Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 708 del 1° giugno 1994 - Resoconto

OGGETTO N. 708/X - Iniziative per la trasversale ferroviaria alpina Aosta-Martigny, con riferimento al progetto di collegamento ferroviario ad alta velocità Lione-Torino. (Interpellanza)

Interpellanza - Vista la mozione della Conferenza Permanente delle Camere di Commercio Francesi ed Italiane delle Regioni di Frontiera adottata a Courmayeur il 17 settembre 1993 e sottoscritta dall'Assessore Demetrio Mafrica;

Evidenziata la scelta dell'Assemblea di pronunciarsi a favore di un collegamento ferroviario ad alta velocità Lione?Torino;

Sottolineato l'impegno preso dall'Assemblea della C.P.F.I. di costituire una delegazione franco?italiana che chieda un incontro ai competenti ministri ed alle corrispondenti autorità europee per sollecitare, tra le altre, I'inserimento di quest'operazione nei programmi di sviluppo nonché l'individuazione e lo stanziamento dei finanziamenti necessari;

Richiamato il "programma della nuova maggioranza", presentato al Consiglio regionale il 30 giugno 1993, nel quale il Governo regionale si faceva carico dell'impegno di "dare corso al progetto di una trasversale ferroviaria alpina che colleghi Aosta e Martigny";

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore competente per conoscere:

a) se non si ritenga il contenuto della mozione della C.P.F.I. concorrenziale nei confronti del progetto di un collegamento ferroviario ad alta velocità Aosta-Martigny;

b) quali sono stati gli sviluppi degli impegni presi a Courmayeur dalla C.P.F.I.;

c) a che punto si trova il progetto della trasversale ferroviaria Aosta?Martigny;

d) quali atti l'attuale Governo regionale ha finora assunto per dare corso a tale progetto e quali pensa di assumere nel futuro.

F.to: Marguerettaz

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz per l'illustrazione.

Marguerettaz (PpVA) - Alcuni giorni fa abbiamo ricevuto come consiglieri questo bellissimo dépliant della conferenza permanente delle camere di commercio francesi ed italiane e delle regioni di frontiera. Un dépliant che è stato stampato in seguito alla riunione della stessa conferenza che si è tenuta nel settembre scorso a Courmayeur. Infatti viene riportata la mozione che è stata adottata dall'assemblea stessa in quella occasione.

La preoccupazione leggendo il contenuto di questa mozione, preoccupazione che poi ha fatto nascere la presentazione di questa interpellanza, concerne in particolare quella parte in cui, riguardo al traffico internazionale, viene detto che nelle Alpi del nord il collegamento ferroviario ad alta velocità Lione-Torino dovrà essere realizzato al più presto, integrando un sistema di autostrada ferroviaria in grado di assorbire completamente l'incremento del traffico e di alleggerire così le infrastrutture autostradali.

Al tempo stesso la conferenza, alla quale credo in quella occasione partecipò l'assessore Mafrica, aveva costituito una delegazione per incontrare i competenti ministri nazionali e le corrispondenti autorità a livello europeo per sollecitare fra le altre l'inserimento di questa operazione, quindi di questa linea ad alta velocità Torino-Lione, nei programmi di sviluppo, nonché l'individuazione e lo stanziamento dei finanziamenti necessari.

Ora, visto che questo incontro si è tenuto a settembre e siamo ormai al mese di giugno, è vero che abbiamo avuto il cambiamento di governo, ma probabilmente già prima delle elezioni immagino che dei contatti siano stati presi e questa sollecitazione sia stata presentata all'allora ministro, se non altro.

La preoccupazione per il Consiglio regionale della Valle d'Aosta è che questo sollecito richiedere i finanziamenti per la linea ad alta velocità Torino-Lione, in una epoca in cui sicuramente le destinazioni finanziarie vengono ponderate, soprattutto questi grossi investimenti, possa diventare concorrenziale verso altri stanziamenti che, come diceva il programma della stessa maggioranza insediatasi il 30 giugno scorso, dovevano invece essere destinati per la trasversale ferroviaria alpina che collegherebbe Aosta e Martigny.

Ecco quindi perché chiedo all'assessore competente quale giudizio dà su queste vicende: ritiene l'assessore che chiedere gli stanziamenti per la linea ad alta velocità Torino-Lione possa essere concorrenziale nei confronti dell'altra linea che maggiormente ci sta a cuore, cioè l'Aosta-Martigny? Chiedo quali sono stati gli sviluppi degli impegni presi a Courmayeur alla conferenza delle camere di commercio, e evidentemente, dato che in questo primo anno di questa maggioranza non abbiamo mai avuto occasione, almeno in questo Consiglio, non so se nelle competenti commissioni questo sia successo, ma in quest'aula senz'altro no, di sentire nemmeno nominare il progetto della trasversale ferroviaria Aosta-Martigny, vogliamo sapere in quest'anno se l'attuale governo regionale ha assunto delle iniziative e di darne conoscenza ai consiglieri.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore all'ambiente, territorio e trasporti Riccarand.

Riccarand (VA) - L'incontro a cui faceva riferimento il Consigliere Marguerettaz è avvenuto fra i rappresentanti delle camere di commercio francesi e italiane e si è occupato essenzialmente dei collegamenti fra la frontiera franco-italiana, quindi ovviamente su un itinerario diverso da quello dell'Aosta-Martigny, ed è chiaro che trattandosi delle camere di commercio di Francia e d'Italia la preoccupazione era quella di sottolineare la necessità di un potenziamento dei collegamenti sulla direttrice Francia-Italia, con particolare riferimento al progetto di linea ad alta velocità Torino-Lyon, che è un progetto previsto, inserito nelle grandi direttrici ferroviarie a livello europeo.

Quindi è logico che quel tipo di organismo si sia espresso favorevolmente rispetto a quel tipo di iniziativa ed abbia fatto anche un documento a sostegno per questo progetto che, ripeto, è ufficialmente inserito fra gli assi di collegamento ferroviario ad alta velocità nei programmi della CEE.

Per quanto riguarda gli sviluppi di quegli impegni, si trattava di un documento di auspicio e di indirizzo e quindi è stato trasmesso agli organi competenti, dopo di che non è che abbia avuto ulteriore seguito. Sono quelle prese di posizione che esprimono una volontà operativa, ma che poi sono lasciate alle iniziative dei vari governi che stanno trattando su questo terreno concreto.

Il discorso del collegamento ferroviario Torino-Lyon del resto sta andando avanti, anche se non c'è ancora una decisione definitiva.

Per quanto riguarda invece il discorso dell'Aosta-Martigny, non credo che noi dobbiamo vederlo in concorrenza e in alternativa rispetto al discorso dell'alta velocità Torino-Lyon, altrimenti sarebbe un discorso, se visto in quell'ottica, perso in partenza perché quella del Torino-Lyon è una scelta ormai fatta a livello europeo. Il progetto Aosta-Martigny è un progetto che è complementare a quel discorso, e in questo senso la Giunta regionale si è attivata per riprendere un po' i collegamenti, i rapporti, gli interessi che possono essere coinvolti da questo tipo di progetto. Sapete che era stato costituito anni fa, poi di fatto non aveva mai operato, una sorta di organismo che si chiama comitato di direzione della comunità internazionale del Gran San Bernardo. Questo organismo è stato convocato lo scorso mese di aprile, si è riunito il 19 maggio ad Aosta presso la sede dell'assessorato all'ambiente, territorio e trasporti, con la presenza dei rappresentanti del Valais, della Valle d'Aosta, della provincia di Vercelli, della provincia di Torino, e altre rappresentanze, per fare il punto della situazione, per verificare quali sono attualmente le possibilità concrete.

É stato anche predisposto, questo a livello informativo, un opuscolo che dà alcune informazioni, e questo era già stato predisposto nei mesi scorsi sulla direttrice Aosta-Martigny. É chiaro che è un progetto che viene ritenuto valido come discorso di prospettiva, come collegamento ferroviario fra la Valle d'Aosta e il Vallese; è da verificare sia negli aspetti tecnici, sia poi nelle possibilità concrete di avere un sostegno adeguato a livello governativo anzitutto italiano e federale svizzero, perché non è ancora inserito nei piani dei trasporti né della Confederazione svizzera né del governo italiano.

É da verificare a livello anche di volontà dell'unione europea, perché non è inserito nelle grandi direttrici previste dal parlamento europeo, ed è proprio in quella sede, in quella riunione che si è svolta il 19 maggio fra i vari partners interessati, che si è sottolineato con chiarezza questo punto: che il collegamento ferroviario fra Aosta e Martigny non è un progetto alternativo all'alta velocità Parigi-Lione, ma complementare, utile per rivolgersi ad un altro tipo di traffico rispetto a quello che si indirizzerebbe sulla Torino-Lyon. Quindi, non un discorso di alternativa, ma un discorso di complementarietà.

Una delle iniziative che stiamo seguendo è quella di cercare di rendere efficace questo comitato e fare una serie di verifiche; non ultima c'è una necessità - questa prettamente nostra, valdostana - di tradurre questa volontà di prevedere il collegamento ferroviario anche in scelte urbanistiche conseguenti, perché finora né nel piano territoriale paesistico né soprattutto nei piani regolatori comunali sono state previste norme sufficientemente vincolanti e forti, tali da creare le condizioni urbanistiche perché questo progetto un domani possa realizzarsi.

Quindi c'è anche un problema sostanzialmente di previsione di corridoi e di aree vincolate per la realizzazione di quest'opera.

Infine, vorrei sottolineare questo dato, di cui abbiamo già accennato in Consiglio; nei mesi scorsi si è svolto un referendum in Svizzera sul traffico di transito, questo referendum ha avuto come esito che è stata modificata la costituzione svizzera, per cui è stato previsto che non ci sarà più un aumento della capacità di trasporto per traffico di transito sulle strade, per cui tutti i progetti di allargamento delle strade di transito, tipo la strada che collega il Gran San Bernardo, al momento sono bloccati. L'impegno della Svizzera in dieci anni è di trasferire tutto il traffico di transito su ferrovia attraverso nuove opere ferroviarie, la nuova linea ferroviaria trasversale attraverso la Svizzera, treni navetta eccetera.

É chiaro che, siccome questo è l'orientamento della Svizzera e l'orientamento dell'Austria è molto vicino a questo, la necessità di nuove trasversali ferroviarie attraverso l'arco alpino diventa una esigenza imprescindibile, al di là di quelle che già ci sono. Quindi c'è la necessità, al di là ancora del discorso dell'alta velocità, che è un discorso che si rivolge prevalentemente al traffico passeggeri, di avere delle linee ferroviarie alpine con dei tunnel di base, in grado di trasportare soprattutto il traffico merci, soprattutto i camions.

In questo senso quindi, non solo direi il progetto di un collegamento fra la Valle d'Aosta e il Valais mantiene tutta la sua attualità, ma anzi diventa ancora più importante, e credo che vada fatto un esame più approfondito anche della possibilità di un collegamento ferroviario fra la Valdigne e le Fayet, nella direttrice verso la Francia, perché la pressione del traffico merci tende ad aumentare.

Quel documento in possesso del Consigliere Marguerettaz credo possa fornire dei dati; comunque in quella discussione fatta dalle camere di commercio sono stati forniti i dati sull'aumento del traffico merci e sicuramente è una domanda che in prospettiva dovrà trovare una risposta in termini di trasporto ferroviario e non in termini di trasporto stradale. Quindi il problema di un collegamento ferroviario fra la Valle d'Aosta e il Valais o la Savoia, in grado di trasportare passeggeri, ma in grado di trasportare soprattutto merci, è di estrema attualità e quindi in questo senso si stanno facendo gli approfondimenti e le verifiche necessarie sia a livello del progetto già esistente, sia per esaminare altre possibilità che ci possono essere.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) - Ringrazio l'assessore per la risposta datami.

Una piccola osservazione credo vada fatta in questo senso. A fronte di progetti che stanno marciando con un passo decisamente spedito, il progetto di questa trasversale ferroviaria Aosta-Martigny sembra sempre fermo allo stesso punto, non ci sono assolutamente passi in avanti, tant'è che ancora oggi abbiamo un non pronunciamento di fatto del governo italiano a fronte di un progetto di cui non so da quanti anni è che, perlomeno nella nostra regione, se ne parla. É proprio per questo che la mozione della Torino-Lione, e a questo riguardo mi permetta, assessore, non credo che la mozione sia stata solo un ordine del giorno di quelli che solitamente vengono trasmessi e poi si perdono, come mi sembrava di capire dalla sua risposta.

La mozione stessa parlava della strutturazione di una delegazione, quindi di un gruppo di persone che dovevano recarsi fisicamente dal ministro per chiedergli l'impegno in questo senso, e non so se questo è successo. Ma al di là di ciò, il problema nostro è che in questa delegazione che va a Roma per chiedere l'impegno finanziario del governo sulla linea ferroviaria Torino-Lione, c'è in qualche modo la presenza del governo valdostano, perché è vero che sono camere di commercio, ma non possiamo non far finta di vedere che il rappresentante della camera di commercio della Valle d'Aosta in questo caso è un autorevole membro di questo governo.

La cosa ci sembra leggermente contraddittoria anche in relazione agli obiettivi e alle energie che andrebbero ulteriormente spese in vista della realizzazione dell'altro tronco ferroviario, che credo sia assai più interessante per la nostra regione.