Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1144 del 25 gennaio 1995 - Resoconto

SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 25 GENNAIO 1995

OGGETTO N. 1144/X Notizie di trattative per la cessione a terzi, da parte della SITAV, di immobili funzionali all'esercizio della Casa da gioco di Saint-Vincent. (Interpellanza)

Interpellanza Considerato che tra gli obiettivi prioritari di questa Amministrazione regionale figura l'acquisizione di tutte le proprietà private attinenti al Casinò di Saint-Vincent;

Appreso che il gruppo imprenditoriale Bocchi, di Roma, con l'intermediazione del figlio dell'ex Presidente SITAV ing. Giorgio Piantini, sarebbe in trattativa con la società SITAV (o sue collegate) per l'acquisto degli immobili funzionali all'esercizio della Casa da gioco di Saint-Vincent;

Appreso altresì che la trattativa tra le parti avrebbe ad oggetto la cessione di quote societarie della SITAV (o sue collegate) e potrebbe eludere il vincolo di prelazione a favore dell'Amministrazione regionale previsto dall'articolo 21 della convenzione Regione-SITAV, secondo il quale "ove non si provveda alla rinnovazione del mandato a gestire alla SITAV, la Società riconosce alla Regione il diritto di prelazione a giusta stima per l'acquisto degli immobili, pertinenze, impianti ed aziende di sua proprietà, siti in Saint-Vincent;

Appreso altresì che analoga trattativa sarebbe in corso con altri gruppi privati, addirittura con la società Finoper, già concorrente di SITAV nella procedura di aggiudicazione della concessione per l'esercizio della Casa da gioco;

Considerato che è indubbio interesse dell'Amministrazione regionale acquisire alberghi e strutture complementari alla gestione del Casinò, per evitare in futuro di ricadere negli inconvenienti e nelle limitazioni connesse al cosiddetto "accerchiamento" della Casa da gioco;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per sapere:

1) se rispondono a verità i fatti esposti in premessa;

2) se non ritiene la Giunta che un'eventuale acquisizione da parte di terzi delle società o delle strutture funzionali ora facenti capo a SITAV non renda più difficile o più onerosa la realizzazione dell'operazione di rottura del cosiddetto "accerchiamento";

3) se non ritiene la Giunta che fosse opportuno, in occasione della stipulazione dei recenti contratti fra SITAV e Gestione straordinaria regionale per il noleggio e l'affitto di beni e servizi (fra i quali il Grand Hotel Billia), prevedere l'inserimento di clausole rafforzative del diritto di prelazione a favore della Regione, di cui al citato articolo 21, peraltro non sufficientemente tutorio degli interessi pubblici;

4) nel caso in cui rispondessero a verità i fatti esposti in Premessa, che cosa intende fare la Giunta regionale per salvaguardare gli interessi della Regione e se non intende procedere a una grave censura nei confronti del Commissario straordinario per la scarsa professionalità dimostrata nel tutelare le posizioni della Regione in occasione dell'avvio della gestione straordinaria.

F.to: Tibaldi - Linty

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (LN) Torniamo a parlare di Casinò. L'interpellanza è stata redatta in forma puntuale e quindi è sufficientemente chiara per capire le richieste e le perplessità sollevate all'attenzione della Presidenza della Giunta. Faccio una breve introduzione poi lascio la parola al Presidente della Giunta.

Possiamo dire che ci sono due punti di vista sull'attuale situazione del Casinò di Saint-Vincent, due angoli di visuale dai quali dipende una valutazione differente che si può fare sulla gestione della Casa da gioco. Il primo, è quello esteriore, manifestato dall'Amministrazione regionale verso l'opinione pubblica, quindi anche attraverso i media, e che si fonda sulla continuità della gestione, sulla salvaguardia dei livelli occupazionali, e sui numeri di questa stessa gestione che viene apparentemente definita come brillante (basta vedere le cifre) e dinamica (basta vedere l'ipotesi di ampliamento). Io cerco di essere il più possibile obiettivo e non caricare di polemica questa prima parte. L'altro angolo di visuale è più difficile da sfruttare, è più nascosto, o meglio, meno appariscente: è quello dove la Regione, a nostro avviso, figura come un contraente debole di fronte a partner privati che sono aggressivi e spregiudicati, ove la Regione sembra essere più preoccupata dell'esteriorità piuttosto che dei contenuti, più interessata a distanti e astratte ipotesi di ampliamento piuttosto che a sciogliere intrecci di rapporti che sono oramai cinquantennali.

É poi poco attenta anche a fenomeni patologici della stessa gestione che rischiano di danneggiarla: primo fra tutti cito il crescente e incontrollato valore dei proventi accessori, le cosiddette mance, che lascia spazio a pensieri che possono essere anche inquietanti. A nostro avviso, è in questi mesi di gestione straordinaria che paradossalmente si sta consumando questo progressivo indebolimento della Regione mentre, sempre paradossalmente, una società privata che era pronta alla liquidazione, sta beneficiando di ingenti profitti, e sta cercando di monetizzare al meglio quello che è il suo valore patrimoniale. Ecco dunque le ragioni che sorreggono quest'interpellanza che sostanzialmente contiene i nostri motivi di apprensione e, anche se non sono esplicitamente menzionati, risultano sufficientemente evidenti.

Ecco perché era doveroso, da parte nostra, segnalare all'Amministrazione regionale la conoscenza di fatti o ipotesi di notevole rilievo, e qui li cito. Fatti e ipotesi che si fondano e che attingono da fonti attendibili, private e non pubbliche anche perché è notorio che certe operazioni che hanno una notevole rilevanza economica e politica non vengono fatte limpidamente alla luce del sole. In particolare, in premessa si cita della conoscenza del gruppo imprenditoriale Bocchi di Roma che con un'intermediazione qualificata starebbe tessendo delle trattative con la SITAV e sue collegate per l'acquisto degli immobili funzionali all'esercizio della Casa da gioco. Sulla veridicità di queste informazioni che mi sono giunte ci darà conferma o meno il Presidente della Giunta, ma a noi qui preme sottolineare soprattutto una cosa, e cioè che c'è una notevole appetibilità o meglio una notevole redditività degli accordi tra gestione straordinaria e SITAV che sta interessando altri soggetti privati, oppure altri soggetti privati sarebbero intenzionati a speculare economicamente sulla differenza del valore patrimoniale di immobili funzionali acquistati e poi rivenduti all'Ente pubblico.

Una situazione di questo genere - abbiamo utilizzato prudenzialmente il condizionale - potrebbe recare notevole danno all'Amministrazione regionale, potrebbe recarlo anche perché potrebbe far leva sull'elusione di un articolo della convenzione, l'articolo 21, ove viene sancita una precisa prelazione da parte dell'Ente pubblico che, a nostro avviso, se avesse ad oggetto la cessione di quote societarie, potrebbe essere ignorato o trascurato. Dall'altro canto, si sa della possibile trattativa della stessa società Finoper che è ancora concorrente di SITAV in quella procedura di aggiudicazione momentaneamente congelata dalle vicende giudiziarie, dal Consiglio di Stato, e anche questo secondo noi è un motivo di apprensione, le cui cause potremmo anche individuare, in parte, in quelle che sono le figure che attualmente guidano questa situazione di gestione provvisoria dell'Ente pubblico. Sorge spontaneo un quesito.

Tutti che si interessano all'acquisto dell'immobile funzionale della Casa da gioco e la Regione che cosa fa? Le uniche informazioni che possediamo sono l'esistenza di una delibera di Giunta che ha affidato un incarico professionale per redigere una perizia affinché vengano valutati questi immobili, ma di più non si sa! La famosa rottura dell'accerchiamento sembra si sia arenata per lo meno come obiettivo e progetto politico.

Le domande che rivolgiamo al Presidente della Giunta sono qui esplicitamente indicate, non si limitano solamente a conoscere la verità su questi fatti esposti in premessa, ma vogliamo anche sapere quali sono gli intendimenti della Giunta, se non ritiene soprattutto che debba essere rafforzata la posizione contrattuale della Regione, se non devono essere individuate delle precise responsabilità che a nostro avviso sono circonscrivibili nella persona del Commissario straordinario.

Perché questo? Perché già in sede di trattativa, a giugno, con la SITAV, per la definizione delle rispettive posizioni contrattuali, ci sembra siano stati ampiamente sottovalutati alcuni aspetti della convenzione già esistente e ci sembra soprattutto siano state sottovalutate le ragioni e gli interessi dell'Ente pubblico. Io comunque lascio la parola al Presidente della Giunta perché sono interessato a conoscere le sue determinazioni.

Presidente Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) Les thèmes qui font l'objet de cette interpellation se réfèrent tout d'abord à l'application de l'article 21 de la convention et ensuite au problème de caractère général concernant le fonctionnement actuel de la maison de jeu de Saint-Vincent, ses perspectives, ses rapports avec la société SITAV en vue de réaliser les objectifs de la Région, que je reconfirme et qui sont aujourd'hui soulignés une fois de plus, notamment en ce qui concerne l'autonomie fonctionnelle de gestion de la maison de jeu. J'essayerai donc de répondre à ces différents thèmes et aux questions qui ont été posées en commençant tout d'abord par l'article 21 de la convention; il me semble en effet qu'il représente le point le plus important de l'interpellation d'aujourd'hui.

Or, cet article 21 qui a été approuvé par la Région et par la société SITAV c'est un article d'après lequel, dans le cas où le mandat de la gestion SITAV ne serait pas reconduit à l'expiration de la convention, ladite société reconnaît à la Région le droit de préemption. D'après une estimation convenable il est important de souligner que c'est une clause qui permet à la Région de jouer un rôle actif même dans le cas où SITAV aurait l'intention de vendre à quelqu'un d'autre à un certain prix et qui permet donc à la Région de vérifier le bien-fondé de ce prix, d'après une estimation convenable des immeubles accessoires, équipements et entreprises, propriété de la SITAV, situés dans la zone touristique visée au plan d'urbanisme général en vigueur dans la commune de Saint-Vincent.

En pareille occurrence la SITAV pourvoira à informer la Région, par acte notifié par huissier, du prix et des conditions de vente aux tiers, en l'invitant à communiquer sa décision d'exercer son droit de préemption ou d'y renoncer. La Région doit exercer ledit droit dans les 60 jours qui suivent la réception de la communication y afférente, en proposant à la société concernée, par acte notifié par l'huissier, les mêmes conditions visées à ladite communication.

Dans ce contexte, je ne peux que reconfirmer que l'Administration régionale avait déjà communiqué et confirmé par les lettres - je peux fournir par la suite la documentation nécessaire à M. Tibaldi - du 21 mai 1994, 28 mai 1994, 6 juin 1994 et 20 juillet 1994, sa volonté et son engagement quant à l'acquisition des biens immeubles propriété de la SITAV et des sociétés reliées à celle-ci, situés dans la zone touristique CT1 de la commune de Saint-Vincent. Dans ce but, deux experts avaient été chargés de procéder à l'estimation desdits immeubles; ils ont achevé cette estimation et, à partir du mois d'octobre, nous étions prêts a entamer les négociations qui devaient amener au transfert de propriété et obtenir l'objectif que nous reconfirmons aujourd'hui.

Entre-temps, Il y a eu, un changement des responsables de la société SITAV; mais, en tout cas, à ce jour la SITAV n'a pas donné suite à cette volonté et à cetengagement. Si nous les reconfirmons, et, néamoins nous n'avons pas encore eu la possibilité d'entamer une véritable négociation afin de pouvoir procéder, à leur éventuel transfert à l'Administration régionale. Je ne peux donc que souligner qu'il est nécessaire que deux conditions se réalisent: la volonté, du propriétaire de ces immeubles, de vendre, et l'accord sur le prix, mais qu'il est dans nos intentions de procéder dans cette direction.

Nous le réaffirmons aujourd'hui, comme nous l'avons réaffirmé et reconfirmé à la société SITAV. Pour ce qui est, par contre, des éclaircissements quant aux questions posées par l'interpellation, nous avons, par lettre recommandée du 17 janvier 1995, demandé à SITAV de bien vouloir nous fournir officiellement des éclaircissements en la matière; nous nous sommes réservé, le cas échéant, la faculté d'intervenir pour sauvegarder les intérêts et les droits de la Région. Nous avons, le 17 janvier, envoyé un courrier officiel à la société SITAV en lui demandant des explications, des éclaircissements quant aux affirmations qui ont été formulées par MM. Tibaldi et Linty.

A ce jours, nous n'avons pas encore eu de réponse; nous ne pouvons donc confirmer ni réfuter les faits exposés. Dès que nous aurons reçu la communication, y afférente, je m'engage à transmettre à M. Tibaldi un double de cette lettre, de façon qu'il puisse évaluer la teneur de la réponse de la SITAV. Nous avons par ailleurs vu que c'est également une des questions posées par M. Tibaldi, examiner quelles pourraient être les conséquences d'une vente ou plutôt d'une volonté de vente des propriétés SITAV et, si, l'article 21 garde tous ses effets en présence de modifications se rapportant à la composition de l'actionnariat de ladite société.

L'acquisition par des tiers des sociétés ou des structures de la SITAV ne rendrait pas la rupture de l'encerclement plus onéreuse ou difficile, bien au contraire cela permettrait d'appliquer l'article 21 de la convention en question et de déclencher la procédure de préemption d'après une estimation convenable. En cas de vente nous n'avons pas de réduction quant à nos possibilités d'intervention, parce que c'est exactement la prévision établie par l'article 21; en revanche la vente d'action ne produirait qu'une simple variation de la composition du capital de ladite société, le partenaire étant toujours le même; l'application de l'article 21 de la convention ne sera pas entravé dans le cas où le nouveau partenaire voudrait céder ses propriétés.

Il est en tout cas à souligner que la Région a veut atteindre cet objectif en s'opposant avec force à l'adoption de toute autre solution ou en s'activant pour ce qui est de son ressort afin d'atteindre ce but. La clause de préemption visée à l'article 21 de la convention semble par ailleurs suffire à garantir la sauvegarde de la position de la Région. La convention entre SITAV et Région reconnaît en effet à la Région - et à nul autre - ce droit de préemption après l'estimation des immeubles en question; droit qui a également été exercé au sens de l'article 20 lors de l'acquisition du mobilier et du matériel de jeu. De ce point de vue, nous ne comprenons pas comment on aurait pu, par rapport à cette clause de l'article 21 de la convention, insérer une clause analogue dans les rapports qui sont intervenus entre-temps entre gestion extraordinaire et SITAV, s'agissant de sujets et aspects différents (d'une part, à la Région, et d'autre part, à la gestion extraordinaire).

J'aborde l'autre aspect qui a été soulevé et qui représente effectivement un autre cas d'espèce. En effet au cas où des tiers obtiendraient le contrôle du capital SITAV deux scénarios peuvent être envisagés: d'un côté, les nouveaux actionnaires détenant la majorité du capital pourraient souhaiter participer à la procédure concernant le renouvellement de la gestion du Casino de la Vallée; ils n'auraient donc aucun intérêt à vendre les sociétés et les biens immeubles y afférent à des tiers. Dans ce cas l'on pourra réglementer, dans le cadre de la nouvelle convention, les rapports avec cet éventuel concessionnaire. Il s'agit évidemment d'un cas d'espèce parce que nous devons d'abordattendre le déroulement de la procédure concernant le renouvellent de la gestion de la maison de jeu de Saint-Vincent. D'autre part, les nouveaux actionnaires détenant la majorité du capital SITAV pourraient n'avoir aucune intention de gérer une maison de jeu et, dans ce cas, il y aurait l'application de l'article 21 de la convention qui continuerait à exercer sa validité et l'on ouvrirait des négociations au sujet de ces rapports.

Je veux donc, pour ce qui est de cet aspect spécifique, confirmer la volonté de l'Administration régionale de respecter l'intention, qu'elle a déjà exprimée, d'acheter les biens immeubles de la société SITAV - et ce aussi bien lors des négociations - que le cas échéant, en justice.

En ce qui concerne les autres points de l'interpellation,pour ce qui est de l'autonomie, je ne peux que confirmer que nous procédons dans cette direction; avec une réalisation graduelle de cet objectif. Nous partageons, et ce problème a été souvent souligné, la nécessité de rompre tous ces liens qui se sont superposés au cours de plus de 40 ans de gestion unitaire de la maison de jeu de Saint-Vincent; nous procédons donc dans ce sens, et nous pourvoirons, progresivement, à réaliser totalement et complètement cet objectif.

En ce qui concerne le commissaire extraordinaire, il y a lieu de souligner que l'application de l'article 21 de la convention en question ne figure pas au nombre de ses tâches et de ses compétences; parailleurs nous n'estimons pas nécessaire de formuler ou d'appliquer que censure que ce soit à son égard, tout d'abord parce qu'il n'existe aucun rapport hiérarchique entre la Région et le commissaire extraordinaire. Je crois que cette censure qui a été demandée par les interpellateurs est une censure d'ordre politique, parce qu'il n'y a pas à cet égard des rapports hiérarchiques qui puissent justifier l'adoption d'une mesure disciplinaire; il s'agit d'un rapport fiduciaire, et donc il n'y a pas de mesure à prendre à cet effet, surtout parce que l'action du commissaire dans ces six premiers mois a assuré la continuité de l'activité, les revenus et les emplois du Casino de la Vallée.

Il a été possible d'atteindre, je ne dis pas tous les objectifs que nous nous sommes posés compte tenu de la gradualité à laquelle je faisais référence tout à l'heure, mais d'atteindre au moins les objectifs prioritaires à la date du premier juillet 1994, objectifs qui doivent être aujourd'hui reformulés, en tenant compte des changements qui sont intervenus entre-temps. Il est donc de notre intention, de reformuler ces objectifs, en considérant les perspectives futures de la maison de jeu, afin de sauvegarder et sa compétitivité et le pouvoir contractuel de l'Administration régionale lorsque nous irons négocier la convention de la future gestion de cette maison de jeu.

Ce sont donc là les réponses que nous fournissons aux interpellateurs tout en nous réservant, quant aux aspects qui ont trait aux questions que nous avons posées à SITAV et aux éclaircissements attendus, de remettre, dès leur réception, un double de ces mêmes communications à M. Tibaldi.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (LN) Prima di tutto ringrazio il Presidente per la tempestività con la quale ha dato corso alle informazioni che ci sono giunte e quindi ha sollecitato SITAV per avere i chiarimenti necessari.

Le risposte che sono state fornite all'interpellanza sono pertinenti ma, secondo me, sottolineano una questione: il continuo differente punto di vista di questa situazione che c'è tra il sottoscritto e il Presidente.

Io penso che entrambi perseguiamo la miglior ragione dell'interesse pubblico sia chi in questo momento governa, sia chi è all'opposizione e verifica e stimola l'attività di governo.

Ci sono però alcune questioni che vorrei comunque sottoporre all'attenzione del Presidente. La prima: si dice che l'applicazione dell'articolo 21 della convenzione avvenga indipendentemente dalla situazione che si possa verificare perché questa clausola di prelazione interviene nella vendita di questi immobili, impianti e aziende di proprietà della SITAV e quindi, secondo il Presidente, questa clausola è ritenuta sufficiente a tutelare le posizioni contrattuali della Regione. Un'eventuale operazione di cessione di quote societarie non cambierebbe il soggetto SITAV ma solo la compagine societaria.

Io penso che la modificazione della composizione all'interno della società possa essere di grande influenza nei rapporti tra SITAV e la Regione e pensiamo solamente al novembre 1993, quando si era prossimi alla conclusione della convenzione con la SITAV, ove era stata stilata una bozza contrattuale che grosso modo era già stata accettata da entrambe le parti. Lì si manifestava la volontà di addivenire ad una cessione degli immobili entro 18 mesi.

Cambiando i soci potrebbe cambiare anche questa volontà, perché cambia di conseguenza non solamente la compagine societaria, ma anche il Consiglio di amministrazione che è sua espressione. Lo so che non cambia la volontà della Regione ma, come il Presidente ha detto, per addivenire all'accordo bisogna essere in due: il proponente e l'accettante. Io non sottovaluterei questo fatto. Se l'operazione di cessione societaria comunque non cambia il soggetto giuridico potrebbe però modificare la volontà dei vertici aziendali di SITAV.

Altro punto: l'inserimento di clausole rafforzative. Io penso che gestione straordinaria e Regione siano due soggetti distinti: questo lo abbiamo stabilito anche approvando una legge il cui articolo 1 stabilisce l'autonomia funzionale dell'uno nei confronti dell'ente pubblico e quindi sotto un certo profilo non c'è una subordinazione di tipo gerarchico. Questo però secondo me non deve diminuire e limitare il controllo che deve avere la Regione nei confronti di questo soggetto. Non dobbiamo abdicare alle nostre funzioni di controllo e di tutela di quello che è l'interesse pubblico perché nell'ipotesi in cui si lascia ampia discrezionalità, o la totale discrezionalità nelle scelte fondamentali della situazione gestionale della Casa da gioco al solo Commissario straordinario si potrebbe verificare, per assurdo, anche un inabissamento del Casinò, se questo non fosse controllato nella maniera adeguata dall'ente Regione. Questo secondo me non deve essere sottovalutato, perché anche in occasione delle trattative che sono state effettuate a giugno, e che ora sono in corso di rinnovamento, si poteva e si può fare leva su questo punto.

La Regione deve comunque garantirsi la sua posizione contrattuale perché mi pare che dalla SITAV venga meno questa volontà di rompere l'accerchiamento, mi pare che da SITAV le manifestazioni siano quelle di rivalorizzare la sua posizione nei confronti della Regione. Basta vedere come vengono applicati gli articoli della convenzione del 1978. L'articolo 20 dov'era prevista la cessione, secondo prezzi equi di stima, dei beni materiali, è stato praticamente ignorato perché i beni materiali potevano comunque rientrare con interpretazione estensiva ed opportuna nei confronti della posizione regionale, ed evitare quindi spese inadeguate come quelle che si sono verificate. Per l'articolo 21 il Presidente dice che è sufficientemente tutorio della nostra posizione, speriamolo; ma per l'articolo 13 rendiamoci conto di come SITAV fa valere le proprie ragioni e i propri diritti. L'articolo 13 ci costa 40 miliardi che vengono pagati puntualmente per quell'eccesso di oneri relativi al personale. Non vorrei che ci fosse un'applicazione di comodo di questa convenzione, da una parte per l'astuzia e la spregiudicatezza di certi soggetti privati, dall'altra parte per la leggerezza e l'insipienza di un Commissario straordinario che poco tutela le ragioni dell'interesse pubblico.

Ultimo punto è quello della censura. La censura non è di ragione politica, la censura che è stata richiesta, e potevamo anche chiedere le dimissioni, è una tirata d'orecchi necessaria che deve essere fatta a questo soggetto perché: primo, non deve essere sguinzagliato nell'effettuare trattative che possono essere estremamente dannose; secondo, perché comunque anche la Regione nei confronti della gestione straordinaria deve dare quei necessari indirizzi e quelle necessarie correzioni di rotta che tutelino tutti: l'interesse pubblico, la salvaguardia dei livelli occupazionali, la continuità e la crescita quantitativa della gestione del Casinò di Saint-Vincent.