Oggetto del Consiglio n. 773 del 23 giugno 1994 - Resoconto
OGGETTO N. 773/X - Disegno di legge: "Finanziamenti alle aziende di promozione turistica (APT) e alle associazioni pro-loco della regione".
Articolo 1 - (Finalità)
1. La Regione concorre al sostegno dell'attività delle APT e delle associazioni pro-loco, di cui alla legge regionale 29 gennaio 1987, n. 9 (Riforma dell'organizzazione turistica della Regione), mediante la concessione di finanziamenti ai sensi della presente legge.
Articolo 2 - (Fondo per il finanziamento delle APT)
1. Per il sostegno dell'attività delle APT è istituito il Fondo per il finanziamento delle APT, la cui entità viene stabilita annualmente con legge finanziaria, da ripartire come segue:
a) per il trentotto per cento in parti uguali tra tutte le APT;
b) per il quarantasette per cento in proporzione diretta al numero delle presenze alberghiere ed extralberghiere, limitatamente agli esercizi iscritti al Registro esercenti commercio (REC), ufficialmente rilevate durante l'anno solare precedente nell'ambito territoriale di competenza di ogni APT, fatto pari a cento il totale delle presenze stesse registrate nel medesimo periodo sull'insieme degli ambiti territoriali di tutte le APT;
c) per il dieci per cento in proporzione diretta al numero dei comuni compresi nell'ambito territoriale di competenza di ogni APT, fatto pari a cento il numero complessivo dei comuni inclusi negli ambiti territoriali di tutte le APT.
2. La residua quota del cinque per cento viene riservata al finanziamento di specifiche esigenze di acquisizione di mobili e attrezzature, nella misura massima del cinquanta per cento della spesa regolarmente sostenuta e documentata.
3. Le somme eventualmente ancora disponibili dopo la concessione dei finanziamenti di cui al comma 2 sono ripartite in proporzione diretta ai finanziamenti ottenuti da privati durante l'esercizio precedente, fatto pari a cento il totale di tali finanziamenti ottenuti nel medesimo periodo dall'insieme delle APT; eventuali integrazioni del fondo di cui al comma 1, che possano verificarsi in corso di esercizio, sono ripartite in proporzione diretta all'ammontare dei contributi già concessi in applicazione delle disposizioni di cui al comma 1.
4. La concessione dei finanziamenti di cui al presente articolo è disposta con provvedimenti della Giunta regionale, su proposta dell'Assessore al turismo, sport e beni culturali; le proposte per la concessione dei contributi di cui al comma 1 sono elaborate e sottoposte alla Giunta regionale a cura dell'Ufficio regionale per il turismo e lo sport entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge finanziaria relativa all'esercizio di competenza; le istanze per l'ottenimento dei finanziamenti di cui al comma 2 sono inoltrate entro il 30 aprile di ogni anno all'Ufficio regionale per il turismo e lo sport, che provvede entro il 30 giugno a elaborare e sottoporre alla Giunta regionale le relative proposte di concessione di contributo.
5. In caso di costituzione di nuove APT, alla determinazione del finanziamento regionale necessario a garantire l'iniziale finanziamento dei nuovi enti si provvede con specifica legge regionale, con la quale viene altresì disposta la necessaria integrazione del Fondo di cui al comma 1.
Articolo 3 - (Fondo per il finanziamento delle associazioni pro-loco)
1. Per il sostegno dell'attività delle associazioni pro-loco è istituito il Fondo per il finanziamento delle associazioni pro-loco, la cui entità è stabilita annualmente con legge finanziaria e alla cui ripartizione partecipano tutte le associazioni pro-loco che siano iscritte nell'elenco di cui agli articoli 26 e 27 della legge regionale 9/1987, e che abbiano presentato, all'Ufficio regionale per il turismo e lo sport, entro il 31 marzo di ogni anno, un programma di attività da svolgersi durante l'esercizio in corso, corredato dal bilancio delle entrate e delle uscite previste, nonché dal bilancio consuntivo dell'attività svolta durante l'esercizio precedente.
2. Il fondo di cui al comma 1 è ripartito come segue:
a) per il sessanta per cento in parti uguali tra tutte le associazioni pro-loco aventi diritto;
b) per il venti per cento in proporzione diretta al numero delle presenze alberghiere ed extralberghiere limitatamente agli esercizi iscritti al REC, ufficialmente rilevate durante l'anno solare precedente nel territorio del Comune sede di ciascuna associazione pro-loco, fatto pari a cento il totale delle presenze stesse registrate nel medesimo periodo nell'insieme dei comuni sede di associazioni pro-loco;
c) per il dieci per cento in parti uguali tra tutte le associazioni pro-loco situate al di fuori degli ambiti territoriali delle APT.
3. La residua quota del dieci per cento viene riservata al finanziamento di specifiche esigenze di acquisizione di mobili e attrezzature, nella misura massima del cinquanta per cento della spesa regolarmente sostenuta e documentata.
4. Le somme eventualmente ancora disponibili dopo la concessione dei finanziamenti di cui al comma 3, nonché le eventuali integrazioni del Fondo di cui al comma 1, che possano verificarsi in corso di esercizio, sono ripartite in proporzione diretta all'ammontare dei contributi già concessi in applicazione delle disposizioni di cui al comma 1.
5. La concessione dei finanziamenti di cui al presente articolo è disposta, con provvedimenti della Giunta regionale, su proposta dell'Assessore al turismo, sport e beni culturali; le relative proposte di deliberazione sono elaborate dall'Ufficio regionale per il turismo e lo sport e sottoposte all'approvazione della Giunta entro il 30 aprile di ogni anno.
6. In caso di costituzione in data posteriore al 31 marzo, le nuove associazioni pro-loco possono, limitatamente al primo esercizio di attività, accedere ai benefici della legge regionale 24 giugno 1992, n. 31 (Concessione di contributi per la realizzazione di iniziative di interesse turistico-promozionale), anche per manifestazioni e iniziative aventi carattere di ordinarietà, purché presentino interesse turistico-promozionale.
Articolo 4 - (Norme transitorie)
1. Limitatamente all'esercizio 1994 i termini di cui all'articolo 2, comma 4, e all'articolo 3, comma 1, sono sostituiti dai seguenti:
a) le proposte per la concessione dei finanziamenti di cui all'articolo 2, comma 1, sono sottoposte alla Giunta regionale entro quarantacinque giorni dall'entrata in vigore della presente legge;
b) le istanze per l'ottenimento dei finanziamenti di cui all'articolo 2, comma 2, sono inoltrate all'Ufficio regionale per il turismo e lo sport entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge e le relative proposte di concessione di finanziamento sono sottoposte alla Giunta regionale entro trenta giorni dal loro pervenimento presso l'Ufficio stesso;
c) i programmi di attività di cui all'articolo 3, comma 1, nonché le eventuali istanze di cui all'articolo 3, comma 3, sono presentati entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, e le relative proposte di concessione di finanziamento sono sottoposte alla Giunta regionale entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della legge stessa.
2. In sede di prima applicazione della presente legge sono ritenute ammissibili le richieste di finanziamento inerenti l'acquisto di mobili e attrezzature da parte delle associazioni pro-loco, che siano pervenute all'Ufficio regionale per il turismo e lo sport in data successiva al 31 agosto 1993.
3. I finanziamenti di cui al comma 2 sono concessi con le modalità di cui al comma 1, lett. c), e a valere sulla quota del Fondo per il finanziamento delle associazioni pro-loco per il 1994, di cui all'articolo 3, comma 3.
Articolo 5 - (Disposizioni finanziarie)
1. Le spese derivanti dall'applicazione della presente legge previste, a decorrere dal 1994, in complessive lire 4.500 milioni annue graveranno:
a) quanto a lire 4.000 milioni, sul cap. 64300 del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1994, la cui denominazione viene a tale scopo modificata in "Fondo per il finanziamento delle APT";
b) quanto a lire 500 milioni, sul cap. 64301 del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1994, di nuova istituzione, che assume la denominazione di "Fondo per il finanziamento delle associazioni pro-loco".
2. Alla copertura dell'onere per l'applicazione della presente legge si provvede, quanto a lire 4.000 milioni, di cui al comma 1, lett. a), mediante l'utilizzo degli stanziamenti già iscritti al cap. 64300 del bilancio della Regione per l'anno in corso e del bilancio pluriennale 1994/1996, quanto a lire 500 milioni, di cui al comma 1, lett. b), mediante riduzione per corrispondente importo dello stanziamento iscritto al cap. 64320 dei bilanci medesimi.
3. A decorrere dall'esercizio 1995 gli oneri di cui al comma 1 potranno essere determinati con legge finanziaria.
Articolo 6 - (Variazioni di bilancio)
1. Alla parte spesa del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1994 sono apportate le seguenti variazioni sia in termini di competenza che di cassa:
a) in diminuzione:
cap. 64320 "Contributi e sussidi ad istituzioni e organismi vari per attività nel settore del turismo e del tempo libero"
lire 500.000.000.
b) in aumento:
programma regionale 2.2.2.12
codificazione 2.1.1.5.8.2.10.24.9.32
cap. 64301 (di nuova istituzione)
"Fondo per il finanziamento delle associazioni pro-loco"
lire 500.000.000
2. La denominazione del cap. 64300 del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1994 è sostituita dalle seguente: "Fondo per il finanziamento delle APT".
Articolo 7 - (Abrogazione di norme)
1. Le disposizioni di cui al titolo V della legge regionale 9/1987 sono abrogate.
Articolo 8 - (Dichiarazione d'urgenza)
1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
Presidente - La parola, per l'illustrazione, al Consigliere Piccolo.
Piccolo (ADP-PRI-Ind) - Do per letta la prima parte della relazione, distribuita ai consiglieri, nella quale ci sono alcune considerazioni che riguardano il turismo.
Leggo invece la seconda parte, più legata al disegno di legge.
Il disegno di legge ha, tra i requisiti essenziali, quelli di poter definire con nuovi e più precisi criteri i relativi finanziamenti agli enti preposti alla promozione turistica (APT) e alle pro-loco della regione, criteri a tutt'oggi utilizzati e contenuti nella legge regionale n. 9 del 29 gennaio 1987. Il disegno di legge si prefigge dunque nuove modalità di ripartizione con tre fondamentali indirizzi: a) garantire un contributo minimo di finanziamento a tutti gli enti interessati, le APT e le pro-loco; b) proporzionare l'assegnazione delle restanti risorse alla effettiva valenza turistica delle zone in cui operano le APT e le pro-loco; c) riservare alcuni finanziamenti per specifiche esigenze di acquisizioni di mobili e attrezzature.
Il disegno di legge consta di 8 articoli. Nell'articolo 1 vengono precisate le finalità della legge; nell'articolo 2 vengono fissate le percentuali per tutti gli enti in base ai criteri di presenze alberghiere ed extralberghiere, in proporzione al numero dei comuni compresi nell'ambito territoriale di competenza di ogni APT ed infine la residua quota per l'acquisizione di mobili ed attrezzature. Vengono inoltre precisate le modalità di richiesta di contribuzione da parte degli enti interessati ai provvedimenti relativi alla parte della Giunta regionale.
Nell'articolo 3 è indicato il fondo per il finanziamento alle pro-loco e le relative percentuali. Nell'articolo 4 sono stabilite le norme transitorie. Nell'articolo 5 sono precisate le disponibilità finanziarie che ammontano a lire 4 miliardi per le APT e 500 milioni per le pro-loco. Nell'articolo 6 sono presentate le variazioni di bilancio; nell'articolo 7, l'abrogazione di norme. Nell'articolo 8, infine, la richiesta di dichiarazione d'urgenza della legge ai sensi dell'articolo 31 dello Statuto speciale della Valle d'Aosta.
In conclusione occorre precisare che il disegno di legge oggi in discussione ha avuto oltre al parere favorevole degli enti interessati, quello dei dirigenti competenti e della IV Commissione permanente.
Presidente - La parola al Consigliere Florio.
Florio (VA) - Vorrei semplicemente fare due brevi considerazioni e una raccomandazione finale. Le considerazioni attengono alla suddivisione del territorio della nostra regione in più APT e in più associazioni pro-loco. Noi abbiamo avuto a suo tempo, quando venne votata la legge di costituzione della APT, delle perplessità sul tipo di organizzazione della promozione turistica e vedevamo come soluzione migliore quella dell'organizzazione della promozione turistica attraverso la presenza di un'unica APT a livello regionale, che comprendesse tutto il territorio della regione.
É ovvio che la riflessione che sto facendo ad alta voce non inficia l'approvazione del disegno di legge n. 53 che votiamo perché si tratta di tenere fede a precisi impegni assunti con la costituzione di questo tipo di suddivisione in più APT. Crediamo però che questa strada non sia quella sulla quale proseguire l'azione della promozione turistica. Noi crediamo che sia opportuno riconsiderare questo tipo di suddivisione all'interno della maggioranza, in IV Commissione, là dove possiamo confrontarci con l'opposizione, ma crediamo che la strada da seguire sia quella della costituzione di un'unica APT.
Ci sembra di aver capito che anche le altre forze politiche sia della maggioranza sia dell'opposizione siano sostanzialmente d'accordo su un'impostazione di questo genere. Noi chiederemmo all'Assessore che, in sede di intervento di questo disegno di legge che stiamo per votare, assuma un impegno di azione in questo senso, senza porsi date strettissime, ma perché nel giro di tre o quattro mesi si possa discutere in quest'aula di un disegno di legge di revisione complessiva della suddivisione del territorio regionale in un'unica APT, con funzione di promozione turistica specializzata, ma che tenga conto lei sola, nell'insieme, dei problemi connessi con la promozione turistica.
Presidente - La parola al Consigliere Chiarello.
Chiarello (RC) - Mi ha anticipato il Consigliere Florio confermando che votiamo questa legge ma che ci teniamo a far presente che vorremmo si arrivasse, prima della scadenza dell'anno, alla soluzione di questo problema, nel senso di arrivare ad una sola APT per evitare confusioni e diatribe e dispersioni di energia e di denaro regionale. Per questo invitiamo l'Assessore a fare delle proposte che potranno essere discusse.
Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (LN) - Anche noi vorremmo fare alcune considerazioni, fermo restando che voteremo favorevolmente a questo progetto di legge.
É bene tenere presenti la frammentazione e la sovrapposizione della promozione turistica che, attualmente, esistono in Valle d'Aosta. Tutti gli enti pubblici si occupano di promozione turistica; quindi non esiste in Valle una politica turistica coordinata, mentre è bene tendere verso un coordinamento della politica turistica perché altrimenti ci sono una dispersione di risorse e una disaggregazione di iniziative che potrebbero essere dannose l'una nei confronti dell'altra.
Sostanzialmente, proponiamo che l'Assessore e gli uffici competenti provvedano a dare delle direttive più certe e concrete a tutti coloro che si occupano di promozione turistica, affinché la politica turistica valdostana sia più organica ed omogenea. Faccio un esempio: la pubblicazione dell'annuario degli alberghi, dell'elenco dei rifugi e dei bivacchi o dei campeggi - sarà una piccolezza - hanno una grafica diversa e quindi anche il messaggio che si rivolge all'utente è differenziato, può costituire un momento di confusione nei confronti del turista che decide di trascorrere le vacanze da noi.
Anche esaminando il materiale prodotto dalle singole località vediamo che ogni comune, comunità montana od associazione, si sentono autorizzati a comunicare la propria unicità e particolarità e quindi c'è il rischio che sovente si realizzino delle proposte disaggregate, non indirizzate verso un obiettivo comune.
Lo stesso vale per il calendario delle iniziative che devono essere programmate secondo le esigenze delle singole località, ma anche secondo un'offerta più programmata ed idonea a quelle che sono le richieste dei turisti.
Mi sembra poi opportuno sottolineare che oggi vengono stanziati diversi miliardi per il funzionamento delle APT e delle associazioni; miliardi che però - è bene ricordare - servono soprattutto per coprire le spese correnti che sono costituite, ovviamente, dal funzionamento della macchina dedita alla promozione, quindi la copertura dei costi del personale, degli uffici, del materiale ordinario che serve al funzionamento degli stessi. Purtroppo, alla fine, la quantità di denaro destinato alla promozione rimane una esiguità.
Sarebbe allora opportuno scindere il finanziamento alla struttura operativa dell'APT dal finanziamento ai progetti di promozione turistica, anche per capire realmente qual è la macchina burocratica che si occupa della promozione e quanti sono i fondi che vengono destinati alla promozione vera e propria.
Un'ultima considerazione, che è forse tardi fare in questo momento. Abbiamo diverse APT dislocate sul territorio. Senz'altro la proposta di Florio è da tenere in considerazione; la sua iniziativa verso la realizzazione di un'unica APT tende a questo coordinamento della politica turistica, però bisogna anche dire che forse, sul territorio, le singole APT possono risultare una macchina di spreco, nel senso che con una serie di uffici turistici funzionali dislocati presso le singole comunità montane si potrebbe ottenere lo stesso risultato. Diciamo che una simile proposta avrebbe potuto essere presa in considerazione nei tempi passati, quando si cercava di adattare alla dimensione regionale la riforma nel settore della politica turistica ai sensi della legge quadro nazionale.
Io penso che questa sia un'iniziativa da prendere in considerazione per il futuro, iniziativa che potrà essere concordata con quanto ha lanciato il collega Florio e che comunque tenda a riscoprire e a valorizzare quella che è la principale vocazione della nostra regione, cioè la vocazione turistica.
Presidente - La parola al Consigliere Linty.
Linty (LN) - Per ribadire quanto avevo già detto un anno fa. Io credo che, se ci fermiamo un attimo ad analizzare queste aziende di promozione turistica, ci rendiamo conto che richiamano flusso turistico e portano clienti a quelli che sono gli esercizi alberghieri, extralberghieri e complementari. Sarebbe quindi il caso di incentivare, oltre il finanziamento pubblico, quello che è in conferimento del privato perché dobbiamo renderci conto che in Valle d'Aosta le strutture alberghiere e complementari vanno sovente a bussare all'Azienda di promozione turistica chiedendo grandi manifestazioni che comportano alti investimenti; ma quando poi è ora di mettere mano al portafoglio, per contribuire alle stesse, non c'è nessuno.
Vorrei poi fare presente una situazione che ho vissuto personalmente quando ero segretario reggente dell'APT di Gressoney. Lì succede una cosa strana: ci sono le pubblicazioni di questi annuari degli alberghi che vengono fatte dall'APT, dagli operatori turistici di Gressoney, dal Consorzio turistico del Monte Rosa e tutte tre le pubblicazioni vengono fatte con i soldi della Regione.
Quindi io penso che bisogna impedire con una direttiva che si facciano questi doppioni, anche perché credo che il turista che si trova davanti a pubblicazioni in cui cambia solo la copertina è un attimo disorientato.
Poi mi sembra giusto prendere in considerazione quanto anticipato dal mio Capogruppo riguardo alle comunità montane, perché mi risulta che la Comunità montana Grand Paradis abbia un ufficio turistico a Villeneuve, che funziona molto bene, e si potrebbe con l'istituto della comunità montana sopperire, in parte, alle carenze di entrate correnti di cui parlava prima Tibaldi.
Molti dei finanziamenti vanno a pagare gli stipendi anche del personale amministrativo, cioè di chi fa i volantini, le paghe, le delibere; non dimentichiamo che la comunità montana ha già una struttura amministrativa in piedi e quindi ci sarebbe un contenimento dei costi.
Presidente - La parola al Consigliere Parisi.
Parisi (VAP) - Per dire che voterò questo disegno di legge anche perché credo sia indispensabile arrivare a fare in modo che le APT abbiano una maggiore autonomia operativa. Tutti sappiamo quale è stato il travaglio nel momento in cui sono nate le APT. Prima si parlava di una sola APT, poi il numero è stato portato a 5-6; poi, per varie richieste pervenute, siamo arrivati ad 8 o 9. Questo per dire che si sono dovute infine accontentare le spinte che provenivano dalle varie zone della Valle e si è perso quello che era lo scopo originale.
A distanza di qualche anno, sicuramente questo problema va rivisto ed affrontato sulla base di quella che è l'esperienza acquisita in questo periodo per vedere quelle che sono le modifiche da apportare e fare in modo di rendere più efficace questo strumento di promozione turistica.
Una cosa che va chiarita riguarda l'autonomia operativa perché mi sembra che molto spesso non si comprenda bene la funzione che l'APT dovrebbe svolgere e la funzione dell'Assessorato. Questo aspetto va chiarito in modo tale da non creare una sovrapposizione di ruoli, in modo che la spinta e il lavoro fatto dalle APT siano diversi da quelli dell'Assessorato, che sono di indirizzo e di programmazione.
Una cosa che ritengo importante è giungere ad una maggiore coesione tra i vari soggetti che si interessano di questo problema perché molto spesso non sono coordinati fra di loro; per cui vi è un'enorme dispersione di mezzi e di risorse e il messaggio che arriva all'esterno è confuso e non porta i risultati sperati.
Per quanto riguarda l'aspetto più propriamente operativo ritengo che vadano ricercati dei nuovi flussi turistici e bisogna fare in modo di dare una migliore offerta turistica, sia in termini di qualità che di prezzi. Per fare questo non basta fare dei dépliants o partecipare a delle mostre; è necessario anche fare un grosso lavoro di classificazione di offerta turistica all'interno della nostra regione.
Attualmente, il periodo di occupazione media in Valle d'Aosta è molto breve, per cui, per quanti sforzi possano fare gli operatori, evidentemente gli alti costi di gestione fanno sì che in questo momento i prezzi non siano concorrenziali con le altre zone a parità di offerta e, nello stesso tempo, non diano la possibilità di sviluppare quell'indotto che altrimenti potrebbe essere fatto. A questo proposito, sarebbe necessario riprendere il discorso che è stato più volte fatto ma che non si è riusciti a fare partire che è di riqualificazione, ad esempio, del turismo termale, sul quale si sono scritti dei libri bianchi.
Però, fino ad oggi, ancora nessuno è riuscito ad affrontare questo problema nella sua giusta dimensione perché venga risolto in maniera concreta. C'è poi il turismo culturale, che sarebbe una delle maggiori risorse che la Valle d'Aosta potrebbe offrire; soltanto che, negli ultimi tempi, mi sembra che questa parte di turismo sia stata, se non abbandonata, almeno trascurata, perché a questo tipo di discorso va collegato anche il discorso ambientale e mi sembra che per lo meno per quanto riguarda la nostra città vi siano state, da parte degli amministratori, delle negligenze.
Un altro discorso che potrebbe essere affrontato e che potrebbe dare una risposta alla questione dell'occupazione media dell'albergo è il turismo della terza età. Se ne è già parlato, ma questo tipo di turismo non ha mai preso piede e credo che anche questo settore potrebbe essere un grosso volano per fare in modo che l'occupazione media aumenti enormemente.
Altro aspetto che mi permetto di sottolineare è quello del turismo giovanile. La Valle d'Aosta credo che sia una delle poche regioni italiane che non ha un ostello per la gioventù. Se ne è parlato in questo Consiglio - e anche in altre occasioni - e sarebbe interessante che l'Assessore e la Giunta si interessassero anche di questo aspetto, che ritengo importante.
Concludo dicendo che, in questi ultimi anni, il turismo valdostano ha avuto un enorme sviluppo, anche in termini di qualità e di quantità. La Regione, in particolare, ha investito enormi risorse finanziarie per migliorare l'aspetto strutturale degli alberghi e ha fatto anche degli sforzi per migliorare il settore della qualità dell'offerta. Va però fatto uno sforzo ulteriore per avere, per esempio, una scuola alberghiera che sia all'altezza, perché in questo momento non dà una risposta valida alle esigenze di personale del turismo e degli operatori turistici valdostani.
Naturalmente voterò questa delibera; mi auguro che l'Assessore prenda nota delle cose che mi sono permesso di suggerire, in modo che in futuro si possa dare una risposta più concreta e positiva a questo settore.
Presidente - La parola al Consigliere Marguerettaz.
Marguerettaz (PpVA) - Per dire che voteremo questo disegno di legge, anche perché so che l'Assessore si accinge a presentare un emendamento - che obiettivamente era necessario - in quanto la quota stanziata prevista dal disegno di legge era evidentemente insufficiente e, di fatto, permetteva di tenere da parte le APT.
Io credo che l'emendamento sia in un certo senso indice di una volontà di far realmente funzionare queste organizzazioni. Io credo sia compito di questa maggioranza, di questa Giunta, dare un taglio definitivo a questi organismi; non possiamo continuare a trascinarci dietro un carrozzone se il carrozzone non funziona.
Dobbiamo decidere - anche perché costa dei soldi alla collettività - se questo carrozzone deve diventare una macchina operativa capace realmente di promuovere il turismo nella nostra regione oppure andare nella direzione opposta, percorrere strade diverse e pensare a diverse alternative.
Io credo che finora la cosa non sia ancora chiara. Una considerazione di tipo politico su questo va fatta, in quanto bisogna stabilire le competenze dell'Assessorato, delle APT e dei comuni nella materia. La legge istitutiva delle APT era in questo senso abbastanza chiara, perché l'articolo 8 della stessa indica quali sono i compiti delle APT pur lasciando trasparire un certo limite di questi organismi. Io credo che si tratti di riprendere in mano la legge al più presto e far sì che questi organismi possano operare.
Noi siamo convinti che, se saranno strutturati meglio di quello che sono, se verranno definiti gli ambiti di competenza, questi organismi possano essere ancora molti utili per quanto concerne il turismo locale. Dichiariamo quindi fin d'ora la nostra disponibilità ad impegnarci a lavorare per giungere ad una nuova riformulazione di tutto l'argomento.
Presidente - La parola al Consigliere Voyat.
Voyat (UV) - Senza voler intrattenere qui i consiglieri su quello che dovrebbe essere il turismo della Valle d'Aosta e sulle varie formule, credo che dovremmo invece precisarne altre. Io non accetto che il Consigliere Marguerettaz venga a dirci che i fondi sono per il 1994 insufficienti per quanto riguarda il finanziamento delle APT, perché bisogna sapere che per il 1994 ci sono ben 500 milioni in più rispetto al 1993.
Sono pochi, non basteranno, ma io sono convinto che se oggi stanziassimo 10 miliardi, l'anno prossimo sarebbero insufficienti. Allora il discorso è un altro: la Regione deve garantire il funzionamento ma deve chiedere anche che le APT cerchino un finanziamento al di fuori di quello dell'Amministrazione regionale.
Io chiederei anche di andare pure a chiarire la legge - che per me è già chiara - per vedere quali sono le competenze delle APT, delle pro-loco, della Regione e dei comuni; ma il fatto è che ognuno deve capire che anche se ha competenza in materia deve rinunciare a qualche cosa per coordinare qualche cosa di nuovo e di migliore e non bisogna interpretare che fare del turismo sia fare i turisti.
Il comune deve rinunciare a qualche cosa, e lo stesso per gli altri, per trovare dei momenti di collaborazione con le APT. Il primo problema e dovere delle APT è di coordinare le attività di intrattenimento e di promozione sul territorio di tutti gli organi che hanno competenza in materia. É inutile che la stessa domenica, nello stesso ambito dell'APT ci sia una manifestazione organizzata dall'APT, una dalla pro-loco e l'altra dal comune.
É inutile che il comune dica che spende 50 milioni per fare della promozione turistica: li deve prendere e darli all'APT. Sono contento di sentire anche dalla Lega oggi che anche i privati devono partecipare, perché mi ricordo quando ne abbiamo parlato e qualcuno diceva che la Regione dovrebbe contribuire in maniera più massiccia.
Per finire: noi avevamo già detto ai Presidenti delle APT che in un momento di assestamento, di variazione di bilancio, avremmo rivisto e cercato, secondo le possibilità, di aumentare questo finanziamento. Però ci siamo sempre battuti come Giunta e come maggioranza per fare capire che la Regione non può essere l'unico finanziatore dell'APT.
Ci devono essere anche gli altri enti territoriali e delle organizzazioni private. Io avevo fatto l'esempio di certe stazioni della Svizzera dove, quando si fa una manifestazione, albergatori e commercianti partecipano con una certa percentuale degli incassi ottenuti in quell'occasione. Ecco una forma di finanziamento valida, perché credo che se un albergo dovesse finanziare o versare una percentuale dell'incasso di quei giorni farebbe solo il suo dovere.
Ecco che, a questo punto, anche l'ente pubblico parteciperebbe più volentieri a questo finanziamento. Ben venga quindi questo aumento; però non mi si venga a dire che i finanziamenti per il 1994 non sono sufficienti, perché bisogna far capire che la Regione non può essere l'unico finanziatore e teniamo conto che molti di detti finanziamenti - non è questo il caso - sono stati tagliati.
Presidente - La parola all'Assessore del turismo, sport e beni culturali, Agnesod.
Agnesod (UV) - Concordo con quanto è stato detto dai consiglieri rispetto alla problematica sia delle APT sia del turismo in generale, cioè occorre in questo momento analizzare quali possono essere le strade migliori per arrivare a dare alla Valle d'Aosta questo strumento che permetta una promozione che possa raggiungere degli obiettivi e dia una giusta risposta a quelli che sono gli investimenti fatti dalla Regione, in termini finanziari e strutturali.
Sono d'accordo con quello che diceva Voyat sulla necessaria partecipazione dei privati e penso che, a testimonianza di questo, ci sia il comma 3 dell'articolo 2 che stiamo esaminando, dove è previsto che le somme eventualmente ancora disponibili, dopo la concessione dei finanziamenti di cui al comma 2, siano ripartite in proporzione diretta alle APT sui finanziamenti ottenuti da privati durante l'esercizio precedente.
Questo era già un tentativo di andare in questa direzione perché, sicuramente, il coinvolgere più operatori, enti locali, comunità montane e comuni sul discorso della promozione turistica dell'APT, sul discorso del turismo, è una direzione su cui si sta lavorando da tempo.
Le difficoltà che si sono incontrate nel sentire gli operatori sono soprattutto dovute al fatto che i costi del personale sostenuti dalle aziende sono eccessivi. Si tratterà allora di andare a vedere quale possa essere una ottimizzazione dell'uso di questo personale. Chiaramente questa è una fase di passaggio che richiederà un'analisi fatta sul territorio con gli operatori, con gli enti locali, a livello di Consiglio e di Giunta.
Io credo che questa sia la direzione verso la quale intendiamo andare per arrivare ad ottimizzare i nostri sforzi. Guardiamo come è stato concepito l'APT in questo momento: informazione, accoglienza ed assistenza.
Noi dobbiamo andare a vedere su questi temi quello che è stato fatto, i risultati che si sono ottenuti, fare un'analisi dell'esperienza che abbiamo potuto acquisire in questi anni di applicazione della legge di istituzione delle APT, raccogliere questi dati, e vedere se le APT hanno svolto la loro funzione che è quella soprattutto, secondo il mio punto di vista, di creare una cultura del turismo, che non è ad esclusivo uso degli operatori, ma anche del cittadino. Questo è un compito dell'APT, cioè di sensibilizzare, di fare capire che l'accoglienza è importante perché il primo approccio è quello che poi determina anche l'immagine della nostra regione.
Per quanto riguarda la promozione io credo che sia una cosa indiscutibile che debba essere unica e che la Valle d'Aosta debba essere considerata globalmente (questo mi ero già permesso di dirlo al momento del mio insediamento). Io penso che noi dobbiamo vendere il prodotto Valle d'Aosta in senso globale e quindi dobbiamo fare rientrare nel pacchetto il turismo culturale, termale, della campagna, con il turismo già affermato da un certo punto di vista, ma che deve essere ancora maggiormente inserito e potenziato.
Deve essere più coinvolgente, cioè gli operatori devono partecipare, anche loro, alla costruzione di questa macchina che vogliamo vendere, perché se non c'è questa partecipazione, se il tutto viene demandato ad un ente pubblico distaccato quale la Regione, tutto viene visto come un qualcosa con il quale non c'è legame o partecipazione diretta.
Per quanto riguarda l'emendamento che intendo proporre, esso concerne un aumento di capacità di finanziamento delle APT per far fronte a problemi finanziari per il pagamento degli oneri per il personale, e questo riguarda soprattutto l'APT del Monte Rosa, di Gressoney e di Valtournenche.
A proposito dell'osservazione che era stata fatta in precedenza da Tibaldi, noi abbiamo raccolto dei dati: le spese vive per il funzionamento di queste aziende e per il personale ammontano a 3 miliardi e 800 milioni.
Rimangono quindi circa 500 milioni, cioè circa 60 milioni a testa, con una ripartizione del contributo decisa e sottoscritta dalle stesse APT. Ora qualcuno si lamenta, ma l'accordo prima c'era stato.
Con questo nuovo finanziamento la ripartizione verrà di nuovo predisposta in questo senso, ma permetterà comunque di arrivare almeno fino alla fine di quest'anno con il funzionamento delle strutture che abbiamo sul territorio.
Voglio dire che l'emendamento non rappresenta certo la smentita del lavoro svolto dall'Assessore precedente perché, giustamente, anche noi avevamo sottolineato il fatto che questo finanziamento doveva essere inserito nella variazione di bilancio, ma il presupposto era che il disegno di legge avesse un iter per cui si potesse concludere in Consiglio la sua approvazione nel mese di aprile o maggio.
Le varie vicissitudini che ci sono state e il fatto che anche in commissione ci sia stato un approfondimento hanno causato un decorso più lungo del previsto e ci troviamo oggi a discutere questo provvedimento in aula; quindi siamo anche tecnicamente arrivati al momento della variazione di bilancio: perciò, con l'emendamento, questo disegno di legge è completo e può entrare in funzione.
Questo volevo dirlo perché anche noi abbiamo detto che ci deve essere un maggiore coinvolgimento di altri operatori; non si può pensare che solo la Regione finanzi questo tipo di struttura e di settore.
Come Assessorato e come Giunta ci prendiamo l'impegno di rivedere questa legge di istituzione delle APT, la n. 9 del 29 gennaio 1987, di rivederla, tenendo conto anche delle osservazioni che verranno espresse dall'Associazione sindaci, dagli enti locali, dalle comunità montane, dagli operatori, dall'esperienza acquisita dagli attuali Presidenti delle APT che hanno comunque lavorato con impegno, con spirito volontaristico, per dare alla nostra regione un'immagine concreta e valida sul mercato internazionale.
C'è stata poi l'osservazione per quanto riguarda la pubblicazione degli annuari. Io volevo dire che noi abbiamo già preparato diverse azioni che tendono ad uniformare queste iniziative e quindi a renderle uguali su tutto il territorio e, come Assessorato, ci siamo posti l'onere di avviare questo tipo di indirizzo rispetto agli annuari dei rifugi e ad altre manifestazioni che hanno luogo nella nostra regione.
Questo è un punto che dobbiamo affrontare; non possiamo pensare che con la dispersione delle iniziative che vengono svolte si riesca a dare una giusta immagine della Valle d'Aosta. I dépliants devono essere fatti per settore e non per località.
Ma chi fa questo? Questo è il compito delle APT, dobbiamo anche ipotizzare un consorzio tra Regione, APT e privati che comprenda tutta la regione? Questa è un'ipotesi che varrebbe la pena di analizzare e quindi bisognerebbe o tendere ad un'unica azienda di promozione turistica od ad avere un ente di promozione regionale a cui partecipino più soggetti pubblici e privati per fare sì che provveda alla promozione dell'immagine della Valle d'Aosta. Queste sono le ipotesi e noi, nel tempo di qualche mese, vedremo di portare all'attenzione dei consiglieri una proposta, in modo poi da poter discutere su questo problema.
Presidente - Possiamo a questo punto passare all'esame dell'articolato. Articolo 1.
Presenti, votanti e favorevoli: 31
Presidente - Votiamo l'articolo 2.
Presenti, votanti e favorevoli: 31
Presidente - Votiamo l'articolo 3.
Presenti, votanti e favorevoli: 31
Presidente - Votiamo l'articolo 4.
Presenti, votanti e favorevoli: 31
Presidente - Passiamo alla votazione dell'articolo 5 con l'emendamento presentato dalla II Commissione, di cui do lettura:
Amendement - A l'alinéa n° 3 de l'article 5 la parole "determinati" est remplacée par la parole "rideterminati".
Presenti, votanti e favorevoli: 31
Presidente - Passiamo alla votazione dell'articolo 5 con l'emendamento presentato dall'Assessore Agnesod, di cui do lettura:
Emendamento - L'articolo 5 del disegno di legge regionale n. 53 concernente "Finanziamenti alle aziende di promozione turistica (APT) e alle associazioni pro-loco della regione" è sostituito dal seguente:
Articolo 5 (Disposizioni finanziarie)
1. L'onere derivante dall'applicazione dell'articolo 2, previsto in lire 6.000 milioni per l'anno 1994 e in lire 4.000 milioni annui a decorrere dall'anno 1995, grava sul capitolo 64300 del bilancio di previsione della Regione per il 1994 e sui corrispondenti capitoli dei bilanci futuri.
2. L'onere derivante dall'applicazione dell'articolo 3, previsto in annue lire 500 milioni a decorrere dall'anno 1994, grava sull'istituendo capitolo 64301 del bilancio di previsione della Regione per il 1994 e sui corrispondenti capitoli dei bilanci futuri.
3. Alla copertura dell'onere di cui al comma 1, si provvede come segue:
a) quanto a lire 4.000 milioni, mediante i fondi già stanziati sul cap. 64300 del bilancio di previsione per l'anno in corso e del bilancio pluriennale 1994/1996;
b) quanto a lire 835 milioni, mediante riduzione di pari somma dal cap. 66555 del bilancio di previsione dell'anno in corso:
c) quanto a lire 765 milioni, mediante accertamento di maggiore entrata sul cap. 1720 del bilancio di previsione per l'anno in corso;
d) quanto a lire 400 milioni, mediante riduzione di pari somma dal cap. 66560 del bilancio di previsione per l'anno in corso.
4. Alla copertura dell'onere di cui al comma 2, si provvede mediante riduzione di lire 500 milioni dal cap. 64320 del bilancio di previsione della Regione per l'anno in corso e del bilancio pluriennale 1994/1996.
5. A decorrere dall'esercizio 1995 i medesimi oneri potranno essere rideterminati con legge finanziaria.
Presenti, votanti e favorevoli: 31
Presidente - Passiamo alla votazione dell'articolo 5 nel testo così emendato:
Articolo 5 - (Disposizioni finanziarie)
1. L'onere derivante dall'applicazione dell'articolo 2, previsto in lire 6.000 milioni per l'anno 1994 e in lire 4.000 milioni annui a decorrere dall'anno 1995, grava sul capitolo 64300 del bilancio di previsione della Regione per il 1994 e sui corrispondenti capitoli dei bilanci futuri.
2. L'onere derivante dall'applicazione dell'articolo 3, previsto in annue lire 500 milioni a decorrere dall'anno 1994, grava sull'istituendo capitolo 64301 del bilancio di previsione della Regione per il 1994 e sui corrispondenti capitoli dei bilanci futuri.
3. Alla copertura dell'onere di cui al comma 1, si provvede come segue:
a) quanto a lire 4.000 milioni, mediante i fondi già stanziati sul cap. 64300 del bilancio di previsione per l'anno in corso e del bilancio pluriennale 1994/1996;
b) quanto a lire 835 milioni, mediante riduzione di pari somma dal cap. 66555 del bilancio di previsione dell'anno in corso:
c) quanto a lire 765 milioni, mediante accertamento di maggiore entrata sul cap. 1720 del bilancio di previsione per l'anno in corso;
d) quanto a lire 400 milioni, mediante riduzione di pari somma dal cap. 66560 del bilancio di previsione per l'anno in corso.
4. Alla copertura dell'onere di cui al comma 2, si provvede mediante riduzione di lire 500 milioni dal cap. 64320 del bilancio di previsione della Regione per l'anno in corso e del bilancio pluriennale 1994/1996.
5. A decorrere dall'esercizio 1995 i medesimi oneri potranno essere rideterminati con legge finanziaria.
Presenti, votanti e favorevoli: 31
Presidente - Passiamo alla votazione dell'articolo 6 con l'emendamento presentato dall'Assessore Agnesod, di cui do lettura:
Emendamento - L'articolo 6 del disegno di legge regionale n. 53 concernente: "Finanziamenti alle aziende di promozione turistica (APT) e alle associazioni pro-loco della Regione" è sostituito dal seguente:
Articolo 6 (Variazioni di bilancio)
1. Alla parte entrata del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1994 è apportata la seguente variazione in termini di competenza e di cassa:
a) in aumento:
programma regionale 1.02.
codificazione 1.2.07.
cap. 1720 (di nuova istituzione) "Entrate sostitutive dell'imposta di soggiorno - quote esercizi precedenti"
lire 765.000.000.
2. Alla parte spesa del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1994, sono apportate le seguenti variazioni in termini di competenza e di cassa:
a) in diminuzione:
cap. 64320
"Contributi e sussidi a istituzioni e organismi vari per attività nel settore del turismo e del tempo libero"
lire 500.000.000;
cap. 66555
"Spese per la manutenzione straordinaria delle piscine di proprietà"
lire 835.000.000;
cap. 66560 "Spese per la gestione delle piscine di proprietà"
lire 400.000.000;
b) in aumento:
cap. 64300
"Fondo di finanziamento per le APT "
lire 2.000.000.000;
programma regionale 2.2.2.12.
codificazione 1.1.1.5.8.2.10.24.9.32.
cap. 64301 (di nuova istituzione) "Fondo per il finanziamento delle pro-loco"
lire 500.000.000.
3. La denominazione del cap. 64300 del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1994 è sostituita dalla seguente:
"Fondo per il finanziamento delle APT".
Presenti, votanti e favorevoli: 31
Presidente - Passiamo alla votazione dell'articolo 6 nel testo così emendato:
Articolo 6 - (Variazioni di bilancio)
1. Alla parte entrata del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1994 è apportata la seguente variazione in termini di competenza e di cassa:
a) in aumento:
programma regionale 1.02.
codificazione 1.2.07.
cap. 1720 (di nuova istituzione) "Entrate sostitutive dell'imposta di soggiorno - quote esercizi precedenti"
lire 765.000.000.
2. Alla parte spesa del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1994, sono apportate le seguenti variazioni in termini di competenza e di cassa:
a) in diminuzione:
cap. 64320
"Contributi e sussidi a istituzioni e organismi vari per attività nel settore del turismo e del tempo libero"
lire 500.000.000;
cap. 66555
"Spese per la manutenzione straordinaria delle piscine di proprietà"
lire 835.000.000;
cap. 66560 "Spese per la gestione delle piscine di proprietà"
lire 400.000.000;
b) in aumento:
cap. 64300
"Fondo di finanziamento per le APT "
lire 2.000.000.000;
programma regionale 2.2.2.12.
codificazione 1.1.1.5.8.2.10.24.9.32.
cap. 64301 (di nuova istituzione) "Fondo per il finanziamento delle pro-loco"
lire 500.000.000.
3. La denominazione del cap. 64300 del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1994 è sostituita dalla seguente:
"Fondo per il finanziamento delle APT".
Presenti, votanti e favorevoli: 31
Presidente - Votiamo l'articolo 7.
Presenti, votanti e favorevoli: 31
Presidente - Votiamo l'articolo 8.
Presenti, votanti e favorevoli: 31
Presidente - Se non ci sono dichiarazioni di voto possiamo passare alla votazione del disegno di legge nel suo complesso.
Presenti, votanti e favorevoli: 30
Il Consiglio approva all'unanimità.