Oggetto del Consiglio n. 123 del 31 marzo 1976 - Verbale
OGGETTO N. 123/76 - Rinvio della deliberazione n. 6124, in data 12 dicembre 1975, adottata dalla Giunta regionale salvo ratifica del Consiglio, e della mozione del Gruppo consiliare del P.C.I., in data 25 febbraio 1976, concernente il problema della costruzione di una piscina coperta in Comune di Aosta, all'esame delle Commissioni consiliari permanenti per il turismo ed i lavori pubblici.
Il Presidente CAVERI fa presente che il Consiglio dovrebbe procedere ora all'esame della deliberazione n. 6124, in data 12 dicembre 1975, adottata dalla Giunta regionale in via d'urgenza, salvo ratifica del Consiglio, concernente: "Ulteriore stanziamento di fondi per la costruzione della piscina coperta di Aosta, impianto riconosciuto di interesse regionale ai sensi dell'art. 7 della legge regionale 28 agosto 1971, n. 14. Approvazione ed impegno di spesa di lire 128.000.000".
Ricorda che al punto 26 dell'ordine del giorno dell'adunanza odierna risulta iscritta la seguente mozione dei Consiglieri Dolchi, Manganoni, Tonino, Crétier, Monami, Chincheré e Siggia, concernente: "Sospensione immediata di ogni decisione concernente l'appalto-concorso per la costruzione di una piscina coperta in Comune di Aosta".
"M O Z I O N E
Considerato i precedenti relativi alla costruzione di una piscina coperta in Comune di Aosta costituiti da deliberazione di Giunta e di Consiglio.
Ribadito che la spesa orientativa su cui aveva concordato il Consiglio si aggira sui 200 milioni aumentati successivamente di alcune decine di milioni a causa degli aumenti dei prezzi.
Preso atto, dalle notizie trapelate a seguito di appalto-concorso e della deliberazione di Giunta n. 6124 del 12 dicembre 1975, che il costo dell'opera dovrebbe aggirarsi sugli 800 milioni.
Ritenuto che ancora oggi possono realizzarsi costruzioni di simili impianti a prezzo di poco superiori ai 200 milioni.
Ritenuto altresì megalomane, assurdo e colpevole, nella difficile situazione di crisi economica, destinare sproporzionate somme per opere che possono essere realizzate con molto minor spesa.
Il Consiglio regionale, pur ribadendo la validità e l'urgenza dell'opera stessa,
DELIBERA
di impegnare la Giunta - precisando l'esatta situazione della pratica - a sospendere immediatamente qualsiasi decisione concernente l'appalto-concorso e soprattutto a non pregiudicare con atti d'urgenza o improvvisati il riesame da parte del Consiglio che deve tener conto dei precedenti (200 milioni), che non può, senza batter ciglio, accettare una previsione di spesa quadruplicata dalle valutazioni unilaterali di tecnici o della Giunta e che deve metter fine agli sprechi, alle opere faraoniche e ultra costose che poi, oltre tutto, non vengono mai portate ad ultimazione".
Trattandosi di atti riguardanti lo stesso argomento, il Presidente CAVERI ritiene che la discussione dei medesimi possa essere abbinata.
Si apre quindi un ampio dibattito al quale prendono parte i Consiglieri:
MILANESIO, Assessore al Turismo, Antichità e Belle Arti, che precisa essere ferma intenzione della Giunta di realizzare una piscina coperta in Aosta, pertanto dichiara di essere favorevole alla ratifica della deliberazione di Giunta e contrario all'approvazione della mozione; egli suggerisce che gli elaborati presentati per l'appalto-concorso, indetto per la costruzione della piscina, siano sottoposti al vaglio delle Commissioni consiliari competenti;
DOLCHI, che illustra la mozione presentata dai Consiglieri del Gruppo consiliare comunista, convenendo sulla necessità e l'opportunità di costruire, in Aosta, una piscina coperta. Egli però si dichiara contrario alla ratifica del provvedimento di Giunta, in quanto un ulteriore finanziamento, a suo giudizio, prelude alla realizzazione di un impianto faraonico ed assai costoso;
ANDRIONE, Presidente della Giunta, che propone di sottoporre all'esame del Consiglio i progetti per la realizzazione della piscina coperta chiedendo, però, che il Consiglio stesso non parta dal presupposto che una previsione di spesa, tra i 750 e gli 800 milioni, sia eccessiva;
MANGANONI, che con alcune argomentazioni di ordine finanziario sui preventivi presi in considerazione prevede che il costo della piscina supererà facilmente il miliardo di lire e che le successive spese di gestione saranno notevoli. Egli fa presente che, in Valle d'Aosta, devono ancora essere realizzate diverse infrastrutture, ben più importanti delle piscine, per cui propone che la spesa sia contenuta, fissando un plafond massimo di 300 o 400 milioni;
PEDRINI, che caldeggia la realizzazione di una piscina, in quanto l'esercizio del nuoto, soprattutto per i bambini, rafforza il fisico e serve a correggere eventuali imperfezioni, egli critica duramente il gruppo comunista che osteggia la realizzazione dell'opera; infine, dopo aver messo in evidenza la serietà e l'oculatezza della Commissione che ha esaminato i progetti, raccomanda di tenere presente, come elemento di valutazione, anche il futuro prezzo dell'impianto e, a questo proposito, suggerisce di affidare in appalto la conduzione stessa invece di ricorrere alla gestione da parte dell'ente pubblico che sarebbe più onerosa;
MILANESIO, Assessore al Turismo, Antichità e Belle Arti, che, dopo un invito al gruppo comunista ad evitare polemiche, propone di sottoporre gli elaborati per la costruzione della piscina all'esame congiunto delle Commissioni consiliari permanenti per il Turismo e per i Lavori Pubblici e, di conseguenza, propone il rinvio sia della ratifica che della mozione;
MANGANONE, Assessore ai Lavori Pubblici, che respinge le critiche formulate dal Consigliere Dolchi, affermando che l'appalto-concorso è stato esperito secondo le indicazioni fornite, nel 1972, dal Consiglio e dimostrando la congruità delle offerte pervenute, per la realizzazione di un impianto delle dimensioni volute dal Consiglio stesso;
MONAMI, che, dopo aver dimostrato, preoccupazione per il buon funzionamento dell'apparato di registrazione magnetofonica, afferma la piena volontà del gruppo comunista di consentire la realizzazione di una piscina coperta in Aosta e dichiara di aderire alla proposta di Milanesio per il rinvio della trattazione dell'argomento ad avvenuto esame da parte delle Commissioni consiliari;
CHANU, che, dopo aver annunciato la presentazione di un ordine del giorno concernente il problema della registrazione magnetofonica, comunica, a nome del gruppo consiliari D.P., di essere favorevole alla realizzazione della piscina, a condizione che non si tratti di un'opera né faraonica né troppo piccola, ed aderisce alle proposte di rinvio avanzate dall'assessore Milanesio, raccomandando una sollecita definizione della questione;
MANGANONI, che polemizza con l'assessore Milanesio e precisa di essere favorevole alla realizzazione di una piscina coperta il cui costo non sia eccessivo;
BORDON, che, vista la proposta di rinvio, propone di porre termine alla discussione e constata che, per il problema della piscina, già si è perso troppo tempo, dal 1971 ad oggi.
Il Presidente CAVERI, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola sull'argomento in esame, dichiara chiusa la discussione ed invita il Consiglio a procedere alla votazione per l'approvazione della proposta, fatta dall'Assessore Milanesio, di rinviare la questione concernente la costruzione di una piscina coperta in Comune di Aosta, nei termini di cui alla deliberazione di Giunta e alla mozione sopra indicate, all'esame delle Commissioni consiliari permanenti per il Turismo ed i Lavori Pubblici riunite congiuntamente, con facoltà ai Consiglieri che intendono farlo di partecipare alle relative sedute.
Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente CAVERI accerta e comunica che il Consiglio, ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: ventinove), ha approvato la soprariportata proposta.
Il Consiglio prende atto.