Oggetto del Consiglio n. 364 del 20 dicembre 1993 - Verbale

OGGETTO N. 364/X - INIZIATIVA PER CONSENTIRE LA RAPPRESENTANZA DI TUTTE LE REGIONI ITALIANE AL PARLAMENTO EUROPEO. (Iscrizione di nuovo oggetto e approvazione di risoluzione).

Il Presidente STEVENIN, in relazione alla richiesta formulata dai Capigruppo PERRIN J.C., LANIVI, LAVOYER, ALOISI, PARISI, FLORIO, TIBALDI, FERRARIS, LANIECE e COLLE', invita il Consiglio a deliberare di procedere all'immediata discussione e alla decisione sulla risoluzione in oggetto, che riveste carattere di urgenza.

Interviene il Consigliere CHIARELLO.

IL CONSIGLIO

- ai sensi del secondo comma dell'articolo 53 del Regolamento interno del Consiglio;

- con voti favorevoli: ventotto e voti contrari: uno (presenti e votanti: ventinove);

DELIBERA

di procedere nell'adunanza in corso alla discussione e alla decisione sulla risoluzione "Iniziativa per consentire la rappresentanza di tutte le regioni italiane al Parlamento europeo".

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Il Presidente STEVENIN pone quindi in votazione il testo della risoluzione.

IL CONSIGLIO

- con voti favorevoli: ventotto e voti contrari: uno (presenti e votanti: ventinove);

APPROVA

la sottoriportata:


RISOLUZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA

Preso atto che il Trattato sull'Unione Europea, firmato a Maastricht (NL) il 7 febbraio 1992 e ratificato dallo Stato italiano con L. 3 novembre 1992, n. 454, è entrato in vigore il 1 novembre scorso;

Visto che detto trattato incrementa sensibilmente le competenze degli organi comunitari in materie oggi attribuite alla competenza delle Regioni a Statuto speciale;

Visto che attraverso l'affermazione del principio di sussidiarietà e il costituendo Comitato delle Regioni si è voluto riconoscere alle entità regionali d'Europa un ruolo istituzionale nel processo di integrazione europea;

Considerato che i processi decisionali comunitari sono inficiati da un deficit democratico ancora preoccupante;

Considerato che al suddetto Comitato delle Regioni, di cui non si nega tuttavia il forte valore simbolico, spettano competenze meramente consultive;

Considerato che al Parlamento Europeo sono attribuite nuove ed importanti competenze decisionali;

Considerato che il numero dei Parlamentari Europei è stato aggiornato, al Vertice di Edimburgo del dicembre 1992, a 567 membri e che il Parlamento europeo eletto nel 1994 dovrà discutere delle riforme all'Unione Europea previste per 1996;

Nello spirito delle risoluzioni del 10 marzo del Parlamento Europeo, del 22 e 23 ottobre 1993 dell'ACCRE e del 3 dicembre 1993 dell'Assemblea delle Regioni d'Europa;

Alla luce di tutto quanto sopra visto e considerato, e convinto che una partecipazione adeguata delle Regioni al Parlamento europeo sia da considerarsi una prioritaria necessità:

SOLLECITA

il Governo e il Parlamento della Repubblica perché si adoperino con urgenza nel senso di una revisione della L. 18/79, affinché, sin dalle elezioni europee del 1994, le Regioni italiane possano essere rappresentate al Parlamento Europeo, attraverso loro rappresentanti eletti a suffragio universale diretto in circoscrizioni elettorali ridisegnate su base territoriale regionale.

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