Oggetto del Consiglio n. 1145 del 25 gennaio 1995 - Resoconto
SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 25 GENNAIO 1995
OGGETTO N. 1145/X Ratifica di deliberazioni adottate dalla Giunta regionale in via d'urgenza.
Oggetto n. 9698 in data 2 dicembre 1994: Approvazione del documento unico di programmazione per gli interventi strutturali comunitari nelle zone interessate dalla realizzazione dell'obiettivo 5/B, elaborato ai sensi del Regolamento CEE n. 2081/93 e approvato dall'Unione Europea.
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore dell'agricoltura, forestazione e risorse naturali, Vallet.
Vallet (UV) Se il Consiglio ratificherà questa deliberazione potremo concludere la fase di approvazione di questo programma, fase che è iniziata nel luglio del 1993 con la definizione dei comuni della Regione Valle d'Aosta eleggibili all'obiettivo 5/B, comuni che sono stati scelti sulla base di criteri riguardanti il PIL procapite, il tasso di occupazione agricola, il reddito agricolo, la densità della popolazione, la tendenza allo spopolamento.
In Valle d'Aosta i comuni selezionati sono stati 22, distribuiti in 4 aree omogenee. Il programma prevede investimenti che complessivamente si attestano sui 27 miliardi di lire di cui una parte finanziati dalla Commissione europea, una parte finanziati dallo Stato e una parte dalla Regione con la compartecipazione degli interessati e cioè dei privati, dei comuni e delle comunità montane. Come i consiglieri avranno modo di vedere, il programma si articola in 2 filoni principali; uno, riguardante la diversificazione e il rilancio dell'agricoltura in montagna con misure che riguardano e il riordino fondiario, la sistemazione e l'ammodernamento di alpeggi e mayens, il rilancio delle produzioni minori: castanicoltura, orticoltura, piccoli frutti, erbe officinali, la promozione e la qualità dei prodotti tipici e l'agriturismo.
Il secondo filone, riguarda il turismo rurale e l'ambiente naturale con misure per realizzare percorsi turistico-culturali e per il recupero del contesto ambientale e quindi attraverso la risistemazione dei sentieri, della segnaletica, della cartografia, la valorizzazione del patrimonio di edilizia rurale e la realizzazione di aree attrezzate per la recezione turistica.
Si conclude oggi un iter che è iniziato circa 18 mesi fa. In data 19 dicembre la Commissione europea ha definitivamente approvato il programma, che è stato definito nella forma che oggi vi viene presentata, e che quindi non è emendabile tenuto conto del fatto che questo è il documento che a seguito di lunghe trattative è stato definito, concordato e approvato dalla Commissione europea.
Il documento viene sottoposto al Consiglio in ratifica tenuto conto del fatto che era urgente provvedere all'approvazione del documento, alla predisposizione degli atti che definiscono le procedure di attuazione contenute nella delibera che, successivamente, viene in ratifica oggi. Quindi per poter dare attuazione con puntualità al programma la Giunta ha adottato il provvedimento con i poteri del Consiglio e quindi oggi si chiede al Consiglio di ratificarlo.
Presidente Se nessun Consigliere intende intervenire pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti: 33
Votanti: 29
Favorevoli: 29
Astenuti: 4 (Linty, Marguerettaz, Tibaldi, Viérin M.)
Il Consiglio approva
Oggetto n. 9720 in data 2 dicembre 1994: Revoca delle deliberazioni della Giunta regionale n. 7245, in data 7 agosto 1992 e n. 8966 in data 3 ottobre 1992, recanti l'approvazione di uno schema di convenzione stipulato con CO.IN.CA. S.p.A. per lo sviluppo dell'attività produttiva svolta in Verrès.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.
Marguerettaz (PpVA) Solo per chiedere se è possibile avere una piccola relazione in merito.
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore dell'industria, commercio e artigianato, Mafrica.
Mafrica (GV-PDS-SV) Con questa deliberazione si revoca una convenzione che era stata stipulata nel 1992 con la CO.IN.CA. Questa convenzione prevedeva la costruzione di un nuovo stabilimento per la produzione industriale ed era basata su un contratto equo tra l'intervento regionale e l'intervento da parte della CO.IN.CA. I costi del nuovo stabilimento e dell'impianto di stoccaggio erano di circa 45 miliardi. La convenzione prevedeva anche mutui per 11 miliardi e mezzo. L'equità della convenzione derivava dal fatto che CO.IN.CA. si impegnava a sdoganare quantità di caffè che avrebbero sostanzialmente ripagato i costi dello stabilimento, sennonché, nel 1993, sono cambiate le condizioni doganali e l'imposta principale che viene denominata "Cisa" è stata abolita, per cui gli introiti indiretti della Regione sotto forma di imposte diventano molto più ridotti rispetto a quelli previsti.
La CO.IN.CA. ci ha quindi fatto presente che era possibile continuare l'attività nello stabilimento attuale con alcune modifiche e che non era più indispensabile avere la costruzione del nuovo stabilimento. L'area che era destinata alla CO.IN.CA. è già stata destinata alla Meridian, quindi viene utilizzata in modo proficuo. Con questa deliberazione si revoca la convenzione del 1992 che stabiliva questi patti e si revoca una convenzione successiva che riguardava semplicemente la durata dei tempi dei lavori per poter introitare, entro il 1994, le somme che erano destinate al finanziamento della CO.IN.CA. e per poterle utilizzare per altre attività, che nel frattempo sono state concordate.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.
Marguerettaz (PpVA) Ringrazio l'Assessore perché le motivazioni che ha dato sono di carattere tecnico e quindi non possono non essere chiare in merito alla delibera che ci apprestiamo a votare.
Direi che l'Assessore non ha trattato - spero perché non ci sia bisogno di trattarlo - un argomento che potrebbe essere implicito a questa situazione: vale a dire che nel momento in cui l'Assessore dice che la CO.IN.CA. comunica che non è più necessario un nuovo stabilimento questo può voler dire molte cose, ma una riflessione che viene da farsi tra le prime è che quest'azienda, che fino a qualche anno fa aveva un trend positivo, tanto che richiedeva la costruzione di un nuovo stabilimento, oggi, tout court, rinuncia a questa cosa. Io vorrei chiedere se dietro questa decisione non ci sia quindi una prospettiva di crisi, di riduzione anche in termini occupazionali per quanto concerne la bassa Valle, perché al di là del fatto tecnico, illustrato dall'Assessore, credo che a questo Consiglio interessi quest'altro aspetto della questione.
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore dell'industria, commercio e artigianato, Mafrica.
Mafrica (GV-PDS-SV) Le attività della CO.IN.CA. sono collegate al gruppo Lavazza che continua ad avere un trend di sviluppo positivo. É uno dei principali gruppi italiani e il suo fatturato è in continua crescita. Rispetto alle attività nella nostra regione, si trattava sostanzialmente di un trasferimento che permetteva di razionalizzare le produzioni e a livello di personale, e di quantità sdoganate; finora nulla è mutato.
La richiesta CO.IN.CA. è di fare degli adattamenti all'interno dello stabilimento esistente in modo da mantenere i livelli di occupazione che ci sono senza caricare la Regione di importi molto elevati che, in modo indiretto, non vengono più restituiti sul fronte imposte.
Presidente Se nessun Consigliere intende intervenire pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti: 30
Votanti: 25
Favorevoli: 25
Astenuti: 5 (Lanièce, Linty, Marguerettaz, Tibaldi, Viérin M.)
Il Consiglio approva
Oggetto n. 9875 in data 2 dicembre 1994: Integrazione delle procedure di attuazione del "Documento unico di programmazione per gli interventi strutturali comunitari nelle zone interessate dalla realizzazione dell'obiettivo 5/B", realizzato ai sensi del Regolamento CEE n. 2081/1993, di cui alla deliberazione di Giunta n. 6091/1994 e approvazione del bando per la concessione dei contributi.
Presidente La parola all'Assessore dell'agricoltura, forestazione e risorse naturali, Vallet.
Vallet (UV) Per illustrare brevemente al Consiglio il perché di questa delibera. Con il programma la Commissione ha richiesto di allegare quelle che sono le procedure e i criteri di scelta dei progetti che poi verranno presentati. Questo era stato fatto e definito con la delibera n. 6091 del 29 luglio. Come ho detto prima, il programma ha richiesto messe a punto e modifiche e, tenuto conto che lo stesso è stato adottato, come decisione di principio, il 19 di ottobre e poi approvato definitivamente il 19 dicembre, è stato necessario adattare i contenuti della delibera del luglio alle decisioni che sono state concordate e approvate.
Presidente Se nessun Consigliere intende intervenire pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti: 30
Votanti: 26
Favorevoli: 26
Astenuti: 4 (Linty, Marguerettaz, Tibaldi, Viérin M.)
Il Consiglio approva
Oggetto n. 9978 in data 9 dicembre 1994: Approvazione dei criteri di determinazione degli aiuti erogabili in base al programma specifico di interventi in zone sensibili da un punto di vista ambientale e sottoprogramma "Alpicoltura" del programma regionale pluriennale relativo a metodi di produzione agricola compatibili con la protezione dell'ambiente.
Presidente La parola all'Assessore dell'agricoltura, forestazione e risorse naturali, Vallet.
Vallet (UV) La Regione ha approvato misure relative ad aiuti alle zone sensibili seguendo quanto previsto dal Regolamento 2328 del 1991. Queste misure sono applicate dal 1992. Successivamente, con l'approvazione del programma applicativo del Regolamento 2078 del 1992, in quel programma era stato inserito un sottoprogramma denominato "Alpicoltura", i cui scopi sono più o meno identici al programma previsto ai sensi del Regolamento 2328.
Ora ci è parso opportuno, per esigenze di equità e di semplificazione procedurale, definire dei criteri uguali e univoci per l'applicazione delle misure previste dai due Regolamenti, tenuto conto del fatto che chi ha aderito e ha già ricevuto premi in applicazione del Regolamento 2328, riguardante le aree sensibili, non può aderire, fino al 1997, al programma dal Regolamento 2078. Quindi, intervenendo in materie omogenee e negli stessi siti, ci è parso opportuno definire dei criteri ed individuare dei massimali per la definizione di questi premi, criteri e massimali uguali per le misure previste sia dal Regolamento 2328, sia da quello 2078.
Presidente Se nessun Consigliere intende intervenire pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti: 30
Votanti: 26
Favorevoli: 26
Astenuti: 4 (Linty, Marguerettaz, Tibaldi, Viérin M.)
Il Consiglio approva
Oggetto n. 10160 in data 9 dicembre 1994: Approvazione - nell'ambito iniziativa comunitaria "PMI" di cui alla comunicazione agli stati membri 94/C 180/03 in data 1° luglio 1994, della Commissione europea - del "Programma operativo 1994/99 per zone della Valle d'Aosta interessate al conseguimento degli obiettivi 2 e 5B Reg. CEE 2052/88" e del suo invio ai competenti organi nazionali e comunitari.
Presidente La parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (LN) Mi sembra di capire che questo documento che siamo chiamati ad approvare oggi sia strettamente connesso con un documento unico di programmazione che abbiamo approvato nel giugno scorso e che riguarda le aree industriali in declino. In quel documento c'erano tre assi prioritari, di cui uno era finalizzato allo sviluppo e al rafforzamento delle piccole e medie imprese e il cui impegno previsto è di 1,5 miliardi che servono a finanziare, mediante sottoscrizione di capitale azionario, nuove iniziative imprenditoriali, la ricerca di innovazione tecnologica e anche l'attivazione di uno sportello informativo per le imprese.
In questo documento che è articolato non su base triennale, come l'altro, ma su base sessennale, sono previsti 450 milioni di stanziamento e il soggetto attuatore è il Centro Sviluppo. Anche qui l'iniziativa è finalizzata a costituire servizi di consulenza ed assistenza per microimprese industriali o artigiane e finalizzata allo sviluppo della strategia della "qualità globale".
Vorrei sapere alcune cose. La prima è la conciliazione tra questi due tipi di interventi, e cioè come si integrano quello approvato a giugno e quello che siamo chiamati ad approvare oggi. Mi pare poi che la sommatoria degli interventi finanziari previsti denoti uno scarso interesse per la piccola-media impresa e quindi vorrei sapere se non era piuttosto prevedibile un ampliamento, un potenziamento di questo intervento, magari studiato anche in forma diversa, non solo nella cosiddetta strategia della "qualità globale" a favore delle piccole e medie imprese, e quali garanzie dà il soggetto attuatore, cioè il Centro Sviluppo, nella guida di questo progetto di sostegno delle piccole e medie imprese.
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore dell'industria, commercio e artigianato, Mafrica.
Mafrica (GV-PDS-SV) Il totale dei fondi è di 1 miliardo e 800 milioni e non 450, 900 è il totale pubblico, 450 è una delle voci che riguarda il Fondo europeo di sviluppo regionale; c'è poi una parte a carico dello Stato e una parte a carico della Regione. Il programma in questo caso si rivolge in particolare alla "qualità globale" che è uno dei servizi che il Centro Sviluppo mette a disposizione delle piccole e medie imprese, ed è un servizio indispensabile perché le piccole e medie imprese, che in Valle sono molto numerose, possano adattarsi alle norme richieste per avere la possibilità di operare con le normative europee.
Questo programma è indubbiamente utile e consente di dare questi servizi di consulenza alle piccole e medie imprese nel settore della qualità. Altri programmi sono già stati attivati, come ad esempio il servizio neo-impresa che ha sede presso l'Assessorato dell'industria e che consente di fornire agli imprenditori notizie in relazione alla formazione dei piani di business e sulle modalità necessarie per dare attuazione ad un'idea e ad un progetto.
Gli altri fondi previsti in un documento già approvato erano relativi a spese di costituzione del Centro Sviluppo. Questo è un programma nella misura specifica di consulenza per le microimprese per ciò che riguarda lo sviluppo di una strategia di qualità globale.
Il giudizio sull'attività del Centro è da parte dell'Assessorato positivo; ovviamente c'è stato un periodo di rodaggio, ma il lavoro da fare per rendere competitive le imprese piccole valdostane è grande. Sono già state attuate iniziative di sostegno, per esempio vengono affiancati dei manager a piccoli imprenditori perché possano seguire anche dal punto di vista del budget e delle iniziative da prendere rispetto al marketing e alla gestione aziendale, le diverse attività imprenditoriali.
Presidente Se nessun Consigliere intende intervenire pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti, votanti e favorevoli: 28
Il Consiglio approva all'unanimità
Oggetto n. 10161 in data 9 dicembre 1994: Approvazione - nell'ambito iniziativa comunitaria Resider II di cui alla comunicazione agli stati membri 94/C 180/07, in data 1° luglio 1994, della Commissione europea - del "Programma operativo per interventi zona Valle d'Aosta interessata al conseguimento obiettivo 2 (Reg. CEE 2052/88) nel periodo 1994-1997" e del suo invio ai competenti organi nazionali e comunitari.
Presidente Ha chiesto la parola il Vicepresidente, Viérin Marco.
Viérin M. (PpVA) Questa ratifica riguarda soprattutto l'area Cogne. Volevo chiedere all'Assessore perché si va in via sanatoria quando le decisioni della CEE sono arrivate ad ottobre del 1994. Vedendo poi il testo della delibera, si prende atto che non c'è solo una discarica da smaltire all'interno dell'area Cogne, ma ci sono varie bonifiche da fare.
Vorrei allora avere un quadro un po' più preciso di quello che si deve bonificare all'interno di quest'area perché si parla di problemi essenziali e poi si parla anche di aree, al punto 2, 3, 4, 5 e 6, da bonificare con metodologie diverse.
Presidente La parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (LN) Anche questa iniziativa comunitaria è strettamente connessa al piano a cui facevo cenno prima, il documento unitario di programmazione relativo all'obiettivo 2: "Aree industriali in declino". Qui sarebbe interessante sapere dall'Assessore le modalità di attuazione del programma di riconversione siderurgica previsto sull'area Cogne.
Non vorrei che si trattasse di una sovrapposizione di interventi anzi, sarebbe opportuno per evitare false impressioni o per dirimere perplessità a priori, conoscere le modalità di attuazione. Questo perché il Resider II prevede un investimento di poco più di 28 miliardi, la cui misura unica è il risanamento e la bonifica ambientale nell'ambito degli investimenti per la riorganizzazione urbanistica e la riconversione produttiva dell'area ex Ilva-Cogne e, in particolare, concerne la progettazione esecutiva e la realizzazione di opere di bonifica in una superficie di 1 milione di metri quadrati e si fa riferimento alla discarica che si trova sulla sinistra orografica del torrente Buthier, con asportazione di elementi contaminati dal suolo e rimozione di sostanze nocive.
Un'analoga iniziativa è prevista, come dicevo, in quel documento di programmazione del giugno scorso dove l'asse prioritario che prevede la massima parte dell'investimento è indirizzato nella riconversione produttiva dell'area siderurgica, e soprattutto per la bonifica e la sistemazione di una superficie attraverso l'asportazione di terreno inquinato. Qui però il terreno inquinato preso in considerazione è di gran lunga inferiore: si parla di 236 mila metri quadrati. Sarebbe opportuno conoscere come vengono attuate queste bonifiche, se si tratta di bonifiche superficiali o no perché i costi di intervento variano, quali strumenti si dovrebbero utilizzare, e con quali tipologie si intende portarle avanti e promuoverle.
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore dell'industria, commercio e artigianato, Mafrica.
Mafrica (GV-PDS-SV) Per ciò che riguarda le procedure di approvazione il documento è stato approvato quando si è avuto dal Ministero la comunicazione dell'accoglimento del progetto stesso. Per ciò che riguarda la sostanza, si tratta di chiarire due aspetti importanti. Il programma di riconversione dell'area industriale fa parte di un documento unico generale che imposta le azioni necessarie e che però finanzia soltanto una parte delle spese. Il documento approvato nell'anno passato non riguardava questi interventi di bonifica, faceva riferimento alla necessità della stessa e alla riorganizzazione, ma finanziava in modo particolare la ristrutturazione urbanistica, vale a dire la strada che è necessaria per separare la zona in cui sarà localizzata ancora l'attività siderurgica dalla zona in cui troveranno posto le altre attività industriali.
Con questo documento c'è un finanziamento di 28 miliardi e rotti, destinati in modo specifico alla bonifica, non esistono i pericoli di sovrapposizione degli interventi perché sono interventi che vengono finanziati attraverso fondi comunitari separati a seconda della destinazione dei fondi; sono interventi che vengono affidati ad una sola società che ha l'obbligo della progettazione degli interventi e della realizzazione, sia per ciò che riguarda l'infrastruttura, sia per ciò che riguarda la bonifica. La società denominata "Vallée d'Aoste Structure" è interamente posseduta dalla Finanziaria regionale e ha il compito di realizzare sia gli interventi infrastrutturali, sia di bonifica. Non esiste quindi sovrapposizione né nella destinazione dei fondi né nell'esecuzione delle opere.
Per ciò che riguarda gli interventi sono finora previsti e stimati sulla base di uno studio che nel 1993 aveva suddiviso l'area in 15 zone, aveva previsto per ognuna delle zone interventi indispensabili ed aveva stimato in 32,6 miliardi tutti questi interventi, sia quelli relativi alla discarica, sia quelli necessari in ciascuna delle 15 zone. La stima di allora era di massima; si tratterà di andare a verificare e progettare ogni singolo intervento. C'è la richiesta alla CEE, è il senso di questo documento, che sostanzialmente risponde alla quasi totalità delle somme ritenute utili; in pratica la bonifica dovrebbe costare intorno ai 30 miliardi, e qui c'è un finanziamento di 28 miliardi e rotti su cui si chiede la partecipazione della CEE e dello Stato. L'esecutore è unico, i finanziamenti sono richiesti e con tutta probabilità riconosciuti dalla CEE; gli interventi richiederanno tempo, perciò il programma è pluriennale.
Presidente Per dichiarazioni di voto ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (LN) Ringrazio l'Assessore, ma dalla lettura dei documenti mi risultano alcuni dati diversi. Non è vero che nell'intervento dello scorso anno non siano stati stanziati dei soldi per la bonifica di una parte dell'area Cogne: ben 9 miliardi servono anche per la bonifica e la sistemazione di una superficie pari a 236 mila metri quadrati attraverso l'asportazione di terreno superficiale inquinato mentre l'intervento, a cui faceva riferimento l'Assessore, equivale a 6 miliardi per la costruzione di questo supporto viario.
La mia domanda che riguardava la sovrapposizione degli interventi mi sembra che non abbia avuto una risposta sostanziale. Seconda cosa: è rimasta inevasa anche un'altra domanda, e cioè che tipo di bonifica vogliamo attuare perché le tipologie di intervento possono essere diverse, e di conseguenza sono diversi anche i costi. Per quanto mi riguarda non posso considerarmi soddisfatto di questi chiarimenti.
Presidente Pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti: 30
Votanti: 26
Favorevoli: 26
Astenuti: 4 (Linty, Marguerettaz, Tibaldi, Viérin M.)
Il Consiglio approva
Oggetto n. 10474 in data 23 dicembre 1994: Approvazione delle modalità per la concessione di contributo affitto a favore di studenti universitari ai sensi della legge regionale n. 30/1989. Anno accademico 1994/95.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Linty.
Linty (LN) Premetto fin d'ora il voto favorevole come ho fatto in Commissione. Sarò anche pedante, abbiate pazienza, ma c'è un ragionamento che non mi quadra, ed è il criterio di votazione che viene utilizzato per essere ammessi a queste borse di studio. Non mi riferisco solo a questo atto amministrativo; faccio un discorso un po' più generale. Se abbattiamo i redditi da lavoro dipendente del 40 percento in fase di determinazione e continuiamo a mantenere al 100 percento i redditi del lavoro autonomo, commettiamo due errori.
Il primo è quello che chi norma queste cose si autodefinisce giudice fiscale e dice che il lavoratore dipendente non può evadere il fisco perché vengono fatte le trattenute alla fonte, mentre il lavoratore autonomo è un evasore fiscale. Sappiamo che se il lavoratore autonomo può scegliere di denunciare un determinato reddito, il lavoratore dipendente non può, per il semplice fatto che è tutto certificato alla fonte. Dobbiamo però tenere in considerazione che se vogliamo analizzare questo particolare dobbiamo contestualmente tenere presente che ci sono dei lavoratori dipendenti che finiscono un lavoro alle ore 14,00 e dalle 15,00 alle 17,00 o alle 19,00 svolgono un secondo lavoro in nero senza denunciarlo. Se vogliamo esaminare la cosa dobbiamo guardarla con un'ottica molto ampia, e non soltanto riferita ai fatti che ci interessano.
Il secondo errore è che indirettamente si danneggia un apparato produttivo che oggi è importantissimo, ma che diventerà ancora più importante se la politica si muoverà in un'ottica di privatizzazione e di libero mercato o di Stato liberista. Io mi rendo conto che nella nostra regione sono molti i lavoratori dipendenti, ma dobbiamo anche tenere in considerazione il fatto che se procediamo puntualmente con questa "discriminazione", alla fine danneggiamo una categoria a vantaggio di un'altra. Tutto ciò premesso, ripeto che la Lega Nord voterà favorevolmente su questa iniziativa.
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore della pubblica istruzione, Louvin.
Louvin (UV) Je veux assurer au Conseiller Linty que la question qu'il a soulevée a été examinée et discutée au sein du Gouvernement régional et je veux l'informer que la décision du Gouvernement régional a été celle de maintenir des dispositions qui sont déjà en vigueur pour d'autres cas semblables, c'est-à-dire le maintient de cette réduction du 40 pour cent en ce qui concerne les travailleurs dépendants. La question a été débattue au sein de la Vème Commission et j'ignore si madame le Président a eu le temps d'informer tout les membres de la Commission au sujet de cet éclaircissement.
Je voulais préciser que justement cette réduction s'applique dans le cas présent par le biais du dernier alinéa de l'article 4 de l'avis de concours qui se rapporte aux assegni di studio, et qui est évoqué dans cette délibération. Je tiens à souligner que l'éventuelle modification de cette disposition qui concerne la réduction du 40 pour cent, devrait en quelque sorte faire suite, d'après le Gouvernement régional, a une révision générale de ces dispositions et qu'elle ne pourrait s'appliquer dans un cas particulier qui établirait un cas de figure différent et traité différemment par rapport à la généralité des cas qui sont actuellement objet des dispositions de bénéfices de différente nature. Le Gouvernement est donc disponible à examiner d'autres solutions et des éventuelles modifications, mais cela dans le cadre d'une révision générale des dispositions qui concernent cette matière.
Je tiens a rappeler que la délibération en question, qui a été adoptée en voie d'urgence uniquement pour permettre que les avis concernant les assegni di studio et ceux concernant les subsides pour le logement soient émis en même temps, prévoit une augmentation très considérable du montant attribué aux préalables étudiants universitaires qui passe d'un million et 200 mille lires à deux millions, et qu'il y a également une disposition qui me paraît importante qui a été appliquée également à d'autres cas semblables et qui concerne l'augmentation jusqu'au 50 pour cent pour les étudiants qui fréquentent des universités étrangères dans le cadre de programmes communautaires.
Il s'agit donc d'une partie de l'effort plus considérable que le Gouvernement a souhaité mettre en oeuvre au sujet du soutient du droit à l'étude de la part des étudiants universitaires.
Presidente Se nessun Consigliere intende intervenire pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti, votanti e favorevoli: 28
Il Consiglio approva all'unanimità
Oggetto n. 10625 in data 23 dicembre 1994: Approvazione di perizia di variante tecnica e suppletiva, nonché di proroga di 90 giorni alla data di ultimazione conseguenti alla realizzazione di nuove e maggiori opere e a danni di forza maggiore per i lavori urgenti di protezione dell'abitato di Frayan in Comune di Châtillon. Approvazione ed impegno di spesa.
Presidente Se nessun Consigliere intende intervenire pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti: 27
Votanti: 25
Favorevoli: 25
Astenuti: 2 (Marguerettaz, Viérin M.)
Il Consiglio approva
Oggetto n. 10644 in data 23 dicembre 1994: Approvazione del piano di riparto per l'anno 1994 della somma di lire 1.650.000.000 per opere pubbliche destinate all'assistenza delle persone anziane, inabili e handicappate, ai sensi della legge regionale 21 dicembre 1990, n. 80. Impegno di spesa.
Presidente Se nessun Consigliere intende intervenire pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti: 29
Votanti: 27
Favorevoli: 27
Astenuti: 2 (Marguerettaz, Viérin M.)
Il Consiglio approva
Oggetto n. 10784 in data 30 dicembre 1994: Concessione, ai sensi della legge regionale 31/1992 di un contributo di lire 14.000.000 allo Sci Club Brusson nelle spese previste per l'organizzazione dei "Campionati italiani juniores" di sci di fondo, in programma a Brusson dal 9 al 12 febbraio 1995. Approvazione ed impegno di spesa.
Presidente Se nessun Consigliere intende intervenire pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti, votanti e favorevoli: 30
Il Consiglio approva all'unanimità
Oggetto n. 10785 in data 30 dicembre 1994: Concessione, ai sensi della legge regionale 31/1992, di un contributo di lire 30.000.000 allo Sci Club Brusson nelle spese previste per l'organizzazione di una gara internazionale di fondo valida per la Alpencup, in programma a Brusson il 4 e 5 febbraio 1995. Approvazione ed impegno di spesa.
Presidente Se nessun Consigliere intende intervenire pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti, votanti e favorevoli: 30
Il Consiglio approva all'unanimità
Oggetto n. 10786 in data 30 dicembre 1994: Concessione, ai sensi della legge regionale 21/1992, di un contributo di lire 25.000.000 alla Sport & Promozione nelle spese previste per l'organizzazione di una gara di golf sulla neve denominata "Cervino White Skin Game", in programma a Breuil Cervinia il 28 e 29 gennaio 1995. Approvazione e impegno di spesa.
Presidente Se nessun Consigliere intende intervenire pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti: 31
Votanti: 31
Favorevoli: 30
Contrari: 1
Il Consiglio approva
Oggetto n. 10787 in data 30 dicembre 1994: Concessione, ai sensi della legge regionale 31/1992, di un contributo di lire 68.000.000 al Comitato organizzatore nelle spese previste per l'organizzazione della XLII Coppa Consiglio Valle, gara internazionale di sci di fondo, in programma a Brusson il 24 e 25 gennaio 1995. Approvazione e impegno di spesa.
Presidente Se nessun Consigliere intende intervenire pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti, votanti e favorevoli: 31
Il Consiglio approva all'unanimità
Oggetto n. 10790 in data 30 dicembre 1994: Concessione, ai sensi della legge regionale 31/1992, di un contributo di lire 6.000.000 allo Sci Club Tersiva nelle spese previste per l'organizzazione di una gara nazionale di slittino su pista naturale, in programma a Fénis il 21 e 22 gennaio 1995. Approvazione e impegno di spesa.
Presidente Se nessun Consigliere intende intervenire pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti, votanti e favorevoli: 32
Il Consiglio approva all'unanimità
Oggetto n. 10794 in data 30 dicembre 1994: Concessione, ai sensi della legge regionale 31/1992, di un contributo di lire 67.000.000 al Comitato organizzatore nelle spese previste per l'organizzazione dei XXII Campionati europei juniores di slittino su pista naturale, in programma a St. Marcel dal 15 al 19 febbraio 1995. Approvazione ed impegno di spesa.
Si dà atto che i Consiglieri Lanivi e Viérin Marco non partecipano alla ratifica della presente deliberazione.
Presidente Se nessun Consigliere intende intervenire pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti, votanti e favorevoli: 31
Il Consiglio approva all'unanimità
Oggetto n. 10855 in data 30 dicembre 1994: Concessione, ai sensi della legge regionale 20 agosto 1993, n. 69, di un contributo di lire 35.535.820 alla Cooperativa "Musica e Muse" di Aosta per l'organizzazione dei corsi internazionali di perfezionamento musicale anno 1994.
Presidente Se nessun Consigliere intende intervenire pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti, votanti e favorevoli: 33
Il Consiglio approva all'unanimità
Oggetto n. 11127 in data 30 dicembre 1994: Dipendente regionale Ing. Raffaele Rocco - Conferimento dell'incarico della reggenza del posti di ingegnere capo dirigente del Servizio assetto e tutela del territorio dell'Assessorato dei Lavori Pubblici - Approvazione e finanziamento di spesa.
Presidente Se nessun Consigliere intende intervenire pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti, votanti e favorevoli: 32
Il Consiglio approva all'unanimità