Oggetto del Consiglio n. 698 del 18 maggio 1994 - Resoconto
OGGETTO N. 698/X - Impegno per richiedere l'apertura di nuove sedi farmaceutiche nei Comuni di Charvensod e Sarre. (Ritiro di mozione)
Mozione - Tenuto conto della richiesta di apertura di due nuove sedi farmaceutiche nei comuni di Charvensod e Sarre, le cui rispettive amministrazioni hanno esercitato il diritto di prelazione per il conferimento della titolarità;
Vista l'ultima pianta organica delle farmacie della Regione (del. 31 dicembre 1992, n° 12325), che ha riconfermato l'apertura delle sedi suddette;
Verificato che né a Charvensod né a Sarre sono state aperte le rispettive farmacie, con grave disagio per le popolazioni interessate;
Considerato che il TAR del Lazio ha legittimato il provvedimento dell'Autorità sanitaria che dichiara la decadenza di un Comune dal diritto di prelazione in caso di dimostrata e ingiustificata inerzia;
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta
Impegna
la Giunta regionale
- a invitare i comuni sopracitati a bandire, entro 30 giorni dalla data di approvazione del presente atto, il concorso per farmacista direttore;
- a istituire, qualora i comuni non ottemperassero all'invito suddetto, entro i successivi 90 giorni, un dispensario farmaceutico e a costituirsi, entro il medesimo termine, presso il TAR della Valle d'Aosta per richiedere la decadenza del diritto di prelazione delle amministrazioni comunali di Sarre e di Charvensod.
F.to: Tibaldi - Linty - Bavastro
Presidente - La parola, per l'illustrazione, al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (LN) - In questi anni la pianta organica della R.A.V.A. ha previsto l'apertura di alcune farmacie rurali di nuova istituzione in questi due comuni i quali hanno esercitato un diritto di prelazione per l'apertura di queste sedi farmaceutiche.
Dal 1988 per Charvensod e dal 1990 per Sarre nessuna sede farmaceutica risulta essere aperta con grave disagio per le popolazioni interessate dei comuni di Charvensod, Pila, Pollein, Sarre, Gressan, Jovençan ed Aymavilles i quali si sono visti privare per diversi anni di un servizio che comunque è necessario per la collettività.
L'obiettivo di questa mozione è di cercare di sollecitare e di sveltire la procedura affinché i due comuni sopracitati abbiano la disponibilità delle sedi farmaceutiche; nonostante gli stessi abbiano esercitato il diritto di prelazione non hanno mai provveduto entro i termini previsti dalla legge ad istituire un concorso per farmacista direttore e quindi per dare avvio a quelle pratiche necessarie per esercitare l'attività farmaceutica.
Voglio poi dire quali sono le possibilità per la Regione. In questa mozione ne ho individuate tre. La prima è di invitare i comuni interessati a bandire entro un mese dalla data di approvazione di questa mozione, nel caso venga approvata, il concorso per il farmacista direttore così da individuare il titolare della farmacia.
Se questo non fosse possibile bisognerebbe istituire entro un termine più ampio, 90 giorni, un dispensario farmaceutico che non garantirebbe il servizio sanitario nella sua globalità, ma permetterebbe comunque di sopperire alle esigenze minime ed essenziali delle popolazioni dei comuni.
Inoltre, se i comuni non intervengono in questo senso, si può richiedere che vengano fatti decadere dal loro diritto di prelazione, d'altronde una sentenza del TAR del Lazio dice che non è illegittimo il provvedimento con cui il medico provinciale dichiara decaduto un comune dal suo diritto di prelazione qualora abbia tenuto un comportamento di ingiustificata inerzia lasciando trascorrere dopo la deliberazione di assunzione del servizio un notevole lasso di tempo prima di avviare la procedura di attivazione del servizio stesso, senza neppure arrivare alla fase del bando di concorso per titoli ed esami al posto di farmacista direttore.
Visto che i comuni hanno dimostrato una sorta di inerzia nell'attivare questo servizio, non è giusto che bloccando la titolarità con questo esercizio del diritto di prelazione impediscano a dei privati che sono interessati ad avviare un servizio di questo genere.
Lo scopo della mozione è di far sì, attraverso queste iniziative, che le sedi farmaceutiche vengano realizzate nei comuni sopracitati.
Presidente - La parola all'Assessore della sanità ed assistenza sociale, Vicquéry.
Vicquéry (UV) - Premetto che chiederò al Consigliere Tibaldi di ritirare la mozione perché il contenuto della stessa sembra voler dare delle responsabilità ai due comuni interessati, ma così non è perché, se responsabilità c'è, è totalmente a carico di questa Amministrazione regionale la quale è stata in conflitto con l'U.S.L. per un anno e mezzo.
Brevemente: in data 31 dicembre 1992 è stata deliberata dalla Giunta regionale la revisione della pianta organica, in data 30 gennaio 1993 l'Amministrazione regionale ha chiesto all'U.S.L. di esprimere un parere in merito e l'U.S.L. ha risposto, in data 20 settembre 1993, dicendo che due istituende farmacie dovevano avere la reperibilità notturna perché secondo loro è un servizio in più che si dà alla popolazione.
Su questo c'è stata una serie di incontri sia con i comuni interessati sia con l'U.S.L. perché la legge regionale n. 13 del 1986 fa giustamente ricomprendere sia Sarre sia Charvensod nel distretto sanitario n. 5 e in questo distretto è già prevista, a turno, la reperibilità notturna da parte delle diverse farmacie comunali.
L'interpretazione che è stata data è che siamo dunque perfettamente in regola autorizzando l'apertura delle due farmacie, senza obbligarle a garantire la reperibilità notturna.
I sindaci dei due comuni hanno chiesto ripetutamente questo perché, essendo pubblica la gestione, la reperibilità notturna aumenterebbe notevolmente i costi di gestione e già oggi queste popolazioni se di notte hanno bisogno di farmaci urgenti si rivolgono ad Aosta.
Per queste motivazioni la Giunta regionale ha approvato venerdì scorso una deliberazione in cui conferma le disposizioni già contenute nella legge regionale n. 13 e autorizza l'apertura delle due farmacie. Sarà poi compito dei comuni dare attuazione a questa direttiva.
Tengo ancora ripetere che, se c'è una responsabilità, questa è interamente a carico dell'Amministrazione regionale e dell'U.S.L. e non certo delle due amministrazioni comunali che hanno ripetutamente sollecitato l'apertura delle due farmacie.
Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (LN) - Diciamo che le argomentazioni prodotte dall'Assessore sono accettabili e quindi non ho alcun problema a ritirare la mozione presentata. Volevo solamente una conferma: la prima è che ci sia una sorta di garanzia da parte dei comuni ad attivare rapidamente queste due sedi farmaceutiche e la seconda è che l'Assessore dia una indicazione sulla tempistica, cioè vorrei sapere se le popolazioni interessate devono ancora attendere molto o se la procedura è arrivata ad un punto tale che può permettere la concretizzazione di questi servizi sanitari.
Presidente - La parola all'Assessore della sanità ed assistenza sociale, Vicquéry.
Vicquéry (UV) - In termini di tempo non sono in grado di dare delle risposte. Per quanto riguarda Charvensod i locali ci sono già e sono inseriti nella struttura di Plan Félinaz, si tratta semplicemente di arredarli.
Per Sarre non so esattamente quali siano le intenzioni del comune per la destinazione dei locali, ma ritengo che, essendo le due amministrazioni comunali alla fine del loro mandato, abbiano tutto l'interesse a finire questa questione entro l'anno in corso.
Presidente - Il Consiglio prende atto del ritiro della mozione presentata dai consiglieri della Lega Nord.
I lavori del Consiglio si sono conclusi; rammento ai colleghi capigruppo che alle ore 14 e 30 è convocata la riunione per l'incontro con le rappresentanze del personale della Casa da Gioco.
La seduta è tolta.
L'adunanza termina alle ore 13,12.