Oggetto del Consiglio n. 710 del 1° giugno 1994 - Resoconto
OGGETTO N. 710/X - Ratifica di deliberazioni adottate dalla Giunta regionale in via d'urgenza.
Oggetto n. 2998 in data 15 aprile 1994: Conferimento di incarico a Finaosta S.p.A. per l'esecuzione di lavori in opificio concesso a Balteadisk S.p.A. ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale 28 giugno 1982, n. 16 (gestione speciale).
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore all'industria, commercio e artigianato Mafrica.
Mafrica (GV-PDS-SV) - Con questa delibera si dà il via alla seconda fase del rilancio della Balteadisk. Era passato nel Consiglio precedente un provvedimento per operare su una parte dell'edificio, su 1500 metri, sugli altri 10mila metri di fabbricato industriale si va ad una riconversione produttiva. La Balteadisk operava nel settore dei floppy disk; questo settore, per la concorrenza molto forte del mercato del sud-est asiatico, è una produzione che non è più conveniente in Italia e in Europa. Si provvede quindi ad una riconversione integrale e ad un rilancio dell'attività produttiva della Balteadisk.
Con la precedente deliberazione su una parte del fabbricato, 1500 metri, si insediava un servizio di riparazione di piastre elettroniche, che recuperava 20 dei 94 lavoratori della Balteadisk.
Sulla parte restante vengono recuperati gli altri 74 lavoratori e in aggiunta il progetto di riconversione prevede un incremento di ulteriori 107 posti di lavoro per residenti in Valle d'Aosta.
Il progetto della riparazione piastre prevedeva anche un incremento di ulteriori sei persone aggiuntive, quindi complessivamente si avranno invece dei 94 lavoratori residenti, 207 lavoratori residenti che opereranno nella Balteadisk.
La produzione che si va a fare è la produzione di stampanti a getto. Le stampanti sono suddivise in tre fasce: c'è una fascia bassa delle stampanti, che è quella delle stampanti ad aghi con costi competitivi, ma che si rivolge ad un mercato limitato; ci sono le stampanti laser che sono di migliore precisione, mentre nella fascia intermedia, a costi competitivi con le stampanti ad aghi, ma con qualità simili alle stampanti laser, si stanno sviluppando in modo molto dinamico le produzioni e le vendite di stampanti a getto di inchiostro, tanto che nel giro di un anno si prevede la quadruplicazione delle produzioni e quindi uno sviluppo molto forte delle attività produttive.
Nella Balteadisk entrerà con il 49 percento la Canon, gruppo giapponese molto noto che produce anche fotocopiatrici, articoli fotografici ed opera anche nel campo delle stampanti.
Con questa deliberazione si provvede alla sistemazione dei locali e per motivi di urgenza l'attività di ristrutturazione dei locali viene affidata a Finaosta. Questa deliberazione sarà successivamente modificata, nel senso che invece di provvedere attraverso Finaosta con una modifica di questa deliberazione, si procederà con un contributo del 40 percento della spesa prevista da questa deliberazione e i lavori verranno fatti direttamente dalla società perché esiste un'urgenza assoluta per rispettare gli ordini e le produzioni previste. Quindi oggi si tratta di approvare questa deliberazione che successivamente verrà ancora modificata da una deliberazione di Giunta, riducendo la spesa dai 6,5 miliardi previsti a circa 2,6 miliardi per questi lavori, cioè dando un contributo del 40 percento i lavori sono fatti su edificio regionale, accederanno alla proprietà regionale. É però necessario, per l'iter, approvare questa deliberazione, perché successivamente verrà modificata.
Credo che questa iniziativa, che si inserisce su un'attività che prosegue ormai da nove anni, dimostri come le industrie abbiano necessità di riconversione abbastanza frequenti, come però la nostra regione riesca ancora a rimanere in un tessuto produttivo capace di far fronte alle difficoltà e di risolverle con iniziative che si presentano come valide per la tecnologia proposta e per il mercato a cui si riferiscono.
Le attività previste sono di produzione di testine per stampanti ed anche di ricerca sulla produzione delle testine e sulla produzione delle stampanti.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Bich.
Bich (APA) - Volevo cogliere l'occasione per dare parere favorevole all'oggetto 2998, però sollevo alcune obiezioni di ordine generale. Mi riferisco al sistema con cui si portano a conoscenza sia del Consiglio, sia delle commissioni specifiche attinenti a questa materia, gli interventi nel settore industriale. Qui mi sembra che la riconversione di questo stabilimento comporti una spesa, peraltro non estremamente elevata, ma comunque sufficientemente rilevabile, in un ambito che negli anni scorsi era stato considerato di elevatissima tecnologia. Se n'era scritto un panegirico: finalmente abbiamo nel nostro tessuto industriale una grande holding internazionale come l'Olivetti, si era detto, e adesso vediamo che il prodotto è fuori mercato e che un po' di trionfalismo fatto allora non aveva nessuna ragione di essere.
Allora chiedo all'assessore: stiamo cercando di fare un po' un consuntivo costi-benefici delle operazioni fatte con la società Olivetti Valle d'Aosta? Riusciamo ad avere un tableau sul quale si rilevi la quantità che la mano destra della Valle d'Aosta ha dato ad Olivetti e all'esimio ingegnere che è a capo di questa holding, e dall'altra parte quel che ha avuto la Valle d'Aosta? Ma questo non solo per la Balteadisk: si faccia un discorso econometrico su tutti gli interventi fatti dalla Olivetti in Valle d'Aosta, quelli definiti, conclusi, e quelli che sono in corso di attuazione, e si stabilisca una volta per sempre il valore complessivo di risorse finanziarie dirette e indirette.
E quando dico indirette mi riferisco anche ai costi della ricerca che sono stati assunti a nostro carico per alcuni settori. Che si possa capire bene cos'è questa high tech, perché se l'high tech vuol dire il posto di lavoro a condizioni iugulatorie, non praticate in nessun altra parte del continente, allora avrei già da discutere un pochettino, ed avrei da discutere soprattutto confrontando con tutto il settore terziario dove in condizioni economiche molto meno rilevanti è possibile avere una ricaduta e un indotto molto più elevato. Mi riferisco all'audizione che abbiamo fatto per il settore del turismo, dove purtroppo per la promozione della Valle d'Aosta abbiamo dovuto fare i conti con la lesina.
Pregherei l'assessore di darci a lato di questi interventi una panoramica generale intanto sull'Olivetti, per saper valutare meglio quanto è stato speso e quanto ne abbiamo ricavato, in termini chiaramente socio-economici; in un altro ambito anche con altre grosse società imprenditoriali a livello nazionale, di cui si sta parlando anche in questo momento: ho visto l'altro giorno in televisione un servizio sulla localizzazione sempre a Verrès di una fabbrica che opera nel settore metallurgico, magnesio eccetera, per materiali anche qui di tecnologia sofisticata ed avanzata, da utilizzarsi nel ramo automobilistico.
Tutto va bene, vorremmo conoscere però i piani economici ed industriali che presiedono a queste scelte, perché purtroppo valutazioni superficiali della commissione e valutazioni superficiali dello stesso Consiglio effettuate in passato hanno poi dovuto dare alla resa dei conti delle magre soddisfazioni. Mi riferisco in modo particolare alla Conner e alla Tecdisk di Châtillon, che rappresentano un po' l'altra faccia della luna, nel senso che non si conosce esattamente la situazione.
Pregherei l'assessore, se lo ritiene opportuno, di inviare alla commissione industria del Consiglio regionale un consuntivo, in cui si riesca a capire esattamente lo stato non solo finanziario ed economico di queste società, ma la possibilità e la capacità di sviluppo e il periodo di vita in cui può stare sul mercato il prodotto di queste società.
Presidente - Se nessun altro consigliere chiede di intervenire, dichiaro chiusa la discussione generale.
Ha chiesto la parola l'Assessore all'industria, commercio e artigianato Mafrica.
Mafrica (GV-PDS-SV) - Tutte le iniziative industriali sottoposte all'assessorato vengono anche verificate attraverso approfonditi studi tecnici che, se viene superato un primo controllo da parte dell'assessorato, vengono effettuati da parte della finanziaria regionale. In questo caso quindi c'è anche il parere favorevole tecnico da parte della finanziaria regionale. Stiamo parlando di un'attività che ha avuto inizio nel 1985 e che comunque non si è mai interrotta, dando dei benefici dal punto di vista dell'occupazione, delle imposte pagate e delle ritenute a carico dei lavoratori che attraverso l'Irpef sono venute in Valle d'Aosta.
Credo che sia comunque giusto dare in sede di commissione competente un quadro dell'attuale situazione. Questa interrelazione che esiste fra la Valle d'Aosta, il Canavese e Torino, vale a dire con la produzione dell'elettronica e con la produzione dell'auto, ha una sua naturalità per ragioni di vicinanza, per ragioni di interscambi che si sono avuti nel tempo e continua a mantenere la sua validità; anche le due aziende a cui faceva cenno il Consigliere Bich, la Conner e la Tecdisk, da anni sono presenti nella nostra regione, sono tuttora in produzione, assorbono quantità rilevanti di mano d'opera, hanno versato alle casse regionali rilevanti quantità finanziarie in termini di imposte assorbite e credo che abbiano prospettive di continuità produttiva.
Comunque, per una analisi più approfondita mi riservo di far pervenire alla commissione e discutere con essa un quadro complessivo di queste iniziative.
Presidente - Pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto:
Presenti, votanti e favorevoli: 26
Il Consiglio approva all'unanimità
Oggetto n. 3163 in data 22 aprile 1994: Approvazione del piano di sviluppo delle zone rurali (obiettivo 5B) realizzato ai sensi del regolamento CEE n. 2081/93 del Consiglio.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore all'agricoltura, forestazione e risorse naturali Vallet.
Vallet (UV) - Per una sintetica illustrazione del contenuto di questa delibera ed anche per motivare al Consiglio le ragioni dell'urgenza.
Nel luglio scorso la Giunta deliberò una proposta, in cui era contenuto un elenco di 22 comuni, per i quali si chiedeva alla commissione CEE l'eleggibilità all'obiettivo 5B.
L'obiettivo 5B prevede interventi per promuovere lo sviluppo rurale, per agevolare lo sviluppo e l'adeguamento strutturale delle zone rurali.
Possono essere inseriti nei programmi previsti da questo obiettivo le zone rurali al di fuori delle regioni dell'obiettivo 1, che possono beneficiare di un intervento della comunità europea e che sono caratterizzate da uno scarso livello di sviluppo socio-economico, valutato in base al prodotto interno lordo pro-capite e inoltre soddisfino ad almeno due di questi tre casi, cioè: che abbiano un tasso elevato dell'occupazione agricola sulla occupazione totale, che abbiano un basso livello di reddito agricolo espresso in particolare in valore aggiunto agricolo per unità di lavoro agricolo, e che abbiano scarsa densità di popolazione o tendenza a consistente spopolamento.
In data 26 gennaio 1994 la commissione CEE ci ha comunicato l'inserimento dei 22 comuni proposti come eleggibili per l'obiettivo 5B. I programmi dovevano essere presentati entro il 25 aprile sempre del 1994, quindi ci è rimasto pochissimo tempo per definire questi programmi. Come ci siamo mossi? Abbiamo convocato e sentito i 22 sindaci dei comuni interessati e insieme a loro abbiamo fatto una disamina di quelle che potevano essere le azioni o i programmi da proporre sulla base dell'analisi dei progetti o delle iniziative se non immediatamente cantierabili, ma già programmate dai singoli comuni. Quindi abbiamo predisposto il programma che oggi è all'attenzione del Consiglio, che si compone di otto sottoprogrammi che vanno tutti nell'unica direzione che è quella di intervenire per migliorare lo sviluppo delle nostre zone rurali.
Gli interventi sono finalizzati al riordino e miglioramento fondiario, interventi sull'agricoltura di alta montagna, intendendo qui interventi per il recupero e il ripristino di alpeggi, rilancio delle produzioni minori con particolare riferimento ad una ripresa della coltivazione della castagna, che riguarda in modo particolare zone della bassa Valle, promozione della qualità dei prodotti agricoli tipici, agriturismo, percorsi turistico-culturali, recupero del contesto ambientale, valorizzazione del patrimonio di edilizia rurale ed aree attrezzate.
Questo programma dovrebbe mobilitare risorse per circa 23 miliardi di lire, di cui la metà messe a disposizione dalla CEE, l'altra metà in percentuali diverse a seconda degli interventi a carico dello stato, dell'amministrazione regionale e dei privati.
Si tratta di un programma che è all'esame attualmente della commissione della comunità e che potrebbe avere alcune modifiche, quindi non è escluso che di questo programma il Consiglio debba essere chiamato ad occuparsi un'altra volta.
La delibera ha avuto il parere favorevole unanime della III commissione e in questo senso mi auguro voglia esprimersi anche il Consiglio regionale.
Presidente - Qualcuno intende intervenire? Se nessuno chiede la parola pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto:
Presenti: 25
Votanti: 23
Favorevoli: 23
Astenuti: 2 (Collé e Marguerettaz)
Il Consiglio approva
Oggetto n. 3684 in data 6 maggio 1994: Dipendente regionale sig. Renato Perinetti - revoca della concessione dell'assegno alimentare disposta con deliberazione della Giunta regionale n. 2539/1994 e corresponsione del trattamento economico intero.
Presidente - Qualcuno intende intervenire? Se nessuno chiede la parola pongo in votazione, per scrutinio segreto, la ratifica della deliberazione in oggetto:
Presenti: 27
Votanti: 26
Favorevoli: 26
Astenuti: 1 (Bavastro)
Il Consiglio approva