Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 893 del 28 settembre 1994 - Resoconto

OGGETTO N. 893/X - Situazione organizzativa e funzionale delle centrali idroelettriche di proprietà dell'Ilva, che saranno acquisite dalla regione. (Interpellanza)

Interpellanza - Visto il Protocollo d'intesa siglato con l'ILVA lo scorso anno, relativo alla cessione a favore dell'Amministrazione regionale, entro il 31 dicembre 1994, delle centrali idroelettriche di Champagne, Verrès e Lillaz nonché della cabina collettrice ubicata all'interno dello stabilimento Cogne di Aosta;

Appreso che la società ICE, controllata da ILVA e attualmente dedita alla gestione delle centrali, starebbe predisponendo un accentramento del sistema di comando delle medesime e riorganizzando l'assetto del personale con probabili tagli occupazionali;

Considerata l'importanza delle centrali nel contesto energetico valdostano, anche sotto il profilo occupazionale

i sottoscritti consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per conoscere:

1) se sono già stati avviati incontri con ILVA e a quali conclusioni si è giunti per l'acquisto degli impianti di cui in premessa;

2) se risulta ad essa che la società ICE stia effettuando il riassetto organizzativo e occupazionale di cui in premessa;

3) quali iniziative intende intraprendere, in questa fase transitoria, per evitare che tale riassetto possa arrecare pregiudizio alle posizioni lavorative dei dipendenti.

F.to: Tibaldi-Bavastro

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (LN) - Le ragioni per le quali abbiamo inoltrato questa interpellanza sono due.

La prima. Esistono degli obblighi precisi che sono stati formulati in un duplice protocollo di intesa tra la regione autonoma Valle d'Aosta, l'Ilva e il privato, Marzorati, su quello che è il processo di privatizzazione dell'area industriale Cogne e sulla nuova destinazione che avranno le centrali idroelettriche. In particolare, nel protocollo di intesa fra regione e Ilva, l'Ilva si impegna a procurare dalla ISE, contestualmente alla stipulazione del contratto di vendita relativo all'area industriale Cogne di Aosta, l'assenso per la cessione alla Regione, che a propria volta si impegna ad acquistare in proprio, ovvero tramite soggetti terzi di cui garantisce il comportamento, delle centrali idroelettriche nonché della cabina collettrice ubicata nell'area dello stabilimento e del terreno su cui tale manufatto insiste, di proprietà di Ilva Centrali Elettriche.

In un altro protocollo di intesa, quello fra regione e Marzorati, la regione si impegna a cedere o a far cedere alle società contraenti una quota del capitale azionario della società che sarà proprietaria di detti impianti entro il 31 dicembre '94.

Orbene, siamo quasi in dirittura di arrivo, i termini che sono stati indicati nel protocollo di intesa stanno scadendo, quindi questa interpellanza ha un significato conoscitivo: vogliamo sapere a che punto sono gli incontri - ammesso che siano stati avviati, penso di sì - con Ilva, e a quali conclusioni si è giunti per l'acquisto degli impianti di cui in premessa.

Però un'altra questione - dicevo prima le ragioni sono due, questa è una relativa agli obblighi reciproci - che non è di secondaria importanza è il riassetto che sta avvenendo all'interno dell'Ilva Centrali Elettriche, riassetto produttivo ed anche occupazionale, per gestire in maniera automatizzata quelle che saranno le tre centrali idroelettriche di Champagne, Lillaz e Verrès, e probabilmente della cabina collettrice.

Le altre due domande si riferiscono a questo secondo punto e chiedono di conoscere se questo riassetto organizzativo si sta effettuando o meno.

Secondo le informazioni assunte dal sottoscritto questo riassetto è già inoltrato da un pezzo, le apparecchiature di telecontrollo sono già avviate da alcuni mesi e questa automatizzazione della gestione delle centrali sta preoccupando notevolmente i dipendenti delle medesime centrali.

Perché li sta preoccupando? Perché innanzitutto pare che ci saranno degli aggravi delle loro posizioni lavorative, nel senso che sembra che vengano eliminate le turnazioni, o parte di esse, e addirittura sembra che buona parte dei dipendenti che rimarranno - sarebbe interessante sapere quanti - verranno trasferiti e concentrati tutti in una centrale ove ci sarà il telecontrollo.

Sono informazioni che sono state assunte dai medesimi lavoratori, che vivono in questo clima di preoccupazione e di incertezza del loro futuro, e l'interpellanza ha anche la funzione di sapere anzitutto se risulta ciò che ho detto anche all'assessore, e nel caso fosse confermato quali iniziative la Giunta intende intraprendere in questa fase transitoria, per evitare che il riassetto possa arrecare pregiudizio alle posizioni lavorative dei dipendenti.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore all'industria, commercio e artigianato, Mafrica.

Mafrica (SV-PDS-GV) - Rispetto alla prima domanda, sono stati avviati i confronti fra Finaosta e l'Ilva per l'acquisto delle centrali idroelettriche. Si sono già avuti due incontri, uno preliminare nel mese di luglio e uno il 23 settembre scorso, mentre un prossimo incontro è fissato per il 4 ottobre. Nel corso degli incontri si stanno approfondendo punti contrattuali, quindi l'analisi sta procedendo concretamente all'esame dei punti contrattuali e la Giunta è fermamente intenzionata a far rispettare da parte di Finaosta e da parte di Ilva i termini stabiliti dal protocollo d'intesa, vale a dire che l'acquisizione avvenga entro il 31 dicembre '94. Il contratto avverrà sulla base di acquisto delle azioni della società.

Il secondo punto è se sta procedendo il riassetto organizzativo. Qui bisogna distinguere fra la parte relativa agli impianti e la parte relativa al personale. La parte relativa agli impianti sta procedendo verso forme di automazione e telecontrollo che vengono prospettate dalla società come necessarie all'efficienza stessa degli impianti.

Per ciò che riguarda il personale e per il periodo transitorio, la Giunta - rispondendo anche al punto 3 - ha preso due iniziative nei confronti dell'amministratore delegato e nei confronti della direzione. Nei confronti dell'amministratore delegato si è chiesto che non venissero, nella fase di transizione, portati avanti dal punto di vista societario operazioni che pregiudicassero decisioni future della Regione stessa, quindi c'è stato un tipo di richiesta per evitare che si prendessero oggi impegni che riguardano il '95 o il '96, gli anni a venire.

Nei confronti della direzione del personale si è chiesto che non si prendessero provvedimenti definitivi, riduzioni, spostamenti, prima che la regione entri in proprietà attraverso la Finaosta di questa società.

Rispetto all'ultima questione, ci è stato detto che in questo periodo di transizione non dovrebbero esserci fatti di rilievo, tranne addestramenti che mettano il personale nelle condizioni di conoscere tutti gli impianti. Quindi nessun trasferimento di posto, ma addestramenti che mettano tutti nelle condizioni di fare poi attività diverse; dovrebbe rimanere una fase di transizione senza decisioni prese, fino al momento in cui non ci sarà il passaggio di proprietà. Negli incontri avuti questi sono stati gli impegni presi dai rappresentanti societari e tecnici.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (LN) - Mi aspettavo una risposta più articolata e più completa. L'assessore Mafrica ha usato con eccessiva cautela il condizionale: "non dovrebbero", però è un condizionale che non dà sufficienti garanzie sui fatti che potrebbero accadere in questi mesi transitori, in cui si deve completare l'operazione contrattuale di trasferimento delle azioni alla Finaosta.

Si dice che non ci saranno per quanto riguarda il personale dei trasferimenti, tranne per ragioni di addestramento; quindi il trasferimento già esiste e da provvisorio potrebbe diventare definitivo, come mi pare si sia già d'altronde verificato in passato - e un passato abbastanza recente - per alcuni dipendenti della sede di Verrès. In questa sede posso solo ribadire all'assessore la preoccupazione espressa da questa gente: gente che ha famiglia e che esercita delle turnazioni e che si troverebbe gravemente lesa nei suoi diritti economici, nel caso in cui ci fossero dei trasferimenti, e soprattutto nella propria posizione lavorativa.

Sarebbe anche opportuno approfondire in maniera più incisiva cosa vogliamo fare come regione Valle d'Aosta sotto il profilo dell'automazione. L'automazione comporta sì dei vantaggi, indubbiamente, ma comporta anche degli svantaggi, specie nel settore idroelettrico, specie in riferimento ad una centrale, ad una serie di centrali in questo caso, che forniscono grandi quantitativi di energia idroelettrica non solamente al principale stabilimento valdostano, ma anche ad altre realtà imprenditoriali e a privati.

L'automazione, se dovesse verificarsi la malaugurata ipotesi di trasferimento del personale, farebbe perdere il presidio della centrale, da qui l'impossibilità di intervenire tempestivamente in caso di guasti o in caso di altri imprevisti.

Concludo dicendo che non posso ritenermi completamente soddisfatto; spero che le sollecitazioni dell'assessore nei confronti della direzione dell'ICE siano maggiori, affinché venga congelata in questa fase qualsiasi iniziativa diretta a riassettare e l'impiantistica e il settore del personale, finché non si avranno le idee chiare su ciò che si vuole fare e su come si vorrà organizzare l'attività di produzione idroelettrica nella nostra Regione.