giugno... se ci sarà il progetto.

Un progetto che doveva essere pronto e stiamo ancora aspettando l'approvazione dello stesso; dopo ci sarà la concessione edilizia, ma il progetto, a oggi, non è stato approvato e doveva essere consegnato, secondo una lettera scritta dal suo predecessore, entro il mese di settembre 1993. Sarà mia cura fare presente queste cose a coloro che hanno sottoscritto con me questa petizione, ma sarebbe cosa migliore se i responsabili di questa scelta andassero a spiegare ai cittadini le motivazioni, e li sfiderei a venirne fuori integri dal punto di vista politico.

Sul resto rinuncio, visto che l'Assessore ha glissato, e annuncio un voto di astensione.

Presidente La parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (LN) Anch'io non sono soddisfatto delle risposte date dall'Assessore Lavoyer; buona parte delle richieste di chiarimento sono rimaste inevase. Non solo io, il Consigliere Chiarello aveva chiesto dei chiarimenti sulle sistemazioni idrauliche, ma mi pare che non sia giunta alcuna risposta. La filosofia è semplificabile nella riduzione degli impatti ambientali da una parte e nell'aggrapparsi alle eredità delle gestioni passate. Mi sembra che sia paradossale: gli amministratori non possono sempre fare riferimento agli errori del passato. Io spero che dietro il Piano triennale non si celino le solite colate di cemento e le solite pavimentazioni bituminose indiscriminate giustificate solo da un rilancio di un'imprenditoria edile che è sovradimensionata per la Regione. Dalle dichiarazioni non escono delle linee guida chiare e quindi dichiaro l'astensione del sottoscritto.

Presidente La parola all'Assessore dei lavori pubblici, Lavoyer.

Lavoyer (ADP-PRI-Ind) Per precisare a Marguerettaz: io non ho detto che non rispondo degli impegni dei miei predecessori o del Presidente; ho detto che non posso rispondere su impegni sui quali non ho oggettivamente... solo questo.

Presidente Se non ci sono altri interventi passiamo alla votazione della deliberazione in oggetto.

Presenti: 26

Votanti e favorevoli: 24

Astenuti: 2 (Marguerettaz, Tibaldi)

Il Consiglio approva