Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 101 del 29 settembre 1993 - Resoconto

OGGETTO N. 101/X - Procedura seguita per l'affidamento dell'allestimento di uno stand della Regione per la partecipazione al Macef d'autunno (Interrogazione).

Interrogazione - Ricordato che, in data 13 marzo 1993, la Giunta regionale "preso atto delle richieste di circa nove ditte artigianali valdo­stane" decide di partecipare come negli anni precedenti, alla mostra "Macef Autunno" che si tiene a Milano dal 3 al 6 set­tembre 1993, stanziando le relative somme derivate da apposi­to capitolo di bilancio;

Preso atto che in data 9 luglio 1993 la Giunta regionale decide di invitare otto aziende valdostane a presentare progetti di al­lestimento dello Stand Macef;

Evidenziato che, a seguito di tale decisione, le lettere di invito vengono inviate in data 10 agosto 1993, con esplicita richiesta di far pervenire i progetti entro il 20 agosto, con l'avvertenza che l'eventuale lavoro assegnato dovrà essere completato per le ore 11.00 del 2 settembre 1993;

Sottolineata l'anomalia della ristrettezza dei tempi suddetti;

Accertato che in data 27 agosto 1993, la Giunta regionale deci­de di assegnare a trattativa privata la realizzazione dello Stand Macef alla Ditta Aries S.p.A. di Bologna;

i sottoscritti consiglieri regionali

interrogano

l'Assessore competente per conoscere con chiarezza lo svolgi­mento di una procedura rivelatasi, quantomeno nella forma e nei tempi, singolare e che ha nella sostanza privato gli opera­tori artigiani valdostani di una opportunità di lavoro non indif­ferente, sia dal punto di vista economico che da quello del prestigio derivante dalla sua realizzazione.

F.to: Collé-Marguerettaz.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore all'industria, commercio e ar­tigianato, Mafrica.

Mafrica (GV-PDS-SV) - Rispondendo all'interrogazione, ripercorro un po' la vicenda.

In data 13 marzo è stata approvata una prima deliberazione di spesa per l'iscrizione a questo salone, denominato Macef d'au­tunno.

In data 21 giugno la segreteria del Macef ha comunicato l'av­venuta assegnazione di area.

In data 9 luglio la giunta ha approvato la deliberazione con cui, oltre ad impegnare la spesa, venivano individuate le ditte da invitare per le forniture.

In data 22 luglio la commissione di coordinamento ha vistato la deliberazione, si trattava di un atto soggetto a controllo in quanto si procedeva a trattativa privata per la fornitura di beni e servizi, previa gara fra otto ditte.

In data 10 agosto veniva inviata la lettera di richiesta allesti­mento alle otto ditte e si dava come scadenza di presentazione dell'offerta la data del 20 agosto.

Entro il termine stabilito nessuna offerta è pervenuta. Una ditta, la Pronos s.r.l. di Aosta, ha lamentato con nota scritta la brevità del periodo concesso per la preparazione del progetto.

Vengono fatte le seguenti osservazioni a questo riguardo: che il progetto richiesto era del tutto simile a quello che era stato ri­chiesto nella precedente edizione e che la ditta, che ha presen­tato questa nota, aveva nella precedente edizione presentato il progetto in quattro giorni.

Poiché nessuna delle ditte interpellate ha presentato una sua proposta, in data 23 agosto è stato richiesto un preventivo via fax a due ditte esterne alla Valle: la Aries di Bologna e l'Euro­stand di Milano. Queste ditte hanno risposto in giornata.

In data 27 agosto la giunta ha affidato la realizzazione dell'opera risultata migliore offerente delle due, che è la Aries di Bologna.

Circa la ristrettezza dei tempi concessi, esaminando le pratiche riguardanti le edizioni precedenti, si evidenzia che l'edizione primavera aveva avuto esito positivo ed erano stati concessi alle ditte sette giorni. Per l'edizione autunnale del 1992 erano stati concessi 17 giorni, per quella primaverile 1992 i progetti erano pervenuti nell'arco di 3-7 giorni. Comunque la ragione sostanziale è questa: fino all'edizione 1992 lo stand della regio­ne era collocato sempre nella stessa area e si era quindi a cono­scenza delle planimetrie degli stand. Poiché la posizione non era confacente alle esigenze degli espositori, l'assessorato ha ri­chiesto una variazione di collocazione; la nuova posizione è provvisoria ed occorre attendere di volta in volta la comunica­zione definitiva di assegnazione di area e la planimetria dello spazio espositivo.

Le ragioni, quindi, del breve tempo concesso, dipendono dalle procedure che vanno seguite e dalla data in cui arriva l'asse­gnazione definitiva dell'area: più tardi arriva questa, meno tempo rimane rispetto alla data del salone.

Il tempo impiegato tradizionalmente è sempre stato fra la set­timana e i diciassette giorni, quindi i dieci giorni apparivano un tempo realistico; in realtà si tratta di presentare un breve pro­getto di allestimento di uno stand, e non essendo una proget­tazione molto complessa, dieci giorni potrebbero essere anche un tempo sufficiente. Comunque, anche tenendo conto di osser­vazioni fatte dagli interpellanti, ho sollecitato gli uffici ad acce­lerare le procedure in modo da allargare per quanto possibile il tempo a disposizione delle ditte invitate, perché presentino queste offerte.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Collé.

Collé (DC) - Non penso che la risposta dell'assessore sia completamente soddisfacente, in quanto va comunque ricordato che dal 13 marzo, data in cui la regione decide di partecipare al Macef, fi­no al 9 luglio, trascorrono quattro mesi, quando si decide di invitare le otto aziende valdostane.

- L'assessore ci dice che questo tempo è sufficiente; io credo che se otto aziende valdo­stane, in un momento di crisi come sta vivendo la Valle d'Aosta (e non solo), non hanno partecipato, è perché c'è qualcosa che non va, è perché non hanno avuto la possibilità di fornire i pro­getti richiesti.

Ricordo che dieci giorni non sono in realtà dieci giorni, perché la lettera è partita dalla regione il 10 agosto e i diretti interes­sati l'hanno ricevuta alcuni giorni dopo, quindi hanno avuto sette o otto giorni a disposizione per fornire il progetto.

Come ripeto, nessuna di queste otto aziende ha potuto presen­tarlo proprio per la ristrettezza dei tempi.

Voglio anche ricordare, visto che l'assessore ci ha detto che la delibera è stata vistata il 22 luglio, che per arrivare al 10 ago­sto sono trascorsi ulteriori venti giorni; credo che in questi venti giorni si sarebbe potuto inviare alle ditte scelte la docu­mentazione e queste avrebbero avuto più tempo per poter dare risposta alla regione.

L'assessore ci deve assicurare che cose di questo genere non ac­cadranno ancora, proprio perché se la Valle d'Aosta partecipa a queste manifestazioni con uno stand, credo sia giusto che siano delle ditte locali ad allestire questi stand. In questo modo si dà la possibilità intanto di essere conosciuti e naturalmente di fare il lavoro, che ricordo è un lavoro da 30-40-50 milioni, e per le piccole aziende questo rappresenta una fonte economica non indifferente.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (DC) - Sottolineando le cose che ha detto il mio capogruppo, credo sia importante sottolineare la necessità soprattutto di questi tempi di tenere fortemente in considerazione le necessità delle piccole aziende valdostane.

É evidente che la macchina regionale ha i suoi tempi, ma credo che soprattutto in questo periodo non si debba richiedere alle aziende di adeguarsi ai tempi della macchina, ma semmai il contrario.

Faccio un'altra riflessione. Se vogliamo andare a vedere i tem­pi, è vero che in data 9 luglio la giunta ha deliberato le ditte da invitare, ed è vero che a quel punto si trattava solo di stendere una lettera di invito alle ditte, in attesa - se vogliamo - del visto della commissione di coordinamento.

Quindi di fatto noi abbiamo un ufficio dell'amministrazione regionale che per mandare un invito ad un certo numero di ditte impiega un mese. Questo credo sia un piccolo esempio da tenere bene a mente, soprattutto ricordando nel programma di questa maggioranza si sottolineava - e noi su questo punto specifico concordavamo - la forte necessità di sburocratizzare un certo sistema dell'amministrazione regionale.

Un'altra considerazione da fare è sulla necessità delle piccole aziende valdostane di avere anche tempi diversi rispetto ad al­tre aziende fuori della nostra regione. Non mi trovava d'accordo la questione che sottoponeva all'attenzione del consiglio l'asses­sore, quando ricordava che in tempi passati determinate ditte avevano presentato dei progetti in tempi più ristretti. Su que­sto ci sarebbe da discutere, in quanto credo che sia di dovere per ogni ditta che partecipa ad eventuali gare di appalto e ma­gari le perde negli anni precedenti, di studiare più a fondo il progetto che intende presentare per poterlo migliorare e per poter essere più concorrenziale con le altre ditte.